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Old 26-01-2014, 22:35   #81
killercode
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Anche il software della centralina che controlla l'ABS o l'airbag della tua auto.

A questo punto anche il software di bordo dell'aereo che prendete, o della metro, oppure del sistema di gestione dell'illuminazione pubblica, della centralina dell'allarme, dei meccanismi di controllo di una banca... e via discorrendo.

E perché no allora il codice che sta dietro la logica di Facebook, di Google e quant'altro e via discorrendo...

Eppure nessuno si è mai lamentato (a parte Stallmann ) del fatto che il codice del motore di ricerca di Google non fosse open, eppure è probabilmente la cosa che TUTTI usano di più.

Cioè perché per quei prodotti non fate le stesse considerazioni? E se le fate, come le giustificate?
Ovvio che le facciamo, figurati se non mi interessa sapere come funziona il software che mi dove salvare la vita.


Ovviamente sono anche interessato a sapere cosa salva delle mie ricerche google (e molti si lamentano di questo), anche se con i servizi web il discorso è un po' diverso perchè sei tu che vai da loro e non viceversa, quindi quando fai le richieste decidi tu cosa mascherare delle tue informazioni che vengono spedite al server
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Old 26-01-2014, 23:09   #82
WarDuck
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E la diffusione di informazioni sulle tecniche usate dagli altri. In una parola CULTURA ( o conoscenza se vuoi ).
La domanda è: se ti dò tutte le specifiche e gli algoritmi ma non il codice, sono closed, brutto e cattivo?

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Ma non sei libero di modificarlo e basarci sopra un tuo software. Il che si traduce in continue reinvenzioni della ruota.

Poi c'è una bella differenza tra codice di alto livello e codice assembly. Studieresti l'inglese su un libro scritto in ostrogoto?
Culturalmente parlando a te bastarebbe capire cosa fa.

Ripeto: sono le idee la chiave, l'implementazione per quanto importante è solo una conseguenza di ciò.

Il discorso del re-inventare la ruota è bizzarro, perché a giudicare dalla quantità di fork e librerie open presenti che fanno la stessa cosa, direi che non è un concetto molto chiaro alla comunità.

Anzi probabilmente l'accesso al codice sorgente spinge molti a tentare di migliorare le implementazioni esistenti di idee già esistenti, con ovvi pro/contro.

Ma d'altro canto non può che essere altrimenti, te lo immagini se tutti si omologassero ad un'unica visione/implementazione?

Finirebbero nel trovarsi nella stessa situazione che dicevano di voler combattere.

Questo si che avrebbe del paradossale.

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Tu hai lo stesso problema di Pier2204, ovvero sei convinto che chi crede nell'opensource, nel free software, in una società libera è un brutto comunista che vuole imporre agli altri il proprio modo di vedere le cose.
Semplicemente non condivido questo continuo demonizzare il software closed cercando ad ogni costo di minare il concetto di proprietà intellettuale, che pure esiste in praticamente tutti i settori e che di fatto ha permesso lo sviluppo e la concorrenza in gran parte dei settori industriali che conosciamo.

Purtroppo nel mondo informatico i concorrenti in determinati settori si contano sulle dita di una mano, e la maggior parte sono arrivati in netto ritardo, quando ormai la frittata era fatta.

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Unix della AT&T non lo era, ma lo erano Minix e tutti gli altri "unix", e soprattutto lo erano le informazioni sull'architettura del sistema unix. Non dimentichiamo che AT&T concedeva alle università l'accesso al codice sorgente.
Il grande merito di UNIX penso che sia stato quello di averci insegnato l'importanza della definizione delle interfacce (vedi POSIX).

L'implementazione appunto poteva cambiare ed è quello che io considero il vero valore aggiunto.

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Quindi una scelta, stessa cosa che fa chi accetta di basarsi su codice gpl.
Certo, una scelta che impone agli altri le modalità di distribuzione.

E' una scelta anche mettere a disposizione il solo file binario e dietro pagamento i sorgenti.
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Old 26-01-2014, 23:20   #83
WarDuck
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Ovvio che le facciamo, figurati se non mi interessa sapere come funziona il software che mi dove salvare la vita.


Ovviamente sono anche interessato a sapere cosa salva delle mie ricerche google (e molti si lamentano di questo), anche se con i servizi web il discorso è un po' diverso perchè sei tu che vai da loro e non viceversa, quindi quando fai le richieste decidi tu cosa mascherare delle tue informazioni che vengono spedite al server
Secondo me il problema principale è appunto un problema di mancanza di fiducia nel software (o in chi dovrebbe scriverlo).

Vuoi perché il software è estremamente malleabile, vuoi perché non si è mai data grossa credibilità all'ingegneria del software (che è cosa abbastanza recente).

Poi certo cose come quelle dell'NSA contribuiscono ad aumentare questa sensazione di precarietà.

Probabilmente nessuno metterebbe in dubbio che un motore BMW faccia il suo dovere, cioè ci si "fida" del costruttore non è che si va lì in BMW a chiedere i progetti del motore.

Quello che voglio dire è che il software si è costruito una cattiva reputazione nel tempo e questo si rispecchia in questo tipo di atteggiamento di diffidenza nei suoi confronti.

