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Old 18-06-2009, 14:14   #21
harbinger
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Originariamente inviato da Edo4444 Guarda i messaggi
Ovvio che non sono di privati, sono cifre che girano a livello governativo.

C'è qualcosa di grosso sotto credo, probabilmente è per questo che tutto è affossato.

Tra l'altro il governo USA non ha fatto un briciolo di esternazioni sull'argomento.. molto strano.

Temo che sia tutto più semplice. I bond miliardari falsi sono più comuni di quel che credevo anche io. Prendiamo una notizia dal sito della polizia di Hong Kong:
http://www.police.gov.hk/pprb/peb/english/081308_e.html

Parrebbe esistere un mercato, per il quale fatico a immaginare un fine ulteriore al collezionismo, che compravende questo tipo di titoli falsi.
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Old 18-06-2009, 14:26   #22
Edo4444
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Originariamente inviato da harbinger Guarda i messaggi
Temo che sia tutto più semplice. I bond miliardari falsi sono più comuni di quel che credevo anche io. Prendiamo una notizia dal sito della polizia di Hong Kong:
http://www.police.gov.hk/pprb/peb/english/081308_e.html

Parrebbe esistere un mercato, per il quale fatico a immaginare un fine ulteriore al collezionismo, che compravende questo tipo di titoli falsi.
Può essere ma allora cosa costa dire con un comunicato che anche quelli trovati in Italia siano falsi?

Non ci vuole molto a capire se un titolo del genere sia falso o meno.. invece qui ci stanno mettendo troppo tempo..
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Old 18-06-2009, 18:57   #23
mamo139
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piu che altro come si smercia un titolo da un miliardo di dollari falso?? voglio dire chi si occupa di incassare un miliardo di dollari spero controlli per bene l'autenticità no?
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Old 18-06-2009, 19:29   #24
-kurgan-
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...quindi non pagheremo tasse per i prossimi dieci anni?
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Old 19-06-2009, 07:45   #25
23_Alby23
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L'Italia e' uscita dalla crisi internazionale grazie a questi titoli

Ah gia', non e' cosi'... allora deve esserci qualcosa di strano...
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Old 19-06-2009, 07:48   #26
trallallero
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Può essere ma allora cosa costa dire con un comunicato che anche quelli trovati in Italia siano falsi?

Non ci vuole molto a capire se un titolo del genere sia falso o meno.. invece qui ci stanno mettendo troppo tempo..
Infatti son curioso anch'io ma non si sente più niente.
Mi stanno chiedendo novità anche i miei colleghi crucchi (la notizia è apparsa anche su spiegel.de) visto che si parla di 1/3 di quello che la Germania ha speso nel 2008, mica bruscolini.
Se son falsi ce lo dicano, almeno non ci pensiamo più.
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Old 20-06-2009, 12:33   #27
Edo4444
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CHIASSO - Nuovi sviluppi nella misteriosa vicenda dei titoli sequestrati a Chiasso nei giorni scorsi. Secondo quanto riportato da Wall Street Italia, che cita fonti del Financial Times, i titoli sono contraffatti, probabilmente opera della Mafia siciliana e di funzionari corrotti della banca centrale venezuelana. Titoli che probabilmente servivano per aprire linee di credito con le banche.
Ti-Press Francesca Agosta
Ti-Press Francesca Agosta


Mistero infittitosi dopo che giovedi' un blog italiano ha citato il colonnello Rodolfo Mecarelli della polizia finanziaria di Como, il quale ha reso noto che i due sospetti, che presentavano passaporti giapponesi ma la cui provenienza dal paese del Sol Levante non era certa, sono stati rilasciati.

"Sono tutti falsi, e’ ovvio. Pensate che nemmeno i titoli circolanti raggiungono quel valore", ha detto Mckayla Braden, senior adviser per gli affari pubblici all’Ufficio del Debito Pubblico del Dipartimento del Tesoro Usa. "Questo genere di scam sta andando avanti da anni".

Il Tesoro degli Stati Uniti non emette fisicamente titoli di Stato da ormai vent'anni, tuttavia vengono emesse obbligazioni di risparmio in formato cartaceo. Contattato a Washington dal giornale finanziario britannico, un funzionario dei servizi segreti americani ha detto che l’agenzia che sta collaborando con le autorita’ italiane ritiene che i titoli non siano autentici. La Banca centrale venezuelana, nel frattempo, respinge ogni accusa di complicità.

La vicenda potrebbe essere collegata alla gigantesca truffa da 1 miliardo di dollari orchestrata dalla Mafia con l’aiuto di alcuni funzionari corrotti della banca centrale venezuelana, che ha portato all'arresto di venti persone in quattro Paesi differenti.
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Old 20-06-2009, 19:47   #28
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Comunque meglio così
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Old 21-06-2009, 00:24   #29
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Comunque meglio così
http://www.tio.ch/aa_pagine_comuni/a...ito=1&idtipo=3
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Old 23-06-2009, 13:41   #30
Special
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Old 29-06-2009, 21:39   #31
Lorekon
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UPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPP

http://www.dagospia.com/rubrica-4/bu...icolo-7364.htm
(riprende un pezzo della Stampa)

Si va dal complotto della Nord Corea per destabilizzare i mercati internazionali a un'oscura trama del governo giapponese per mettere in ginocchio l'America. Dal tentativo del governo Usa di far sparire un tesoretto nato da titoli finanziari problematici, fino a un gigantesco riciclaggio della mafia.

