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Old 28-07-2005, 13:00   #21
DevilsAdvocate
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Beh per l'Italia non ci sara' piu' l'elettronica ma c'e' il tessile.... e se siete informati
saprete gia' che sta succedendo con la concorrenza cinese.
Possiamo stare qua ore a dirci "ecco il risultato di 2000 scioperi ed un Italia
sindacalista" e "cosi' impariamo a non intervenire quando la gente muore di fame".
Qualcuno puo' tirar fuori anche la differenziazione delle gabbie salariali tra nord e
mezzogiorno.(proposta piu' volte tirata fuori e mai applicata per aumentare
l'occupazione al sud).

Fatto sta che se non troviamo alla svelta soluzioni, tra tasse sull'IT, tasse alle
aziende, scioperi, le aziende cinesi ci inghiottiranno (loro gli scioperanti non li
licenziano, ci passano sopra coi carri armati.... sfido che in Cina non sciopera
nessuno)
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Old 28-07-2005, 13:05   #22
DevilsAdvocate
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Originariamente inviato da Fiero
Sapete chi si è accaparrato praticamente TUTTO l'acciaio mondiale?
La Cina.

Sapete qual è praticamente l'unico paese con cui stanno lavorando moltissime (ma proprio moltissime) aziende di trasformazione italiane?
Sempre la Cina.

In altre parole loro ci forniscono le materie prime e sempre loro comprano i prodotti finiti.
Forse questo varra' per le aziende di trasformazione, nel tessile invece
hanno fatto piu' danni della grandine (e se guardi le quote di produzione
Italiane di qualche anno fa, ti accorgi che il tessile stava un ordine
di grandezza sopra). Ad oggi stanno fallendo negozi e catene che si basavano
esclusivamente sul tessile, nel giro di qualche anno arriveranno anche
agli altri campi (l'IT e' la nostra ultima preoccupazione....)
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Old 28-07-2005, 13:25   #23
ImperatoreNeo
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L'Avatar di ImperatoreNeo
 
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"Originariamente inviato da: ImperatoreNeo
Basterebbe che i governi prevedessero tagli fiscali solo per le aziende che mantengono la produzione all'interno dell'area Euro o Usa..


che c'entrano gli USA?"


Perchè... la Asustek non è internazionale? Non ha sede e stabilimenti anche in USA? Immagino che spostando la produzione la toglieranno da Europa e USA.. O no?

Ultima modifica di ImperatoreNeo : 28-07-2005 alle 13:45.
ImperatoreNeo è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 28-07-2005, 13:52   #24
jappilas
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L'Avatar di jappilas
 
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Originariamente inviato da ImperatoreNeo
"Originariamente inviato da: ImperatoreNeo
Basterebbe che i governi prevedessero tagli fiscali solo per le aziende che mantengono la produzione all'interno dell'area Euro o Usa..


che c'entrano gli USA?"


Perchè... la Asustek non è internazionale? Non ha sede e stabilimenti anche in USA? Immagino che spostando la produzione la toglieranno da Europa e USA.. O no?
mi risulta che asustek, come tutti gli altri produttori di MB, siano Taiwanesi come sede centrale, e tengano in USA ed Europa (di solito in Germania e Olanda) solo unità distaccate, logistiche e distributive, non produttive...
__________________
Jappilas is a character created by a friend for his own comic - I feel honored he allowed me to bear his name
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Let her image remind of her story, and of the emotions that flew from my heart when i assisted to her Fate
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Old 28-07-2005, 14:32   #25
Fiero
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L'Avatar di Fiero
 
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Quote:
Originariamente inviato da DevilsAdvocate
Forse questo varra' per le aziende di trasformazione, nel tessile invece
hanno fatto piu' danni della grandine (e se guardi le quote di produzione
Italiane di qualche anno fa, ti accorgi che il tessile stava un ordine
di grandezza sopra). Ad oggi stanno fallendo negozi e catene che si basavano
esclusivamente sul tessile, nel giro di qualche anno arriveranno anche
agli altri campi (l'IT e' la nostra ultima preoccupazione....)
Verissimo anche questo!

