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#41 |
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Iscritto dal: Oct 2003
Città: Imola
Messaggi: 1126
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Inch'Allah
S. Adamo Ho visto l'oriente nel suo scrigno con la luna per bandiera ed intendevo in qualche verso cantare al mondo il suo splendore Ma quando ho visto Gerusalemme piccolo fiore sulla roccia ho sentito come un requiem quando a parlargli mi inchinai E mentre tu bianca chiesetta sussurri pace sulla terra si strappa il cielo come un velo scoprendo un popolo che piange La strada porta alla fontana vorresti riempire il tuo secchio meglio fermarti Marìa Maddalena oggi il tuo corpo non vale l'acqua Inch'Allah - Inch'Allah se Dio vuole - Inch'Allah L'ulivo piange la sua ombra sua dolce sposa dolce amica che riposa sulle rovine prigioniera in terra nemica Sul filo spinato con amore la farfalla ammira la rosa la gente così scervellata che la ripudia se mai posa Dio del inferno Dio del cielo tu che governi tutto il mondo su questa terra d'Israele ci sono bimbi che tremano Inch'Allah Inch'Allah se Dio vuole Inch'Allah Le donne cadono sotto il tuono domani il sangue sarà lavato la strada e fatta di coraggio una donna per una pietra Ma sì ho visto Gerusalemme piccolo fiore sulla roccia e sento sempre come un requiem quando a parlagli mi ritrovo Requiem per sei milioni d'anime che non hanno il mausoleo di marmo e che malgrado la sabbia infame hanno fatto crescere sei milioni d'alberi Inch'Allah - Inch'Allah se Dio Vuole - Inch'Allah.
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G.G. "Il tutto è falso" In letargo intermittente... Comunque vi si legge, ogni tanto ci si desta |
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#42 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2002
Città: Pavia.. a volte Milano o Como...talora Buccinasco! Firenze fino al 15/7
Messaggi: 2143
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Butterò questo mio enorme cuore tra le stelle un giorno
giuro che lo farò e oltre l'azzurro della tenda nell'azzurro io volerò Quando la donna cannone d'oro e d'argento diventerà senza passare per la stazione l'ultimo treno prenderà. In faccia ai maligni e ai superbi il mio nome scintillerà dalle porte della notte il giorno si bloccherà un applauso del pubblico pagante lo sottolineerà e dalla bocca del cannone una canzone suonerà. E con le mani amore per le mani ti prenderò e senza dire parole nel mio cuore ti porterò. E non avrò paura se non sarò bella come dici tu ma voleremo in cielo in carne e ossa non torneremo più. E senza fame senza sete e senza ali senza rete voleremo via. Cosi la donna cannone quell'enorme mistero volò tutta sola verso un cielo nero nero s'incamminò. Tutti chiusero gli occhi nell'attimo esatto in cui sparì altri giurarono e spergiurarono che non erano mai stati lì. E con le mani amore per le mani ti prenderò e senza dire parole nel mio cuore ti porterò. E non avro` paura se non saro` bella come vuoi tu ma voleremo in cielo in carne e ossa non torneremo più. E senza fame senza sete e senza aria senza rete voleremo via. (Francesco De Gregori)
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"Le masse sono abbagliate più facilmente da una grande bugia che da una piccola". (Adolf Hitler) "Se sei bello ti tirano le pietre, se sei brutto ti tirano le pietre. se sei al duomo ti tirano il duomo". (cit. un mio amico )
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#43 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2002
Città: Londra
Messaggi: 2433
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Buonanotte Fiorellino
Francesco DeGregori Buonanotte, buonanotte amore mio buonanotte tra il telefono e il cielo ti ringrazio per avermi stupito per avermi giurato che e` vero il granturco nei campi e` maturo ed ho tanto bisogno di te la coperta e` gelata e l'estate e` finita buonanotte, questa notte e` per te Buonanotte, buonanotte fiorellino buonanotte tra le stelle e la stanza per sognarti devo averti vicino e vicino non e` ancora abbastanza ora un raggio di sole si e` fermato proprio sopra il mio biglietto scaduto tra i tuoi fiocchi di neve e le tue foglie di te` buonanotte, questa notte e` per te Buonanotte, buonanotte monetina buonanotte tra il mare e la pioggia la tristezza passera` domattina e l'anello restera` sulla spiaggia gli uccellini nel vento non si fanno mai male hanno ali piu` grandi di me e dall'alba al tramonto sono soli nel sole buonanotte, questa notte e` per te
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Guarda....una medusa!!! |
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#44 |
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Senior Member
Iscritto dal: Apr 2001
Città: Dongguan, GuangDong, RPC
Messaggi: 1517
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Claudio Baglioni : Tamburi Lontani
