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Old 09-07-2008, 08:04   #61
brown
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Farò una figura del ciufolo ma non riesco a capire se quella lì è la cina o l'africa.
cina e a dx il giappone
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Old 09-07-2008, 10:11   #62
MaxArt
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2008-07-08 22:34
Polo: stazione deve essere evacuata
Perche' la placca di ghiaccio artico si scioglie
(ANSA) -OSLO, 8 LUG -Stazione polare dell'oceano Artico occupata da ricercatori deve essere evacuata per lo scioglimento della placca di ghiaccio dove e' installata. Lo ha riferito la tv norvegese Nrk. 'Stiamo per evacuare urgentemente la stazione Nord polare' ha detto Strougatski, vicepresidente della federazione degli esploratori polari in Russia. La placca di ghiaccio a 120 km dall'arcipelago delle Svalbard si e' sciolta in gran parte passando da una superficie di 15 kmq nel settembre 2007 agli attuali 600 mq.
???
Detta così sembra quasi si sia disintegrata. Ma questa stazione l'hanno costruita a settembre? Su un iceberg? Perché questo inverno non è stato affatto mite nell'Artico, secondo alcuni articoli postati in questo stesso thread:
http://www.3bmeteo.com/giornale/meteo_articolo-7591.htm
http://www.3bmeteo.com/giornale/meteo_articolo-7593.htm

D'altronde, secondo un'altra bella immagine, è proprio in quella zona che si sono concentrate le anomalie positive per quest'anno:


Non si tratterebbe, quindi, di riscaldamento globale ma locale.

Quote:
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l'effetto serra sembra dovuto in massima parte alle nuove nazioni emergenti..
Pazzesco, eppure non dovremmo sorprenderci a vedere che la Cina è più "rossa" del Giappone!
Comunque, è davvero preoccupante quanto in breve tempo la Cina sia diventata la nazione che più inquina al mondo. E quel che è peggio è che continua a rifiutare qualsiasi accordo di limitazione delle emissioni:
http://www.corriere.it/esteri/08_lug...4f02aabc.shtml
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Old 09-07-2008, 10:14   #63
gpc
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Non si tratterebbe, quindi, di riscaldamento globale ma locale.
Beh, le notizie sul fatto che il ghiaccio dovrebbe sparire per la prima volta quest'anno dal polo nord geografico, non dà l'idea esattamente del riscaldamento locale...
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Old 09-07-2008, 10:37   #64
MaxArt
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Beh, le notizie sul fatto che il ghiaccio dovrebbe sparire per la prima volta quest'anno dal polo nord geografico, non dà l'idea esattamente del riscaldamento locale...
L'immagine che ho (ri)postato sì.
In ogni caso, dove dice che il ghiaccio sparirà dall'Artico?
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Old 09-07-2008, 10:40   #65
gpc
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L'immagine che ho (ri)postato sì.
In ogni caso, dove dice che il ghiaccio sparirà dall'Artico?
C'erano diversi articoli sui giornali, era stato aperto anche un thread in SPA, però non ho il link sotto mano.
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Old 09-07-2008, 16:19   #66
Pancho Villa
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Riguardo la situazione di giugno nell'artico:

http://www.3bmeteo.com/giornale/meteo_articolo-8075.htm
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Old 09-07-2008, 17:58   #68
MaxArt
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C'erano diversi articoli sui giornali, era stato aperto anche un thread in SPA, però non ho il link sotto mano.
Quote:
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Non importa che ricordi i link, ti credo benissimo. Ho anche idea di come siano andate le cose. Tuttavia, se preferisco parlarne in questa sezione, è proprio per fare una disquisizione più tecnica e meno ideologica.
A questo proposito, i link che posta Pancho sono interessantissimi. In particolare, quello su menzionato fa rendere conto di come la realtà possa essere ben diversa.
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Old 10-07-2008, 20:44   #69
Pancho Villa
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http://www.3bmeteo.com/giornale/meteo_articolo-8109.htm
Quote:
Giugno: Emisfero Australe a -0.09°C, Globo a +0.26°C


I dati preliminari della NASA sull'andamento climatico globale a Giugno confermano un 2008 in controtendenza con gli anni precedenti. Dopo la storica anomalia negativa di Gennaio e i modesti scarti positivi dei mesi successivi (con l'esclusione di Marzo), Giugno imbarazza ulteriormente il riscaldamento globale scostandosi dalla media secolare di appena 0.26°C. Il dato, calcolato su terre emerse e oceani, rappresenta la nona anomalia più bassa degli ultimi 25 anni e la minore in assoluto dal 1996. Tuttavia l'elemento più sorprendente riguarda l'emisfero australe, dove le sole terre emerse hanno palesato uno scarto rispetto alla media secolare pari a -0.09°C. Si tratta del Giugno più freddo dal 1984 (-0.38°C) e del quarto più freddo dell'ultimo trentennio.

