|
|||||||
|
|
|
![]() |
|
|
Strumenti |
|
|
#61 |
|
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 2776
|
E no, non ci siamo.
Durante i Simpson si vede al massimo una moderata satira verso il proprio governo e questo infatti dovrebbe essere la satira : autoironica e con delle verità. Yankovich non fa satira politica , mi pare . Baron Cohen invece fa satira di propaganda: violentissima contro un paese straniero per giunta formalmente alleato dell'occidente . Si guarda bene dal farla contro la nazione nella quale risiede e contro il suo stesso popolo. O contro chiunque altro potrebbe offendersi e boicottarlo. E' molto spiritoso mostrare un kazako che si tromba la sorella, è espressione dalla nostra libertà. Lo facesse qualcuno verso chi sappiamo noi , sarebbero cazzi acidi . Anche se mostrasse un americano anglosassone che si tromba un somaro...il suo pubblico smetterebbe di applaudire e magari lo rispedirebbe in Inghilterra a calci . Inoltre costui pare faccia anche battute antisemite e antiamericane...solo che le fa nel personaggio. Il ripugnante kazako è dunque persino antisemita ( che è di gran lunga il grave dei peccati) almeno per il pubblico americano. Ripeto , che sia bravo è una aggravante alla mia critica, perchè vuol dire che avrebbe tutte le qualità per fare altre cose ed ottenere lo stesso molto successo. Non come certi comici nostrani che si sono dati alla satira politica altrimenti mi sa che avrebbero chiuso baracca e burattini.
__________________
non esitare e accorri numeroso nel forum toposo della loggia cricetale progetto mondo luminoso sito della Loggia Cricetale Universale Ultima modifica di shambler1 : 30-09-2006 alle 16:45. |
|
|
|
|
|
#62 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 2776
|
Quote:
Tehran ha organizzato una mostra di 4 gatti dove si "satireggiavano" gli ebrei come emuli dei nazisti , intenti a massacrare i civili arabi il che non è molto meno raffinato da mostrare i kazaki come sporchi ,bruti e incestuosi (tra le altre cose le riprese sono state effettuati nei villaggi più miserabili della romania , tipo cinico tv per intenderci). Su questo forum si è chiesto a gran voce la distruzione totale dell'Iran mentre il secondo caso è un sacro diritto alla satira. Ecco la libertà di espressione..la libertà di insulto del più forte. Se permetti, una volta la la satira era un'altra cosa. Toni cosi truci si usavano durante la seconda guerra mondiale e da regimi che ancora oggi sono un esempio al negativo. E' uno schifo che ora diventi un canone di umorismo perfettamente lecito a causa della debolezza della controparte.
__________________
non esitare e accorri numeroso nel forum toposo della loggia cricetale progetto mondo luminoso sito della Loggia Cricetale Universale Ultima modifica di shambler1 : 30-09-2006 alle 16:56. |
|
|
|
|
|
|
#63 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2003
Città: Pisa-Lucca
Messaggi: 4304
|
Quote:
Come al solito le discussioni alle quali partecipi muoiono nella sterilità più completa, ti sei mai chiesto perchè?? CIAOZZ
__________________
Ho trattato con: Veramente troppa gente! |
|
|
|
|
|
|
#64 |
|
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 2776
|
Mancanza di argomenti da parte della controparte?
|
|
|
|
|
|
#65 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 2164
|
Quote:
|
|
|
|
|
|
|
#66 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2000
Città: Roma
Messaggi: 1784
|
Quote:
Cerchi solo qualcuno che ti dia ragione, non cerchi discussione...
__________________
La mia config: Asus Z170 Pro gaming, Intel i5 6600k @4.5Ghz, cooler master 212x, corsair vengeance 8Gb ddr4 2133, SSD sandisk ultra II 480Gb, Gainward GTX960 4Gb, Soundblaster Z, DVD-RW, ali Corsair CX750M, Case Thermaltake Suppressor F31 |
|
|
|
|
|
|
#67 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2003
Città: Pisa-Lucca
Messaggi: 4304
|
Quote:
CIAOZZ
__________________
Ho trattato con: Veramente troppa gente! |
|
|
|
|
|
|
#68 |
|
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 2776
|
Rispondi tu allora: cosa è la sacrosanta libertà di espressione e quali sono i suoi limiti.