ognuno ha il suo tamburo un solo ritmo un canto della comune solitudine che noi mettemmo insieme a starci un poco accanto su questa via dell'abitudine il tempo vince sempre il tempo lui soltanto si muove e noi restiamo immobili finché ci porta un suono atteso chissà quanto e ci promettiamo indivisibili alberi che sfilano come persone care fantasmi della strada devi prendere o lasciare si comunque vada non come volevi battono i tamburi battono più lontani è giusto così non chiesi mai qualcuno che comprasse la mia infelicità (tam tam tam) non piansi mai davanti alla tristezza ma versi l'onestà (tam tam tam) dimmelo anche tu che il tempo non ci ha sconosciuto male e bene mio che dopo ti hanno amato meglio si ma non di più di tutto il poco che ho potuto io vieni padre mio usciamo a fare un giro e guida tu e guarda avanti e non parliamo più albero padre con un ramo solo e come tutto torna e come tutto passa le cose cambiano per vivere e vivono per cambiare il mare s'alza e abbassa ed ogni giorno siamo dietro ad una cassa a dare il resto e poi sorridere un ballo senza fiato se la banda passa e finché non smetti di rincorrere le storie muoiono quando c'è più paura di perdersi che voglia di tenersi e com'è dura quella soglia e come siamo noi i diversi cambiano le scene cambiano le battute e anche i battuti io non potrò incontrarvi in nessun luogo in nessun'altra età (tam tam tam) fermar l'urgenza del mio cuore il cuore di un uomo a metà (tam tam tam) pensa amore mio che t'insegnai mille altri cieli e non seppi mai soffiarti il vento sulle ali aspettai un addio e il giorno di lasciarmi ti lasciai credi figlio mio mi mancano i tuoi baci che non ho e sono i soli baci che io so piccolo figlio e tu compagno dalle orecchie a punta io ti parlai di me come a un fratello a cui ci si racconta io non ne avevo e allora presi te e quella tua sgomenta e nostra malattia di vivere giura amico mio che glielo metteremo ancora lì a questa vita che va via così senza aspettarci tam tam tam tam tam tam Claudio Baglioni : patapàn ce l'ho ancora sulla pelle quell'odore di colline sono lucine o sono stelle quelle cose dove la campagna ha fine ti ricordi pa' mi tiravi per la mano sul tuo passo più costante tu un gigante e io un nano mentre davi un nome agli alberi e alle piante e raccontavi fatti e misteri di laggiù così per lunghi tratti e se non ce la faccio più tu mi trovavi un legno e io ci montavo su con quel cavallo e un regno e uno schiocco e patapàn al galoppo e all'avventura sotto a quel tuo naso grosso messo come prua e non avevo mai paura dentro la tua scia ti stavo sempre addosso e nella sera chiara da lontano l'armonia di un suono di fanfara di un tam tam di prateria e le tue braccia forti che indicavano la via ai miei ginocchi storti e agli occhi e patapàn ciao pa' ma quante strade di sentieri bianchi e quante ancora e ancora no non siamo stanchi lo vedi come corro così veloce dietro al tuo fischio e quella voce se resti indietro aspetto sotto la croce e scoppia il petto e in coppia e andiamo avanti e patapàn e sul ciglio di un burrone tu facevi quella finta di una spinta in giù e io ridevo col fiatone e mi alzavi su nella camicia stinta e ti sentivo dire di chi c'è e chi non c'è più e non poter capire perché non è come un tram su cui chi si vuol bene sale e viaggia e scende giù ma tutti quanti assieme per sempre patapàn ciao pa' così hai saltato giù e ora sei in volo ti sei fermato un giorno e io corro solo perché non m'hai aspettato e stai lontano e non mi prendi più per la mano che senza un legno adesso un po' più piano vado e spesso cado ma andiamo avanti ciao pa' ma dimmi dove è che stiamo andando e questa vita dove mai ci sta portando non era questo il mondo che volevamo e non è il cielo che sognavamo non è quel tempo, è adesso in cui dobbiamo stare e lo stesso andare e andiamo avanti e patapàn
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In tutta la sua vita, quante volte può riuscire un uomo a fermare le lacrime di una donna? Ultima modifica di Guren : 28-06-2004 alle 21:36. |
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#45 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: Imola
Messaggi: 1126
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Giorgio Gaber
Le Elezioni Generalmente mi ricordo una domenica di sole una mattina molto bella un'aria già primaverile in cui ti senti più pulito anche la strada è più pulita senza schiamazzi e senza suoni chissà perché non piove mai quando ci sono le elezioni. Una curiosa sensazione che rassomiglia un po' a un esame di cui non senti la paura ma una leggera eccitazione e poi la gente per la strada li vedo tutti più educati sembrano anche un po' più buoni ed è più bella anche la scuola quando ci sono le elezioni. Persino nei carabinieri c'è un'aria più rassicurante ma mi ci vuole un certo sforzo per presentarmi con coraggio c'è un gran silenzio nel mio seggio un senso d'ordine e di pulizia. Democrazia! Mi danno in mano un paio di schede e una bellissima matita lunga, sottile, marroncina perfettamente temperata e vado verso la cabina volutamente disinvolto per non tradire le emozioni e faccio un segno sul mio segno come son giuste le elezioni. è proprio vero che fa bene un po' di partecipazione con cura piego le due schede e guardo ancora la matita così perfetta e temperata io quasi quasi me la porto via. Democrazia!
