Mediaset batte Facebook, il social condannato per la prima volta in Italia

Mediaset batte Facebook, il social condannato per la prima volta in Italia

È la prima volta che Facebook viene condannato in Italia per diffamazione e per la pubblicazione di link verso contenuti protetti dal diritto d'autore. La denuncia era partita da Mediaset

di pubblicata il , alle 19:21 nel canale Apple
Facebook
 

Facebook è stata condannata dal Tribunale di Roma per violazione del diritto d'autore e per diffamazione, una "svolta nella giurisprudenza italiana" per Mediaset che ha denunciato il comportamento del colosso dei social americano. L'azienda di Piersilvio Berlusconi ha fatto sapere in una nota che si tratta di un "passo avanti nella protezione dei contenuti prodotti dagli editori" che, anche se riguarda un "valore economico modesto", rappresenta un "passo fondamentale" per la tutela del copyright.

Un passo fondamentale perché potrebbe creare un precedente a cui Facebook dovrà trovare una risposta. Mediaset ha denunciato il social network per fatti avvenuti nel 2012, quando utenti anonimi hanno aperto una pagina Facebook dedicata a Kilari, un cartoon trasmesso su Italia Uno. Alcuni link della pagina conducevano a contenuti tutelati da diritti d'autore caricati illecitamente su YouTube, mentre nei commenti si leggevano "pesanti insulti e commenti denigratori indirizzati all'interprete della sigla della serie animata".

Nonostante le diffide, però, Facebook ha scelto di non rimuovere i contenuti e i link incriminati per anni, costringendo Mediaset a portare la questione in tribunale. La sentenza è arrivata lo scorso mercoledì con la condanna di Facebook per entrambi i reati commessi: diffamazione e violazione del diritto d'autore. È la prima volta che la Magistratura italiana riconosce la responsabilità di un social network per una violazione avvenuta con la condivisione di un link che porta a pagine completamente esterne rispetto alla piattaforma.

Secondo quanto riporta La Stampa, Facebook sta "esaminando la decisione del Tribunale di Roma", ricordando come negli ultimi anni abbia investito "molte risorse" per aiutare i proprietari di diritti d'autore a proteggere le loro creazioni intellettuali. Per lo scopo l'azienda ha ingaggiato team dedicati che operano 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per rivedere le segnalazioni, usando anche strumenti dedicati per identificare contenuti sospetti ancor prima delle segnalazioni. A quanto pare, però, questo non è bastato nel caso con Mediaset.

15 Commenti
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Axios200621 Febbraio 2019, 20:32 #1
Cosa si desume...

1) Non caricare contenuti protetti da diritto d'autore su YouTube (usare altre piattaforme)

2) Non insultare e diffamare su Facebook. (usare altre piattaforme, meglio gruppi privati e crittografati)
capellone2422 Febbraio 2019, 10:44 #2
Magari sarebbe meglio non caricare materiale protetto,non insultare e diffamare da nessuna parte che dici?
Axios200622 Febbraio 2019, 11:49 #3
Originariamente inviato da: capellone24
Magari sarebbe meglio non caricare materiale protetto,non insultare e diffamare da nessuna parte che dici?


Davo per scontato il sarcasmo del mio post...

Dal punto di vista legale, morale e sociale, si, l'ideale sarebbe non insultare diffamare né caricare materiale protetto. Ma dubito che tutti seguano l'esempio... Esempio ne è la non indifferente mole di violazioni morali e legali che avvengono in tutto il mondo minuto per minuto.

Se ci sono esseri che non si pongono scrupoli ad uccidere, figurati a diffamare...
ExGemini22 Febbraio 2019, 19:41 #4
Originariamente inviato da: capellone24
Magari sarebbe meglio non caricare materiale protetto,non insultare e diffamare da nessuna parte che dici?


Ma cagati addosso
Alucard8823 Febbraio 2019, 05:14 #5
Non capisco, se i video erano caricati su youtube perché hanno censurato la pagina su facebook? Per le critiche all'autore delle sigle?
User11123 Febbraio 2019, 07:25 #6
A questo punto, chiudiamo anche Youtube
sertopica23 Febbraio 2019, 07:34 #7
Non preoccupiamoci fra poco entra in vigore l'articolo 13.
Alucard8823 Febbraio 2019, 09:22 #8

@sertopica

Fatta la legge trovato l'inganno.


[S]Tornando alla news mi piacerebbe approfondire la parte "pesanti insulti e commenti denigratori indirizzati all'interprete della sigla della serie animata".
Davvero hanno scritto così nella nota ufficiale della Mediaset? Non lo trovo da nessuna parte...[/S]
come non detto

Certo che è un po' futile prendersela per dei ragazzini che sfottono... Anche perché al giorno d'oggi praticamente fa parte della cultura giovanile.
tallines23 Febbraio 2019, 09:53 #9
Concordo con la sentenza, cosi si cerca di arginare questo problema........
Alucard8823 Febbraio 2019, 10:26 #10
Originariamente inviato da: tallines
Concordo con la sentenza, cosi si cerca di arginare questo problema........

Arginare il problema? Questo al massimo è nascondere lo sporco sotto il tappeto. È sempre lì e prima o poi rispunta fuori.
Secondo te cosa hanno imparato quelli che visitavano la pagina? a parte che la mediaset è un gruppo di vecchi fascistelli maniaci del controllo

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