|
|
|
![]() |
|
Strumenti |
![]() |
#61 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2003
Città: Lecce
Messaggi: 501
|
Quote:
__________________
La risposta è dentro di te, che pperò è sbagliata..... |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#62 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2001
Messaggi: 1009
|
Personalmente, sulla vicenda irakena, sono molto, ma molto pessimista, credo che in ogni modo, se se ne esce, ne usciremo male, occidentali ed irakeni, e sapete perchè?Perchè credo che sto conflitto stia scivolando sempre più su posizioni ideologiche, sia dall'una che dall'altra parte, anzi, credo che una forte base ideologica sia stata alla base della guerra stessa, e questo tipo di guerre, come si sa, sono le peggiori...
|
![]() |
![]() |
![]() |
#63 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2001
Messaggi: 1009
|
Quote:
|
|
![]() |
![]() |
![]() |
#64 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Città: PV Milano Nord
Messaggi: 3851
|
Quote:
oppure erano in guerra pure i carabinieri durante il deBBy di roma?? si sono difesi lo stesso perchè attaccati.....
__________________
"W la foca, che dio la benedoca"
poteva risolvere tutto la sinistra negli anni in cui ha governato e non l'ha fatto. O sono incapaci o sta bene anche a "loro" cosi. L'una o l'altra inutile scandalizzarsi.[plutus] |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#65 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2000
Città: Mi-Co
Messaggi: 145
|
|
![]() |
![]() |
![]() |
#66 |
Bannato
Iscritto dal: Jan 2001
Messaggi: 1976
|
![]() bella foto. E mentre marciavi con l'anima in spalle vedesti un uomo in fondo alla valle che aveva il tuo stesso identico umore ma la divisa di un altro colore..... Ultima modifica di a2000 : 09-04-2004 alle 15:44. |
![]() |
![]() |
![]() |
#67 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2003
Città: Lecce
Messaggi: 501
|
Quote:
__________________
La risposta è dentro di te, che pperò è sbagliata..... |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#68 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Città: PV Milano Nord
Messaggi: 3851
|
Quote:
non c'entra col mio discorso... e comunque anche se sei in missione di PACE e to sparano ti DIFENDI!!!!!
__________________
"W la foca, che dio la benedoca"
poteva risolvere tutto la sinistra negli anni in cui ha governato e non l'ha fatto. O sono incapaci o sta bene anche a "loro" cosi. L'una o l'altra inutile scandalizzarsi.[plutus] |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#69 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2003
Città: troppo poco lontano dal confine con il Po
Messaggi: 1028
|
Quando leggete che 50 terroristi pronti a tutto, sono stati eliminati dall'esercito alleato in Iraq cosa provate?
E' una mia curiosita' niente di particolare
__________________
Dal 1899 la seconda squadra di milano ![]() 24/04/2010 Per chi fosse interessato, vi suggerisco di puntare 1000€ sulla vittoria della coppa libertadores da parte dell'Internacional di Porto Alegre. Galliani spalmati sotto un treno |
![]() |
![]() |
![]() |
#70 |
Registered User
Iscritto dal: Jul 2003
Messaggi: 2495
|
l'iraq per l'italia non e' mai stata una missione di pace, e' sempre stata occupazione (per usare un eufemismo), e appoggio agli USA e alla politica bush e a tutti gli interessi che vi ruotano attorno
questo si scrivera' nei libri di storia fra alcuni anni, a dispetto di quanti ancora adesso si ostinano a voler far credere, con faccioni candidi di uomini giusti. la cosa comica e' che lo si vuol spacciare per "buonismo", l'aiuto a un paese in difficolta' ecc. ecc. l'italia e' un paese davvero "buono", viva la bonta'. chissa' perche' non glie ne frega nulla a nessuno delle guerre in africa ![]() e in fin dei conti perche' dovrebbe fregargli cosi' tanto ed avere cosi' "a cuore" l'iraq ![]() buonismo di facciata e d'interesse, niente di nuovo sotto il sole. poi altro che aiutare, l'italia sta naufragando e ha abbastanza problemi per se', prima di poter aiutare qualcun altro. se l'italia non partecipava, si inimicava gli amiconi e compagni di merende USA partecipando, ha scalato la TOP10 nella lista nera del terrorimo internazionale altro non c'e' |
![]() |
![]() |
![]() |
#71 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2003
Città: Lecce
Messaggi: 501
|
Quote:
Se sono terroristi nell'accezione di Bush, mi preoccupo. Per chi non lo sapesse o non lo volesse sapere, l'Iraq era uno degli stati mediorientali meno coinvolti con il terrorismo internazionale. Il regime di Saddam, dispotico e sanguinario, era comunque un regime sostanzialmente laico, che al limite usava l'identità religiosa per fini strumentali, rispetto a Bin Laden , Saddam aveva degli interessi concreti a preservare lo "status quo".
