Apple al lavoro per evitare commissioni insostenibili per le app gratuite virali

Apple al lavoro per evitare commissioni insostenibili per le app gratuite virali

Un'app gratuita distribuita fuori dall'App Store ufficiale potrebbe mettere lo sviluppatore nelle condizioni di corrispondere alla Mela ingenti commissioni, anche a fronte di nessun guadagno

di pubblicata il , alle 10:31 nel canale Apple
AppleiOS
 

In occasione di un workshop tenutosi recentemente sulla conformità al Digital Markets Act di Apple, lo sviluppatore iOS Riley Testut, noto per l'emulatore del Game Boy Advance GBA4iOS, ha sollevato una preoccupazione cruciale, già espressa da più parti in precedenza, in direzione della nuova Core Tecnology Fee di 0,50 euro che Apple addebiterà per le app distribuite al di fuori dell'App Store nell'Unione Europea.

Ricordiamo che il meccanismo ideato da Apple prevede che la Core Technology Fee venga corrisposta, a prescindere che l'app sia distribuita gratuitamente o a pagamento, per ogni "prima" installazione di app superiore a un milione di installazioni, creando una situazione in cui uno sviluppatore potrebbe trovarsi a dover corrispondere commissioni alla Mela senza mai guadagnare un centesimo.

Testut ha condiviso la sua esperienza personale relativa proprio a GBA4iOS, distribuita al di fuori di App Store utilizzando un certificato aziendale, quando ancora era uno studente di scuola superiore nel 2014. L'app è stata scaricata oltre 10 milioni di volte: se ciò fosse accaduto ora, con le nuove regole stabilite dalla Mela per la conformità al DMA, Testut avrebbe dovuto pagare una commissione di 5 milioni di euro, una cifra che non può essere nelle disponibilità di un singolo sviluppatore indipendente che realizza applicazioni a livello hobbyistico o, almeno, senza particolare ambizioni di lucro.

Rivolgendosi al vicepresidente del diritto normativo di Apple, Kyle Andeers, Testut ha chiesto se in una situazione confrontabile la Mela riscuoterebbe effettivamente una commissione del genere, che potrebbe mandare in rovina chi sviluppa e distribuisce app solo per soddisfazione personale. Andeers ha ammesso che Apple sta lavorando per trovare una soluzione a questo problema, assicurando che la società non ha intenzione di soffocare l'innovazione e vuole capire come tutelare i giovani sviluppatori e le loro famiglie ed evitare che si diffonda il timore di distribuire app a causa delle potenziali commissioni insostenibili. Andeers ha invitato Testut a "restare sintonizzato" per una futura risposta.

Al momento la Core Technology Fee rappresenta un'incognita per tutte quelle app gratuite o "freemium" che potrebbero diventare inaspettatamente virali (e la "viralità", come abbiamo imparato a conoscere in questi anni, è del tutto imprevedibile) con la conseguenza di rendere rischioso la distribuzione di app gratuite al di fuori dell'App Store.

Basta un po' di matematica: un'app gratuita distribuita secondo le nuove regole di conformità al DMA che dovesse raggiungere due milioni di "prime installazioni", metterebbe il suo sviluppatore nella situazione di dover corrispondere ad Apple 50 mila euro al mese, cioè 600 mila dollari l'anno, anche senza alcun effettivo guadagno. Chiaramente si tratta di un meccanismo non sostenibile per le app gratuite, che a questo punto sarebbero costrette ad essere distribuite ad almeno 50 centesimi di euro solo per raggiungere il pareggio (ma con le noie burocratiche e fiscali che l'effettiva vendita di un'app si porta dietro, a seconda delle giurisdizioni).

Al momento l'unica strada che consente agli sviluppatori di app gratuite e freemium di non incorrere in una situazione del genere è quella di continuare ad aderire alle "vecchie" regole di App Store, precludendosi quindi la possibilità di sfruttare store terzi e mantenendo il tradizionale piano che prevede commissioni (dal 15% al 30% a seconda del giro d'affari annuale dello sviluppatore) solo nel caso di effettiva vendita.

2 Commenti
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MikTaeTrioR19 Marzo 2024, 11:36 #1
semplice, al 999999esimo download si cambia descrizione alla app, scrivendo "questa app ora si chiama Applicazione X 2", e si ripubblica uguale con il nome di Applicazione X 2...


Redvex19 Marzo 2024, 15:01 #2
Semplicemente deve essere evitato il balzello senza se e senza ma

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