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G.G. "Il tutto è falso" In letargo intermittente... Comunque vi si legge, ogni tanto ci si desta |
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#46 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2002
Città: Pavia.. a volte Milano o Como...talora Buccinasco! Firenze fino al 15/7
Messaggi: 2143
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E adesso siediti su quella seggiola,
stavolta ascoltami senza interrompere, è tanto tempo che volevo dirtelo. Vivere insieme a te è stato inutile, tutto senza allegria, senza una lacrima, niente da aggiungere ne da dividere, nella tua trappola ci son caduto anch'io, avanti il prossimo, gli lascio il posto mio. Povero diavolo, che pena mi fa, e quando a letto lui ti chiederà di più tu glielo concederai perché tu fai così, come sai fingere se ti fa comodo. E adesso so chi sei e non ci soffro più, e se verrai di là te lo dimostrerò, e questa volta tu te lo ricorderai. E adesso spogliati come sai fare tu, ma non illuderti, io non ci casco più, tu mi rimpiangerai, bella senz'anima. Na na na na ra na .. na na na na ra na ... ah ah ah ah ah ah... (Riccardo Cocciante)
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"Le masse sono abbagliate più facilmente da una grande bugia che da una piccola". (Adolf Hitler) "Se sei bello ti tirano le pietre, se sei brutto ti tirano le pietre. se sei al duomo ti tirano il duomo". (cit. un mio amico )
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2000
Città: St.Gallen
Messaggi: 2900
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A Mimì
Minuetto
Mia Martini E' un'incognita ogni sera mia... Un'attesa, pari a un'agonia. Troppe volte vorrei dirti: no! E poi ti vedo e tanta forza non ce l'ho! Il mio cuore si ribella a te, ma il mio corpo no! Le mani tue, strumenti su di me, che dirigi da maestro esperto quale sei... E vieni a casa mia, quando vuoi, nelle notti più che mai, dormi qui, te ne vai, sono sempre fatti tuoi. Tanto sai che quassù male che ti vada avrai tutta me, se ti andrà per una notte... ... E cresce sempre più la solitudine, nei grandi vuoti che mi lasci tu! Rinnegare una passione no, ma non posso dirti sempre sì e sentirmi piccola così tutte le volte che mi trovo qui di fronte a te. Troppo cara la felicità per la mia ingenuità. Continuo ad aspettarti nelle sere per elemosinare amore... So - no sempre tua, quando vuoi, nelle notti più che mai, dormi qui, te ne vai, sono sempre fatti tuoi. Tanto sai che quassù male che ti vada avrai tutta me, se ti andrà, per una notte... sono tua... ... la notte a casa mia, sono tua, sono mille volte tua... E la vita sta passando su noi, di orizzonti non ne vedo mai! Ne approfitta il tempo e ruba come hai fatto tu, il resto di una gioventù che ormai non ho più... E continuo sulla stessa via, sempre ubriaca di malinconia, ora ammetto che la colpa forse è solo mia, avrei dovuto perderti, invece ti ho cercato. Minuetto suona per noi, la mia mente non si ferma mai. Io non so l'amore vero che sorriso ha... Pensieri vanno e vengono, la vita è così... (F. Califano - D. Baldan-Bembo)
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Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno. (G. Falcone) Ultima modifica di max1123 : 28-06-2004 alle 21:46. |
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#48 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Prov. Pisa
Messaggi: 2227
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Frankie Hi-Nrg Mc - Giù le mani da Caino
Una voce poco fa ha definito la giustizia come "Legge applicata per vendetta" E se è quella del popolo è di Dio ed io la fischio dal loggione come stecca Perché di 'sto tenore non si può contrabbandare per parola del Signore Punto M'iro e faccio fuoco e fiamme se mi guardo in giro Togliere il respiro a un uomo chiuso in una cella è solamente un assassinio Che cela il suo mandante nel diritto E complica il delitto circondandosi di complici che ammaccano il grilletto stando zitti Cui garantisce un alibi da vittime Costrette a uccidere per auto-difesa e usate come pesi sopra al piatto dell'accusa Ma il gioco lo conosco è da villani E puoi pure strofinartele per mesi le tue mani restan sporche Come le coscienze di chi ancora ti sostiene Mentre erigi forche come fossero altalene e poi ci appendi le persone Le lasci penzolare come stracci stesi al sole Le asfissi in una stanza O gli inietti una sostanza dentro al cuore O glielo fai scoppiare da un plotone La carne ai ferri è la tua vera religione E cerchi un capro nero Lo pascoli in un cimitero E poi lo immoli su un altare in remissione dei peccati E di lui non hai memoria perché è solo un altro morto della storia Tieni giù le mani da Caino Sangue chiama sangue e tu rispondi al suo richiamo Predichi giustizia e poi razzoli nel crimine Arbitro venduto che dispone della vita di un suo simile... Le favole che ti raccontano fin da bambino ti deformano T'illudi d'essere infallibile perché fai numero Ma nont'accorgi che la tua