Torna indietro   Hardware Upgrade Forum > Off Topic > Discussioni Off Topic > Storia, politica e attualità (forum chiuso)

FUJIFILM X-T30 III, la nuova mirrorless compatta
FUJIFILM X-T30 III, la nuova mirrorless compatta
FUJIFILM X-T30 III è la nuvoa fotocamera mirrorless pensata per chi si avvicina alla fotografia e ricerca una soluzione leggera e compatta, da avere sempre a disposizione ma che non porti a rinunce quanto a controllo dell'immagine.
Oracle AI World 2025: l'IA cambia tutto, a partire dai dati
Oracle AI World 2025: l'IA cambia tutto, a partire dai dati
Da Las Vegas, la visione di Larry Ellison e la concretezza di Clay Magouyrk definiscono la nuova traiettoria di Oracle: portare l’intelligenza artificiale ai dati, non i dati all’intelligenza, costruendo un’infrastruttura cloud e applicativa in cui gli agenti IA diventano parte integrante dei processi aziendali, fino al cuore delle imprese europee
Micron e millisecondi: la piattaforma ServiceNow guida l'infrastruttura IT di Aston Martin F1
Micron e millisecondi: la piattaforma ServiceNow guida l'infrastruttura IT di Aston Martin F1
Dalla precisione estrema dei componenti alla gestione digitale dei processi: come la piattaforma ServiceNow consente ad Aston Martin Aramco Formula One Team di ottimizzare risorse IT e flussi operativi in un ambiente dove ogni millesimo di secondo conta
Tutti gli articoli Tutte le news

Vai al Forum
Rispondi
 
Strumenti
Old 04-06-2006, 23:29   #41
fabio80
Senior Member
 
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 2164
Quote:
Originariamente inviato da SaMu
Ma insomma ci avete rotto i coglioni per 5 anni sulle storture del centrodestra, sugli -accusati- e sugli -indagati-, ora permetterai che diciamo la nostra sui -terroristi condannati-?

Sì può contestare questa maggioranza senza sentirsi rispondere che quelli prima di qua, che quelli prima di la, si o no?

Hai già espresso la tua opinione per tutti gli impresentabili, bene (anche se non si è poi tanto vista), possiamo esprimerla anche noi o no?

te piacerebbe eh
__________________
IN ANUBIS WE TRUST
fabio80 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 04-06-2006, 23:33   #42
majin mixxi
Senior Member
 
L'Avatar di majin mixxi
 
Iscritto dal: May 2001
Città: Milano Tokyo , purtroppo Utente con le palle fracassate
Messaggi: 2371
io vieterei la possibilità anche solo di candidarsi a chiunque abbia avuto una condanna per reati penali
__________________
Kotoshi mo yoroshiku onegai-itashimasu
majin mixxi è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 04-06-2006, 23:44   #43
Korn
Senior Member
 
L'Avatar di Korn
 
Iscritto dal: Jul 2000
Città: La città più brutta della Toscana: Prato
Messaggi: 6711
Quote:
Originariamente inviato da SaMu
Ma insomma ci avete rotto i coglioni per 5 anni sulle storture del centrodestra, sugli -accusati- e sugli -indagati-, ora permetterai che diciamo la nostra sui -terroristi condannati-?
ti sei scordato anche i condannati di destra
Quote:

Sì può contestare questa maggioranza senza sentirsi rispondere che quelli prima di qua, che quelli prima di la, si o no?

Hai già espresso la tua opinione per tutti gli impresentabili, bene (anche se non si è poi tanto vista), possiamo esprimerla anche noi o no?
fai benissimo tutti siamo indignati, ma non per questo il csx ha superato in questo ambito chi voti orgogliosamente
Korn è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 04-06-2006, 23:52   #44
Ewigen
Senior Member
 
L'Avatar di Ewigen
 
Iscritto dal: Aug 2002
Città: Evangelical Ecumenical Empire
Messaggi: 146
Quote:
Originariamente inviato da squadraf
sergio d'elia
Mi è bastato solo leggere il nome del suo partito per considerarlo invotabile senza se e senza ma
__________________
The World Is My Parish John Wesley|NO Nazist Noglobal Communist Laicist Satanic Legalizations against life and alliances with their defenders..EVIL WILL NEVER BE GOOD!

Ultima modifica di Ewigen : 04-06-2006 alle 23:58.
Ewigen è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 04-06-2006, 23:57   #45
^TiGeRShArK^
Senior Member
 
L'Avatar di ^TiGeRShArK^
 
Iscritto dal: Jul 2002
Città: Reggio Calabria -> London
Messaggi: 12112
Quote:
Originariamente inviato da SaMu
Ma insomma ci avete rotto i coglioni per 5 anni sulle storture del centrodestra, sugli -accusati- e sugli -indagati-, ora permetterai che diciamo la nostra sui -terroristi condannati-?