I limiti sono dettati solo dalla possibilità del bersaglio di reagire? La legittimazione è data dal potere e dal successo? Mostrare il presidente americano un pò stupidotto equivale a mostrare il cittadino di una stato estero, magnaccia e puzzolente? ( L'ultima è provocatoria). |
|
|
|
|
|
#69 |
|
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2004
Città: BOLZANO/BOZEN
Messaggi: 14871
|
sei peggio degli arabi che se la sono presa a morte per le vignette su maometto.. e ho detto tutto
|
|
|
|
|
|
#70 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 2776
|
Quote:
Ma guarda che io non essere kazako. |
|
|
|
|
|
|
#71 | |
|
Bannato
Iscritto dal: Jan 2005
Messaggi: 342
|
Quote:
si si, come no
|
|
|
|
|
|
|
#72 |
|
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 2164
|
è ossessionato dagli ebrei e dagli evangelici
|
|
|
|
|
|
#73 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 2776
|
Quote:
Può essere che mi sbagli. Indicami un comico o un attore affermato che faccia tranquillamente battute volgari sugli ebrei . Per favore però non rendiamoci ulteriormente ridicoli indicando Moni Ovadia |
|
|
|
|
|
|
#74 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 2776
|
Quote:
Guarda che io non sono Kazako e quindi non puoi riempirmi di insulti a tuo piacimento |
|
|
|
|
|
|
#75 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 2164
|
Quote:
|
|
|
|
|
|
|
#76 |
|
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 2776
|
Io ho detto che l'umorismo ebraico era ben altro che questo becero del sig Cohen , dove sarebbe l'ossessione?
Che ho osano nominarlo? E chi è baron Cohen che non bisogna pronunziarne il sacro nome ? Dio? |
|
|
|
|
|
#77 |
|
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 2164
|
basta fare una ricerca sui tuoi thread, sui tuoi interventi e si evince quel che dico senza nemmeno troppa fantasia. chi poi segue sta sezione assiduamente nemmeno ha bisgno di fare ricerche e difatti ti hanno ( nemmeno solo io ) liquidato già in molti
sto thread ha già avuto troppa visibilità do not feed the hamster |
|
|
|
|
|
#78 |
|
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Genova
Messaggi: 480
|
__________________
Ho venduto a : Romansnake,TheDragon81,mavvy Ho Comprato da : Drengot,Amdmad,Paolossj4,Clientserver,Angi92,CapireX |
|
|
|
|
|
#79 | |
|
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 2776
|
Quote:
In compenso sono diventanto "peggio degli arabi" . Diamine, meno male che sono italiano e non kazako Allora forse hai ragione, parliamo di argomenti leggeri..no so, di Sgarbi e di Ceccherini all'isola dei famosi...trattando argomenti seri c'è sempre il rischio di dire cose..che non si possono dire. |
|
|
|
|
|
|
#80 |
|
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 2776
|
Una vecchia intervista di Moni Ovadia
ABBIAMO INCONTRATO MONI OVADIA A MINERBIO IL 26 APRILE QUALCHE ORA PRIMA DI ANDARE IN SCENA.È stato un incontro con il pubblico bolognese e del comune di Minerbio per parlare della cultura ebraica e non solo. Confrontarsi con un uomo di così grande cultura, vuol dire andare oltre i confini della semplice risposta alla domanda. Gli argomenti e le parole scorrono come un fiume.