opinione la raccolgono soltanto quando ai vertici fa comodo Muovono la tua coscienza sopra a una scacchiera Pedina bianca tu difendi una regina nera che divora vite umane in ogni direzione Mentre tu chiudi gli occhi ed apri la bocca come il pescecane Bruci ossigeno vitale per me e per te Dicendo cose che non stanno in piedi neanche se le impali Ripeti formule contraddittorie sempre uguali fin dai tempi di Mosé In più ritieni il computo di occhi denti mani e piedi dispari Carcere ed ergastoli non bastano non ti soddisfano Vorresti morto ogni fottuto criminale da additare come esempio da evitare Ma ancora non è nato il delinquente Che veda nella pena della morte un deterrente E spesso capita di fare fuori un innocente come niente E questo me lo chiami un incidente? Boia dal cappuccio trasparente vivi nell'anonimato Immune dal peccato Signore incontrastato della tua mediocrità Orfano del dubbio Testa nella sabbia Vittima della tua stessa rabbia Tieni giù le mani da Caino Sangue chiama sangue e tu rispondi al suo richiamo Predichi giustizia e poi razzoli nel crimine Arbitro venduto che dispone della vita di un suo simile... Delta V - Il mondo visto dallo spazio Visto da qui non sembra neanche poi quella gran cosa A volte non direi nemmeno che è la mia casa Impercettibile si muove e si distingue appena Non vedo come possa imprigionare tanta vita Non c'è rumore Solo pace non c'è distrazione E vedo allontanarsi sempre più la tentazione Di continuare a credere che possa ritornare Passando in un secondo dal mio cielo al vostro mare Tu Non rispondere non mi fai credere più a niente Tu Che hai pensato davvero di esistere Giù Se ci riesci riprenderò a vivere come vuoi Tu Che hai potuto soltanto resistere Il mondo visto dallo spazio è solo un'illusione Un punto poco fermo in preda alla sua rotazione E' il sogno di un illuso che non si è più risvegliato E noi fantasmi non crediamo che al nostro passato Tu Non puoi credere che io mi fermi qui soltanto Tu Che mantieni distanze e quei limiti Qui Non rimane più niente da chiedere non sento Più Quelle frasi che devo risolvere La vita vista dallo spazio perde ogni ragione E' il pianto di un bambino solo senza protezione E' scudo alzato a riparare i colpi del destino Ma scendero più giù per controllare da vicino Tu Non rispondere non mi fai credere più a niente Tu Che hai pensato davvero di esistere Giù Se ci riesci riprenderò a vivere come vuoi Tu Che hai potuto soltanto resistere Tu Tu Qui Tu Jovanotti - La linea d'ombra Jovanotti - La linea d'ombra La linea d'ombra La nebbia che io vedo a me davanti Per la prima volta nella vita mia mi trovo A saper quello che lascio e a non saper immaginare quello che trovo Mi offrono un incarico di responsabilità Portare questa nave verso una rotta che nessuno sa E' la mia età a mezz'aria In questa condizione di stabilità precaria Ipnotizzato dalle pale di un ventilatore sul soffitto Mi giro e mi rigiro sul mio letto Mi muovo col passo pesante In questa stanza umida di un porto che non ricordo il nome Il fondo del caffè confonde il dove e il come E per la prima volta so cos'è la nostalgia la commozione Nel mio bagaglio panni sporchi di navigazione Per ogni strappo un porto Per ogni porto in testa una canzone E' dolce stare in mare Quando son gli altri a far la direzione Senza preoccupazione Soltanto fare ciò che c'è da fare E cullati dall'onda notturna sognare La mamma Il mare Mi offrono un incarico di responsabilità Mi hanno detto che una nave c'ha bisogno di un comandante Mi hanno detto che la paga è interessante E il carico è segreto ed importante Il pensiero della responsabilità si è fatto grosso E' come dovere saltare al di là di un fosso Che mi divide dai tempi spensierati di un passato che è passato Saltare verso il tempo indefinito dell'essere adulto Di fronte a me la nebbia mi nasconde la risposta alla mia paura Cosa sarò? Dove mi condurrà la mia natura? La faccia di mio padre prende forma sullo specchio lui giovane io vecchio Le sue parole che rimbombano dentro al mio orecchio La vita non è facile ci vuole sacrificio Un giorno te ne accorgerai e mi dirai se ho ragione Arriva un giorno in cui bisogna prendere una decisione E adesso è questo giorno di monsone Col vento che non ha una direzione Guardando il cielo ho un senso di oppressione Ma è la mia età Dove si guarda come si era e non si sa dove si va cosa si sarà Che responsabilità si hanno nei confronti degli esseri umani che ti vivono accanto E attraverso questo vetro vedo il mondo come una scacchiera Dove ogni mossa che io faccio può cambiare la partita intera Ed ho paura di essere mangiato ed ho paura pure di mangiare Mi perdo nelle letture I libri dello zen ed il Vangelo L'astrologia che mi racconti il cielo Galleggio alla ricerca di un me stesso con il quale poter dialogare Ma questa linea d'ombra non me lo fa incontrare Mi offrono un incarico di responsabilità Non so cos'è il coraggio se prendere e mollare tutto Se scegliere la fuga o affrontare questa realtà difficile da interpretare Ma bella da esplorare Provare a immaginare come sarò quando avrò attraversato il mare Portato questo carico importante a destinazione Dove sarò al riparo dal prossimo monsone Mi offrono un incarico di responsabilità Domani andrò giù al porto e gli dirò che sono pronto per partire Getterò i bagagli in mare studierò le carte E aspetterò di sapere per dove si parte quando si parte E quando passerà il monsone dirò Levate l'ancora dritta avanti tutta Questa è la rotta Questa è la direzione Questa è la decisione |