Sì può contestare questa maggioranza senza sentirsi rispondere che quelli prima di qua, che quelli prima di la, si o no?

Hai già espresso la tua opinione per tutti gli impresentabili, bene (anche se non si è poi tanto vista), possiamo esprimerla anche noi o no?
si certo..
è ke non mi pare avervi visto inkazzati x aver avuto x 5 anni un premier impresentabile nello stesso modo in cui io ho detto ke mi fa SKIFO vedere certe persone al governo sia ke siano di un lato ke dall'altro.
tutto qui.
__________________
^TiGeRShArK^ è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 05-06-2006, 00:05   #46
NeSs1dorma
Bannato
 
L'Avatar di NeSs1dorma
 
Iscritto dal: Oct 2003
Messaggi: 112
VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA!
NeSs1dorma è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 05-06-2006, 00:13   #47
CONFITEOR
Senior Member
 
L'Avatar di CONFITEOR
 
Iscritto dal: Mar 2004
Messaggi: 2189
Quote:
Originariamente inviato da squadraf
Presidente dell'associazione nessuno tocchi caino, tal sergio d'elia, condannato per l'omicidio dell'agente Dionisi, si ritrova oggi ad essere segretario della Camera.
Non capisco dove ci vogliano portare le sinistre.
Per cortesia, qualcuno mi spieghi il significato della parola "impresentabile", più volte pronunciata nella scorsa campagna elettorale.
Intanto il governo si regge grazie alla compiacenza di berlusconi...

poi ti ricordo che proprio grazie all'assalto che le brigate erre diedero al vecchio sistema polico, berlusconi giunse al potere.
__________________
Il segreto dell'uomo politico è rendersi stupido come i suoi ascoltatori facendogli credere di essere intelligenti come lui.
CONFITEOR è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 05-06-2006, 00:15   #48
CONFITEOR
Senior Member
 
L'Avatar di CONFITEOR
 
Iscritto dal: Mar 2004
Messaggi: 2189
Quote:
Originariamente inviato da eriol
la domanda è: PERCHè????

(ho paura della risposta )
leggi sopra.
__________________
Il segreto dell'uomo politico è rendersi stupido come i suoi ascoltatori facendogli credere di essere intelligenti come lui.
CONFITEOR è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 05-06-2006, 00:19   #49
jumpermax
Senior Member
 
L'Avatar di jumpermax
 
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
Vorrei capire chi si è indignato nel passato per il teorema del "non poteva non sapere" come può accettare che una persona venga condannata per omicidio se non ha partecipato ne alla pianificazione ne all'azione materiale. La responsabilità penale non dovrebbe essere personale? Punto primo. Punto secondo abbiamo sostenuto per ANNI che un giudice non può sostituirsi alla volontà popolare. Adesso ci si rimangia il discorso? Terzo punto il suo debito con la giustizia l'ha pagato e quanto ha fatto in questi anni lo dimostra. Non vedo per quale motivo non sia un candidato valido, ho più fiducia in lui dei vari Bobo Craxi, Intini, Mastella, Caruso, Bondi, Rotondi, Giovanardi. Non vedo cosa dovrebbe far cambiare il mio giudizio gli errori che ha commesso o meno nel passato. Polemica inutile, demagogica strumentale, ridicola. Come del resto lo era l'iniziativa parlamento pulito. Eppure come al solito le bandieruole che cambiano giudizio a seconda dello schieramento che finisce sotto accusa non mancano...
jumpermax è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 05-06-2006, 00:24   #50
^TiGeRShArK^
Senior Member
 
L'Avatar di ^TiGeRShArK^
 
Iscritto dal: Jul 2002
Città: Reggio Calabria -> London
Messaggi: 12112
Quote:
Originariamente inviato da NeSs1dorma
VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA!
CVD....
Strano.. non mi pare di aver MAI letto un tuo post di questa caratura rivolto al nostro caro EX-premier...
alla faccia dell'obiettività..
__________________
^TiGeRShArK^ è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 05-06-2006, 00:29   #51
roverello
Senior Member
 
Iscritto dal: Feb 2001
Città: Forlì
Messaggi: 269
Quote:
Originariamente inviato da ^TiGeRShArK^
CVD....
Strano.. non mi pare di aver MAI letto un tuo post di questa caratura rivolto al nostro caro EX-premier...
alla faccia dell'obiettività..
IO l'ho messo in ignore da un pezzo, così risparmio tempo.
Invece ecco qua una lunga lettera che D'Elia ha indirizzato a tutti i colleghi deputati. Andrebbe letta da tutti, anche e soprattutto da chi grida vergogna.
Inoltre mette a punto alcuni post che recano volute inesattezze.
LETTERA DI SERGIO D’ELIA AL PRESIDENTE E AI COLLEGHI DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