Il Global Warming continua a rallentare, almeno stando agli ultimissimi dati climatologici divulgati dalla NASA. L'anomalia globale riguardante l'insieme delle terre emerse e degli oceani è stata pari a +0.26°C, la più bassa dal 1994 e tra le più basse dell'ultimo quarto di secolo. Se andiamo a sezionare il dato scopriamo che le terre emerse del Sud Emisfero hanno avuto un ruolo decisivo nel rendere così modesto lo scarto termico. Le rilevazioni, infatti, palesano uno scostamento di -0.09°C rispetto alla media secolare di riferimento; si tratta della maggior anomalia negativa mensile dal 1984 e della quarta dell‘ultimo trentennio. Negli anni duemila solo altre due volte si erano osservati scarti negativi: nel Maggio del 2006 (-0.05°C) e nel Luglio 2004 (-0.16°C). Per quanto concerne il Nord Emisfero il valore non è altrettanto clamoroso, sebbene rappresenti ugualmente un buon risultato. L'anomalia registrata è stata pari a +0.61°C, la più bassa degli anni duemila insieme al 2004; se allarghiamo l'indagine agli ultimi 20 anni scopriamo che il valore si piazza solo all'11° posto della speciale classifica del caldo.

Lo scarto positivo medio del primo semestre 2008 a livello globale è stato pari a +0.34°C: -0.29°C rispetto ai primi 6 mesi del 2007 e -0.30°C rispetto allo stesso periodo del 2002. Nell'emisfero australe i +0.2°C del periodo gennaio-giugno si scostano di ben 0.37°C dal 2005, mentre per quanto concerne la parte boreale del pianeta la diminuzione rispetto allo scorso anno è stata di 0.44°C. Il grosso delle anomalie negative si è registrato in Antartide (-3/-7°C), sul Mar glaciale russo-siberiano (-0.5/-2°C) e tra Alaska e Canada occidentale (-1/-2°C); forti scarti positivi, invece, hanno riguardato Penisola Antartica (+6/+8°C), Siberia orientale (+4/+6°C) e Groenlandia (+1/+2°C). Per la prima volta dopo anni il Polo Nord ha chiuso un mese estivo termicamente in media segnano un piccolo ma significativo record.

Ma quali sono le cause che hanno provocato quest'ennesima frenata del riscaldamento globale (la quinta su sei mesi)? Esauritasi la NINA l'attenzione cade immediatamente sulla totale assenza di macchie solari, sull'anomala estensione della banchisa antartica e sui primi segnali dello scivolamento della PDO verso la fase negativa. Per quanto riguarda l'attività solare l'attuale minimo è tra i più lunghi degli ultimi 2 secoli e che gli effetti, in qualità di diminuzione della radiazione solare totale e aumento nuvolosità media, cominciano a farsi sentire. L'anomala estensione del pack (+1.000.000 kmq), invece, contribuisce ad aumentare l'effetto albedo totale, mentre la PDO negativa sta mantenendo le temperature superficiali del Pacifico boreale più basse della media.

Giulio Betti

Ultima modifica di Pancho Villa : 10-07-2008 alle 20:47.
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Old 14-07-2008, 19:00   #70
Pancho Villa
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http://www.3bmeteo.com/giornale/meteo_articolo-8125.htm
Quote:
Ghiacci artici: la fusioni inizia prima del dovuto


L'estensione dei ghiacci nel Giugno di quest'anno è vicina a quella del 2007 che è stata la seconda più bassa dal 1979, primo anno di misurazione sistematiche. Nonostante questo piccolo incremento nella superficie ghiacciata, i dati satellitari mostrano che la fusione è iniziata significativamente prima rispetto all'anno passato, su gran parte dell'Oceano Artico. Con tutta probabilità questo fattore è dovuto alla presenza di 'ghiaccio nuovo' ovvero formatosi nel corso di quest'inverno, a causa della fusione record avvenuta la scorsa estate. Da un punto di vista statistico, si nota come il ghiaccio non consolidatosi nel corso di più anni abbia elevate probabilità di fondere nel periodo estivo. Le prospettive, quindi, sono tutt'altro che rosee.