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#49 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2000
Città: St.Gallen
Messaggi: 2900
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Il mare d'inverno
Loredana Berté Il mare d'inverno e' solo un film in bianco e nero visto alla TV e verso l'interno qualche nuvola dal cielo che si butta giu' Sabbia bagnata una lettera che il vento sta portando via puntini invisibili rincorsi dai cani stanche parabole di vecchi gabbiani e io che rimango qui solo a cercare un caffe' Il mare d'inverno e' un concetto che il pensiero non considera e' poco moderno e' qualcosa che nessuno mai desidera alberghi chiusi manifesti gia' sbiaditi di pubblicita' macchine tracciano solchi su strade dove la pioggia d'estate non cade e io che non riesco nemmeno a parlare con me. Mare mare qui non viene mai nessuno a trascinarmi via Mare mare qui non viene mai nessuno a farci compagnia Mare mare non ti posso guardare cosi' perche' questo vento agita anche me questo vento agita anche me Passera' il freddo e la spiaggia lentamente si colorera' La Radio e i giornali e una musica banale si diffondera' nuove avventure discoteche illuminate piene di bugie Ma verso sera uno strano concerto e un ombrellone che rimane aperto un tuffo perplesso e momenti vissuti di gia' Mare mare qui non viene mai nessuno a trascinarmi via Mare mare qui non viene mai nessuno a farci compagnia Mare mare non ti posso guardare cosi' Perche' questo vento agita anche me questo vento agita anche me (Enrico Ruggeri)
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Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno. (G. Falcone) |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2002
Città: Londra
Messaggi: 2433
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Uomini soli
Pooh Li incontri dove la gente viaggia e va a telefonare coi dopobarba che sa di pioggia e la ventiquattro ore perduti nel Corriere della Sera nel va e vieni di una cameriera. Ma perché ogni giorno viene sera? A volte un uomo è da solo perché ha in testa strani tarli perché ha pura del sesso o per la smania di successo per scrivere il romanzo che ha di dentro perché la vita l'ha già messo al muro o perché in un mondo falso è un uomo vero. Dio delle città e dell'immensità se è vero che ci sei e hai viaggiato più di noi vediamo se si può imparare questa vita e magari un po' cambiarla prima che ci cambi lei. vediamo se si può farci amare come siamo senza violentarci più con nevrosi e gelosie perché questa vita stende e chi è steso dorme o muore oppure fa l'amore. Ci sono uomini soli per la sete d'avventura perché han studiato da prete o per vent'anni di galera per madri che non li hanno mai svezzati per donne che li han rivoltati e persi o solo perché sono dei diversi. Dio delle città e dell'immensità se è vero che ci sei e hai viaggiato più di noi vediamo se si può imparare queste donne e cambiare un po' per loro e cambiarle un po' per noi. Ma Dio delle città e dell'immensità magari tu ci sei e problemi non ne hai ma quaggiù non siamo in cielo e se un uomo perde il filo è soltanto un uomo solo.
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#51 |
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Senior Member
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Città: Milano
Messaggi: 406
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FRANCESCO GUCCINI - LA GENESI
[parlato] Una canzone molto più... più seria e più impegnata, oserei dire impegnatissima, una canzone che mi è stata ispirata, a me succede poche volte, però questa canzone mi è stata ispirata direttamente dall'alto. Ero lì, nel mio candido lettino... e ho sentito una voce che diceva "Francesco", dico "socc..., chi è?"... dico "eh?", diceeeeee "svegliati sono il tuo Dio." E allora così, in questo modo sollecitato, ho pensato di, di... fare un' opera musicale colossale e mettere in musica l'Antico Testamento. Per ora sono riuscito a fare soltanto la Genesi... che è la vera storia della creazione del mondo... Per capire la nostra storia bisogna farsi ad un tempo remoto: c'era un vecchio con la barba bianca, lui, la sua barba, ed il resto era vuoto. Voi capirete che in tale frangente quel vecchio solo lassù si annoiava, si aggiunga a questo che, inspiegabilmente, nessuno aveva la T.V. inventata... Beh, poco male, pensò il vecchio un giorno, a questo affare ci penserò io: sembra impossibil, ma in roba del genere, modestia a parte, ci so far da Dio! "Dixit", ma poi toccò un filo scoperto, prese