Secondo me le persone tendono a trattare questi argomenti con due pesi e due misure.

Magari si pongono il problema della privacy telematica, salvo poi dare il proprio consenso al trattamento dei propri dati per fini commerciali, o viceversa si scandalizzano di alcune tematiche e poi scrivono su Facebook ogni quanto vanno in bagno...
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Old 26-01-2014, 23:54   #84
killercode
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Secondo me il problema principale è appunto un problema di mancanza di fiducia nel software (o in chi dovrebbe scriverlo).

Vuoi perché il software è estremamente malleabile, vuoi perché non si è mai data grossa credibilità all'ingegneria del software (che è cosa abbastanza recente).

Poi certo cose come quelle dell'NSA contribuiscono ad aumentare questa sensazione di precarietà.

Probabilmente nessuno metterebbe in dubbio che un motore BMW faccia il suo dovere, cioè ci si "fida" del costruttore non è che si va lì in BMW a chiedere i progetti del motore.

Quello che voglio dire è che il software si è costruito una cattiva reputazione nel tempo e questo si rispecchia in questo tipo di atteggiamento di diffidenza nei suoi confronti.

Secondo me le persone tendono a trattare questi argomenti con due pesi e due misure.

Magari si pongono il problema della privacy telematica, salvo poi dare il proprio consenso al trattamento dei propri dati per fini commerciali, o viceversa si scandalizzano di alcune tematiche e poi scrivono su Facebook ogni quanto vanno in bagno...
No, si fanno due pesi e due misure perchè ci sono effettivamente due pesi e due misure differenti.
Un motore lo apri, lo smonti tutto e se sai come funzionano i motori identifichi i pezzi e ne trovi i difetti, i progetti esistono ma non mostrano i problemi, quelli li vedi tu con i tuoi occhi aprendo il cofano.

Con il software closed no, tu senti che c'é qualcosa che non va, se sei esperto magari intuisci di che problema si tratta ma comunque non ne sarai sicuro perchè non puoi andarlo a verificare.

Il problema sta tutto qui, non c'é fiducia perchè non c'é possibilità di verifica.

Tanto per fare un esempio immaginati delle prove di un crimine ottenute con software closed da scartare perche il produttore si rifiuta di fornire i sorgenti e quindi di verificare l'effettiva attendibilità delle prove ottenute.
Cosa fai? Ti fidi della parola di un americano o di un russo che vivono in un altro stato a migliaia di chilometri da casa tua e non sanno neanche come funziona un processo in Italia?

Ultima modifica di killercode : 26-01-2014 alle 23:57.
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Old 27-01-2014, 09:30   #85
eaman
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Non mi sembra che Stallman sia molto tenero in questo senso riguardo tutti coloro che utilizzano software closed anche dentro distribuzioni free...
E' certo: mica si puo' trombare per diffondere la verginita: e' un acrobatismo semantico che non tutti riescono a esprimere senza rivelare l'ossimoro.

Il software o e' libero o non lo e': non ci sono vie di mezzo.
Il concetto di liberta' e' intrinsecamente radicale: non puoi essere libero a parte che in quelle cose in cui qualcuno non ti concede la liberta'.

Ora mi sta bene che tu mi dica: <<Non me ne frega niente della fattore free io preferisco altro>>. Posizione rispettabilissima e che non sta a me giudicare.

...ma non mi puoi pero' venire che free dovrebbe essere un'altra cosa o che free dovrebbe essere un po' piu' proprietario perche' se no passimao tutti per dei talebani fondamentalisti.
Questo significa che non hai compreso perche' il software deve essere completamente free: non posso avere un distro con dentro solo un po' di robe proprietarie senza le quale tutto il restante lavoro non funziona.
Quanti bit binari sono necessari per rendere l'insieme non prevedibile, non modificabile, non redistribuibile?
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Old 27-01-2014, 09:37   #86
eaman
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Nì, era mista la licenza iniziale, solo in seguito alcune varianti divennero open source, ma sempre sotto licenza (e a pagamento).

Un po' diverso dal concetto di free-software (ricordo sempre che open source != free software, per quanto sia il pre-requisito).
Hmm il fatto e' che prima di allora non c'era ne il free ne il non free: all'atto pratico si riteneva che il software fosse come pubblico dominio, quel poco che c'era girava e andava comunque adattato qualunque uso ne volessi fare.
Appena qualcuno comincio' a lucchettare emerse l'esigenza del free as in freedom e nacque il progetto GNU.
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Old 30-01-2014, 16:30   #87
WarDuck
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No, si fanno due pesi e due misure perchè ci sono effettivamente due pesi e due misure differenti.
Un motore lo apri, lo smonti tutto e se sai come funzionano i motori identifichi i pezzi e ne trovi i difetti, i progetti esistono ma non mostrano i problemi, quelli li vedi tu con i tuoi occhi aprendo il cofano.

Con il software closed no, tu senti che c'é qualcosa che non va, se sei esperto magari intuisci di che problema si tratta ma comunque non ne sarai sicuro perchè non puoi andarlo a verificare.

