La sonda spaziale europea ESA JUICE è pronta a osservare la cometa interstellare 3I/ATLAS

La sonda spaziale europea ESA JUICE è pronta a osservare la cometa interstellare 3I/ATLAS

Durante il mese di novembre 2026 la sonda spaziale europea ESA JUICE (Jupiter Icy Moons Explorer) osserverà la cometa interstellare 3I/ATLAS. I dati saranno importanti per conoscere meglio questo oggetto, ma saranno scaricati a febbraio 2026.

di pubblicata il , alle 19:58 nel canale Scienza e tecnologia
ESA
 

Mentre viaggia all'interno del Sistema Solare per non tornarci più, la cometa interstellare 3I/ATLAS sta venendo osservata dal maggior numero di strumenti a disposizione dell'umanità. Attualmente l'oggetto celeste si trova nascosto da Sole (visto dalla Terra) ma questo non limita le capacità di sonde spaziali che non si trovano in orbita intorno al nostro Pianeta. Circa due settimane fa gli orbiter marziani ESA ExoMars Trace Gas Orbiter e Mars Express hanno raccolto i alcuni dati e ora toccherà alla sonda spaziale europea ESA JUICE (Jupiter Icy Moons Explorer).

3I/ATLAS

Ricordiamo che 3I/ATLAS è stata scoperta l'1 luglio e inizialmente era conosciuta come A11pI3Z. Questo genere di oggetti, come 1I/'Oumuamua e 2I/Borisov, sono particolarmente sfuggenti perché sono molto veloci, passano una sola volta all'interno del Sistema Solare e lontani dalla nostra stella non sono facilmente rilevabili. Molto probabilmente nelle ultime decine di anni altri sono sfuggiti alla vista del genere umano, ma grazie all'aumento degli strumenti per l'osservazione del cielo (terrestri o spaziali) sono più probabili da rilevare.

esa juice

Le opportunità di osservarli da vicino o addirittura di campionarli sono attualmente fuori dalla nostra portata (anche se in futuro le cose potrebbero cambiare). Per questo si sfrutta ogni singola occasione per osservare oggetti spaziali come la cometa interstellare 3I/ATLAS. Attualmente abbiamo dati da Hubble, SPHEREx, JWST e da alcuni telescopi terrestri.

L'agenzia spaziale europea ha annunciato di aver inviato nelle scorse ore i dati per permettere alla sonda spaziale ESA JUICE di osservare la cometa interstellare. Sempre stando a quanto riportato l'osservazione di 3I/ATLAS da parte della sonda europea avverrà in un periodo compreso tra il 2 novembre e il 25 novembre, quando la cometa sarà vicina la perielio (punto più vicino al Sole).

esa juice

La sonda spaziale Jupiter Icy Moons Explorer (lanciata ad aprile 2023) utilizzerà fotocamere, spettrometri e altri sensori per raccogliere il maggior numero di dati possibili. Certo, l'hardware non è pensato direttamente per questo genere di operazioni (ma per le lune ghiacciate di Giove), ma più dati ci saranno migliore sarà la comprensione di questa cometa interstellare.

A causa della posizione della cometa e di ESA JUICE, i dati potranno essere scaricati solo a febbraio 2026. Attualmente la sonda spaziale utilizza la sua antenna principale come uno scudo termico per proteggersi dal Sole e quindi può comunicare solamente con un'antenna più piccola (che permette una larghezza di banda inferiore). Conoscere 3I/ATLAS è importante ma la missione principale della sonda spaziale rimane quella diretta verso le lune gioviane. Nessuna fretta dunque, i dati arriveranno e si uniranno a quelli di altre osservazioni.

