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#61 | |
Bannato
Iscritto dal: Mar 2004
Città: Roma
Messaggi: 2682
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![]() Vabbè ti spiego...è vero che i cattolici al 90% sono dei rompi palle...vanno in Africa ed Asia e convertono con la scusa degli aiuti (ed in questi casi quado si sente che qualche islamico ne secca qualcuno manco mi dispiace troppo)...però...cosa che ha sconcertato anche me...NON SEMPRE....la mia ragazza è africana...viene dall'Eritrea...sono poverissimi...lei ha potuto studiare alla scuola italiana (che è stata la sua salvezza nel senso che ha avuto un'ottima preparazione ed ha potuto fare l'università quì in Italia) grazie ad un'adozione a distanza di un'organizzazione cattolica...ha collaborato con questa organizzazione che prendeva i bambini di strada e gli insegnava a fare un mestiere invece di farli mendicare per le strade di Asmara o vivere di espedienti nella miseria...loro sono per lo più cristiani copti ma i missionari cattolici non rompevano troppo le palle...lei ha fatto amicizia anche con 2 di questi preti...al più l'hanno invitata a messa e quando lei le ha risposto: "No grazie sono atea e della fede poco mi interessa" sono rimasti solo stupiti che un'eritrea fosse atea (là sono molto conservatori ed il cristianesimo copto è molto rigido...così come la minoranza islamica)...fatto stà che non hanno mai tentato di convertire l'incivile africana al civilissimo cattolicesimo...mi ha anche raccontato che le suore cattoliche durante la guerra nascondevano sia i giovani eritrei che i giovani etiopici nelle cantine rischiando guai seri con i governi che sostanzialmente raccoglievano i giovani per strada per armarli e arruolarli coattamente e senza distinzione (del tipo: il governo eritreo raccoglieva a caso e se prendeva un etiope lo obbligava a combattere contro il suo steso popolo se no morte...e lo stesso facevano gli etiopi...) Mi duole dirlo...ma non è sempre così...anche se spesso sono degli scassa minchia e considero il papa una persona che dovrebbe essere passato sotto tribunale per crimini contro l'umanità quando scoraggia l'uso del preservativo anche in quei paesi... Purtuttavia qualcuno che si salva c'è... |
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#62 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2005
Messaggi: 17093
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il problema è che per fare quell aiuto da 20 euro ( per dire ) se ne fottono 80.
(solo il 20% del denaro racimolato dal vaticano va nelle varie opere di bene il resto serve per .....il mantenimento della casta sapevatelo ![]() emergency ha margini decisamente minori...e fanno lo stesso se non di più
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#63 | |
Bannato
Iscritto dal: Sep 2001
Messaggi: 3918
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Se fosse per ottenere fondi da destinare ai soliti conventi per dare lustro al suo ordine, è un'altro paio di maniche. perchè è assodato che i suoi ospedali erano tutto fuorchè minimamente decenti. Io non penso fosse una fredda calcolatrice, ma semplicemente invasata/non sana di mente. Non puoi negare gli antidolorifici ad un moribondo Ultima modifica di sider : 22-10-2008 alle 17:51. |
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#64 |
Bannato
Iscritto dal: Sep 2001
Messaggi: 3918
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Riporto qui un post dell'utente D.O.S. tratta da un altro thread sull'argomento (1 anno fa)