3 giugno 2006:
LETTERA DI SERGIO D’ELIA AL PRESIDENTE E AI COLLEGHI DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

Signor Presidente della Camera, colleghe e colleghi deputati,

a seguito delle dichiarazioni rese il 1° giugno 2006 dall’onorevole Giovanardi su di me e sulla mia storia personale e politica, desidero offrire questo mio contributo di conoscenza, che ritengo utile anche al fine di un più generale dibattito sulla giustizia, la civiltà del diritto e il senso della pena nel nostro ordinamento.
Sono stato uno di Prima Linea, trenta anni fa. Accetto che si dica ancora oggi di me: un “terrorista di Prima Linea”, mi rifiuto però di credere che qualcuno pensi davvero che sia il termine giusto, vero o esatto per dire, non solo quello che sono io oggi, ma anche quello che sono stato ieri. La mia identità politica e la mia lotta degli anni Settanta possono forse essere approssimate alle idee “libertarie” (il che non vuol dire: nonviolente) di un anarchico dell’Ottocento, non certo assimilate al terrorista suicida e omicida degli anni Duemila.
Insieme ai miei compagni, ero cresciuto con l’idea che fosse possibile cambiare il mondo, tutto e subito. Subivamo l’effetto di una sorte di frenesia: dopo i volantinaggi alle 6 di mattina davanti alle fabbriche, le proteste organizzate nella mensa degli studenti, i comitati di lotta nei quartieri popolari, pensavamo che fosse a portata di mano la realizzazione del paradiso in terra. Ritenemmo la lotta armata come mezzo necessario per accelerarne l’avvento o, comunque, verificarne la probabilità. Una sorta di “demone della verifica” ci ha spinto all’azione estrema e irreparabile.
Il fine che giustifica i mezzi a cui molti aderivano culturalmente e filosoficamente, per noi è stata linea di condotta coerente e pratica. Che fosse vero il contrario, cioè che i mezzi prefigurano i fini, per me c’è voluta l’esperienza della lotta armata e del carcere e poi, quand’ero ormai pronto, l’incontro con Marco Pannella. Voglio dire che Marco Pannella c’era già, e da una vita, su quella semplice verità; lui era pronto, non ero pronto io e come me, quelli che lui chiamava i “compagni assassini”, che lo avrebbero ri-conosciuto dieci anni dopo.
In quegli anni, i radicali erano gli unici a non considerarci dei mostri e quando Marco Pannella diceva “violenti e nonviolenti sono fratelli” capivamo il senso di quelle parole: violenti e nonviolenti avevano in comune la voglia di cambiare l’esistente, senza cedere all’indifferenza e alla rassegnazione. Noi, violenti, con la forza dell’odio; loro, nonviolenti, con la forza del dialogo e dell’amore.
Nel momento della rinuncia alla violenza come forma di lotta politica era quindi naturale – volendo mantenere il nostro impegno politico e sociale dalla parte dei più deboli e indifesi – che incontrassimo e ri-conoscessimo il partito del diritto e della nonviolenza.
I due anni di lotta armata mi avevano ampiamente dimostrato che la nostra lotta era vana rispetto agli obiettivi che ci eravamo dati e che le ragioni e le speranze di quella lotta erano andate distrutte dai mezzi usati per affermarle. Avevo accettato interiormente la verità della sconfitta, ancor prima della sua evidenza storica e politica. E quindi aspettavo il momento dell’arresto come un epilogo necessario. Giunse in una bella giornata di maggio del ’78, e fu una liberazione.
Personalmente non ho mai sparato a nessuno, anche se è stato solo un caso. Sarebbe potuto accadere a me, esattamente, come è successo a molti miei compagni, con cui ho condiviso tutto, di uccidere e/o essere uccisi. In quegli anni, solo una serie di – posso dire col senno di poi – fortunate circostanze mi hanno impedito di diventare un assassino.
Sono stato condannato in base a uno dei postulati della dottrina emergenzialista dell’epoca, per cui il responsabile di un’organizzazione terroristica andava considerato responsabile dei crimini commessi nel territorio in cui operava. Agli occhi dei giudici non valeva il principio costituzionale della responsabilità penale personale ma quello ben più politico del concorso morale. E’ agli atti del processo che ero lontano da Firenze al momento del fatto, che non ero stato tra gli ideatori e gli esecutori materiali della tentata evasione dal carcere delle Murate. Ciò nonostante, ero da considerare a tutti gli effetti responsabile dell’omicidio; per l’esattezza, di essere stato a conoscenza del piano di evasione e di non aver fatto nulla per impedirla, l’evasione evidentemente, non l’omicidio, che non era certo l’obiettivo di quell’azione, ma l’esito tragico di un fatto imprevisto. Una logica perversa che in futuro non sarebbe più stata applicata.
