Google deve vendere Chrome, forse anche Android, ma non l'AI: le assurde richieste dell'amministrazione Trump
Il governo americano intensifica la pressione su Google per limitare il suo dominio tecnologico, con richieste di cessione del browser Chrome e nuove regole per Android e gli investimenti nell'intelligenza artificiale.
di Nino Grasso pubblicata il 11 Marzo 2025, alle 13:01 nel canale WebLa battaglia tra Google e il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) continua a evolversi, con l'azienda tecnologica sotto scrutinio per il suo monopolio nel settore della ricerca online.

Il DOJ ha recentemente presentato nuove proposte che tendono a ridimensionare il potere di Google, concentrandosi principalmente sul browser Chrome e sul sistema operativo Android. La richiesta più drastica riguarda la cessione completa di Chrome, che conta circa 3,4 miliardi di utenti globali. Il governo sostiene che questa misura sia necessaria per ristabilire un equilibrio competitivo nel mercato.
Android e Chrome sotto controllo: nuove restrizioni in vista per Google
Il documento del DOJ sostiene che la condotta di Google abbia contribuito a creare una posizione dominante che ostacola la concorrenza. La vendita di Chrome includerebbe anche tutti i dati e le risorse necessarie per il suo funzionamento, garantendo che il browser possa continuare a operare sotto una nuova proprietà. Inoltre, durante il periodo di validità della sentenza, Google non sarebbe autorizzata a sviluppare nuovi browser, pur potendo contribuire al progetto open source Chromium.
Oltre alla questione Chrome, il DOJ ha leggermente modificato la sua posizione riguardo ad Android. Sebbene inizialmente fosse stata considerata l'opzione di costringere Google a vendere il sistema operativo, ora il governo propone una serie di restrizioni mirate. Queste includono il divieto per Google di rendere obbligatori i propri servizi di ricerca o intelligenza artificiale generativa su Android. Inoltre, l'azienda non potrà esercitare pressioni sui partner per favorire i suoi prodotti rispetto alla concorrenza. Insomma, non ci sono segnali di apertura rispetto allo scorso novembre, ma anzi ci sembra un'ulteriore chiusura nei confronti di Big G.
Nel caso in cui queste misure non si rivelassero efficaci nel limitare il monopolio di Google o se l'azienda tentasse di aggirarle, il DOJ potrebbe considerare la vendita di Android. Qualora si verificasse questa eventualità, il governo avrebbe l'autorità finale sulla scelta dell'acquirente del sistema operativo.
Un altro punto centrale delle proposte riguarda gli investimenti nell'intelligenza artificiale. Inizialmente, il DOJ aveva suggerito che Google dovesse disinvestire dalle sue attività legate all'AI, ma questa richiesta è stata ritirata. Ora l'azienda sarà obbligata a informare preventivamente il governo prima di effettuare nuovi investimenti in questo settore. Una vittoria parziale per Google in questo caso, che ha investito miliardi in aziende come Anthropic per consolidare la propria posizione nel mercato dell'intelligenza artificiale. Nonostante questo allentamento delle restrizioni sull'AI, il DOJ mantiene una posizione ferma sulla necessità di monitorare le attività dell'azienda in questo ambito. La decisione è motivata dal crescente ruolo dell'intelligenza artificiale nella ricerca web e dalla preoccupazione che un controllo esclusivo da parte di Google possa compromettere ulteriormente la concorrenza.
Con queste nuove proposte sul tavolo, ci si aspetta che la prossima fase del caso inizi nelle settimane a venire. Dopo la sentenza finale, è probabile che Google cercherà di ritardare l'applicazione dei rimedi attraverso un appello, con l'azienda che continua a sostenere che le misure proposte dal DOJ danneggerebbero in ultima sede i consumatori americani e metterebbero a rischio la sicurezza nazionale.










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22 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSu qualcosa dovranno cedere. Che Trump la spari sempre alta è un dato di fatto ma immagino faccia anche parte della sua folle strategia di comunicazione.
Siete ridicoli come al solito, tanto di sberle ne prenderete parecchie in 4 anni.
Queste decisioni sono comunistate.
Su qualcosa dovranno cedere. Che Trump la spari sempre alta è un dato di fatto ma immagino faccia anche parte della sua folle strategia di comunicazione.
Non hai capito che qua su Hardware Upgrade sono in una bolla ideologica completamente allergica a qualsiasi posizione contraria?
Lasciali stare, io mi diverto a leggere questa gente che fa le acrobazie neuro-mentali per giustificare le stupidaggini che scrivono.
Considerando che iPhone ha quasi il 60% del mercato americano e che come ecosistema è molto più chiuso di Android, i trumpini si concentrano solo su Android.
E non gli passa manco per la testa che Microsoft con posizione dominante su desktop/laptop e software "da ufficio" è quella che spinge di più per inserire AI-qualcosa in tutti i suoi prodotti
Infine, la faccenda di Chrome è decisamente ai confini della realtà:
"La vendita di Chrome includerebbe anche tutti i dati e le risorse necessarie per il suo funzionamento, garantendo che il browser possa continuare a operare sotto una nuova proprietà."
In pratica trumpolo vorrebbe che un terzo prendesse in carico tutto il sistema di raccolta di informazioni d'uso e profilazione di Google basato su Chrome.
Se quello di Google con Chrome è un monopolio di fatto, quello che chiedono i trumpini è che il monopolio venga passato a "qualcun altro" ... mantenendo il monopolio di fatto.
Manca solo che scrivano "vendere Chrome e sistema di raccolta dati a prezzo stracciato al compagno di merende Elon oppure al compagno di merende Larry (Ellison, quello di Oracle)".
Che c'è di più comunista che difendere la concorrenza per salvaguardare il libero mercato, ma quindi ora dopo Salvini anche Trump è comunista?
Però per onesta intellettuale chiedo, quanto c'entra Trump con questa storia?
Voglio dire lo stesso articolo ci ricorda che queste sono sostanzialmente le stesse richieste che il dipartimento di giustizia aveva fatto a novembre subito dopo le elezioni ma con ancora Biden alla casa bianca.
Che poi il nome di Trump compare solo nel titolo e mai nell'articolo, mi puzza parecchio di clickbait.
Chromium è open source e grazie a questo sono nati Edge, Brave ed una marea di altri browser. Google non è MS e non forza la gente ad adottare Chrome.
Potrei capire quel che dicono per Android ma, a questo punto, forzate Apple a vendere iOS e sbloccare i suoi telefoni per permettere l'installazione di qualunque OS
Però per onesta intellettuale chiedo, quanto c'entra Trump con questa storia?
Voglio dire lo stesso articolo ci ricorda che queste sono sostanzialmente le stesse richieste che il dipartimento di giustizia aveva fatto a novembre subito dopo le elezioni ma con ancora Biden alla casa bianca.
Che poi il nome di Trump compare solo nel titolo e mai nell'articolo, mi puzza parecchio di clickbait.
Lascia perdere, non ci arrivano. Uno che parla ancora dei komunisti nel 2025 merita solo l'ignore.
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