Quello che volevo sottolineare era che è palesemente troppo semplicistico pensare di risolvere il problema mettendo una semplice tassa...
Fiero è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 28-07-2005, 14:55   #26
scorpionkkk
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L'Avatar di scorpionkkk
 
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Originariamente inviato da marcoland
Sì, turismo, agricoltura, artigianato, trasformazioni e cervelli.
Il problema è, da un fronte, chi ha il potere e dall'altro chi si approfitta della solidarietà concessa.

il turismo è difficile rubarlo esportando le aziende...il nostro problema è che non lo sfruttiamo e lasciamo che altri sfruttino il poco che hanno.
l'agricoltura ha lo stesso andamento...non credo che i produttori di arance di sicilia sposteranno la produzione in cina.
per l'artigianato vale lo stesso identico discorso.
ed infine anche le trasformazioni..che alla fine sono dei semplici servizi.

I cervelli non vengono prodotti più..almeno negli ultimi anni vista la riforma universitaria..e quelli prodotti se ne vanno fuori lasciando il campo agli azzeccagarbugli nostrani.
Ingegneri,Chimici,Biologi,Fisici..se ne vanno tutti..non perchè fuori ci sia la manna dal cielo..ma semplicemente perchè fuori qualcuno sfrutta gli argomenti per cui hanno studiato tanto mentre qui non li sfrutta nessuno e il know how si disperde nei meandri di società come Finmeccanica o Telecom o nelle prosperose aziende di consulenza..

Come vedi..ribadisco..c'è ben poco da perdere..
scorpionkkk è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 28-07-2005, 15:03   #27
scorpionkkk
Senior Member
 
L'Avatar di scorpionkkk
 
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Città: Roma
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Originariamente inviato da DevilsAdvocate
Forse questo varra' per le aziende di trasformazione, nel tessile invece
hanno fatto piu' danni della grandine (e se guardi le quote di produzione
Italiane di qualche anno fa, ti accorgi che il tessile stava un ordine
di grandezza sopra). Ad oggi stanno fallendo negozi e catene che si basavano
esclusivamente sul tessile, nel giro di qualche anno arriveranno anche
agli altri campi (l'IT e' la nostra ultima preoccupazione....)
Si ma il tessile non è il mondo intero..non possiamo lamentarci della Cina perchè ci frega mercato sul tessile..dobbiamo lamentarci col nostro paese perchè abbiamo solo quello.

Li c'è solo un basso costo del lavoro ad attirare le aziende e niente di più.Tant'è che i cinesi hanno tentato e tentano ancora di imporsi a livello scientifico internazionale con centinaia di pubblicazioni che letteralmente inondano il pianeta ma che cmq restano di bassa qualità...ed infatti le aziende vi spostano la produzione...quando si tratta invece di creare nuovi prodotti non li fanno certo in Cina.

La soluzione? Boh..non credo ci sia..semplicemente presto o tardi i cinesi pretenderanno qualcosa di più e si occidentalizzeranno come è avvenuto con Taiwan..
scorpionkkk è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 28-07-2005, 15:39   #28
levilic
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Messaggi: 86
chissa perchè fregano sempre me eheh

cio' che adesso succede con la cina è sempre successo: i capitalisti (chi detiene i capitali per la produzione) ragionano per i loro profitti se ne fregano delle conseguenza delle loro scelte.Ossia in soldoni visto che non possono limare i prezzi delle materie prime, dei macchinari, dell'energia comprimono l'unica voce comprimibile: il salario degli operai (sia diretto, soldi, che indiretto, diritti dal sanitario allo scolastico) in questo modo riducono il prezzo del prodotto e lo vendono esportandolo. Ora fanno lo stesso con la cina vi producono i prodotti e li esportano da noi. C'è un piccolo neo che tutta la storia ci ha insegnato: che se gli operai non hanno potere di acquisto le merci rimangono sugli scaffali e il gioco del ribasso internazionalizzandosi taglia drasticamente il potere di acquisto degli operai nel mondo ossia taglia la capacita di assorbimento del mercato per le merci. Indi per cui come al solito ora la cina tira ma presto arrivera un livello di saturazione (dato dalla caduta della capacità di assorbimento delle merci) Questo perchè il vero problema delle crisi che ci attanagliano sono crisi paradossali di iperproduzione ossia produciamo sempre piu di quanto si riesca ad assorbire. Una amara riflessione per recuperare il gap economico con l'europa gli usa hanno intrapreso la guerra in iraq ( infatti hanno predominanza militare ma non economica) e le ultime serie crisi di espansione del mercato mondiale sono state risolte con due guerre mondiali ( e relativa ridistribuzione dei mercati ).
Insomma la vedo dura
ciauz
levilic è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 28-07-2005, 16:11   #29
ImperatoreNeo
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L'Avatar di ImperatoreNeo
 
Iscritto dal: Aug 2004
Città: Verona
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"mi risulta che asustek, come tutti gli altri produttori di MB, siano Taiwanesi come sede centrale, e tengano in USA ed Europa (di solito in Germania e Olanda) solo unità distaccate, logistiche e distributive, non produttive..."


