Parigi abbandona ufficialmente Eurodrone: l'Europa continuerà a dipendere dalla tecnologia americana?

Parigi abbandona ufficialmente Eurodrone: l'Europa continuerà a dipendere dalla tecnologia americana?

La Francia ha abbandonato il programma Eurodrone, progetto da 7 miliardi di euro per sviluppare un velivolo da ricognizione di nuova generazione interamente europeo. La decisione, costringerà Germania, Italia e Spagna a rivedere la roadmap industriale e, soprattutto, il budget individuale

di pubblicata il , alle 15:24 nel canale Web
 

La decisione è ufficiale: la Francia lascia il programma Eurodrone, l’ambizioso progetto congiunto con Germania, Italia e Spagna per lo sviluppo di un drone europeo di classe MALE (Medium Altitude Long Endurance).
Il ritiro, confermato dal Ministero delle Forze Armate francese, arriva dopo mesi di analisi interne e critiche sulla gestione dei costi.

Il programma, guidato da Airbus Defence and Space con la collaborazione di Dassault Aviation e Leonardo, prevedeva un investimento complessivo di circa 7 miliardi di euro. L’obiettivo era dotare l’Europa di un sistema di ricognizione e sorveglianza capace di garantire autonomia strategica e di ridurre la dipendenza dai modelli statunitensi, come l'MQ-9 Reaper.

Come riporta l'informé, secondo fonti vicine al dicastero francese, la decisione nasce da ritardi accumulati, sforamenti di bilancio e da nuove priorità nella pianificazione militare nazionale, oltre che da una scarsa fiducia nel progetto. Stando a quanto riportato, Parigi preferisce ora concentrare le risorse su programmi considerati più maturi, come il caccia di sesta generazione FCAS (Future Combat Air System) e la modernizzazione della deterrenza nucleare.

Sul piano tecnico, in realtà, le perplessità non erano nuove. Il Senato francese aveva già definito Eurodrone troppo pesante e costoso, con un peso operativo praticamente doppio rispetto al suddetto Reaper americano. Questa caratteristica avrebbe inciso negativamente su autonomia, consumi e flessibilità operativa.

Nonostante il pesante ritiro della Francia, per ora il progetto resta strategico per i Paesi rimasti nel consorzio. L’European MALE RPAS, lungo oltre 16 metri con 26 metri di apertura alare, dovrebbe essere in grado di volare fino a 24 ore consecutive e di integrare sensori ottici, radar e sistemi di comunicazione avanzati. La versione armata dovrebbe essere dotata di capacità di attacco di precisione. L'obiettivo, naturalmente, è garantire maggiore autonomia alla difesa europea, inclusa una catena di approvvigionamento più solida e costi ridotti rispetto all'acquisto di velivoli statunitensi.

Ora, con Parigi fuori dai giochi, Airbus, Dassault e Leonardo dovranno ridefinire obiettivi, budget e tempistiche, in un contesto già segnato da complessità industriali e burocrazia multilaterale. Il futuro dell’Eurodrone resta aperto: potrà sopravvivere solo se i partner troveranno un nuovo equilibrio tecnico ed economico.

22 Commenti
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Ripper8920 Ottobre 2025, 17:29 #1
Non sappiamo nemmeno realizzare interamente un drone e c'è gente che ancora si chiede come mai l'UE non fa la voce grossa con gli USA sui dazi.
Non sappiamo manco realizzare un tv o monitor nè uno smartphone interamente da soli e per gli anni a venire forse nemmeno più un automobile in modo completamente autonomo, ed il famigerato chip per l'indipendenza strategica UE è realizzato da TSMC e usa architettura inglese. E ancora dobbiamo affrontare l'argomento sullo sviluppo di una propria AI.
Falcoblu20 Ottobre 2025, 18:08 #2
Ma qualcuno pensava che si potesse fare qualcosa con la Francia? il pregresso, vedi Eurofighter dover se ne sono andati sbattendo la porta perché non sono riusciti a fregare gli altri cercando di diventare capo commesse per tutti e che ha dato vita al Rafale, non ha insegnato niente? oppure i casini che sono in corso con il progetto FCAS dove stanno cercando di fare la stessa cosa a danno della Germania e della Spagna tanto che la baracca ha serie possibilità di andare a farsi benedire?

Si sono ritirati lasciando gli altri in braghe di tela, ma tu guarda chi lo avrebbe mai detto.....
Max Power20 Ottobre 2025, 19:44 #3
La Francia si è quasi sempre ritirata dai progetti militari comuni...