questo è quanto riporta Robin Fox medico e direttore di «The Lancet» una delle più prestigiose riviste medico-scientifiche al mondo (visitò una casa di MTdC nel 1994 ) Ci sono dei medici che si fanno vivi di quando in quando, ma di solito le suore e i volontari (alcuni dei quali possiedono qualche rudimento di medicina) prendono le decisioni come meglio possono. Ho visto un giovane che era stato accolto in brutte condizioni con febbre alta: gli erano stati prescritti tetraciclina e paracetamolo. Successivamente, un medico venuto in visita gli aveva diagnosticato una sospetta malaria sostituendo quei farmaci con la clorochina. Qualcuno non avrebbe potuto dare un'occhiata a un campione di sangue? Gli esami, mi è stato detto, sono raramente permessi. E perché allora non usare semplici algoritmi che potrebbero aiutare le suore e i volontari a distinguere tra curabili e incurabili? Infine, che competenza hanno le suore nel trattamento del dolore? Data la brevità della mia visita, non sono riuscito a giudicare l'efficacia del loro approccio spirituale, ma la notizia che la farmacopea non comprendeva nessun analgesico forte mi ha turbato. Insieme alla negligenza delle diagnosi, la mancanza di analgesici efficaci contraddistingue nettamente i metodi di Madre Teresa dalle dinamiche degli ospizi. Questo è quanto riportato da Mary Loudon, una volontaria di Calcutta che ha prestato opera nella Casa dei Moribondi: :La mia prima impressione fu quella di tutte le fotografie e i filmati che avevo visto di Belsen e posti del genere, perché tutti i pazienti avevano la testa rasata. Non c'erano sedie, solo barelle. Sono dello stesso tipo di quelle usate durante la prima guerra mondiale. Non c'è un giardino, nemmeno un cortile. Niente di niente. Allora mi chiesi: che cos'è questo posto? Sono due stanze, di cui una ospita tra i cinquanta e i sessanta uomini, e l'altra tra le cinquanta e le sessanta donne. Stanno morendo. Non ricevono molte cure mediche. Praticamente non ricevono nemmeno antidolorifici oltre all'aspirina e, in pochi casi fortunati, del Brufen o cose del genere, per il tipo di dolori che accompagnano il cancro terminale e le malattie di cui stavano morendo... Non avevano un numero sufficiente di fleboclisi. Gli aghi li usavano e riusavano all'infinito e di tanto in tanto si vedeva una suora sciacquare gli aghi sotto il rubinetto dell'acqua fredda. Chiesi a una di loro perché lo faceva, e mi rispose: "Be', per pulirli". Allora le dissi: "Sì, ma perché non li sterilizzi; perché non fai bollire l'acqua e sterilizzi gli aghi?" Mi rispose: "Non ce n'è motivo. Non c'è tempo". Il mio primo giorno di lavoro, finito il turno nel reparto donne andai ad aspettare fuori dal reparto uomini il mio ragazzo, che assisteva un ragazzino di quindici anni in fin di vita, e una dottoressa americana mi disse che aveva cercato di curarlo: aveva un problema renale relativamente semplice che era andato peggiorando sempre più perché non gli avevano somministrato antibiotici. Aveva bisogno di essere operato. Non ricordo quale fosse il problema, ma la dottoressa me lo disse. Era arrabbiatissima, ma anche molto rassegnata, come capita a molte persone in quella situazione. Disse: "Be', non vogliono portarlo all'ospedale". E io: "Perché? Basterebbe chiamare un taxi e portarlo all'ospedale più vicino, e chiedere che venga curato. Farlo operare". Lei rispose: "Non lo fanno. Non vogliono. Se lo fanno per uno, devono farlo per tutti". Allora pensai: ma questo ragazzino ha quindici anni. questo è quanto riportato da Elgy Gillespie, scrittrice,giornalista e un tempo direttrice di «The San Francisco Review of Books». Forte di un'esperienza nella cura dei pazienti affetti da AIDS, lavorò per un periodo nel centro di Madre Teresa a San Francisco. :Mandata a cucinare nel suo ospizio, molto delicatamente chiamato "II Dono dell'Amore" (è per senzatetto maschi sieropositivi), vi trovai circa una dozzina di uomini gravemente malati; e quelli che non stavano molto male erano incredibilmente depressi, perché non avevano il permesso né di guardare la tv, né di fumare, né di bere e tanto meno di ricevere visite di amici. Perfino quando stanno per morire, gli amici intimi non sono ammessi. Non hanno mai il per messo di bere, nemmeno (o soprattutto) dopo i funerali degli amici e dei compagni di stanza, e alcuni sono stati buttati fuori perché sono tornati travestiti ! Quando accennai alle Olimpiadi, le loro espressioni si fecero ancora più avvilite. "Non guardiamo le Olimpiadi", spiegò una suora di