Strano... Forse perchè conveniva andare a Taiwan? No?
ImperatoreNeo è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 28-07-2005, 16:31   #30
levilic
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Iscritto dal: Jan 2001
Messaggi: 86
per imperatore

hai perfettamente ragione )
corsa al ribasso per la mano d'opera ( con i processi automatizzati che che se ne dica sono sempre meno le persone formate in senzo professionale per gli altri basta una formazione del tipo "quando succede questo fai cosi")
ps con buona pace per chi è convinto che per essere competitivi si debba puntare sulla tecnologia:
la ricerca è ristretta come impiego di risorse umane e necessita di grandi capacita e competenze ( i famosi scienziati pazzi) sia per il prodotto in se che per i sistemi di produzione (leggi macchinari) quindi la si fa dove questa competenza è meglio gestita ( leggi occidente)
ma la produzione necessita di una massa di mano d'opera poco "professionale" controllata rigidamente da un gruppo di controllo questo si competente e da una serie di routine di comportamento standardizzate che non lascino liberta all'operaio ( es se ti metti le dita nel naso prima di toccare la scheda prima ti licenzio poi te le lavi) e quindi puoi fare il giochino della contrazione del prezzo finale del prodotto

levilic è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 28-07-2005, 20:50   #31
JohnPetrucci
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L'Avatar di JohnPetrucci
 
Iscritto dal: Sep 2002
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Originariamente inviato da levilic
cio' che adesso succede con la cina è sempre successo: i capitalisti (chi detiene i capitali per la produzione) ragionano per i loro profitti se ne fregano delle conseguenza delle loro scelte.Ossia in soldoni visto che non possono limare i prezzi delle materie prime, dei macchinari, dell'energia comprimono l'unica voce comprimibile: il salario degli operai (sia diretto, soldi, che indiretto, diritti dal sanitario allo scolastico) in questo modo riducono il prezzo del prodotto e lo vendono esportandolo. Ora fanno lo stesso con la cina vi producono i prodotti e li esportano da noi. C'è un piccolo neo che tutta la storia ci ha insegnato: che se gli operai non hanno potere di acquisto le merci rimangono sugli scaffali e il gioco del ribasso internazionalizzandosi taglia drasticamente il potere di acquisto degli operai nel mondo ossia taglia la capacita di assorbimento del mercato per le merci. Indi per cui come al solito ora la cina tira ma presto arrivera un livello di saturazione (dato dalla caduta della capacità di assorbimento delle merci) Questo perchè il vero problema delle crisi che ci attanagliano sono crisi paradossali di iperproduzione ossia produciamo sempre piu di quanto si riesca ad assorbire. Una amara riflessione per recuperare il gap economico con l'europa gli usa hanno intrapreso la guerra in iraq ( infatti hanno predominanza militare ma non economica) e le ultime serie crisi di espansione del mercato mondiale sono state risolte con due guerre mondiali ( e relativa ridistribuzione dei mercati ).
Insomma la vedo dura
ciauz
Condivido pienamente la tua riflessione, ogni tanto in questo forum si trova qualcuno che riesce ad andare oltre le apparenze(vd. guerra in Iraq e iperproduzione).
__________________
i5 3570K@4700Mhz@Corsair H100i Gigabyte Z77X UD3H Corsair Vengeance 1600Mhz 16Gb HD 7950 Windforce 3@1200/1600Mhz SSD Samsung 840 Pro 128Gb + SSD Verbatim 128Gb + 9,5 Tb storage su h.d. Corsair TX850W Scythe Kaze Q8 CM HAF 922 Benq GW2750HM CM Storm Trigger Logitech MX518 TRATTATIVE SUL MERCATINO
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Old 29-07-2005, 09:39   #32
marcoland
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L'Avatar di marcoland
 
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Originariamente inviato da scorpionkkk
il turismo è difficile rubarlo esportando le aziende...il nostro problema è che non lo sfruttiamo e lasciamo che altri sfruttino il poco che hanno.
l'agricoltura ha lo stesso andamento...non credo che i produttori di arance di sicilia sposteranno la produzione in cina.
per l'artigianato vale lo stesso identico discorso.
ed infine anche le trasformazioni..che alla fine sono dei semplici servizi.