la scossa, ci fu un gran boato: come T.V. non valeva un bel niente, ma l' Universo era stato creato... Come son bravo che, a tempo perso, ti ho creato l'Universo! Non mi sembra per niente male, sono davvero un tipo geniale! "Zitto, Lucifero, non disturbare, non stare sempre qui a criticare! Beh sì, lo ammetto, sarà un po' buio, ma non dir più che non si vede un tubo!" [parlato] "Che sono parolacce che non sopporto!", disse il vecchio a Lucifero. "E poi se c'è una cosa e un'altra che non posso sopportare sono i criticoni: fattelo te l' Universo se sei capace! Che me at dig un quel... disse il ve..." Era d' antica origine modenese da parte di madre il ve... "Io parlo chiaro: pane al pane, vino al vino, anzi vin santo al vin santo. Sono buono e bravo, ma se mi prendono i cinque secoli me at sbat a l' inferen, com'è vero Dio!" Ma poi volando sull' acqua stagnante e sopra i mari di quell' Universo, mentre pensava se stesso pensante in mezzo a quel buio si sentì un po' perso. Sbattè le gambe su un mucchio di ghiaia dopo una tragica caduta in mare, quando andò a sbattere sull' Himalaya il colpo gli fece persino un po' male... Fece crollare anche un gran continente soltanto urtandolo un poco col piede: si consolò che non c'era ancor gente e che non gli era venuto poi bene. Ma quando il buio gli fece impressione, disse, facendosi in viso un po' truce: "diavol d' un angelo, avevi ragione! Si chiami l' Enel, sia fatta la luce!" Commutatori, trasformatori, dighe idroelettriche e isolatori, turbine, dinamo e transistori per mille impianti di riflettori, albe ed aurore fin boreali, giorni e tramonti fin tropicali. "Fate mo' bene che non bado a spese, tanto ho lo sconto alla fine del mese..." [parlato] "Te Lucifero non ti devi interessare come faccio ad avere io lo sconto alla fine del mese. Ma cosa vuol dire corruzione, una mano lava l' altra, come si dice; vuoi che uno nella mia posizione non conosca nessuno? Però intanto, ragazzi, andateci piano perchè la bolletta la portano a me. M' avete lasciato accesa la luce al polo sei mesi, sei mesi, no, sei mesi! Grazie, c'era freddo, i surgelati li debbo pur tenere da qualche parte! Adesso la tenete spenta sei mesi come ... e poi quei ragazzi lì, come si chiamano quei ragazzini che vanno in giro con quella cosa? Aureola si chiama? No no, am pies menga, no no no, ragazzi quelle cose li, io vi invento il peccato di superbia e vi frego tutti eh, adesso ve lo dico, bisogna guadagnarsele... a parte il fatto che non mi adorate abbastanza... no no no Lucifero, è inutile che tu mi chiedi scusa: adorare significa non dovere mai dire mi dispiace! Tientelo in mente... Voi, ecco, io vi do ogni dieci atti di adorazione vi do un buono, ogni dieci buoni voi mandate la cartolina che il 6 gennaio... che poi ci ho tutta un'altra idea in testa per la... facciamo Aureolissima che è una festa che mi sembra molto bella. Piuttosto Lucifero, non sgamare, vieni qua ragazzo... Com' è, mi hanno detto che hai stampato un libro... Il Libretto Rosso dei Pensieri di... oh, bella roba il libretto rosso dei pensieri di Lucifero! Ragazzi mi spiace... ma cosa vuol dire di sinistra, di sinistra... non sono un socialdemocratico anch' io? avanti al centro contro gli opposti estremismi! ...eh ma, ...no no no, non ci siamo mica qua: se c' è uno che può pensare anzitutto sono io ... e non tirare mica in ballo mio figlio, quel capellone, con tutti i sacrifici che ho fatto... per me lui lì finisce male... ah me, me a tal deg ... finisce male. E attento che te e lui, io ho delle soluzioni per voi che non vi piaceranno, per Dio! E non guardarmi male che qui dentro "per Dio" lo dico come e quando mi pare!" Ma fatta la luce ci vide più chiaro: là nello spazio girava una palla. Restò pensoso e gli parve un po' strano, ma scosse il capo: chi non fa non falla. Rise Lucifero stringendo l' occhio quando lui e gli angeli furon da soli: "Guarda che roba! Si vede che è vecchio: l'ha fatto tutto schiacciato sui poli!" Per riempire 'sto bell'ambiente voglio metterci tante piante. "Forza, Lucifero, datti da fare, ordina semi, concime e trattore, voglio un giardino senza uguali, voglio riempirlo con degli animali! Ma cosa fa 'sto cane che ho appena creato? Boia d'un Giuda, m' ha morsicato! [parlato] "Piuttosto fallo vedere da un veterinario, che non vorrei aver creato anche la rabbia, già così...cos'è che non ho creato? Lo sapevo: l'uomo non ho creato! Grazie, mi fate sempre fare tutto a me, mi tocca sempre fare! Qua se non ci sono io che penso a tutto.. va beh, nessuno è perfetto... sì, lo so che sono l'Essere Perfettissimo Creatore e Signore. Grazie! Adesso ti trasformo in serpente così impari, striscia mo' lì! Viuscia via!" E portarono al vecchio quello che c' era rimasto ... c'era un po' di formaggio e due scatolette di Simmenthal, cioè lui li mise assieme e poi... Prese un poco di argilla rossa, fece la carne, fece le ossa, ci sputò sopra, ci fu un gran tuono ed è in quel modo che è nato l'uomo... [parlato] Era un venerdì 13 dell'anno zero del Paradiso!
