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#81 |
Bannato
Iscritto dal: Apr 2002
Messaggi: 1905
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2008-01-02 12:37
Tassitani: vescovo, sottratta a cari Avv. Quintavalle, famiglia ha 'coraggio cristiano incredibile' (ANSA) - TREVISO, 2 GEN - Sottratta in modo terribile e improvviso ai suoi cari. Cosi' il vescovo di Treviso ricorda Iole Tassitani ai funerali. Mons. Mazzuccato ha detto, rivolgendosi a Dio: 'Mettiamo tra le tue mani misericordiose la cara Iole e il suo calvario che l'ha portata alla morte'. Prima delle esequie e' intervenuto l'avvocato di famiglia, Roberto Quintavalle, che ha indicato il 'coraggio cristiano incredibile' che ha sorretto in questi giorni i genitori e la famiglia di Iole Tassitani. http://www.ansa.it/site/notizie/awnp...102147850.html Nessun commento sull'avvocato che non perde occasione per farsi pubblicità... Spero che il "credo" dei suoi familiari non li porti a perdonare chi ha commesso un tale gesto così efferato. |
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#82 | |
Bannato
Iscritto dal: Apr 2002
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Quote:
Questa parte mi lascia molto amareggiato: «Fuga volontaria, incontri erotici tramite chat». E' questa la pista principale seguita all'inizio dagli investigatori impegnati sul caso di Iole Tassitani. Lo conferma il procuratore della Dda di Venezia, Vittorio Borraccetti. La svolta nelle indagini arriva il 19 dicembre, con la richiesta di riscatto via sms. A quel punto il dossier passa dalla procura di Treviso all'Antimafia di Venezia. Prima, mancavano le prove sul fatto che la figlia del notaio di Castelfranco fosse prigioniera. Lo ribadisce il procuratore di Treviso, Antonio Fojadelli, che il 12 dicembre, giorno della scomparsa, ha aperto un fascicolo per sequestro semplice, ipotizzando comunque che «Iole fosse trattenuta a scopo di violenza ». Dal 12 al 19 le indagini procedono tra dubbi e ipotesi varie. Tre giorni dopo il rapimento l'avvocato Roberto Quintavalle, portavoce dei Tassitani, viene convocato dai carabinieri: «Mi hanno detto: "Non parliamo di sequestro perché non ci sono prove"». Il 17 dicembre, però, salta fuori il cognato di Michele Fusaro, l'unico indagato per l'omicidio, che va a denunciare il falegname alla caserma di Castelfranco. Ma l'informazione non arriva subito in procura. Fojadelli dice di non esserne stato informato: «Il cognato era un confidente, veniva gestito in segreto dai carabinieri». Si son buttati via giorni preziosi... ![]() ![]() No so e nessuno può dire se sarebbe cambiato l'epilogo... resta il fatto che adesso la Direzione distrettuale antimafia di Venezia e i Carabinieri non perdono occasione per dire che c'è piena sintonia nelle indagini fatte. Frase ripetuta al punto che mi è tornato in mente il detto: Excusatio non petita, accusatio manifesta... |
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