L'estensione dei ghiacci artici nel mese di Giugno è stata, mediamente, di 11,44 milioni di chilometri quadrati, ovvero 0,72 milioni di chilometri quadrati inferiore rispetto alla media storica di riferimento, calcolata sul periodo 1979 2000. Questo dato è di poco più basso a quello dello scorso anno (0,05 milioni di chilometri quadrati), ma comunque ben superiore al picco negativo risalente al 2006. L'estensione di questo Giugno è la terza più bassa di sempre, ed è molto vicina con il dato atteso dal trend in discesa che si è riscontrato nell'ultimo ventennio. Si calcola, infatti, che mediamente ogni Giugno veda un'estensione dei ghiacci inferiore di ben 41.000 chilometri quadrati rispetto all'anno precedente. Considerando l'andamento giornaliero e non mensile, ritroviamo un dato leggermente differente, ovvero di poco superiore. Questo contraddizione apparente dipende dal tipo di calcolo utilizzato per estrapolare la media mensile, oppure da possibili dati mancanti nelle rilevazioni. Sostanzialmente i dati del 2007 e del 2008 sono pressochè identici e vicini ai picchi minimi.

Ciò che emerge in maniera significativa non è la differenza totale d'estensione dei ghiacci, ma la diversa distribuzione spaziale rispetto allo scorso anno. Nel 2007 acqua libera da ghiacci si è presentata molto velocemente lungo le coste del Mare di Chukchi e Laptev. Quest'anno, al contrario, l'acqua allo stato liquido è emersa sul Mare di Beaufort e c'è un calo significativo del pack artico anche sulla Baia di Hudson e di Baffin. Ma ciò che più preoccupa è l'anticipo con il quale il ghiaccio ha iniziato a fondere, in particolar modo sui settori centrali ed occidentali dell'Oceano Artico e sulla Baia di Baffin. L'anno passato non si riscontravano grandi anticipi nello scioglimento della banchisa, facevano eccezione solamente il Mare di Laptev e di Barents. Quest'anno riscontriamo ben 15 giorni d'anticipo nella fusione, rispetto alla media storica, sul Mare di Beaufort, 6 giorni d'anticipo sul Mare Siberiano orientale e sul Mare di Chukchi, ben 12 giorni sul settore centrale dell'Oceano Artico, 16 giorni sulla Baia di Baffin. Le uniche aree dove si riscontra un ritardo nella fusione, rispetto all'anno passato, sono confinate ai margini della banchisa.

Le conseguenze di questa fusione prematura possono essere molto pesanti: lo strato di neve che ricopre il ghiaccio vivo diventa dapprima umido ed in seguito scompare velocemente, lasciando la banchisa a diretto contattato con la radiazione solare e l'acqua marina. Tutti questi fattori riducono la capacità di riflessione, incrementando l'assorbimento di radiazione solare. Si innesca, così, un meccanismo a catena che porta ad un ulteriore incremento della fusione dei ghiacci. Le prospettive, quindi, per il proseguo della stagione estiva sono tutt'altro che rosee. Resta, tuttavia, da valutare l'impatto che questi fattori avranno sull'intera circolazione atmosferica.

A cura di Angelo Amicarelli
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Old 31-08-2008, 16:48   #71
gpc
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Et voilà, come previsto...

2008-08-31 17:45
Clima: Polo Nord circumnavigabile
Sciolti contemporaneamente i principali passaggi
(ANSA) - BERLINO, 31 AGO - Per la prima volta negli ultimi 125mila anni, secondo l'Universita' di Brema, e' possibile circumnavigare il Polo Nord. Gli scienziati hanno scoperto - grazie a nuove immagini satellitari - che nei giorni scorsi si sono sciolti sia i ghiacci della rotta a Nordovest, che va dal Nord dell'isola di Baffin fino al mare di Beaufort a Sud dell'isola di Vittoria, sia quelli del passaggio a Nord-Est, che si estende lungo la Russia attraverso il mare Laptev della Siberia.
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Old 31-08-2008, 19:15   #72
Pancho Villa
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Et voilà, come previsto...