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Uno, due, tre, quattro, cinque, dieci, cento passi... |
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#52 |
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Scivola vai via
Senza eta' il vento soffia la sua immagine nel vetro dietro il bar gocce di pioggia bufere d'amore ogni cosa passa e lascia Scivola, scivola vai via non te ne andare scivola, scivola vai via via da me Canzoni e poesie pugnali e parole i tuoi ricordi sono vecchi ormai e i sogni di notte che chiedono amore cadono al mattino senza te cammina da solo urlando ai lampioni non resta che cantare ancora Scivola, scivola vai via non te ne andare scivola, scivola vai via via da me (Vinicio Capossela)
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Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno. (G. Falcone) |
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#53 | |
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GLI AMORI Accesi, spenti e stupidi speciali due consonanti perse in tre vocali son loro che ci aiutano a non sentirci soli perciò sono importanti e li chiamamo amori Gli amori sotto un grande cielo o chiusi in una stanza, gli amori in qui hai perso la speranza gli amori con le spalle al muro o quando dici: "Dio ci pensa" gli amori dove non sei sicuro a cui non dai importanza. Quanti amori, quanti amori, con il coraggio e la paura di volersi bene amori fragili che vano via quelli in cui soffri solamente tu e gli altri a dire "cosa vuoi che sia" Ma quanti amori ma qualli amori, amori ormai scoppiati che non sanno stare insieme amori al limite della follia quelli che trovi e che non lasci più, gli amori a pezzi da gettare via. Imagina due mondi solitari sospesi tra le stelle, in mezzo ai mari a volte si avvicinano per non sentirsi soli, per questo sono grandi, e li chiamiamo amori. Quanti amori, quanti amori, con il coraggio e la paura di volersi bene amore fragili che vanno via quelli in cui soffri solamente tu e gli altri a dire "cosa vuoi che sia" Ma quanti amori, troppi amori, amori appene natti con la voglia di restare insieme, amori al limite della pazzia quelli che trovi e che non lasci più gli amori a pezzi da gettare via. Gli amori sono quasi tutti ugualli, la diferenza adeso falla tu...
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G.G. "Il tutto è falso" In letargo intermittente... Comunque vi si legge, ogni tanto ci si desta Ultima modifica di tatrat4d : 28-06-2004 alle 21:56. |
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#54 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2002
Città: Londra
Messaggi: 2433
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Gli Uomini
Mia Martini Sono stata anch'io bambina Di mio padre innamorata Per lui sbaglio sempre e sono La sua figlia sgangherata Ho provato a conquistarlo E non ci sono mai riuscita E lottato per cambiarlo Ci vorrebbe un'altra vita. La pazienza delle donne incomincia a quell'età Quando nascono in famiglia quelle mezze ostilità E ti perdi dentro a un cinema A sognare di andar via Con il primo che ti capita e ti dice una bugia. Gli uomini non cambiano Prima parlano d'amore e poi ti lasciano da sola Gli uomini ti cambiano E tu piangi mille notti di perché Invece, gli uomini ti uccidono E con gli amici vanno a ridere di te. Piansi anch'io la prima volta Stretta a un angolo e sconfitta Lui faceva e non capiva Perché stavo ferma e zitta Ma ho scoperto con il tempo E diventando un po' più dura Che se l'uomo in gruppo è più cattivo Quando è solo ha più paura. Gli uomini non cambiano Fanno i soldi per comprarti E poi ti vendono La notte, gli uomini non tornano E ti danno tutto quello che non vuoi Ma perché gli uomini che nascono Sono figli delle donne Ma non sono come noi Amore gli uomini che cambiano Sono quasi un ideale che non c'è Sono quelli innamorati come te
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Guarda....una medusa!!! |
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#55 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2000
Città: St.Gallen
Messaggi: 2900
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Impressioni di Settembre
PFM Quante gocce di rugiada intorno a me cerco un sole ma non c’è. Dorme ancora la campagna, forse no, è sveglia, mi guarda, non so. Già l’odore della terra, odor di grano sale adagio verso me, e la vita nel mio letto batte piano, respiro la nebbia, penso a te. Quanto verde tutto intorno e ancor più in là sembra quasi un mare d’erba, e leggero il mio pensiero vola e va ho quasi paura che si perda... Un cavallo tende il collo verso il prato resta fermo come me. Faccio un passo, lui mi vede, è già fuggito respiro la nebbia, penso a te. No, cosa sono adesso non lo so, sono un uomo, un uomo in cerca di se stesso. No, cosa sono adesso non lo so sono solo, solo il suono del mio passo, e intanto il sole tra la nebbia filtra già il giorno come sempre sarà... (Mogol - Pagani - Mussida)
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Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno. (G. Falcone) |
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#56 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Prov. Pisa
Messaggi: 2227
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Elio e le Storie Tese - Ameri Accesa spenta fra i radiogiornali L'auricolare perso in tre canali Son loro che ci aiutano a non sentirci soli Ma un uomo li comanda E lo chiamiamo Ameri Grazie Ameri Vai Ameri Con il coraggio e la paura di sentirti bene Ameri in forma Ameri in sintonia Ciotti ti sgrida parli sempre tu E gli altri a dirgli cosa vuoi che sia Grazie Ameri Vai Ameri Descrivi in sintesi che cosa avviene a centrocampo Sivori al limite dell'area Buon disimpegno e Cuccureddu va Ma ecco Albertosi che lo caccia via Immagina una rete di Pescatori Una rimessa d'auto e tanti bei rigori Che gli arbitri decretano per falli non di gomma E infatti li rilevano Ve n'e' una vasta gamma Vai Ameri Grazie Ameri Ci fosse ancora Bortoluzzi in onda come ieri Ci abbracceremmo e canteremmo in cor La canzoncina Buonasera dottor Che tramandocci quella brava cantante e madre esemplare Claudia Mori E Ghezzi Dori Che un dì cantava il kasaciof destando dissapori La gente intorno grida evviva Wess Due corpi e un'anima fu il suo success Ma dopo lo hanno ostacolato perché era un negro Non che sia poco bravo Provenzali Ma per quest'oggi Ameri parla tu