Peraltro, durante il dibattimento in aula, avevo sorpreso i miei stessi giudici rivendicando la giustezza del principio del concorso morale come il metodo più adeguato a descrivere le mie responsabilità di dirigente di Prima Linea, le cui azioni mi sono assunto in toto, che le avessi decise o meno, eseguite o meno, sapute o meno. Senza alcun spirito di autodifesa, intendevo evidenziare la contraddizione nella quale poteva cadere - e secondo molti cadde - un tribunale che applicasse in chiave giuridica il principio della responsabilità morale, per non dire chiaramente politica.
Sono stato condannato in primo grado a trenta anni di carcere, poi ridotti in appello a venticinque, infine dimezzati con l’applicazione della legge sulla dissociazione dal terrorismo e altri benefici di legge. Sono uscito dopo aver scontato dodici anni di carcere e, nel 2000, sono stato completamente riabilitato con sentenza del Tribunale di Roma, riabilitazione richiesta dallo stesso procuratore generale e sostenuta anche da decine di lettere di vittime dei miei reati, tra cui quella che mi ha fatto più piacere del capo della Digos di Firenze.
Avevamo sciolto Prima Linea nei primi anni Ottanta e, nell’86, insieme a moltissimi miei compagni di detenzione, mi ero iscritto al Partito radicale e, dopo poche settimane, il giudice di sorveglianza mi aveva concesso il permesso di uscire dal carcere per recarmi al congresso del partito, dove mi accolsero tra gli altri Enzo Tortora e Mimmo Modugno, parlamentari e presidenti del partito stesso. Era gennaio del 1987 e, davanti ai congressisti riuniti all’Ergife, consegnai simbolicamente Prima Linea, me stesso e la mia storia violenta, al partito della nonviolenza. Non si trattò di un bagno purificatore, di una catarsi nella folla del popolo radicale. Fu un vero e proprio evento politico: l’approdo definitivo alla democrazia e alle sue regole di chi la democrazia e le sue regole le aveva così tragicamente violate. Difficilmente un altro partito avrebbe avuto il coraggio di compiere un fatto al tempo stesso così concreto e simbolico.
Nel 1993, con la mia compagna Mariateresa Di Lascia, già deputata radicale e poi autrice del romanzo “Passaggio in ombra”, Premio Strega postumo del ’95, fondammo Nessuno tocchi Caino, l’associazione radicale che in questi anni ha contribuito a 42 tra abolizioni e moratorie della pena di morte che hanno salvato la vita a migliaia di condannati in varie parti del mondo.
Ora, sono stato eletto deputato della Rosa nel Pugno al Parlamento italiano assumendo un ruolo anche di responsabilità: credo che sia questo un altro fatto politico che può essere letto, non come la vergogna che denuncia il collega Giovanardi, ma – forse, anche – come la parabola felice di una storia, che è storia di cittadinanza democratica e di accoglienza umana e civile di cui, non solo Marco Pannella, ma anche lo Stato italiano può andare fiero... se ha senso l’articolo 27 della nostra Costituzione, se hanno senso le parole lì scritte sulla rieducazione e il reinserimento sociale del condannato.
Se qualcuno, ancora oggi, dopo trenta anni, vuole cristallizzare la mia vita nell’atto criminale di allora (che non ho materialmente commesso) e non tener conto della semplice verità che l’uomo della pena può divenire un uomo diverso da quello del delitto, rischia di non cogliere il senso profondo della giustizia, del carcere e della pena descritto dalla nostra Costituzione.
In uno Stato di diritto, è bene che il luogo del giudizio sia innanzitutto quello dei tribunali e che il tempo della pena sia stabilito secondo legge e Costituzione.
Ho pagato con 12 anni di carcere il conto che lo Stato e la legge italiana mi hanno presentato per ciò che ho fatto o non fatto. Non sono il solo a ritenere di aver compiutamente e consapevolmente pagato – in quel periodo per più versi “emergenziale” - anche l’altrimenti non necessario, il “sovrapprezzo” dovuto a leggi, tribunali, procedure e regole, opzioni politiche che si imposero come necessarie, carceri e detenzione speciali. Da libero, mi è accaduto anche di scontare la pena extra-giudiziale e per me pesantissima che il tribunale della vita, il destino, mi ha voluto riservare con la morte di Mariateresa, uccisa a quaranta anni da un male improvviso e incurabile, sicché ho dovuto far fronte al mio impegno morale, civile e umano inizialmente più solo e poi, grazie a tanti anche di voi, colleghe e colleghi, a portarlo avanti fino al punto in cui siamo di una decisione - ormai prossima, credo - della Assemblea Generale delle Nazioni Unite a favore di una moratoria universale delle esecuzioni capitali .
Ora, sono disposto ad accettare anche il giudizio inappellabile di quel severissimo tribunale della storia che è l’opinione pubblica. Quel che non accetto è di rimanere ostaggio perpetuo della memoria, del mio passato e di ciò che ho fatto trenta anni fa.

