Inquinamento record a Nuova Delhi: il governo locale tenta la strada della pioggia artificiale
Nuova Delhi ha testato per la prima volta la pioggia artificiale per ridurre lo smog, utilizzando aerei che rilasciano sostanze chimiche nelle nubi. Il progetto di cloud seeding, sostenuto dal governo locale, suscita però forti critiche: gli esperti ne dubitano l'efficacia e avvertono dei possibili rischi ambientali e sanitari.
di Manolo De Agostini pubblicata il 27 Ottobre 2025, alle 06:31 nel canale Scienza e tecnologiaLe autorità di Nuova Delhi hanno avviato un progetto sperimentale di pioggia artificiale per ridurre l'inquinamento atmosferico che ogni anno soffoca la capitale indiana. L'iniziativa, promossa dal governo regionale guidato dal Bharatiya Janata Party (BJP), mira a indurre precipitazioni tramite la tecnica del cloud seeding, già utilizzata in altri Paesi per combattere siccità e incendi.
Durante il primo test, realizzato in collaborazione con l'Indian Institute of Technology Kanpur, un piccolo aereo Cessna ha disperso in atmosfera dei razzi di semina contenenti sostanze chimiche in grado di favorire la condensazione dell'umidità. Sebbene non sia stato specificato con certezza quale composto sia stato impiegato, in genere si utilizzano ioduro d'argento o cloruro di sodio, materiali con una struttura simile a quella del ghiaccio che stimolano la formazione di gocce d'acqua all'interno delle nubi.
Il ministro dell'Ambiente di Delhi, Manjinder Singh Sirsa, ha confermato che la prima missione di prova è avvenuta con successo nel quartiere di Burari, a nord della città. La prima pioggia artificiale ufficiale potrebbe arrivare, secondo il capo del governo locale Rekha Gupta, entro il 29 ottobre, se le condizioni meteorologiche si manterranno favorevoli.

L'esperimento arriva in un momento estremamente critico: subito dopo il festival di Diwali, quando i livelli di PM2.5 hanno raggiunto valori oltre 56 volte superiori ai limiti raccomandati dall'OMS. Con una popolazione di oltre 30 milioni di abitanti, la metropoli è da anni in cima alle classifiche mondiali per inquinamento atmosferico, aggravato da traffico intenso, industrie, combustione di residui agricoli e condizioni climatiche che intrappolano le polveri sottili nei bassi strati dell'aria.
Non mancano però le critiche. Due studiosi del Centre for Atmospheric Sciences di Delhi, Shahzad Gani e Krishna AchutaRao, hanno definito il progetto un "espediente", paragonandolo alle torri antismog installate in passato e poi giudicate inefficaci. "È un caso da manuale di scienza applicata male e di etica ignorata", si legge sul Guardian.
Secondo i ricercatori, il cloud seeding non affronta le cause strutturali dell'inquinamento e potrebbe introdurre rischi ambientali poco studiati, legati all'uso ripetuto di sostanze chimiche come l'ioduro d'argento.
Gli esperti sottolineano inoltre che la tecnica richiede la presenza di nuvole adatte, spesso assenti durante i mesi invernali, quando lo smog raggiunge i livelli più critici. Anche nei casi in cui funzioni, l'effetto sulla qualità dell'aria potrebbe essere solo temporaneo e localizzato.
Introdotta negli anni '40, la tecnologia del cloud seeding è già stata sperimentata in diversi Paesi per mitigare la siccità, disperdere la nebbia o spegnere incendi boschivi, ma i risultati restano controversi. Alcuni studi ne mettono in dubbio l'efficacia anche nelle aree bersaglio, e mancano ricerche approfondite sugli effetti a lungo termine sulla salute e sull'agricoltura.
Mentre la capitale indiana si prepara dunque a osservare la sua prima pioggia artificiale (sempre se arriverà…), rimane aperto il dibattito sul confine tra innovazione scientifica e interventi artificiali sul clima.










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31 Commenti
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Secondo me non è manco un problema di crescita ma proprio di mentalità di razzo.
Guarda la Cina, cresce quasi altrettanto in fretta ma ha adottato delle politiche molto più ecologiche, non al 100% per carità ma l'aria delle città cinesi è migliorata enormemente negli ultimi decenni.
Direi che alla crescita è mancata l'evoluzione.
PS
Redazione, perchè mettete la foto di un aereo, quando l'inquinamento è dovuto da attività a terra?!?
Suvvia... webcam
Non ce li toglieremo piú di dosso.
Fate questo esperimento:
StreetView sull'India, atterrate su una strada a CASO, guardate in che codizioni e'. (e'un trend anche sui social)
L'india invece e' proprio fuori parametro.
Certo, fanno continui spot sulla mobilita' elettrica e le energie rinnovabili, ma sono appunto spot.
Redazione, perchè mettete la foto di un aereo, quando l'inquinamento è dovuto da attività a terra?!?
(leggere almeno il sottotitolo?)
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