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#57 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2000
Città: St.Gallen
Messaggi: 2900
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Emozioni
Lucio Battisti Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi ritrovarsi a volare e sdraiarsi felice sopra all'erba ad ascoltare un sottile dispiacere E di notte, passare con lo sguardo la collina per scoprire dove il sole va a dormire Domandarsi perché quando cade la tristezza in fondo al cuore come la neve non fa rumore. E guidare come un pazzo a fari spenti nella notte per vedere se poi è tanto difficile morire E stringere le mani per fermare qualcosa che è dentro me ma nella mente tua non c'é Capire tu non puoi tu chiamale se vuoi... emozioni tu chiamale se vuoi... emozioni Uscir nella brughiera di mattina dove non si vede a un passo per ritrovar se stesso Parlare del più e del meno con un pescatore per ore ed ore per non sentir che dentro qualcosa muore E ricoprir di terra una piantina verde sperando possa nascere un giorno una rosa rossa. (Battisti - Mogol)
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Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno. (G. Falcone) |
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#58 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2003
Città: Imola
Messaggi: 1126
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![]() Almeno anticipo gli oppositori del Minghi pensiero da me sostenuto: AMORE SAI. Scrivo le canzoni, ma oramai sempre la stessa quindi e' come se me stesso mi plagiai Allora vado alla questura, ma siccome e' stato ieri forse e' meglio dire: "alla questura andai" Mi denunziai Nei miei passati e nei miei modi saccheggiai Con la giustizia non volevo avere guai. Ma loro mi dicono: "Maestro, forse e' meglio andare alla SIAI" Allora prendo l'automobile, mi immetto in tangenziale e vado dritto dritto verso via Shanghai Mi trovo un gran via vai e allora accendo l'autoradio e sento un pezzo che si chiama You and I Io mi stufai Sbagliai la strada e a un punto snai mi ritrovai A fianco di Skara Makai e Miriam Mafai Appena stati in un supermercato Crai A te pensai A quando tra gli agrumi tu mi abbracciai Sempre ti amai Con gli occhi fisso fisso io ti riabbracciai Tu mi guardai Esterrefatto come fossi Ubaldo Lay E come Gigio Topo poi mi fai Ma cosa mi dici mai...
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G.G. "Il tutto è falso" In letargo intermittente... Comunque vi si legge, ogni tanto ci si desta |
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#59 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2000
Città: St.Gallen
Messaggi: 2900
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Sally
Mia madre mi disse "Non devi giocare con gli zingari nel bosco" Mia madre mi disse "Non devi giocare con gli zingari nel bosco" Ma il bosco era scuro l'erba già verde lì venne Sally con un tamburello ma il bosco era scuro l'erba già alta dite a mia madre che non tornerò Andai verso il mare senza barche per traversare spesi cento lire per un pesciolino d'oro Andai verso il mare senza barche per traversare spesi cento lire per un pesciolino cieco. Gli montai sulla groppa e sparii in un baleno andate a dire a Sally che non tornerò Gli montai sulla groppa e sparii in un momento dite a mia madre che non tornerò Vicino alla città trovai Pilar del mare con due gocce d'eroina si addormentava il cuore Vicino alle roulottes trovai Pilar dei meli bocca sporca di mirtilli un coltello in mezzo ai seni Mi svegliai sulla quercia l'assassino era fuggito dite al pesciolino che non tornerò Mi guardai nello stagno l'assassino si era già lavato dite a mia madre che non tornerò Seduto sotto un ponte si annusava il re dei topi sulla strada le sue bambole bruciavano copertoni Sdraiato sotto il ponte si adorava il re dei topi sulla strada le sue bambole adescavano i signori Mi parlò sulla bocca mi donò un braccialetto dite alla quercia che non tornerò Mi baciò sulla bocca mi propose il suo letto dite alla quercia che non tornerò Mia madre mi disse "Non devi giocare con gli zingari nel bosco" ma il bosco era scuro l'erba già verde lì venne Sally con un tamburello. (F. De André - M. Bubola)
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Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno. (G. Falcone) |
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#60 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2000
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Tienimi dentro te
Certo che di tempo io ne avrò nonostante il mio lavoro quando mi chiami ci sarò e manderò via le tue paure dimmi amore cosa pensi quando mi guardi cosa sogni sul mio petto un po' stanco e sei così serena, sta sicura mi troverai, starò con te se ti sveglierai… Penso se fossi dentro te, capire come soffri e sei felice se dentro piangi come me, se dormi al suono dolce della radio….. Tienimi dentro te, tienimi dentro te vorrei vedere il mondo coi tuoi occhi per un po' canterò come te, piangerò come te, griderò come te se non mi stanno ad ascoltare. Sono lontano e stai con me, amore sei buffa sul leggio tu che dicevi "nella tasca, ti ho messo una mia fotografia" E mi guardi, gli occhi grandi un po' severi io ti aspetto abbi cura di te e poi non mi tradire ho fiducia in ciò che farai, starò con te se mi cercherai. (F. Concato)
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Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno. (G. Falcone) |
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