I cervelli non vengono prodotti più..almeno negli ultimi anni vista la riforma universitaria..e quelli prodotti se ne vanno fuori lasciando il campo agli azzeccagarbugli nostrani.
Ingegneri,Chimici,Biologi,Fisici..se ne vanno tutti..non perchè fuori ci sia la manna dal cielo..ma semplicemente perchè fuori qualcuno sfrutta gli argomenti per cui hanno studiato tanto mentre qui non li sfrutta nessuno e il know how si disperde nei meandri di società come Finmeccanica o Telecom o nelle prosperose aziende di consulenza..

Come vedi..ribadisco..c'è ben poco da perdere..
Io infatti intendevo proprio dire che è sbagliato il sistema economico italiano. Per essere concorrenti davvero non si deve sempre puntare allo scontro e al confronto testa a testa contro gli altri. La cosa che risulta SEMPRE vincente è fare al meglio ciò che si sa fare. E l'Italia è al top proprio in quelle cose che ho elencato.
Se hai fatto qualche viaggio all'estero avrai notato come i nostri marchi sono copiati (non sto ad elencarti scarpe, vini ecc..) senza pudore e solo per il fatto che c'è scritto Italiano hanno modo di venderli.
Il turismo non lo devi rubare. Forse non capisco cosa intendi, ma non se sai che l'Italia potrebbe incrociare le braccia e camparci di turismo.
Ieri sera, poi, a Superquark parlavano proprio di Agricoltura e diceva che ogni contadino di oggi produce 46 volte quello che produceva un contadino degli anni 30 (e i braccianti sono diminimuiti dal 52% al'8% della popolazione mi sembra). L'agricoltura è un altro settore a cui l'Italia deve dire grazie, ma non vede più nessuno la sua importanza. Comunque non so come faranno a produrre arance in Cina come dici tu, visto che il clima non è proprio lo stesso .
L'Italia ormai tende a copiare il modello industriale degli altri, senza averne le carte (aka risorse), ma l'industria in Italia non c'è! Ci sono medie, piccole o addirittura micro imprese.
Se poi il cervello va a Dublino a fare ricerche per continuare la propria attività fatti suoi. Io rimango in Italia. Concordo sul fatto che la riforma Universitaria fatta da Berlinguer ha creato caos e di quella della Moratti non ne parliamo nemmeno.
Ciao!

EDIT:
scusa, ma stavo tralasciando l'artigianato! Non so se sai che la Ferrari, ad esempio, non era industria prima di diventare Fiat ( ), ma una azienda di artigiani...
Per non parlare delle industrie di trasformazione Italiane che sono in molti campi al vertice. Nella siderurgia, ad esempio, le acciaierie del Lazio o del Nord-Est sono le uniche fornitrici per tutto l'acciaio italiano delle navi (in cui siamo secondi per poco solo al giappone), delle armature delle case e dei ponti italiani e non...
__________________
Jane-Mi hanno detto che il lavoro di polizia è pericoloso Frank-È vero. Per questo ho addosso una bella canna Jane-Non ha paura che possa esplodere? Frank-Ce l'ho spesso questo problema Jane-E come reagisce? Frank-Vado a chiudermi di corsa nel bagno. --- Avere la consapevolezza di ciò che si sa; conoscere d'ignorare quello che non si sa: ecco il vero sapere. Confucio

Ultima modifica di marcoland : 29-07-2005 alle 10:11.
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Old 30-07-2005, 07:25   #33
IL PAPA
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L'Avatar di IL PAPA
 
Iscritto dal: Jan 2004
Città: Padova
Messaggi: 1142
Poveri lavoratori Taiwanesi! è un po' come se i nostri imprenditori spostassero tutto in Corazia e ci dicessero se vogliamo andare in Corazia a lavorare, chissà cosa dicono i sindacati a Taiwan (li hanno poi??!?!)

Ciò che mi preoccupa anche maggiormente è la qualità dei prodotti, abbassano il costo della manodoperaè vero, ma hanno di conseguenza manovalanza al posto di ingegneri, mi preoccupa molto questa cosa, già qc anno fa Asus rimase scottata dal discorso dei condensatori che saltavano su alcune MoBo per AMD, e decise di non acquistare i cinesi a favore dei + costosi (ma qualitativamente superiori) giapponesi; vedo un ulteriore passo indietro sul campo dell'affidabilità.