Signor Presidente della Camera, colleghe e colleghi deputati,
grazie per la attenzione e – ne sono certo - le riflessioni che vorrete dedicare a queste mie considerazioni.

Sergio D’Elia,
roverello è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 05-06-2006, 00:34   #52
NeSs1dorma
Bannato
 
L'Avatar di NeSs1dorma
 
Iscritto dal: Oct 2003
Messaggi: 112
Sono solo compagni che sbagliano, o che hanno sbagliato!
Che pagliacci!
NeSs1dorma è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 05-06-2006, 00:39   #53
bombolo2
Senior Member
 
L'Avatar di bombolo2
 
Iscritto dal: Feb 2004
Città: Romano de Roma e Romanista
Messaggi: 1783
e i cellerini fascisti nel 68 PICCHIAVANO I COMUNISTI

[tono sarcastico se non capite la battuta non e' colpa mia]
__________________
NO REMORSE - STRONGER THAN ALL - PURE HATE
bombolo2 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 05-06-2006, 00:42   #54
Lorenzaccia
Junior Member
 
L'Avatar di Lorenzaccia
 
Iscritto dal: Mar 2004
Messaggi: 5
Quote:
''Insieme ai miei compagni - comincia il racconto di D'Elia - ero cresciuto con l'idea che fosse possibile cambiare il mondo, tutto e subito'', e ''pensavamo che fosse a portata di mano la realizzazione del paradiso in terra''. ''Ritenemmo la lotta armata come mezzo necessario per accelerarne l'avvento o, comunque, verificarne la probabilità. Una sorta di 'demone della verifica' ci ha spinto all'azione estrema e irreparabile'', spiega. ''Il fine che giustifica i mezzi a cui molti aderivano culturalmente e filosoficamente per noi è stata linea di condotta coerente e pratica. Che fosse vero il contrario, cioè che i mezzi prefigurano i fini - sottolinea ancora D'Elia - per me c'è voluta l'esperienza della lotta armata e del carcere e poi, quand'ero ormai pronto, l'incontro con Marco Pannella''. ''In quegli anni - ricorda - i radicali erano gli unici a non considerarci dei mostri e quando Marco Pannella diceva 'violenti e nonviolenti sono fratelli' capivamo il senso di quelle parole: violenti e nonviolenti avevano in comune la voglia di cambiare l'esistente, senza cedere all'indifferenza e alla rassegnazione. Noi, violenti, con la forza dell'odio; loro, nonviolenti, con la forza del dialogo e dell'amore. Nel momento della rinuncia alla violenza come forma di lotta politica era quindi naturale, volendo mantenere il nostro impegno politico e sociale dalla parte dei più deboli e indifesi, che incontrassimo e ri-conoscessimo il partito del diritto e della nonviolenza''. ''I due anni di lotta armata mi avevano ampiamente dimostrato che la nostra lotta era vana rispetto agli obiettivi che ci eravamo dati e che le ragioni e le speranze di quella lotta erano andate distrutte dai mezzi usati per affermarle. Avevo accettato interiormente la verità della sconfitta, ancor prima della sua evidenza storica e politica. E quindi aspettavo il momento dell'arresto come un epilogo necessario. Giunse - racconta D'Elia - in una bella giornata di maggio del '78, e fu una liberazione. Personalmente non ho mai sparato a nessuno, anche se è stato solo un caso. Sarebbe potuto accadere a me, esattamente, come è successo a molti miei compagni, con cui ho condiviso tutto, di uccidere e-o essere uccisi. In quegli anni, solo una serie di fortunate circostanze mi hanno impedito di diventare un assassino''.
Mi dispiace per D’Elia, ma le sue ragioni, e più in generale quelle del terrorismo, non mi convincono per niente, perché ritengo la discriminante della nonviolenza, come mezzo per il raggiungimento di un obiettivo etico, sia esso personale o collettivo, cruciale.
Ritengo anche che in uno stato di diritto, come quello in cui viviamo oggi, la libertà sia libertà nelle regole, o meglio in certe regole fondamentali, al di fuori delle quali c’è solo arbitrio, il quale come vale per uno vale per tutti, per cui la libertà politica non esisterebbe più, sostituita solo dal caos e dalla guerra di tutti contro tutti.
Oggi il dibattito non verte più, come nei secoli scorsi, sulla liceità o meno di opporre resistenza ad obbligazioni sentite moralmente ingiuste e in contrasto con i propri principi, poiché questa è senz’altro ammessa (ad es. i casi che dall’obbedienza passiva e dall’obiezione di coscienza vanno fino alla disobbedienza civile, con esclusione delle forme di resistenza attiva e violenta che aprono la strada alla rivoluzione); così come la contestazione dell’ordine costituito, del potere e dei modelli culturali che stanno alla base della società è un fatto di cui il ‘900 è stato testimone. Verte invece sulle tecniche e i modi per realizzare il rifiuto di uno o più precetti del sistema o addirittura di tutto il sistema nel suo complesso.
I due più grandi movimenti di resistenza che si sono snodati nel corso del secolo scorso, cioè marxismo-leninismo e gandhismo, avevano entrambi lo scopo di sovvertire il sistema e, per quest’ultimo, estromettere dal territorio una potenza straniera ritenuta ostile ed imperialista; ma le tecniche di cui si servivano erano profondamente diverse e ne orientavano l’azione verso la violenza (i primi) o la nonviolenza (i secondi). Il fatto di stare agendo per un ideale ritenuto supremo faceva sì che, per i rivoluzionari leninisti, la violenza, che individualmente non veniva ammessa, lo era però a livello collettivo. Viceversa, una delle caratteristiche dell’etica gandhiana è proprio quella di non ammettere alcuna differenza tra ciò che è lecito all’individuo e ciò che è lecito al gruppo organizzato. Alla fine quello che Marx disse dello Stato borghese, cioè che è “violenza organizzata”, lo si può attribuire pari pari anche ai movimenti d’ispirazione leninista che ad esso si sono rifatti, pur storpiandone il pensiero (famosa è la frase di Marx: “per quanto mi riguarda, io non sono marxista”).
Ma, e qui sta la domanda, può creare regole giuste, può tutelare le libertà individuali e i diritti civili, politici e sociali una società che si è costruita attraverso la violenza, la lotta armata, l’utilizzo sistematico di mezzi straordinari, come la liceità di uccidere chi si considera nemico? Io non credo proprio. E allora l’utilizzo della nonviolenza diventa più produttivo per il fatto che soltanto una società che nasce dalla nonviolenza sarà a sua volta nonviolenta, mentre una società che nasce dalla violenza non potrà fare a meno di essa per conservarsi. Quindi la nonviolenza è uno strumento che serve meglio della violenza al raggiungimento dello scopo ultimo, cioè una società più libera e più giusta, senza né oppressi né oppressori, a cui peraltro tende anche il rivoluzionario che usa la violenza, come dice D’Elia stesso nell’articolo.
__________________
"Sono ateo, grazie a Dio" - Luis Bunuel
Beati i miti, perché erediteranno la terra (Mt 5,5)
In quella che per tutti gli esseri è notte, l'uomo compiutamente signore di sé è sveglio (Bh.-g, II)

