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#1 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2003
Città: Modena
Messaggi: 4125
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consumismo: si può cambiare?
Stavo giusto facendo un'analisi sulla nostra società incentrata sul consumismo, nel quale è meglio sprecare, piuttosto che non produrre anche se ne và a putt@ne il nostra pianeta, perchè qualsiasi cosa produciamo, comporta inquinamento, sfruttamento di risorse e di materie prime. Allora per il bene del pianeta dovremo cambiare, ma è possibile cambiare la società? Quali sono i rischi che corre la società moderna se ci fosse una consistente riduzione dei consumi?
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ho concluso felicemente con: masterGR, piantax, aragorn85, battalion75, lukas785, cagnulein, CaFFeiNe, josty,kabira85 e tanti altri |
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#2 | |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2003
Messaggi: 1831
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Membro fondatore dell'Hardware Upgrade Aerospace Group Viva lo StronZio |
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Città: Al momento Berlino
Messaggi: 571
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Il consumismo è un prodotto dell'economia capitalista. Per l'azienda l'importante è massimizzare i profitti vendendo il piú possibile, non il benessere dell'umanità, poiché tutte le aziende hanno questo scopo la pubblicità col suo lavaggio del cervello che colpisce anche le persone piú attente, spinge a consumare il piú possibile. Soprattutto la pubblicità televisiva, che è molto invasiva.
Il risultato è che il 20% della popolazione ha l'80% della ricchezza mondiale, ed il divario tra ricchi e poveri aumenta sempre di piú. Otto milioni di persone muoiono di fame, ma noi usiamo i campi per produrre carburante ![]() |
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#4 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14044
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Cina e India (2,3 mld di persone) grazie al tanto vituperato consumismo e al modo di produzione capitalista non conoscono più carestie (endemiche per tutto l'800 e la prima metà del 900) e il benessere della popolazione (in media) è in rapido aumento.. A parte l'africa subsahariana, pressochè tutte le aree geografiche stanno godendo dei benefici della globalizzazione. E' vero che la ricchezza non è distribuita ugualmente, ma questo è dovuto alle differenti fasi di sviluppo dei vari paesi del mondo, ai differenti metodi produttivi, alla condizione politico-sociali, etc, etc.. Se non ci fosse il capitalismo e il consumismo, i 6mld di persone starebbero meglio? No..non è che le popolazioni dell'africa subsahariana vivessero nel bengodi nell'800 (prima della colonizzazioe)...anzi la mortalità (ogni mille nati) era persino più alta di quella attuale. |
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#5 | |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2004
Città: Svizzera
Messaggi: 1340
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#6 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14044
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IL problema è che si vengono a creare i cosidetti "circolo viziosi tra alta povertà e bassa crescita” impossibili da spezzare senza investimenti (basso risparmio-> bassa domanda-> basso pok->bassi investimenti-> bassa offerta-> sottosviluppo) e senza un intervento "esterno" al sistema economico. |
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#7 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2003
Città: Treviso
Messaggi: 19965
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il consumismo è la nuova religione che ci spinge tutti più o meno consapevolmente a credere nel dio denaro, tanto potente e tanto illusorio quanto lo sono gli dei mistici visto che alla fine anche la ricchezza più sfrenata non ci produce il paradiso e non ci salva dalla morte.
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#8 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
Messaggi: 666
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ma ci fa stare molto bene prima della morte, quindi finchè non crepo.... |
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#9 | |||
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Città: Al momento Berlino
Messaggi: 571
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Faccio notare Sen è un economista liberale (per quanto eterodosso), non è comunque un marxista. A mio parere un'ipotetica URSS globale sarebbe stata dal punto di vista meramente economico migliore, se non per gli Europei, sicuramente per tutto il mondo sottosviluppato. Anche perché non essendoci un nemico da combattere avrebbero smesso di spendere tutti quei soldi in armamenti. Ovviamente per noi europei dal punto di vista della libertà individuale sarebbe stato peggiorativo, ma a livello mondiale la cosa sarebbe stata pressoché indifferente, visto lo scarso rispetto della libertà individuale presente in tutto il resto del mondo capitalista. Questo non significa che io ritenga la libertà individuale una cosa da poco, anzi, ma penso che in una situazione di egemonia planetaria la popolazione si sarebbe concentrata nel combattere per i propri diritti individuali, e che sarebbe lentamente riuscita ad ottenerli. Anche se non se ne può avere la certezza matematica, episodi come la Primavera di Praga lo suggeriscono (le riforme promosse da Dubček non si sono realizzate per l'intervento delle truppe russe, ma se Dubček fosse stato presidente direttamente in Russia chi sarebbe mai potuto intervenire?). Ovviamente ancora meglio sarebbe che la libertà individuale sia subito garantita, senza dover passare per passaggi in cui manca, su questo non c'è dubbio. Quote:
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Se non ci fosse il consumismo la produzione diminuirebbe, e quindi il sistema capitalista andrebbe in crisi. La soluzione sarebbe (a) investire maggiormente in settori che si ritengono importanti per la vita della popolazione (medicina, produzione di energia sostenibile, etc), oppure (b) diminuire l'orario di lavoro. Uno stato socialista (in cui la produzione è indirizzata, almeno in linea di massima, dalla popolazione) farebbe cosí. La (a) è ottenibile anche all'interno del capitalismo con un intervento statale che miri a stimolare la produzione, il modello Keynesiano è tuttavia avversato dalle aziende che vedono in esso una limitazione alle proprie possibilità di guadagno. A mio modo di vedere le persone sarebbero avvantaggiate se invece di scegliere tra le cose prodotte da altri potessero direttamente decidere cosa produrre, senza essere indotte al consumo. Ultima modifica di blamecanada : 29-12-2007 alle 00:00. |
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#10 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
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#11 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2004
Messaggi: 861
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Saro' un massimalista, ma essendo il problema della poverta' globale intrinsecamente legato al sistema capitalistico, o piu' in generale all'esistenza della proprieta' privata ed alla legittimazione dell'accumulo di ricchezza che da questa discende, possiamo spendere belle parole e tecnicismi quanto vogliamo, ma non risolveremo MAI il problema. Il capitalismo non potra' MAI essere il migliore dei mondi possibile, altrimenti non faremo altro che giocare al ribasso di continuo; e' come se davanti ad un difficile ostacolo fossimo continuamente tentati a saltare sempre piu' in basso anziche' scavalcarlo.