6 Commenti
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raxas26 Ottobre 2025, 22:36 #1
Avi Loeb https://it.wikipedia.org/wiki/Avi_Loeb

ha un segnale di allarme sempre acceso a proposito di RARI oggetti interstellari, quale probabilità di essere oggetti "artificiali", ovvero "sonde o veicoli alieni"*
la 3I-Atlas è il terzo che si rileva, da pochi anni che è possibile rilevarli...

ebbene per quanto sia possibile, con dati ancora NON COMPLETI, smentirlo

26settembre
https://www.geopop.it/3i-atlas-come...isico-avi-loeb/

altri dati invece sono alquanto problematici
22ottobre

https://www.geopop.it/la-cometa-3i-...e-osservazioni/

La cometa 3I/ATLAS, il terzo oggetto interstellare mai scoperto dall'uomo, continua a riservare nuove sorprese man mano che si accumulano osservazioni con i più potenti telescopi a nostra disposizione. L'ultima in ordine di tempo proviene dai dati del telescopio Keck, alle Hawaii, che mostrano come 3I/ATLAS appaia ricca di nichel ma priva di ferro, in contrasto con quanto osservato nelle comete originarie del Sistema Solare. Inoltre, le firme chimiche del nichel sembrano provenire da composti, come il tetracarbonile di nichel, che sulla Terra sono normalmente associati alla sua lavorazione in ambito industriale. Questa peculiarità va ad aggiungersi a un enorme tasso di perdita d'acqua (c'è chi ha parlato di “idrante cosmico&#8221 e alla sua chioma particolarmente ricca di CO2.


orbene, limitandosi solo ad identità di tipo "naturale" già nichel anzichè ferro (tutti e due al limite oltre il loro numero atomico gli elementi richiedono energia per formarsi) manifesta provenienza da materiale prodotto da supernova, direi in maniera alquanto limite...
inoltre ci si aspetterebbe che il nichel non possa essere in quantità prevalente, perchè nella proiezione da supernova esso non rimarrebbe isolato
e anche questo è alquanto ANOMALO
questo è un mio dubbio, aspetto anche verifiche e commenti, Grazie
ma poi quel composto del nichel, https://www.geopop.it/la-cometa-3i-...e-osservazioni/

io penso che un oggetto alieno, sonda, con possibilità di arrivare qui, attiva ma anche alla deriva, cioè con TUTTO MORTO SOPRA, non si annuncerà con fantasie,
ma quando arriverà mostrerà il suo dato reale e allora il fatto fantascientifico cadrà [U]nell' inconsistenza[/U]
mettiamo che possa essere così, il caso più sicuro, "con tutto morto a bordo" e se arrivasse e passasse un oggetto metallico, in disfacimento,
con tutto morto da migliaia, forse centinaia di migliaia di anni, anche milioni,
ci sarebbe da prendere in prestito mille^ mascelle per esercitare la meraviglia
ehm
ricordiamo che il nostro Voyager 1 o 2, non ricordo, passerà presso una stella tra decine di migliaia di anni,
e se lì potranno rilevarlo (non citiamo il caso Viger, grazie )
magari avvicinarlo, bè... se saranno ancora senza contatti con nessuno, COME SIAMO NOI ADESSO, si potranno stupire MOLTO
e noi sappiamo che NON stiamo inviando fantascienza, ma scienza progredita,
ecco una visione [U]referenziale[/U] per fare uno scalino oltre il "fantascientifico non reale"

vediamo un pò la sonda Juno cosa potrà rilevare...
fukka7527 Ottobre 2025, 07:58 #2
è una storia vecchia quanto l'uomo: ciò che non si capisce, o non si conosce, deve essere "artificiale", non naturale; nell'antichità erano gli dei, oggi sono gli "alieni"
raxas28 Ottobre 2025, 01:17 #3
Originariamente inviato da: fukka75
è una storia vecchia quanto l'uomo: ciò che non si capisce, o non si conosce, deve essere "artificiale", non naturale; nell'antichità erano gli dei, oggi sono gli "alieni"