Bombay, "perché facciamo il nostro fioretto quaresimale". Se sono molto malati e molto religiosi (e ce ne sono parecchi...) non importa, ma nel caso di uomini più svegli o più maturi la cosa ha dell'insopportabile. Uno scrittore guatemalteco con cui feci amicizia là, aveva una voglia talmente disperata di uscire che una mia amica, anche lei addetta alla cucina (un'afroamericana cattolica praticante) lo adottò per tutto il tempo che le fu possibile. Le condizioni dell'uomo si aggravarono molto, e quando lei lo pregò di tornare al centro perché non poteva badargli, lui la implorò di tenerlo con sé perché sapeva che somministravano le medicine in dosi insufficienti o in maniera sbagliata, e temeva di dover morire senza morfina... Ora cucino saltuariamente dai Francescani per un gruppo di senzatetto maschi, dove uno dei pazienti, Bruce, è un ex ospite di Madre Teresa, e né lui né il sacerdote hanno una buona parola da dire a favore delle suore del "Dono dell' Amore". questo è quanto riportato da Susan Shields,che per nove anni e mezzo operò come suora dell'ordine di Madre Teresa, vivendo la disciplina quotidiana di una Missionaria della Carità nel Bronx, a Roma e a San Francisco. (questa testimonianza è apparsa anche in un altro libro : In Mother's House , scritto da Susan Shields in persona ) :Riuscivo a tenere a bada la mia coscienza recalcitrante perché ci era stato insegnato che lo Spirito Santo guidava la Madre. Dubitare di lei significava che non avevamo fiducia e, ancora peggio, che ci eravamo macchiate del peccato dell'orgoglio. Accantonai le mie obiezioni sperando che un giorno avrei capito tutte quelle che allora mi sembravano contraddizioni.[...] Un'estate le sorelle del noviziato di Roma ricevettero in dono una gran quantità di pomodori. Non potevano darli via perché tutti i vicini ne avevano coltivati di propri. La superiora decise di metterli in conserva per mangiarli durante l'inverno. Quando la Madre venne in visita e vide i pomodori in conserva fu molto contrariata. Le Missionarie della Carità non fanno provviste: devono affidarsi esclusivamente alla provvidenza di Dio. [...] A San Francisco fu messo a disposizione delle suore un convento a tre piani con molte stanze spaziose, lunghi corridoi, due scaloni e uno scantinato immenso. [...] Le suore non esitarono a sbarazzarsi dei mobili indesiderati. Tolsero le panche dalla cappella e strapparono via tutta la moquette dalle stanze e dai corridoi. Buttarono grossi materassi dalle finestre e spogliarono l'edificio di tutti i divani, di tutte le sedie e di tutte le tende. La gente del quartiere stava sul marciapiede a guardare sbalordita. Quel magnifico edificio fu reso conforme allo stile di vita che doveva aiutare le sorelle a diventare delle sante. Spaziosi soggiorni furono trasformati in dormitori stipati di letti. [...] I riscaldamenti rimasero spenti per tutto l'inverno nonostante la casa fosse umidissima. Nel periodo in cui vissi là molte sorelle contrassero la TBC. Nel Bronx, c'era un progetto di aprire un nuovo ospizio per i poveri. Molti dei senzatetto erano malati e avevano bisogno di una sistemazione più stabile di quella offerta dal nostro dormitorio. Avevamo acquistato un grande edificio abbandonato dal comune per un dollaro. Un collaboratore si offrì di dirigere i lavori e incaricò un architetto di fare un progetto di ristrutturazione. La normativa ministeriale imponeva l'installazione di un ascensore per i disabili. Madre Teresa non voleva saperne. Allora il Comune si offrì di coprire le spese per l'ascensore, ma la proposta fu respinta. Dopo tutte le trattative e i programmi, il progetto per i poveri fu abbandonato perché un ascensore per gli handicappati era una cosa inaccettabile.