__________________
La risposta è dentro di te, che pperò è sbagliata..... |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#72 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Messaggi: 1299
|
Re: Iraq: uccisi civili Iraqueni da militari Italiani
Quote:
Temo che quanto accada in IRAQ (in regime di guerriglia) purtroppo sfugga a noi fuori da tale contesto. Pertanto credo si stia argomentando temi senza cmq avere un idea di base sull'argomento.
__________________
![]() Referenti in Compravendite Ognuno sceglie le cause per cui combattere in base alla propria statura. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#73 | |
Bannato
Iscritto dal: May 2002
Città: Roma Messaggi totali: 18774 Auto: Fiat Stilo 1.9 MJT Moto: Ducati Sport 900
Messaggi: 328
|
Quote:
La morale è:tantoannoichecifregastannoiniraq. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#74 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2003
Messaggi: 740
|
in tutto questo cmq vedo qui a casa nostra un aumento preoccupante dell'intolleranza verso i "diversi".
non abbiamo nulla da guadagnare in una guerra contro l'islam, loro sono la meta' del mondo, non si potra' mai vincere una guerra diretta contro mezzo mondo senza distruggerlo (e distruggerci..). penso alla situazione algerina, tanto per fare un esempio.. anziani in moschea e giovani che le frequentano sempre meno (non succede lo stesso da noi "cristiani"?), ragazze in minigonna e in generale tutto completamente diverso rispetto ad altri stati come l'iran. Non e' cmq un esempio di democrazia, ma la religione non credo c'entri molto.. stanno cmq migliorando e sono meglio di tanti altri stati laici (penso alla corea, tanto per dirne uno). Le guerre di religione sono una cretinata e lo sono sempre state, nessuno puo' vincere.. e' cosa piu' intelligente isolare i FANATICI dagli altri, e questo vale sia per questioni religiose che per il resto (a me sembra fanatico pure chi parla di sterminare tutti e cose simili o chi parla di "guerra" con leggerezza: tutte persone che inviterei volentieri a parlare con ragazzi slavi della loro eta', tanto per capire di cosa stanno discutendo). penso siano parole vuote per alcuni, spero che altri condividano.. sembra un leggero OT ma non lo e'. |
![]() |
![]() |
![]() |
#75 |
Bannato
Iscritto dal: May 2002
Città: Roma Messaggi totali: 18774 Auto: Fiat Stilo 1.9 MJT Moto: Ducati Sport 900
Messaggi: 328
|
Intanto pare che, alla fine, siamo in migliaia, in Iraq:
http://www.repubblica.it/2004/d/sezi...itamiglia.html I più numerosi sono i soldati ma ci sono anche i volontari, gli imprenditori, i diplomatici Migliaia gli italiani in missione in Iraq Aumenta la paura: "Ci muoviamo il minimo indispensabile, di FRANCESCA CAFERRI sempre insieme ad iracheni che possano dire chi siamo" Soldati e carabinieri. Ma anche medici, avvocati, esperti di infanzia, specialisti nella gestione delle acque o della telemedicina, giornalisti, fotografi e imprenditori. La pattuglia degli italiani d'Iraq è un gruppo composito, mosso da motivazioni non di rado in contrasto fra loro. A guidarla, almeno dal punto di vista numerico, i militari di Antica Babilonia: più di tremila uomini, sparsi fra Nassiriya e la capitale Bagdad. Professionisti, arrivati sulla spinta di storie diverse: c'è chi dice di essere a Nassiriya per "servire la patria". Chi ammette di essere stato attratto dalla prospettiva del guadagno, e chi in Iraq ci è finito soprattutto grazie alla sua specializzazione, come i carabinieri che collaborano con i nove archeologi del Centro scavi torinese al recupero del patrimonio artistico di Bagdad. "Il nostro lavoro