Fra poco salterà l'FCAS

Pazienza
marcorrr20 Ottobre 2025, 20:44 #4
Ho provato a cercare approfondimenti ma non sono riuscito a trovare un comunicato ufficiale relativo all'abbandono del programma. Neanche a provare a leggere l'articolo citato come fonte, dietro un paywall.
Ora, che molti in Francia preferirebbero una rinuncia al programma è abbastanza chiaro, ci sono articoli su varie testate. Questo soprattutto da quando la scelta dei motori è ricaduta sui Catalyst progettati e prodotti da AVIO a discapito della proposta Safran. Ma i contratti sono stati firmati da tempo e ritirarsi adesso dal programma significherebbe pagare forti penali. Cito il ministro francese della difesa Lecornu "O decidiamo di abbandonarlo unilateralmente, e questo potrebbe essere costoso quanto se avessimo effettivamente ordinato l'articolo. Oppure decidiamo collettivamente di sviluppare il programma."
D'altra parte è possibile un ritiro per concentrarsi sui programmi nucleare francese e FCAS o, più facilmente, del suo sostituto visto che anche questo programma è attaccato a un filo molto esile ed è continuamente sollecitato dal presidente della principale industria aeronautica francese.
nj20 Ottobre 2025, 21:16 #5
mi sembra già esplicativo l' articolo. Da un punto di vista militare, dirottano le risorse sulla guerra diretta, ovvero supremazia aerea e deterrenza nucleare.
Non hanno tempo da perdere su un progetto politico pensato in tempo di pace, costoso e in forte ritardo, quando ormai la guerra è alle porte. Noi continuiamo a foraggiare il complesso industriale-militare mentre loro si preparano a combattere...
Unrue21 Ottobre 2025, 08:43 #6
Originariamente inviato da: Ripper89
Non sappiamo nemmeno realizzare interamente un drone e c'è gente che ancora si chiede come mai l'UE non fa la voce grossa con gli USA sui dazi.
Non sappiamo manco realizzare un tv o monitor nè uno smartphone interamente da soli e per gli anni a venire forse nemmeno più un automobile in modo completamente autonomo, ed il famigerato chip per l'indipendenza strategica UE è realizzato da TSMC e usa architettura inglese. E ancora dobbiamo affrontare l'argomento sullo sviluppo di una propria AI.


Non sappiamo farlo ok, ma se quando ci si prova poi i vari Stati si defilano sempre per esigenze nazionali, non ci riusciremo mai per forza.
Unrue21 Ottobre 2025, 08:44 #7
Originariamente inviato da: nj
mi sembra già esplicativo l' articolo. Da un punto di vista militare, dirottano le risorse sulla guerra diretta, ovvero supremazia aerea e deterrenza nucleare.
Non hanno tempo da perdere su un progetto politico pensato in tempo di pace, costoso e in forte ritardo, quando ormai la guerra è alle porte. Noi continuiamo a foraggiare il complesso industriale-militare mentre loro si preparano a combattere...


Droni del genere hanno un impatto enorme sulla sorveglianza e ricognizione, possono anche essere armati. Chi lo ha detto che si usano solo in tempo di pace?

Poi guerra alle porte... non esageriamo su.
Ripper8921 Ottobre 2025, 10:58 #8
Originariamente inviato da: Unrue
Non sappiamo farlo ok, ma se quando ci si prova poi i vari Stati si defilano sempre per esigenze nazionali, non ci riusciremo mai per forza.
Realizzarsi qualcosa in casa no eh ? Bisogna sempre cercare l'appoggio di altri.
La Turchia ci riesce importando solo alcuni pezzi, non capisco perchè noi stati anche solo individualmente non siamo in grado di far lo stesso.
Unrue21 Ottobre 2025, 11:23 #9
Originariamente inviato da: Ripper89
Realizzarsi qualcosa in casa no eh ? Bisogna sempre cercare l'appoggio di altri.
La Turchia ci riesce importando solo alcuni pezzi, non capisco perchè noi stati anche solo individualmente non siamo in grado di far lo stesso.


La cosa dovrebbe essere a livello europeo, se facciamo tutto in casa ognuno si fa i propri con costi che esplodono. E poi si torna alle solite che abbiamo svariati sistemi non compatibili ecc. Si ripete la storia dei carri armati europei, abbiamo più modelli noi che gli USA. (modelli, non pezzi in totale)
Ripper8921 Ottobre 2025, 13:30 #10
Originariamente inviato da: Unrue
La cosa dovrebbe essere a livello europeo, se facciamo tutto in casa ognuno si fa i propri con costi che esplodono. E poi si torna alle solite che abbiamo svariati sistemi non compatibili ecc. Si ripete la storia dei carri armati europei, abbiamo più modelli noi che gli USA. (modelli, non pezzi in totale)
I prezzi esplodono se non vendi.
Chi riesce a produrne uno per primo ha anche la possibilità di prendere vantaggio nel mercato.

Si potresti non vendere comunque, ma di certo è meglio avere un proprio drone anche a prezzi più alti che continuare ad alzare la sottana e poi ripetere in televisione che non siamo SCHIAVI degli USA.

Ripeto che la Turchia ha la propria linea di droni e vende.
Non mi sembra siano morti di debiti.

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