[..] II grande afflusso di donazioni era considerato un segno dell'approvazione di Dio nei riguardi della congregazione di Madre Teresa. Ci veniva detto che ricevevamo più doni di altri ordini perché Dio era soddisfatto della Madre, e per ché le Missionarie della Carità erano le suore fedeli al vero spirito della vita religiosa. Il nostro conto in banca aveva già raggiunto le dimensioni di una grande fortuna e aumentava ad ogni nuova consegna della posta. Circa cinquanta milioni di dollari si erano accumulati in un unico conto corrente nel Bronx. [...] Quelle di noi che lavoravano regolarmente nell'ufficio sapevano di non dover parla re del loro lavoro. Le donazioni arrivavano in gran quantità e venivano depositate in banca, ma non avevano alcun effetto né sulla nostra vita ascetica né su quella dei poveri che cercavamo di aiutare. Per la Madre, la cosa più importante era il benessere spirituale dei poveri. L'aiuto materiale era un mezzo per arrivare alle loro anime, e far vedere ai poveri che Dio li amava. Nelle Case dei Moribondi, Madre Teresa insegnava alle sorelle come battezzare di nascosto le persone che stavano morendo. Le suore dovevano chiedere a ogni persona in fin di vita se voleva "un biglietto per il paradiso". Una risposta affermativa andava interpretata come un consenso a farsi battezzare. Allora la suora non doveva far altro che fingere di rinfrescare la fronte della persona con un panno bagnato, mentre in realtà la battezzava pronunciando sottovoce le parole di rito. La segretezza era importante perché non si doveva venire a sapere che le suore di Madre Teresa battezzavano indù e musulmani. questo è quanto riportato da Emily Lewis un' infermiera settantacinquenne che ha lavorato in molti tra i luoghi più disperati della terra. Ho avuto modo dì vedere di persona Madre Teresa nel 1989, quando le fu conferita un'onorificenza in occasione della colazione ufficiale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità a Washington. Durante il discorso di ringraziamento si dilungò sulla sua opposizione alla contraccezione e sul suo operato per salvare i frutti indesiderati dell'attività eterosessuale (accennò anche all'AIDS, dicendo che non voleva etichettare la malattia come un flagello di Dio, ma che le sembrava veramente la giusta punizione per una condotta sessuale impropria). Anche se, aggiunse, Dio poteva avere il cuore di perdonare tutti i peccatori, lei personalmente non avrebbe mai permesso a una donna o a una coppia che avesse subito un aborto di adottare uno dei "suoi" piccoli. Nel suo discorso Madre Teresa fece spesso riferimento a ciò che Dio vuole che pensiamo o facciamo. Come mi fece notare il mio vicino di posto (un medico di "Aid to International Development"): "Secondo lei, non bisogna avere una buona dose di arroganza per pensare di essere in collegamento diretto con la mente di Dio?" |
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#65 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
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![]() Referenti in Compravendite Ognuno sceglie le cause per cui combattere in base alla propria statura. |
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#66 | |
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Abbiamo delle testimonianze indirette su cosa fu madre teresa di calcutta da persone che non hanno speso un ora a Calcutta, o in India Ed è palese gia da quello che scrivono : questa frase si commenta da se : Non ricordo quale fosse il problema, ma la dottoressa me lo disse. Era arrabbiatissima, ma anche molto rassegnata, come capita a molte persone in quella situazione. Disse: "Be', non vogliono portarlo all'ospedale". E io: "Perché? Basterebbe chiamare un taxi e portarlo all'ospedale più vicino, e chiedere che venga curato. Farlo operare". Lei rispose: "Non lo fanno. Non vogliono. Se lo fanno per uno, devono farlo per tutti". Allora pensai: ma questo ragazzino ha quindici anni. Forse l'autrice non comprende che tali persone (la casta degli "intoccabili") in India non ha diritti , cosi come non puo avvicinarsi nemmeno ai luoghi pubblici. E a riprova di tale affermazione arrivano proprio le parole di Madre Teresa di Calcutta : - La prima persona che tolsi dal marciapiede - racconterà Madre Teresa - era una donna mangiata per metà dai topi e dalle formiche. La