Asus ha un buon nome (checchè se ne dica il 90% della gente pensa che Asus = qualità) non vorrei che lo sfruttasse per produrre prodotti di qualità infima spacciandoli come di alta qualità.
__________________

Alive in the superunknown
first it steals your mind and the it steals your soul
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Old 30-07-2005, 09:44   #34
Maxese
Junior Member
 
Iscritto dal: Jul 2005
Messaggi: 1
Purtroppo spostare la produzione certo abbassa i costi di produzione.. ma fà rimanere senza stipendio i possibili clienti che acquistano il prodotto qui!
se tutti si spostassero in cina, chi resta a comprare?
La situazione è sfuggita dal controllo!

che tristezza!

Ultima modifica di Maxese : 30-07-2005 alle 10:31.
Maxese è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 30-07-2005, 21:30   #35
asino
Member
 
Iscritto dal: Oct 2003
Messaggi: 137
Quote:
Originariamente inviato da tommy781
normale operazione aziendale su larga scala,io farei lo stesso, sposto la produzione dove la manodopera costa di meno, abbatto i prezzi dei prodotti e vendo di più aumentando i profitti,non ci trovo nulla di strano,che poi non piaccia è un altro discorso.
bravvvviisssimoooo!
dài spostiamo tutto in cina, così paghiamo tutto meno.

ma poi ce li avremo ancora i soldi per comprare tutta quella marea di prodotti a basso costo, o ce li saremo "bruciati" per il caro verdura?

e poi, se le calze e le scarpe non le facciamo in italia perchè in cina costano poco; se le auto le facciamo in polonia o romania perchè hanno le materie prime e sono + vicine ai pozzi di gas o petrolio, qua torniamo tutti a zappare la terra per fare i peperoncini di Soverato o il Vino, che rivenderemo a carissimo prezzo alla cina, ma lì ce lo copieranno e...
maghi dell'economia aziendale,
__________________
A64 3500+ asus nForce4 sli GeForce6600gt 2xSamsung 160gb raid0
asino è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 01-08-2005, 14:27   #36
devilman79
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L'Avatar di devilman79
 
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Messaggi: 194
Quote:
Originariamente inviato da Fiero
Ragazzi non è affatto così facile: non starete mica a sentire le idiozie del carroccio?!?

Loro parlano (come sempre) semplicemente per banali luoghi comuni che propongono soluzioni plausibili solo per chi non vede al là del proprio naso.

Sapete chi si è accaparrato praticamente TUTTO l'acciaio mondiale?
La Cina.

Sapete qual è praticamente l'unico paese con cui stanno lavorando moltissime (ma proprio moltissime) aziende di trasformazione italiane?
Sempre la Cina.

In altre parole loro ci forniscono le materie prime e sempre loro comprano i prodotti finiti.

Vogliamo mettere delle particolari tasse alle merci cinesi in entrata? Ottima idea! Loro agiscono di conseguenza e interrompono i rapporti con il nostro paese. Così l'Italia resta in mutande (nel vero senso della parola) mentre loro si possono sempre rivolgere a Spagna, Germania, Francia, Inghilterra, Stati Uniti... Etc etc.
Una mossa da illuminati, non c'è che dire...


Il fatto è che hanno un mercato interno praticamente infinito, da cui ricavano enormi profitti che possono investire in occidente come gli pare.
Per ora sono ancora parecchio indietro dal punto di vista della preparazione del personale (un ingegnere cinese ha la stessa reattività intellettiva di mia nonna 94enne), quindi sono costretti ad importare tecnologia e servizi annessi. Aspettate però una dozzina d'anni ed anche il loro livello di istruzione cambierà radicalmente.

E' certamente vero che la condizione del personale cinese è imparagonabile alla nostra e che siamo anni luce avanti a loro dal punto di vista dei diritti dei lavoratori, ma non è affatto semplice esportare diritti in un paese così soffocato dal regime.