2008-08-31 17:45
Clima: Polo Nord circumnavigabile
Sciolti contemporaneamente i principali passaggi
(ANSA) - BERLINO, 31 AGO - Per la prima volta negli ultimi 125mila anni, secondo l'Universita' di Brema, e' possibile circumnavigare il Polo Nord. Gli scienziati hanno scoperto - grazie a nuove immagini satellitari - che nei giorni scorsi si sono sciolti sia i ghiacci della rotta a Nordovest, che va dal Nord dell'isola di Baffin fino al mare di Beaufort a Sud dell'isola di Vittoria, sia quelli del passaggio a Nord-Est, che si estende lungo la Russia attraverso il mare Laptev della Siberia.
Ciao, era da un pezzo che non ci risentiva.

La notizia riportata fa certamente sensazione, comunque checché se ne dica quest'estate la situazione è migliorata sensibilmente rispetto all'anno scorso, pur rimanendo sempre abbondantemente sotto la media, parlando a livello di estensione totale. Questo fa capire il livello di certe affermazioni rilasciate a inizio estate da personalità importanti del mondo scientifico che davano altamente probabile il superamento del record negativo dello scorso anno, quando era già piuttosto evidente dalla netta ripresa della banchisa durante l'inverno e la primavera che non si sarebbe potuto fare peggio del 2007.

Comunque passata l'emergenza non resta che vedere l'andamento del prossimo anno; forse nel 2007 è stato toccato veramente il fondo del barile.
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Old 31-08-2008, 19:18   #73
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In attesa dei dati definitivi di agosto 2008 si può dare un'occhiata al confronto di luglio 2008/2007:





PS: Un confronto al 20 agosto dice +700 mila kilometri quadrati rispetto al 20 agosto 2007.

http://www.3bmeteo.com/giornale/meteo_articolo-8289.htm

Ultima modifica di Pancho Villa : 31-08-2008 alle 19:22.
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Old 31-08-2008, 19:48   #74
gpc
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Ciao, era da un pezzo che non ci risentiva.
Eh ho postato tanto per... rompere il ghiaccio

Quote:
La notizia riportata fa certamente sensazione, comunque checché se ne dica quest'estate la situazione è migliorata sensibilmente rispetto all'anno scorso, pur rimanendo sempre abbondantemente sotto la media, parlando a livello di estensione totale. Questo fa capire il livello di certe affermazioni rilasciate a inizio estate da personalità importanti del mondo scientifico che davano altamente probabile il superamento del record negativo dello scorso anno, quando era già piuttosto evidente dalla netta ripresa della banchisa durante l'inverno e la primavera che non si sarebbe potuto fare peggio del 2007.

Comunque passata l'emergenza non resta che vedere l'andamento del prossimo anno; forse nel 2007 è stato toccato veramente il fondo del barile.
Non capisco una cosa in tutto questo: se si sono aperti per la prima volta i passaggi tutt'attorno all'artico, come fa ad essere aumentata la superficie complessiva rispetto all'anno passato quando questi passaggi erano rimasti congelati?
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Old 31-08-2008, 21:13   #75
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Non capisco una cosa in tutto questo: se si sono aperti per la prima volta i passaggi tutt'attorno all'artico, come fa ad essere aumentata la superficie complessiva rispetto all'anno passato quando questi passaggi erano rimasti congelati?
Sembra che nel 2007 il passaggio a nord est sia rimasto occluso per un "lembo" di ghiaccio sulla penisola del tajmir, in siberia a fronte di uno scioglimento molto maggiore in mare aperto.






Il 20 agosto 2008 il passaggio a nord est sembra invece quasi aperto:

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Old 01-09-2008, 07:44   #76
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come fanno a dire negli ultimi 125000 anni??
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Old 24-09-2008, 18:39   #77
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16 settembre 2008, toccato il minimo di estensione stagionale, meglio del 2007

L'estensione della banchisa ha raggiunto il minimo annuale, siamo a +390 mila km quadrati rispetto al record negativo dell'anno scorso, pari al 9,4% in più.
Smentite le previsioni catastrofiche dei mesi scorsi.

Quote:
September 16, 2008
Arctic sea ice settles at second-lowest, underscores accelerating decline



The Arctic sea ice cover appears to have reached its minimum extent for the year, the second-lowest extent recorded since the dawn of the satellite era. While above the record minimum set on September 16, 2007, this year further reinforces the strong negative trend in summertime ice extent observed over the past thirty years. With the minimum behind us, we will continue to analyze ice conditions as we head into the crucial period of the ice growth season during the months to come.
Map of sea ice from space, showing sea ice, continents, ocean


Figure 1. Daily Arctic sea ice extent for September 12, 2008, was 4.52 million square kilometers (1.74 million square miles). The orange line shows the 1979 to 2000 average extent for that day. The black cross indicates the geographic North Pole. Sea Ice Index data. About the data.
—Credit: National Snow and Ice Data Center

High-resolution image



Overview of conditions

On September 12, 2008 sea ice extent dropped to 4.52 million square kilometers (1.74 million square miles). This appears to have been the lowest point of the year, as sea has now begun its annual cycle of growth in response to autumn cooling.