Ultima modifica di Lorenzaccia : 05-06-2006 alle 01:25.
Lorenzaccia è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 05-06-2006, 01:02   #55
CYRANO
Senior Member
 
L'Avatar di CYRANO
 
Iscritto dal: May 2000
Città: Vicenza
Messaggi: 20007
Quote:
Originariamente inviato da jumpermax
Vorrei capire chi si è indignato nel passato per il teorema del "non poteva non sapere" come può accettare che una persona venga condannata per omicidio se non ha partecipato ne alla pianificazione ne all'azione materiale. La responsabilità penale non dovrebbe essere personale? Punto primo. Punto secondo abbiamo sostenuto per ANNI che un giudice non può sostituirsi alla volontà popolare. Adesso ci si rimangia il discorso? Terzo punto il suo debito con la giustizia l'ha pagato e quanto ha fatto in questi anni lo dimostra. Non vedo per quale motivo non sia un candidato valido, ho più fiducia in lui dei vari Bobo Craxi, Intini, Mastella, Caruso, Bondi, Rotondi, Giovanardi. Non vedo cosa dovrebbe far cambiare il mio giudizio gli errori che ha commesso o meno nel passato. Polemica inutile, demagogica strumentale, ridicola. Come del resto lo era l'iniziativa parlamento pulito. Eppure come al solito le bandieruole che cambiano giudizio a seconda dello schieramento che finisce sotto accusa non mancano...
Capisco il tuo ragionamento e potrei anche essere d'accordo.
pero' penso che la politica , soprattutto in questo periodo difficile , abbia bisogno della massima trasparanza. ossia che chi l'abbraccia , non abbia macchie... vabbeh che a sto modo il Cdx sarebbe decimato :d e chi ci rimane? vabbeh..comunque... imho ... e' cosi'...