portai con un carretto all'ospedale, non volevano accettarla, se la tennero solo perché mi rifiutai di andarmene finché non l'avessero ricoverata. Poi fu la volta di un'anziana che si lamentava tra i rifiuti. Nell'indifferenza dei passanti mi sforzai di tirarla fuori, mentre tra le lacrime continuava a ripetermi: "E dire che è mio figlio che mi ha gettata qui". Ma senza entrare nel merito (bastava una ricerca in internet per scoprire che la casta degli intoccabili in india non puo avvicinarsi agli ospedali), bastava una domanda ben piu elementare : chi paga le cure negli ospedali? Anche qui l'autrice nemmeno si e' degnata di dare un'occhiata a come funziona il sistema ospedaliero in india Questo e' un caso in cui si puo dire che "gli esperti" dovrebbero essere "esperti" nel campo, ma invece sono dei perfetti ignoranti in materia. Per cortesia, se queste sono le testimonianze su madre teresa di calcutta (scritte da persone che palesemente nemmeno si sono curate di informarsi sulla situazione che descrivevano) ti chiederei di portare qualcosa di piu concreto.
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![]() Referenti in Compravendite Ognuno sceglie le cause per cui combattere in base alla propria statura. Ultima modifica di Jo3 : 22-10-2008 alle 20:38. |
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#67 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
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Madre Teresa chiede un incontro col Papa che, dopo aver constatato il suo enorme lavoro, al momento di partire le lascia un ricordo: una stupenda, lunga auto americana, decapotabile, tutta bianca con sedili rosso sgargiante con una dedica: "A Madre Teresa per la sua universale missione d'amore". Appena la Madre vede la lussuosa vettura scuote il capo dicendo: - Chissà quanta benzina consuma! Meglio il mio carrettino tirato a mano. La metterò all'asta. Questa è la macchina dei lebbrosi. E infatti con il ricavato costruisce il primo lotto, dei 14 previsti, della città della pace; la strada più grande la chiama viale Paolo VI. Due anni dopo, grazie ad altri aiuti e premi, il villaggio della pace viene terminato: l'antica speranza è diventata realtà. All'interno della città ci sono i negozi, i giardini, l'ufficio postale e le scuole. ----------------- Nel 1979, ottenne infine, il riconoscimento più prestigioso: il Premio Nobel per la Pace. Rifiutò il convenzionale banchetto cerimoniale per i vincitori, e chiese che i 6000 dollari di fondi fossero destinati ai poveri di Calcutta, che avrebbero potuto essere sfamati per un anno intero: "le ricompense terrene sono importanti solo se utilizzate per aiutare i bisognosi del mondo". Alle numerose domande dei giornalisti rispose nel modo ironico e provocatorio che la caratterizzò sempre e dopo aver ricevuto il premio, attaccò duramente l'aborto definendolo il più grande distruttore di pace perché
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#68 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2002
Città: Pavia.. a volte Milano o Como...talora Buccinasco! Firenze fino al 15/7
Messaggi: 2143
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adesso te li chiedo io i link di queste notizie che sanno un pò di agiografia.
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"Le masse sono abbagliate più facilmente da una grande bugia che da una piccola". (Adolf Hitler) "Se sei bello ti tirano le pietre, se sei brutto ti tirano le pietre. se sei al duomo ti tirano il duomo". (cit. un mio amico ![]() |
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#69 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2004
Messaggi: 1384
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una cosa buona (tantomeno se fatta davanti a tutti) non ne giustifica una sbagliata
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#70 |
Moderatore
Iscritto dal: Nov 2003
Messaggi: 16211
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Poco significativo: l'hanno vinto pure Arafat e Al Gore...