The 2008 minimum is the second-lowest recorded since 1979, and is 2.24 million square kilometers (0.86 million square miles) below the 1979 to 2000 average minimum.
Graph with months on x axis and extent on y axis



Figure 2. The graph above shows daily sea ice extent.The solid light blue line indicates 2008; the dashed green line shows 2007; the dotted line shows 2005; the solid gray line indicates average extent from 1979 to 2000. Sea Ice Index data.
—Credit: National Snow and Ice Data Center

High-resolution image


Conditions in context

Despite overall cooler summer temperatures, the 2008 minimum extent is only 390,000 square kilometers (150,000 square miles), or 9.4%, more than the record-setting 2007 minimum. The 2008 minimum extent is 15.0% less than the next-lowest minimum extent set in 2005 and 33.1% less than the average minimum extent from 1979 to 2000.

This season further reinforces the long-term downward trend of sea ice extent.
Map of sea ice from space, showing sea ice, continents, ocean



Figure 3. Daily Arctic sea ice extent for September 12, 2008, the date of this year's minimum (white) is overlaid on September 16, 2007, last year's minimum extent (dark gray). Light gray shading indicates the region where ice occurred in both 2007 and 2008. Sea Ice Index data. About the data.
—Credit: National Snow and Ice Data Center

High-resolution image



Overlay of 2007 and 2008 at September minimum

The spatial pattern of the 2008 minimum extent was different than that of 2007. This year did not have the substantial ice loss in the central Arctic, north of the Chukchi and East Siberian Seas. However, 2008 showed greater loss in the Beaufort, Laptev, and Greenland Seas.

Unlike last year, this year saw the opening of the Northern Sea Route, the passage through the Arctic Ocean along the coast of Siberia. However, while the shallow Amundsen's Northwest Passage opened in both years, the deeper Parry's Channel of the Northwest Passage did not quite open in 2008.


A word of caution on calling the minimum

Determining with certainty when the minimum has occurred is difficult until the melt season has decisively ended. For example, in 2005, the time series began to level out in early September, prompting speculation that we had reached the minimum. However, the sea ice contracted later in the season, again reducing sea ice extent and causing a further drop in the absolute minimum.

We mention this now because the natural variability of the climate system has frequently been known to trick human efforts at forecasting the future. It is still possible that ice extent could fall again, slightly, because of either further melting or a contraction in the area of the pack due to the motion of the ice. However, we have now seen five days of gains in extent. Because of the variability of sea ice at this time of year, the National Snow and Ice Data Center determines the minimum using a five-day running mean value.

Ongoing analysis continues

We will continue to post analysis of sea ice conditions throughout the year, with frequency determined by sea ice conditions. Near-real-time images at upper right will continue to be updated every day.

In addition, NSIDC will issue a formal press release at the beginning of October with full analysis of the possible causes behind this year's low ice conditions, particularly interesting aspects of the melt season, the set-up going into the important winter growth season ahead, and graphics comparing this year to the long-term record. At that time, we will also know what the monthly average September sea ice extent was in 2008—the measure scientists most often rely on for accurate analysis and comparison over the long-term.

http://nsidc.org/arcticseaicenews/2008/091608.html


Questa è l'analisi di 3bmeteo:
http://www.3bmeteo.com/giornale/meteo_articolo-8401.htm
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Old 24-09-2008, 18:39   #78
Pancho Villa
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Comincia il congelamento autunnale

Quote:
September 24, 2008

Arctic sea ice begins autumn freeze-up

Sign up for the Arctic Sea Ice News RSS feed for automatic notification of analysis updates. Updates are also available via Twitter.
Arctic sea ice extent, after reaching its seasonal minimum last week, has begun its annual cyclical increase in response to the setting sun. A cooler melt season, retention of first-year ice, and dispersive ice motion set the 2008 melt season apart from 2007.