Ciaozzz
__________________
FINCHE' C'E' BIRRA C'E' SPERANZA !!!
CYRANO è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 05-06-2006, 01:07   #56
SaMu
Senior Member
 
L'Avatar di SaMu
 
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 991
Quote:
Originariamente inviato da roverello
IO l'ho messo in ignore da un pezzo, così risparmio tempo.
Invece ecco qua una lunga lettera che D'Elia ha indirizzato a tutti i colleghi deputati. Andrebbe letta da tutti, anche e soprattutto da chi grida vergogna.
Inoltre mette a punto alcuni post che recano volute inesattezze.
Ma infatti la vergogna non è del D'Elia, che ha scontato la sua pena è un uomo libero e ha diritto a vivere la sua vita.

[anche se come qualcuno ha fatto notare nella lettera non cita neanche una volta le vittime dell'atto per cui è stato condannato e i toni in cui descrive quelle azioni sono al limite del romanzato]

La vergogna è di chi strumentalmente brandisce la clava giustizialista e moralista contro gli avversari, colpevoli [addirittura] di essere "indagati" e "pluriaccusati", mentre con i propri compagni (termine più che mai felice) si dimostra pronto ad una completa e rapida indulgenza.

E' questa la vergogna anche se naturalmente chi la porta non accetta di ammetterla, perchè vorrebbe dire accettare che i propri giudizi sono dettati da logiche puramente tifose e non da una presunta (presuntissima) morale o menchemeno ragione politica.
SaMu è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 05-06-2006, 01:14   #57
jumpermax
Senior Member
 
L'Avatar di jumpermax
 
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
Quote:
Originariamente inviato da CYRANO
Capisco il tuo ragionamento e potrei anche essere d'accordo.
pero' penso che la politica , soprattutto in questo periodo difficile , abbia bisogno della massima trasparanza. ossia che chi l'abbraccia , non abbia macchie... vabbeh che a sto modo il Cdx sarebbe decimato :d e chi ci rimane? vabbeh..comunque... imho ... e' cosi'...



Ciaozzz
la trasparenza direi che c'è in pieno. E' l'assenza di macchie che trovo incomprensibile. C'è scritto che la pena deve riabilitare il detenuto? Il suo è un esempio di funzionamento del sistema, mi pare che il concetto l'abbia capito molto bene. E dopo che il debito l'ha pagato e si è rifatto una vita che altro vogliamo aggiungere? Mi spiace io ho molta meno fiducia in altra gente per quello che è adesso non riesco proprio a comprendere che senso abbia praticamente discriminare per queste cose. Predica ancora la lotta armata? ha posizioni ambigue nel giudizio che da su quegli anni? C'è qualche motivo per ritenere che la sua posizione non sia sincera? Non riesco proprio a vederci non dico un caso, manco un pretesto....
jumpermax è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 05-06-2006, 01:16   #58
jumpermax
Senior Member
 
L'Avatar di jumpermax
 
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
Quote:
Originariamente inviato da SaMu
Ma infatti la vergogna non è del D'Elia, che ha scontato la sua pena è un uomo libero e ha diritto a vivere la sua vita.

[anche se come qualcuno ha fatto notare nella lettera non cita neanche una volta le vittime dell'atto per cui è stato condannato e i toni in cui descrive quelle azioni sono al limite del romanzato]

La vergogna è di chi strumentalmente brandisce la clava giustizialista e moralista contro gli avversari, colpevoli [addirittura] di essere "indagati" e "pluriaccusati", mentre con i propri compagni (termine più che mai felice) si dimostra pronto ad una completa e rapida indulgenza.

E' questa la vergogna anche se naturalmente chi la porta non accetta di ammetterla, perchè vorrebbe dire accettare che i propri giudizi sono dettati da logiche puramente tifose e non da una presunta (presuntissima) morale o menchemeno ragione politica.
Bene quindi immagino che tu che come me ti sei sempre schierato contro la clava giustizialista non mancherai di difendere D'Elia nel resto della discussione... non vorrei che qualcuno pensasse che i tuoi giudizi sono dettati da logiche pureamente tifose e non da una presunta (presuntissima) morale o menchemeno ragione politica...
jumpermax è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 05-06-2006, 01:32   #59
CYRANO
Senior Member
 