bisogna spiegarlo a quelli, se ci sono, tra 20-30000 anni che vedranno arrivare una Voyager
(inteso che possano avere la capacità di rilevarla (oggi credo che noi non potremmo, vista la piccolezza, non parlo della capacità di fiancheggiarla))
e dirgli che quello che non conoscono non esiste
raxas28 Ottobre 2025, 13:05 #4
Nasa attiva il "protocollo di difesa planetaria"

https://tg24.sky.it/scienze/2025/10...fesa-planetaria

Mi piace vedere la fantasia di chi crede che le cose procedono senza salti,
nell'inquadrare la notizia come "routine"

per quanto possa essere poi preoccupante vedere degli esiti inimmaginabili
e... pericolosamente estinguenti la balordaggine, però con il resto positivo, a cui siamo giunti

Anomalia sorprendente, dicono, è la composizione esclusiva in nichel, della comata
con i composti non naturali, anche emanati,
Bisognerebbe fare un cursus degli elementi prodotti da una stella,
il nichel, dopo il ferro (dell'apocalittico collasso stellare e immediato rimbalzo stra-apocalittico)
viene dopo il cobalto, ma dovrebbe essere un elemento misto ad altro, immaginarsi il caos
nella nucleosintesi apocalitticamente inimmaginabile
Nichel che NON potrebbe essere certo isolato...
Chi sa spiegare questo?
raxas28 Ottobre 2025, 22:14 #5
riguardo la "difesa planetaria", riporto:

https://www.media.inaf.it/2025/10/2...atlas-perielio/

lunga news con un aneddoto divertente. Il 21 ottobre l’International Asteroid Warning Network (Iawn) – una collaborazione internazionale fra enti di ricerca e singoli astronomi con lo scopo di rilevare, monitorare e caratterizzare eventuali asteroidi near-Earth in rotta di collisione con la Terra (vedi il recente caso di 2024 YR4) – ha lanciato una campagna osservativa sulla 3I/Atlas allo scopo di allenare gli osservatori a caratterizzare anche le comete, nel malaugurato caso venisse scoperta una cometa del Sistema solare con una probabilità di collisione con la Terra diversa da zero. Questa esercitazione, che durerà da fine novembre a gennaio 2026, contribuirà a rendere più accurata la conoscenza dell’orbita iperbolica della cometa. [U]Tuttavia, sui media, sono apparse frasi del tipo: “I protocolli di difesa planetaria sono stati attivati ​​per la prima volta su un oggetto interstellare”, lasciando intendere che la cometa costituisca un pericolo per la Terra. In realtà non è così: l’Atlas e la Terra saranno alla minima distanza di circa 270 milioni di km il prossimo 19 dicembre, senza nessun rischio di collisione[/U]. L’Iawn ha già lanciato campagne di caratterizzazione di questo tipo, l’ultima sull’asteroide 2025 FA22, passato a breve distanza dalla Terra il 18 settembre scorso.


comunque io avevo capito che la difesa planetaria poteva essere per l'intersecazione con flussi di gas della coda (come si temeva nel 1910 per la cometa di Halley) velenosi e tossici (uh, e quanto avrebbero dovuto essere... boh) in questo caso comunque c'è un'anticoda
raxas30 Ottobre 2025, 10:15 #6
ho pensato, fantasticato, ad uno sviluppo abbastanza preoccupante

ponendo che la 3I Atlas

con traiettoria particolarmente... STRANA

https://images.euronews.com/article...4f6-9529478.jpg

... si... fermi...

credo che ci sarebbe da preoccuparsi in maniera mondiale
una paura collettiva come mai nella storia è accaduto

si fermeranno persino gli orologi

o cambi traiettoria per orbitare all'interno del sistema solare
giusto come base per inviare le navicelle minori a venire sul nostro pianeta a, possibilmente, interloquire con Trump, Putin e Xi
se ritenuti degni di interfacciamento (bisogna vedere cosa verrebbero a fare)

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