Figure 1. Daily Arctic sea ice extent for September 23, 2008, was 4.59 million square kilometers (1.77 million square miles). The orange line shows the 1979 to 2000 average extent for that day. The black cross indicates the geographic North Pole. Sea Ice Index data. About the data. —Credit: National Snow and Ice Data Center

High-resolution image



Overview of conditions
Arctic sea ice extent on September 23, 2008, was 4.59 million square kilometers (1.77 million square miles), an increase of 77,000 square kilometers (30,000 square miles) above the minimum extent of 4.52 million square kilometers (1.74 million square miles) measured last week.



Figure 2. The graph above shows daily sea ice extent.The solid light blue line indicates 2008; the dashed green line shows 2007; and the solid gray line indicates average extent from 1979 to 2000. Sea Ice Index data.
—Credit: National Snow and Ice Data Center

High-resolution image



Conditions in context
Arctic sea ice extent, after reaching its seasonal minimum last week, has begun its annual cyclical increase in response to autumn cooling. The ice will grow over the cold, dark winter months and reach its maximum annual extent sometime next March.
During the intervening time, NSIDC will continue to provide updates on conditions. Also, note that as the season of ice growth progresses, NSIDC will slide the x-axis in Figure 2 to focus on the five-month window around the most current month. In our January entry, we will include a calendar-based full-year timeseries showing January 2008 through December 2008 extent compared to 2007 and to the 1979 to 2000 average.





Figure 3. Comparison of sea ice age during the second full week of September reveals that the Arctic will enter the winter ice growth season with less multiyear ice (bright colors), but far more first-year ice (dark blue) this year than it did in 2007. White indicates water; black indicates land. —Credit: From National Snow and Ice Data Center courtesy C. Fowler, J. Maslanik, and S. Drobot, University of Colorado at Boulder

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High retention of first-year ice

Perhaps the most interesting aspect of the 2008 melt season was the higher-than-average retention of first-year sea ice (see earlier entries, including April 7). Relatively thin first-year ice is more prone to melting out completely than older, thicker ice. However, more of this year’s first-year ice survived the melt season than is typical. Ice age age maps from Sheldon Drobot, our colleague at the University of Colorado at Boulder, show that much more first-year ice survived in 2008 than in 2007. This is one of the reasons that 2008 did not break last year's record-low minimum.
One cause of the high first-year ice survival rate was that this summer was cooler than in 2007. Lower temperatures slowed the melt rate in the early part of the season. While conditions in August favored rapid ice loss, they were not enough to make up for this early-season "cushion." Furthermore, much of this year's first-year ice was located at higher latitudes than in 2007, covering even the geographic North Pole. Regions that are far north have lower melt rates because they receive less solar energy than more southerly regions.



Figure 4. Ice motion in 2007 compacted the ice pack; in 2007, ice motion did not have this effect. Average August ice motion captures the differences between the two years, with black arrows indicating ice motion. Sea ice motion derived using data from the NASA AMSR-E sensor. —Credit: National Snow and Ice Data Center

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Dispersive sea ice motion

Sea ice motion also helps determine how the ice will fare each melt season. In 2007, a strong northward sea ice motion at the end of the melt season pushed ice floes together, compacting the ice. The tightly packed ice and high temperatures worked together to create a record-low extent.
This year, the wind patterns were different, leading to a less compacted ice cover. This, paired with slower summer melt, helped keep the overall extent larger.
http://nsidc.org/arcticseaicenews/index.html
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Old 24-09-2008, 18:50   #79
MaxArt
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L'estensione della banchisa ha raggiunto il minimo annuale, siamo a +390 mila km quadrati rispetto al record negativo dell'anno scorso, pari al 9,4% in più.
Smentite le previsioni catastrofiche dei mesi scorsi.
Oddio meno male. Non siamo messi troppo bene ma se non altro ho fiducia che si riformi una più solida banchisa quest'inverno.

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come fanno a dire negli ultimi 125000 anni??
Carotaggi e stime sull'estensione dei ghiacci, suppongo. In ogni caso, non c'è modo di determinare se in *un* determinato anno in *un* determinato punto c'è stato ghiaccio o meno.
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Old 24-09-2008, 19:58   #80
Pancho Villa
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Carotaggi e stime sull'estensione dei ghiacci, suppongo. In ogni caso, non c'è modo di determinare se in *un* determinato anno in *un* determinato punto c'è stato ghiaccio o meno.
Sì infatti, per i ghiacci marini non si capisce su cosa possano essere basate le stime.
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