L'Avatar di CYRANO
 
Iscritto dal: May 2000
Città: Vicenza
Messaggi: 20007
Quote:
Originariamente inviato da jumpermax
la trasparenza direi che c'è in pieno. E' l'assenza di macchie che trovo incomprensibile. C'è scritto che la pena deve riabilitare il detenuto? Il suo è un esempio di funzionamento del sistema, mi pare che il concetto l'abbia capito molto bene. E dopo che il debito l'ha pagato e si è rifatto una vita che altro vogliamo aggiungere? Mi spiace io ho molta meno fiducia in altra gente per quello che è adesso non riesco proprio a comprendere che senso abbia praticamente discriminare per queste cose. Predica ancora la lotta armata? ha posizioni ambigue nel giudizio che da su quegli anni? C'è qualche motivo per ritenere che la sua posizione non sia sincera? Non riesco proprio a vederci non dico un caso, manco un pretesto....
ho capito .
chiarisco il concetto un detenuto riabilitato , imho , ha diritto ad avere una vita normale.
Pero' c'e' il problema della fedina penale sporca. che rimane o no ?
ecco..secondo me in politica dovrebbero entrarci e restarci solo persone con fedina penale totalmente pulita , linda , luccicante come il cranio di galliani .
Perche' in questo periodo di scarsa fiducia , da parte del popolo , nelle istituzioni , io non voglio avere nessun dubbio su chi mi governa. nessuno nessuno ( vabbeh in linea di principio potrei avere maggiori dubbi verso persone "linde"..ma non divaghiamo ).
Ossia , un politico mi deve presentare il suo biglietto da visita completamente esente da denunce e condanne.
tutto qui.


Ciaozzz
__________________
FINCHE' C'E' BIRRA C'E' SPERANZA !!!
CYRANO è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 05-06-2006, 01:42   #60
roverello
Senior Member
 
Iscritto dal: Feb 2001
Città: Forlì
Messaggi: 269
Quote:
Originariamente inviato da jumpermax
la trasparenza direi che c'è in pieno. E' l'assenza di macchie che trovo incomprensibile. C'è scritto che la pena deve riabilitare il detenuto? Il suo è un esempio di funzionamento del sistema, mi pare che il concetto l'abbia capito molto bene. E dopo che il debito l'ha pagato e si è rifatto una vita che altro vogliamo aggiungere? Mi spiace io ho molta meno fiducia in altra gente per quello che è adesso non riesco proprio a comprendere che senso abbia praticamente discriminare per queste cose. Predica ancora la lotta armata? ha posizioni ambigue nel giudizio che da su quegli anni? C'è qualche motivo per ritenere che la sua posizione non sia sincera? Non riesco proprio a vederci non dico un caso, manco un pretesto....
Sono d'accordo con te, ogni tanto.
Il problema sta nella visione della funzione della pena: riabilitativa o vendicativo/forcaiola.
Chi non crede alla funzione riabilitativa ha certamente difficoltà ad accettare il concetto che una volta espiata la pena che un tribunale gli ha irrorato, la persona ha diritto di farsi una vita.
roverello è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
 Rispondi


FUJIFILM X-T30 III, la nuova mirrorless compatta FUJIFILM X-T30 III, la nuova mirrorless compatta
Oracle AI World 2025: l'IA cambia tutto, a partire dai dati Oracle AI World 2025: l'IA cambia tutto, a parti...
Micron e millisecondi: la piattaforma ServiceNow guida l'infrastruttura IT di Aston Martin F1 Micron e millisecondi: la piattaforma ServiceNow...
ASUS GeForce RTX 5080 Noctua OC Edition: una custom fenomenale, ma anche enorme ASUS GeForce RTX 5080 Noctua OC Edition: una cus...
Dreame Aqua10 Ultra Roller, la pulizia di casa con un rullo Dreame Aqua10 Ultra Roller, la pulizia di casa c...
Ferrari F76: la prima hypercar NFT segna...
Am9080, sono passati 50 anni dal primo p...
Inquinamento record a Nuova Delhi: il go...
Il Giappone e il 'fetish' per i dischi o...
AMD presenterà il Ryzen 5 7500X3D...
Un aspirapolvere intelligente diventa un...
Il nuovo M5 fa la differenza anche nel g...
Le AirPods ora sono in grado di rilevare...
Oggi su Amazon succede di tutto: sconti ...
'Copilot Gaming mi spiava!': le accuse d...
Mova P50 Pro Ultra, robot aspirapolvere ...
Speciale action cam: doppio sconto solo ...
Eureka J15 Ultra conquista Amazon: aspir...
Game Pass è sempre più ric...
20 milioni di utenti contro Apple: grand...
Chromium
GPU-Z
OCCT
LibreOffice Portable
Opera One Portable
Opera One 106
CCleaner Portable
CCleaner Standard
Cpu-Z
Driver NVIDIA GeForce 546.65 WHQL
SmartFTP
Trillian
Google Chrome Portable
Google Chrome 120
VirtualBox
Tutti gli articoli Tutte le news Tutti i download

Strumenti

Regole
Non Puoi aprire nuove discussioni
Non Puoi rispondere ai messaggi
Non Puoi allegare file
Non Puoi modificare i tuoi messaggi

Il codice vB è On
Le Faccine sono On
Il codice [IMG] è On
Il codice HTML è Off
Vai al Forum


Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 08:35.


Powered by vBulletin® Version 3.6.4
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Served by www3v