Moni Ovadia è (lo diciamo con affetto) logorroico, una domanda è l'occasione per aprire mille rivoli, mille argomenti, di cui Ovadia parla con cognizione di causa, con sapiente cultura. In diversi momenti ha parlato della spiritualità ebraica, ha spiegato passi significativi delle antiche scritture, ha soprattutto posto l'accento sulla libertà dell'uomo. L'uomo nasce libero, è libero, e questa libertà ha fondamento nelle stesse parole del Signore. L'uomo è Suo servo e di nessun altro, niente tiranni, tutti uguali. Ascoltarlo è un piacere, vi riportiamo le sue risposte alle uniche due domande che siamo riusciti a fare per il ridotto limite di tempo. Quale è la funzione dell'umorismo ebraico oggi giorno? L'umorismo ebraico autodelatorio, rivolto verso se stessi, contro se stessi, è una specie di sterminato patrimonio, come uno scrigno senza fondo, da cui escono perle di intelligenza. Mi rendo conto che ogni volta che mi avvicino a questo repertorio, che è un repertorio tradizionale elaborato da ognuno di noi a sua maniera, colgo nuove suggestioni. Sembra offrire mille sfaccettature possibili per un cammino. È come se fossero per me i capitoli di un lungo libro che potrei intitolare "L'ebreo che ride" (edito da Einaudi per la collana Stile Libero), non per rifarmi al libro, ma per rifarmi al cammino umoristico, un cammino millenario. Che funzione ha oggi? Dovrebbe avere una grande funzione, ma come tutte le spiritualità quella ebraica ha dei problemi grossi, ha dei problemi estremamente densi e molto gravosi per l'identità ebraica, perché c'è una sorta di delirio di sé. Nel momento in cui non sei più disperso, esiste una terra, questa terra ti dà una copertura di sicurezza e addirittura in alcuni casi produce forme di teoparanoia o di delirio dell'anticipazione messianica. Secondo me questo è il vero problema ebraico nel futuro: l'idolatria di sé. Allora l'umorismo potrebbe avere un'enorme funzione, ma sembra temporaneamente affaticato. L'umorismo è stimolato sempre in qualche misura dal rischio. C'è una sorta di ritorno in Egitto degli Ebrei. Ma non è l'Egitto della schiavitù dura, è quello della schiavitù dorata, che è molto peggio. Perché il primo ti fa rendere conto di chi sei, viene voglia di ribellione, di pensiero, l'Egitto della schiavitù dorata fa rimpiangere a quella parte di ebrei che uscirono con Mosé la terra da cui fuggivano. Allora c'è qualcosa di estremamente inedito per gli ebrei ed è la costruzione di un Egitto non fuori nell'esilio, ma in quella che dovrebbe essere una casa. Il problema della terra con gli ebrei, del loro rapporto è estremamente drammatico e verrà fuori nella sua pienezza quando sarà fatta la pace con gli arabi. Credo sarà l'attesa di qualche lustro, non di più. Questa pace arriverà. Allora si capirà che esiste ancora una funzione per l'ebraismo, che cos'è il problema degli ebrei, se il problema degli ebrei è la riattivazione di una presunta israele biblica che non esiste più, che non è esistita per duemila anni. È quello il problema? È altro? Quale sarà il rapporto che gli ebrei stabiliranno nel futuro fra particolarismo e universalismo? In questo momento l'umorismo ebraico sembra guardare al suo glorioso passato, così faccio io certo per sollecitare il futuro. E questo è il meccanismo della memoria ebraica. Noi per parlare del domani, guardiamo a ieri, nel senso che tutto il lavoro ebraico è percuotere quel testo millenario e attraverso un lavoro emeneutico di interpretazione, rivitalizzare i pozzi, le fonti, che le acque non siano stagnanti, ma siano sorgive. L'umorismo dovrebbe percorrere questo cammino, non siamo noi la generazione. Conosco i limiti della mia generazione: sono intento a guardare dentro i limiti della mia generazione. Credo che la nostra generazione, per attivare un meccanismo nuovo di umorismo autodelatorio sufficientemente feroce da scardinare tutta una serie di nuovi totem, debba uscire dall'Egitto, dal nuovo Egitto che è stato il Nazismo, il più duro. Siamo troppo influenzati da questo, è stato qualcosa che ha vibrato un colpo talmente impressionante al cammino ebraico, al rapporto col divino che richiede un tempo di elaborazione. I segni interessanti ci sono. Molti vecchi ebrei dell'est, che vivono in Israele, non amano l'umorismo israeliano, più rude di quello ebraico, però ci sono segni affascinanti. Per esempio questa storiella, che non è umoristica, ma parecchio dura di un bambino che gira con suo nonno e questi gli indica