Apple shock: "Fra 10 anni potreste non aver più bisogno dell'iPhone"

Nel corso dell’udienza antitrust su Google, Eddy Cue ha parlato di Intelligenza Artificiale, motori di ricerca e iPhone, lasciandosi andare ad una previsione sorprendente: lo smartphone della Mela potrebbe fare la stessa fine dell'iPod
di Andrea Bai pubblicata il 08 Maggio 2025, alle 11:41 nel canale AppleAppleiPhoneiPodSafariGoogle
Nel contesto del processo antitrust promosso dal Dipartimento di Giustizia statunitense contro Alphabet e Google è stato chiamato a testimoniare anche Eddy Cue, Senior Vice President per i Servizi di Apple: l'executive della Mela ha svelato alcune interessanti informazioni parlando di IA, motori di ricerca e iPhone.
Cue ha affermato che Apple sta esplorando l’integrazione di motori di ricerca basati su intelligenza artificiale all’interno di Safari, con l'obiettivo di migliorare l'esperienza utente durante le ricerche su iPhone e iPad. Il responsabile dei Servizi per Apple ha inoltre rivelato che per la prima volta nella storia di Safari il numero di ricerche è calato lo scorso mese, fenomeno che è stato attribuito al crescente ricorso da parte degli utenti a soluzioni basate su modelli di linguaggio avanzati.
La Mela ha già avviato colloqui con realtà come Perplexity, OpenAI e Anthropic per inserire queste tecnologie nell’elenco dei motori selezionabili nelle impostazioni di Safari. Pur confermando la volontà di aggiungerle, Cue ha precisato che “probabilmente non saranno l’opzione predefinita”, in attesa di ulteriori miglioramenti nelle capacità di indicizzazione. Vale la pena ricordare che oggi chi utilizza il browser Safari può scegliere fra Google, Yahoo, Bing, DuckDuckGo ed Ecosia, con Google impostato come ricerca predefinita. Apple ha inoltre introdotto un’estensione ChatGPT all’interno di iOS e prevede di offrire a breve anche Gemini di Google.

L'eventuale cambio di paradigma sulla ricerca in browser potrebbe avere effetti sull'attuale status-quo dei rapporti tra Google e Apple: quest'ultima riceve dalla prima circa 20 miliardi di dollari all'anno per mantenere il motore di ricerca di Mountain View come predefinito in Safari. Si tratta di un accordo che rappresenta un'importante fonte di ricavi per la Mela, e che potrebbe essere messo in discussione nel caso Apple decida di modificare il suo approccio alle opzioni di ricerca da offrire all'utente.
Le dichiarazioni di Eddy Cue, che hanno innescato un calo del 7,51% del
prezzo delle azioni Google nel corso della giornata di ieri, sono però state
smentite, in realtà in maniera abbastanza inconsueta, con una nota
ufficiale pubblica di Google sul proprio blog The Keyword:
"Continuiamo a registrare una crescita complessiva delle query nella Ricerca. Ciò include un aumento delle query totali provenienti dai dispositivi e dalle piattaforme Apple. Più in generale, man mano che miglioriamo la Ricerca con nuove funzionalità, le persone si rendono conto che la Ricerca Google è più utile per un numero maggiore di query e vi accedono per cose nuove e in nuovi modi, sia dai browser che dall'app Google, usando la voce o Google Lens. Siamo entusiasti di continuare con questa innovazione e non vediamo l'ora di condividere ulteriori informazioni al Google I/O".
Ma la dichiarazione più sorprendente di Eddy Cue in tribunale riguarda l'iPhone e il possibile cambio di scenario innescato proprio dall'uso dell'intelligenza artificiale e da nuove abitudini d'uso che potrebbero rendere obsoleti prodotti e servizi tradizionalmente usati oggi.
"Può sembrare assurdo, ma tra dieci anni potreste non avere più bisogno di un iPhone" ha affermato Cue, spiegando che la vera competizione nasce dai "salti tecnologici" e che l’AI rappresenta un cambio di paradigma in grado di spalancare la porta a nuovi protagonisti. Se infatti il passaggio dai lettori musicali all’iPod, e poi all’iPhone, ha stravolto il mercato, la transizione ai servizi di ricerca IA sembra avviata sulla stessa traiettoria.
La previsione di Cue è un invito a riconoscere che le novità portate dall'IA potrebbero avere l'effetto di sgretolare il dominio di prodotti iconici spingendo la stessa Apple, così come gli altri protagonisti del mercato, a reinventare i propri dispositivi o a sviluppare soluzioni radicalmente differenti. Apple, ha ricordato Cue, ha già dimostrato che quando è necessario innovare è capace di "uccidere" i suoi prodotti di successo con prodotti completamente nuovi: fu così per l’iPod, oggi scomparso, che ha lasciato spazio a scelte tecnologiche più avanzate.
11 Commenti
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non è per niente assurdo, tante persone già ora non ne hanno bisogno
Bisogno è una parola impegnativa...
...e quando la guardi da vicino spesso scopri che è sbagliata e inconsistente :-)da qui a 10 anni avremmo dovuto acquistare solo auto elettriche...
sai quante ne passeranno in tutti questi anni...
Apple watch + auricolari + un lcd pieghevole che tiri fuori alla bisogna se ti serve leggere qualcosa su uno schermo? Ma immagino che tra ai e istruzioni vocali si potranno fare molte piú cose senza dover toccare un pannello con le mani
e adesso aspettiamo il commento del buon saturn
Molto pratica come cosa.... devo avere 3 dispositivi dietro invece che uno...
Comunque si scherza è quasi impossibile prevedere ora cosa ci sarà tra 10 anni
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