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S’i’ fosse fuoco, arderei ‘l mondo; s’i’ fosse vento, lo tempestarei, s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei; s’i’ fosse Dio, mandereil’ en profondo. |
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#12 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Città: Da qualche parte sul pianeta terra
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Codice:
Membro dell' HU Aerospace Group Membro fondatore del HU Queen fan club Gaussian Rider @ SETI classic Harvester@SETIBOINC BOINC Lord Ho concluso con: Dane, Sakurambo, Giankarlo, CapFTP, drive97, Atomix, Cibulo HWU CAMPAGNOLI CLUB |
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#13 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2004
Messaggi: 861
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Sulla base di quale assunto?
Certamente, se fossi stato un patrizio, oppure anche solo un veterano dell'esercito, ai tempi di Roma avresti detto la stessa cosa dell'economia schiavistica e guerrafondaia del tempo. ![]() Torno a ripetere: preferiresti lavorare come manovalanza della mala pur di portare a casa qualche euro e tirare a campare, oppure rischiare di morir di fame senza un lavoro?
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S’i’ fosse fuoco, arderei ‘l mondo; s’i’ fosse vento, lo tempestarei, s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei; s’i’ fosse Dio, mandereil’ en profondo. |
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#14 | |||||
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
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Il capitalismo e il consumismo in India hanno aumentato il pil procapite, hanno ridotto la povertà (+ pil ppa) e hanno eliminato le grandi carestie che flagellavano il subcontinente. Quote:
I paesi poveri (i paesi dell'africa sub-sahariana sono sempre stati poveri) sono tali perchè hanno bassi investimenti, vi è un basso risparmio, vi è una bassa domanda..anzi se vi fosse reddito sufficiente (quindi domanda di beni) si uscirebbe dai circoli viziosi della povertà..è quindi il contrario di quanto tu dici: magari vi fosse una forte domanda di beni (anche superflui) nei paesi poveri, reddito adeguato in grado di sostenere la domanda e offerta di prodotto da parte delle aziende...perchè questo contribuirebbe ad innescare la crescita. Quote:
Nel socialismo chi investe? Solo lo stato (con l'efficienza che sappiamo), il privato=0. La riduzione dell'orario di lavoro ha effetti sul saggio di crescita naturale, perchè riducendo l'orario si riduce la produttività (a meno di innovazioni produttive). Quote:
Il modello keynesiano (che si basa sull'effetto moltiplicatore della spesa pubblica) non entra in contraddizione con il capitalismo, tanto che Roosevelt (non certo di idee socialiste) lo applicò in pieno, a grande beneficio degli industriali. Non bisogna cmq "esagerare" con il G, perchè altrimenti c'è il cosidetto "effetto spiazzamento" sugli investimenti (a tassi di sconto invariati). Quote:
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#15 | |||
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14044
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Eppure persino l'africa subsahariana conosce una fase di crescita della popolazione (+2% annuo), crescita che non migliora il benessere, ma che è un indice di riduzione della mortalità. L'Italia, se negli anni 60 non avesse applicato il modello fordista (grazie agli investimenti esteri e al piano marshall di prestiti) e non vi fosse stata manodopera malpagata (dal sud italia) non sarebbe il paese ricco che è adesso...e questo è dovuto (non tutto, ma in larga parte) al capitalismo e al consumismo. B= la proprietà privata non genera ipso facto la povertà, semmai genera la disugualianza. Visto che sei un massimalista dovresti saperlo. ![]() La proprietà privata poi, è uno dei cardini del liberalismo (Locke) e di tutti i moderni stati democratici. Quote:
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#16 | |||||||||
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Città: Al momento Berlino
Messaggi: 571
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Non può esserci domanda di beni se non c'è il reddito necessario per comprarli, il problema è che manca la possibilità di sviluppare l'economia visto che la popolazione è occupata nella sussistenza materiale. Quindi servono sí investimenti, ma solo lo Stato potrebbe farli "filantropicamente". Quote:
Una volta che sono garantiti i bisogni primari a tutti l'investimento è già fatto. Quote:
Lo Stato non è "naturalmente" efficiente o inefficiente, lo stato può essere piú o meno efficiente, come un'azienda può essere piú o meno efficiente dell'altra. Il comparto statale sovietico in alcuni ambiti (quelli che interessavano alla nomenklatura) era ben efficiente, purtroppo alla nomenklatura interessava la produzione di armi, quindi il comparto efficiente era quello, ma se si fossero interessati maggiormente di altri ambiti penso sarebbero stati efficienti comunque. Io comunque ritengo che modelli concorrenziali siano mantenibili anche in un'economia socialista (come in una multinazionale ci sono vari gruppi in competizione tra loro) e finché tale approccio rimanga piú efficiente può essere mantenuto: la differenza è che essi devono essere comunque finalizzati al benessere collettivo, e non a quello particolare. Quote:
-aumentare la produzione -diminuire l'orario di lavoro o reindirizzare parte del personale in altri ambiti Qualora la produzione sia sufficiente ovviamente sarebbe inutile alimentare la produzione, quindi si farebbero le altre cose. Quote:
A beneficio di certi industriali, altri erano ferocemente avversi al New Deal. Quote:
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Bisogna però vedere se senza la pubblicità e con il cinema praticamente gratis ti sarebbe mai venuto in mente di comprarne una, questa è la questione del consumismo. Quote:
Non è questione di portare il paradiso in terra, ma di migliorare la situazione, non di raggiungere l'asintoto, ma di avvicinarcisi. Un proverbio maghrebino dice "Nessuna carovana è mai arrivata a Utopia, ma è Utopia che fa andare le carovane". È ovvio che se non si è d'accordo su cosa sia Utopia non ci si può andare insieme. Comunque il consumismo, penso siano d'accordo tutti, è un prodotto del capitalismo. All'interno di esso si può limitare e combattere, ma non eliminare, perché è una tendenza intrinseca del sistema. |
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#17 | |||||||||
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14044
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Occorre che gli investimenti e i prestiti provengano da fuori. Quote:
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La spesa pubblica aumenta la domanda di moneta e l'eccesso di moneta fa aumentare il tasso di interesse..gli investimenti diventano più onerosi, in assenza di politiche monetarie. Quote:
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#18 | |||||||
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2004
Messaggi: 861
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E' come dire appunto che, piuttosto che essere disoccupato e privo di reddito, e' meglio spacciar droga; sicuramente hai una fonte di guadagno che ti permette di vivere, forse anche meglio di chi lavora onestamente, pero' non si puo' certo ritenere quella la via da praticare. Quote:
Vorresti dire che la poverta' e' una caratteristica dell'essere umano? Andiamo bene! ![]() Mi suona un po' come la disoccupazione, "male necessario" del libero mercato! ![]() Quote:
Forse e' proprio per la rapina delle materie prime e delle risorse energetiche che l'Africa e' cosi' povera? Mah, che strano! Chissa' poi queste "paccottiglie" su quali mercati vadano a finire? Curioso che gli indigeni non ne possano usufruire! ![]() Quote:
Ed altrettanto "ovviamente" torno a ribadire: seppur tale fenomeno, ascrivibile nel capitalismo, abbia portato maggior benessere in Italia nel corso dei decenni, e' veramente solo questo il metodo per raggiungerlo oppure si possono quantomeno studiare altre vie piu' eque sia per quanto concerne la giustizia sociale, che per la questione ambientale? Dobbiamo per forza fossilizzarci su un sistema che ha sicuramente i suoi limiti/contraddizioni/ingiustizie solamente perche' ha dato dei frutti migliori di quelli che l'hanno preceduto? Quote:
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E qualsiasi forma di potere concepito in maniera verticale e' e sara' sempre iniquo nei confronti dei governati. Ovviamente, meglio questo che monarchie o dittature, ma poi ricadiamo sempre nel mio esempio sulla mala. Quote:
Clinton fece mea culpa per la questione cilena! I Talebani e Bin Laden sappiamo da chi sono stati addestrati, armati e sovvenzionati sino a ieri. La "rossa" Cina macina PIL grazie a chi? Solamente al mercato interno? Non credo proprio!
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#19 | |||||||
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
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#20 |
Junior Member
Iscritto dal: Jun 2006
Messaggi: 7
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zerothehero & blamecanada siete dei grandi! si potrebbe quasi farci un pamphlet con la vostra discussione
![]() PS conoscete l'elogio dell'ozio ed altri saggi di b.russell? lo consiglio a tutti.
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Si vive in un'epoca in cui solo gli ottusi sono presi sul serio, e io vivo nel terrore di non essere frainteso. |
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