Il problema sta tutto qui, non c'é fiducia perchè non c'é possibilità di verifica.
Di fatto mi stai dando ragione.

Puoi fare tutto. Puoi anche modificarlo (qualcuno ha detto crack?).

Puoi analizzare i messaggi di rete se in chiaro ovviamente, e se sono cifrati e stai usando una calcolatrice allora sai che c'è qualcosa che non va. Così come puoi disassemblare il codice (che non è molto lontano dallo smontare un motore senza avere i progetti).

Ovviamente devi avere le competenze, così come le deve avere chi smonta un motore.

I progetti esistono e possano mostrare problemi, anche problemi a livello di design.

Non solo, l'unico modo per dire che un software sta funzionando correttamente è che il software faccia quello che sta scritto sulle specifiche. E dato che la maggioranza del software è su commissione...

Se vi dassi codice offuscato, sarebbe comunque meno complesso di codice assembly? Non credo.

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Tanto per fare un esempio immaginati delle prove di un crimine ottenute con software closed da scartare perche il produttore si rifiuta di fornire i sorgenti e quindi di verificare l'effettiva attendibilità delle prove ottenute.
Cosa fai? Ti fidi della parola di un americano o di un russo che vivono in un altro stato a migliaia di chilometri da casa tua e non sanno neanche come funziona un processo in Italia?
Ti svelo un segreto: test.

Sottoponi a test il software con degli input che sai devono dare determinati output. Quanti? Quanto ti insegna la statistica. Se sono tutti output che ti aspetti, puoi stare ragionevolmente sicuro.

Ovviamente ragionevolmente sicuro non basta, allora se non ti fidi, te lo fai in casa.

Dopodiché il solo fatto di essere open può essere condizione necessaria ma non sufficiente affinché tu possa stare tranquillo.

Conta come distribuisci il software, conta la diffusione. Se vuoi avere gente che ti controlla il codice dev'essere diffuso. Difficilmente una persona si metterà a vedere tutto il codice sorgente di una implementazione, anzi diciamo mai.

Esempio lampante di queste ore Filezilla. Software open, un tizio ha pensato bene di metterci un bel malware dentro e di rimetterlo in giro su Internet.

La gente si fida comunque del closed, perché la diatriba tra open e closed non interessa e non se ne vedono i risvolti pratici.

Nel momento in cui deleghi ad altri le cose, ti devi necessariamente fidare. Altrimenti te le fai da te.

Purtroppo non tutti i progetti open sono come Linux.

Ultima modifica di WarDuck : 30-01-2014 alle 16:33.
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Old 30-01-2014, 17:52   #88
pabloski
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La domanda è: se ti dò tutte le specifiche e gli algoritmi ma non il codice, sono closed, brutto e cattivo?
se non mi dai il codice sei closed source....è la definizione di closed source, eh!!!


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Culturalmente parlando a te bastarebbe capire cosa fa.
e poi cosa impari? pure i truzzi sanno cosa fa il loro smartphone, ma non hanno la minima idea di come lo fa

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Ripeto: sono le idee la chiave, l'implementazione per quanto importante è solo una conseguenza di ciò.
purchè l'implementazione non contenga parti dell'idea ( il termine "segreto industriale" ti dice nulla? )

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Il discorso del re-inventare la ruota è bizzarro, perché a giudicare dalla quantità di fork e librerie open presenti che fanno la stessa cosa, direi che non è un concetto molto chiaro alla comunità.
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Semplicemente non condivido questo continuo demonizzare il software closed
demonizzare? qui si tratta semplicemente di dire come stanno le cose

non nascondiamo il fatto che il closed è ed è stato il miglior amico di NSA e soci ( microsoft passa alla NSA informazioni in anteprima sulle vulnerabilità che trova nei suoi software )

il closed è come comprare qualcosa a scatola chiusa, ti rimane solo la possibilità di fidarti del venditore ( che probabilmente ti rifilerà un bel "pacco" )


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Il grande merito di UNIX penso che sia stato quello di averci insegnato l'importanza della definizione delle interfacce (vedi POSIX).

L'implementazione appunto poteva cambiare ed è quello che io considero il vero valore aggiunto.
la catena è la seguente: closed ideas -> closed source -> closed formats

non si può negare che i paladini del closed hanno buttato nel wc la filosofia di unix, e proprio per imporre ( tramite l'ignoranza ) il loro dominio

e poi c'è sempre il piccolo particolare del datagate e del closed "non so che fa" software

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Certo, una scelta che impone agli altri le modalità di distribuzione.
c'è sempre una scelta da fare e un prezzo da pagare

del resto nemmeno le democrazie sono prive di leggi e vincoli da rispettare

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E' una scelta anche mettere a disposizione il solo file binario e dietro pagamento i sorgenti.
giustissimo, ma se mi consenti voglio essere libero di criticarla e non accettarla

è tutto qui il succo del discorso del movimento free software, ovvero non vogliamo avere a che fare con coloro che vendono scatole ermeticamente sigillate, perchè non ci fidiamo, non crediamo nella bontà dei loro software, li abbiamo spesso pizzicati ad abusare della loro posizione
pabloski è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
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