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Ubuntu è un'antica parola africana che significa "non so configurare Debian" ![]() Scienza e tecnica: Matematica - Fisica - Chimica - Informatica - Software scientifico - Consulti medici REGOLAMENTO DarthMaul = Asus FX505 Ryzen 7 3700U 8GB GeForce GTX 1650 Win10 + Ubuntu |
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#71 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Messaggi: 1299
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Quote:
* 1962: Premio Magsaysay per la Pace e l'Intesa Internazionale; premio indiano Padma Shri * 1971: Premio della Pace papa Giovanni XXIII, assegnatole da papa Paolo VI; Premio Kennedy * 1972: Premio Nehru per la promozione della pace e della comprensione internazionale * 1973: Premio Templeton * 1975: Premio Internazionale Albert Schweitzer * 1978: Premio Balzan "per l'eccezionale abnegazione con la quale ha dedicato tutta la sua vita per soccorrere, in India e in altri paesi del mondo, le vittime della fame, della miseria e delle malattie, gli abbandonati e i morenti, tramutando in azione instancabile il suo amore per l'umanità sofferente." * 1979 e 1980: Bharat Ratna, la più alta onorificenza civile dell'India * 17 ottobre 1979: Premio Nobel per la Pace "per il lavoro compiuto nella lotta per vincere la povertà e la miseria, che costituiscono anche una minaccia per la pace". Nel discorso di premiazione[1] disse di accettarlo esclusivamente a nome dei poveri e presentò l'aborto come il principale pericolo in grado di minacciare la pace nel mondo. Rifiutò il convenzionale banchetto cerimoniale per i vincitori, e chiese che i 6000 dollari di fondi fossero destinati ai poveri di Calcutta, che avrebbero potuto essere sfamati per un anno intero: "le ricompense terrene sono importanti solo se utilizzate per aiutare i bisognosi del mondo". Alla domanda: "Cosa possiamo fare per promuovere la pace mondiale?", rispose: "Andate a casa e amate le vostre famiglie". * 1981: assegnazione della Legion d'Honneur da Jean-Claude Duvalier * 1985: Medal of Freedom da Ronald Reagan * 1996: nominata Cittadina Onoraria degli Stati Uniti e Medaglia d'Oro Congressuale Mi auguro che ci siano molti piu invasati/non sani di mente nel mondo. Ci vuole un coraggio immenso solo per definirla tale.
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#72 | |
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Iscritto dal: Jun 2001
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www.wikipedia.it
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#73 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
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Ti ho risposto con il mio post poco piu sopra?
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#74 |
Senior Member
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* 1981: assegnazione della Legion d'Honneur da Jean-Claude Duvalier
Jean-Claude Duvalier Uno dei suoi tanti amici dittatori ![]()
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Keep The Metal Faith Alive - Chuck Schuldiner Against all gods,Against all religions Do you believe in forever? I don't even believe in tomorrow… |
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#75 | |
Senior Member
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Ovvero, secondo i detrattori, gli "ospedali" in questione non erano ospedali, ma strutture apposite alla accompagnare i moribondi e sofferenti con attenzioni religiose.(nonostante questi con cure mediche basilari sarebbero sopravvissuti) Chiaramente se questo fosse successo da un'altra parte, per esempio in Italia, queste persone finirebbero in galera. |
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#76 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
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#77 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Messaggi: 1539
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Per esempio la lebbra è facilmente curabile mi sembra con farmaci introdotti nel lontano 1930.
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#78 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
Città: sicilia
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#79 |
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Iscritto dal: Sep 2006
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#80 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
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Questo per dire che la carenza delle cure mediche per malattie "serie" come la peste o il botulino richiede un medico è dovuto principalmente al fatto che la professione di medico non la si puo imparare per strada. Ecco il vero motivo pre cui nelle case di Madre Teresa di Calcutta cariva il personale medico : d'altronde le sorelle della congregazione erano persone che a mala pena avevano la 3 elementare. E non di certo per lasciare morire gli infermi o gli ammalati.
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