La situazione è molto complessa, altrochè...
guarda che non è solo il "carroccio" che ne parla riguardo ai dazi!! è tutta la comunità europea!!! e gli stati uniti li hanno già messi da un po', per cercare di risollevare la loro economia e combattere la concorrenza cinese.
quindi se i dazi vengono messi sia dall'europa che dagli USA, secondo te la Cina interromperà i rapporti con tutti?? è come tagliarsi le b_lle da sola, visto che europa e Usa rappresentano i principali mercati di esportazione della Cina!!

e la questione dell'accaparramento dell'acciaio da parte della Cina, è solo una favoletta che ci hanno raccontato le acciaierie statunitensi, francesi e tedesche per poter alzare il prezzo di vendita dell'acciaio!!!!! (fidati, io ci lavoro nel settore siderurgico e queste cose le sanno tutti) infatti il prezzo dell'acciaio è raddoppiato negli ultimi 2 anni!! (il prezzo dei tubolari di acciaio è addirittura quasi triplicato!!!)

ma secondo te se i dazi non vanno bene, cosa faresti per arginare questa nascente crisi economica?? (e dico nascente perchè siamo solo agli inizi, purtroppo!!!)

Ultima modifica di devilman79 : 02-08-2005 alle 09:39.
devilman79 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 01-08-2005, 14:35   #37
devilman79
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Originariamente inviato da levilic
cio' che adesso succede con la cina è sempre successo: i capitalisti (chi detiene i capitali per la produzione) ragionano per i loro profitti se ne fregano delle conseguenza delle loro scelte.Ossia in soldoni visto che non possono limare i prezzi delle materie prime, dei macchinari, dell'energia comprimono l'unica voce comprimibile: il salario degli operai (sia diretto, soldi, che indiretto, diritti dal sanitario allo scolastico) in questo modo riducono il prezzo del prodotto e lo vendono esportandolo. Ora fanno lo stesso con la cina vi producono i prodotti e li esportano da noi. C'è un piccolo neo che tutta la storia ci ha insegnato: che se gli operai non hanno potere di acquisto le merci rimangono sugli scaffali e il gioco del ribasso internazionalizzandosi taglia drasticamente il potere di acquisto degli operai nel mondo ossia taglia la capacita di assorbimento del mercato per le merci. Indi per cui come al solito ora la cina tira ma presto arrivera un livello di saturazione (dato dalla caduta della capacità di assorbimento delle merci) Questo perchè il vero problema delle crisi che ci attanagliano sono crisi paradossali di iperproduzione ossia produciamo sempre piu di quanto si riesca ad assorbire. Una amara riflessione per recuperare il gap economico con l'europa gli usa hanno intrapreso la guerra in iraq ( infatti hanno predominanza militare ma non economica) e le ultime serie crisi di espansione del mercato mondiale sono state risolte con due guerre mondiali ( e relativa ridistribuzione dei mercati ).
Insomma la vedo dura
ciauz
quoto al 100%!!
gli usa nel ventesimo secolo non hanno quasi mai smesso di fare guerre!!!
è sempre stato così e sempre lo sarà!
terminata la 2° guerra mondiale è andata in corea, poi vietnam e guerra fredda fino al 1989(con la caduta del comunismo russo), poi con l'iraq nel 1991.
dal 1991 al 2001 è rimasta relativamente calma rispetto al passato, ed infatti l'economia stava entrando in crisi!! così ha preso al volo la tragica occasione delle torri gemelle e ha attaccato afganistan e iraq, così la loro economia, grazie al petrolio iracheno a buon prezzo sta di nuovo prendendo il volo!!!
è così!! è una bruttissima realtà, ma le guerre, e le relative ricostruzioni di interi paesi devastati, hanno sempre risollevato l'economia!!

Ultima modifica di devilman79 : 01-08-2005 alle 14:41.
devilman79 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 01-08-2005, 18:22   #38
mjordan
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Originariamente inviato da DevilsAdvocate
inquietante...
Già... E' la stessa sensazione che ho provato io leggendo la news...
mjordan è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 01-08-2005, 18:26   #39
mjordan
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C'è qualcuno competente di materie economiche che mi spiegherebbe cosa potrebbe comportare spostare tutte queste catene di produzione in Cina per l'Europa? Sento che c'e' chi dice che non comporta alcun problema, chi invece che dichiara catastrofe.
Un po di luce, please.
mjordan è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 02-08-2005, 09:55   #40
devilman79
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Originariamente inviato da mjordan
C'è qualcuno competente di materie economiche che mi spiegherebbe cosa potrebbe comportare spostare tutte queste catene di produzione in Cina per l'Europa? Sento che c'e' chi dice che non comporta alcun problema, chi invece che dichiara catastrofe.
Un po di luce, please.
ciao mjordan, mi unisco anche io alla tua richiesta di chiarimenti economici, sperando che qualcuno ci illumini!!
ciao!
devilman79 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
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