è accolto con grande affetto - racconta lo studioso Roberto Parapetti - siamo gli unici che danno una mano in questo campo". Insieme a loro, a volte fianco a fianco, a volte dichiaratamente sul fronte opposto, quelli che in gergo si chiamano "gli internazionali": diplomatici, operatori umanitari, tecnici. Gente che migra di paese in paese, spesso di crisi in crisi. A spiccare fra loro è una donna: 42 anni, ex funzionaria dell'Onu, ex manager d'industria, Barbara Contini è l'esperto del ministero degli Esteri alla guida della provincia di Tigar, quella dove si trova Nassiriya: velo in testa, interprete al fianco, nei giorni scorsi ha mediato una tregua fra le milizie integraliste sciite e le forze della coalizione. I giornali hanno raccontato della "sfida vinta" della signora italiana. Pochi si sono ricordati che di "signore italiane" in prima fila in Iraq ce ne sono molte: come Daniela Fiori, che si occupa dello sviluppo di piccole imprese locali nel sud, Paola Della casa, portavoce della coalizione a Bassora, sempre nel sud. Tante donne anche nel mondo delle organizzazioni non governative: nei giorni caldi della primavera dello scorso anno, quando sembrava che la campagna contro Saddam fosse stata un impegno relativamente facile, di ong in Iraq ne arrivarono a centinaia. Oggi gli annunci di vacancies restano spesso senza risposta, e molte delle organizzazioni sono andate via. Di italiane, ne restano meno di dieci, con in tutto una ventina di operatori: sono attivi in tutto il paese, con una grossa predominanza della zona intorno a Bagdad. Alcune sono qui da anni, come "Un ponte per...", o Emergency, che dal 1995 assiste le vittime di guerra e i feriti per le mine anti uomo nel nord del paese, con una struttura medica ad Erbil e un'altra, più recente, a Suleymania. Per loro, come per tutti gli "internazionali", la situazione negli ultimi giorni si è fatta più pesante: "Ci muoviamo il minimo indispensabile, e siamo sempre accompagnati da iracheni che possono raccontare chi siamo e cosa facciamo - dice Fabio Alberti di "Un ponte per..." - ma non ci sentiamo un bersaglio". "La gente è ostile con chi le dà ragione di esserlo - taglia corto Antonella Scifo di Intersos - non con chi vede lavorare ogni giorno con profughi e bambini". In Iraq l'ong ha affiancato alla tradizionale attività di sminamento, quelle di sostegno al rientro di profughi e assistenza a minori e anziani. Si occupa invece di purificare acqua e di distribuire bombole di ossigeno agli ospedali il Consorzio italiano di solidarietà. Un compito affidato a specialisti non troppo dissimili, come formazione, dalla sparuta avanguardia - in tutto una cinquantina - degli imprenditori italiani attualmente in Iraq: per lo più rappresentanti di imprese con contratti di sub-appalto ottenuti dai gradi gruppi americani che stanno gestendo la ricostruzione. Lontano da tutto e tutti, tranne che dai pazienti, lavorano da mesi i 35 medici e infermieri della Croce rossa italiana: operano e vivono rinchiusi in un'ala dell'ospedale che hanno scelto come base, per ridurre al minimo i rischi. Vegliano sulla loro incolumità, 24 ore su 24, poliziotti iracheni: poco attrezzati, ma pieni di buona volontà, dice chi li ha visti. Il contrario, o quasi, degli uomini muscolosi che girano in grandi fuoristrada: le guardie private al servizio delle tante imprese al lavoro in Iraq. Un esercito parallelo, difficile da censire, di cui potrebbero far parte, a quel che sembra, gli italiani che sarebbero stati rapiti ieri. (10 aprile 2004) |
![]() |
![]() |
![]() |
Strumenti | |
|
|
Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 07:45.