un albero e dice "vedi questa quercia una volta non c'era, l'ho piantata io", poi cammina "vedi questa casa, una volta non c'era, l'ho costruita io", girano girano e il nonno con la fierezza di dire queste cose, finché il nipote perplesso gli chiede: "nonno, di', una volta eri arabo?". Allora questa storiella molto aspra pone il problema del ritorno ebraico e della situazione già trovata lì, la tragedia di due popoli non prevista. L'umorismo potrebbe giovare a scuotere un po' le acque stagnanti. Forse l'umorismo reciproco, i palestinesi sono persone molto più vicine agli ebrei di altri popoli arabi, perché hanno vissuto una diaspora, un esilio. Sono due popoli fatti per intendersi, anche qui ci vorrà ancora un po' di tempo. Bisognerà rivisitare l'umorismo e rifertilizzare i campi, riattivare le acque morte attraverso il pensiero, perché l'umorismo ebraico è una struttura cognitiva, non è qualcosa per far ridere, ma per fare pensare. È sempre per mettere qualcuno di fronte a se stesso. È un grande strumento di intelligenza e di pietas nei confronti dell'uomo, perché ne fa vedere i difetti. Credo che nel cammino umoristico, si debba attendere una generazione che ritrovi i cammini dell'incertezza, i cammini dell'alea, del rischio. Non c'è il rischio che si conosca della cultura ebraica solo l'umorismo e non altri aspetti? Credo che l'umorismo abbia avuto successo nei non ebrei perché per questi è stata una scoperta. Gli ebrei erano pensati come personaggi scuri, brutti, difficile pensare che uno di questi rabbini con i riccioli e con un passo pensoso e strano, possa ballare in una platea dopo aver bevuto mezza bottiglia di wodka. Non è vero che l'ebraismo è stato conosciuto solo attraverso l'umorismo, posso dirlo perché sono il principale responsabile, io con tutti i miei libri. I libri di Fölkel (2) no, perché Fölkel ha fatto una cosa molto semplice, ha preso dei repertori e poi li ha ordinati. La sua operazione ha avuto il pregio di essere la prima in Italia, io invece mi considero un allievo di Leo Rosten, anche se lui non mi ha conosciuto. Tutti i miei libri collegano l'umorismo alla spiritualità. Perché secondo me il cammino cognitivo ebraico è inaugurato fortemente dalla opzione umoristica. Oggi di libri sull'ebraismo in ambito cristiano, cattolico, se ne pubblicano a migliaia, di umorismo ne esistono 7-8. Se noi andiamo a vedere Giuntina (www.giuntina.it), casa editrice che pubblica solo argomenti ebraici, di pubblicazioni umoristiche forse non ce n'è neanche una. Ha fatto molto rumore soprattutto nel mio lavoro, quello più conosciuto, "Oylem Goylem", che è stata una specie di sorpresa. Ma anche in questo c'è una preghiera sulla Shoà, e ci sono momenti di grande riflessione, di grande tensione espressiva. Se andiamo a prendere tutto quanto è stato pubblicato, romanzi, salmi, vediamo come le pubblicazioni umoristiche non saranno più dello 0.2%. Assolutamente super esiguo, ha fatto più impressione perché ha permesso di vedere per la prima volta gli ebrei in un modo diverso. Si parla sempre di umorismo, ma facendo quattro conti vadiamo che se ne parla pochissimo, se prendo il catalogo della case editrici cattoliche Dehoniane e le Paoline, trovo centinaia e centinaia di libri sull'ebraismo, ma non trovo libri sull'umorismo. Dei libri specifici sull'umorismo pubblicati in Italia conosco i miei, i due di Fölkel ("Storielle ebraiche", 1988, BUR; "Nuove storielle ebraiche", 1990, BUR), uno della Loewenthal ("Un'aringa in Paradiso - Enciclopedia della risata ebraica", Baldini & Castoldi; leggi la recensione) e un libro di Leo Rosten, da poco tradotto per la Mondadori ("Oy oy oy! - Umorismo e sapienza nel mondo perduto dello yiddish"). Poi abbiamo Woody Allen, i fratelli Marx, che erano fortemente inseriti nell'umorismo ebraico, però non sono esplicitamente tali. Jerry Lewis, Mel Brooks non sono esplicitamente umorismo ebraico, mentre Chaplin è quello che fa la sintesi più folgorante dei tipi umoristici del ghetto, dello shtetl. Mostra l'universalità di quei tipi che sono quelli dell'omino pieno di disavventure, ma mai domo, dignitoso e sempre pronto a battersi per le buone cause. Andrea Grilli 15 giugno 2000 Spettacoli e materiale di libera fruizione http://www.arcoiris.tv/modules.php?o...nload&cid=1073 Questo è l'umorismo ebraico : pungente, malinconico, spirituale, salvifico. |
|
|
|
|
| Strumenti | |
|
|
Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 17:28.



