Nella blogosfera il giallo impazza e la strana storia dei titoli di Stato americani dal valore stratosferico di 134 miliardi di dollari (90 miliardi di euro, l'uno per cento del pil Usa) trovati nel doppiofondo di una valigia in mano a due insospettabili cinquantenni giapponesi, sta assumendo i toni di una leggenda metropolitana. Di cui, per altro, si stanno occupando autorevoli media americani e giapponesi: da due settimane puntano la loro attenzione sul palazzo di giustizia di Como.

Quasi subito gli investigatori hanno fatto sapere che per quei titoli monetari - suddivisi nella valigia in 10 bond Usa da un miliardo di dollari e 249 da 500 milioni - sussistevano dubbi sull'autenticità. Sensazione confermata dagli esperti della Federal Reserve americana ai quali sono stati inviati campioni per una verifica, tramite il consolato a Milano. «Titoli di quel valore non sono mai stati emessi dagli Usa e sono sicuramente falsi», spiega Darrin Blackford, portavoce del Servizio segreto americano. «Falsi, non c'è dubbio», insiste Stephen Meyerhardt, portavoce del Dipartimento del Debito pubblico a Washington.

A Como, invece, non c'è alcuna ufficialità. La procura tace: si attende una relazione definitiva degli esperti Usa, nella settimana prossima potrebbe essere emesso un comunicato. Alla Finanza confermano quanto detto dagli americani, che però potrebbero avere interesse a dichiarare la falsità dei titoli, destinandoli all'inceneritore. Perché se fossero veri, se ne potrebbe dedurre che qualche grande detentore di liquidità internazionale - come uno Stato - non abbia più fiducia nel dollaro quale moneta di riserva. E le conseguenze sul sistema finanziario sarebbero devastanti.

A Chiasso
La mattina del 4 giugno i finanzieri fermano alla frontiera di Chiasso due distinti signori giapponesi che scendono da un treno affollato di pendolari, in arrivo da Milano. Impossibile non notarli e alla frontiera sanno il fatto loro. Non è la prima volta che portavalori stranieri e italiani vengono pizzicati con valigie piene di soldi e, più frequentemente, di titoli del Tesoro provenienti da mezzo mondo, generalmente falsi.

Servono per mettere in piedi truffe finanziarie. I militari controllano le valigie e sotto la biancheria sparpagliata compare un doppiofondo in cui sono conservati i bond americani. Sembra la solita storia ma questa volta la cifra contrabbandata è pazzesca: 134 miliardi e 500 milioni di dollari. Chi mai potrebbe trattare pezzature del genere? Per quale truffa? Le domande s'accavallano: chi sono davvero i due giapponesi? Dov'erano diretti? I due, pare, appartengono a una fondazione pubblica legata a Tokyo. Appena fermati avrebbero dichiarato che quei bond sono veri «ma senza valore commerciale».

La Finanza sequestra il malloppo e identifica i due orientali che, come prevede la legge, vengono denunciati a piede libero (e saranno presto interrogati in procura). Finché non sarà stabilito se si tratta di titoli veri o falsi non si potrà contestare loro alcun reato. Se i bond fossero falsi l'ipotesi sarebbe di traffico di denaro falso in territorio nazionale e tentata truffa: una condanna da niente.

Se invece fossero autentici, per l'Italia sarebbe come aver vinto la più grande lotteria della storia: in base alla normativa valutaria, infatti, le autorità giudiziarie avrebbero il diritto di sequestrare il 40% dei valori intercettati eccedenti la franchigia prevista, 10 mila euro. Lo Stato verrebbe a incamerare 38 miliardi di euro: l'equivalente di una robusta Finanziaria che in questi tempi grami renderebbe santo subito il ministro Tremonti. Per il resto del mondo e per gli Usa, invece, si aprirebbero seri problemi.

Ma la Sec (la Consob americana) raffredda subito ogni speranza: i titoli sono falsi. Appare quasi certo che, almeno per quanto riguarda i 10 bond da un miliardo ciascuno, si sia di fronte a contraffazioni. Spiega Meyerhardt che nel mondo il totale dei bond al portatore circolanti non ammonta a più di 105 milioni di dollari. Il fatto è che sui restanti 249 titoli da 500 milioni di dollari l'uno il presunto falsario ha lavorato davvero bene: sono stampati persino su carta filigranata. «Falsi anche questi», si fa sapere in via informale alla Finanza. Rimane il problema: se qualcuno è in grado di falsificare così bene dei titoli di Stato, quanta intossicazione finanziaria c'è in giro per il mondo?

Il sospetto
La mattina del 4 giugno i finanzieri fermano alla frontiera di Chiasso due distinti signori giapponesi che scendono da un treno affollato di pendolari, in arrivo da Milano.
Il controllo
Nel sottofondo della valigia ci sono 134,5 miliardi di dollari in bond, che vengono sequestrati.
Le ipotesi
Se i bond fossero veri si potrebbe trattare di una gigantesca truffa internazionale che potrebbe coinvolgere anche molti Stati.
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Old 14-07-2009, 17:17   #32
kpaso
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in corso lotta tra gli stati

i certificati sono veri

occhio che casino
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Old 14-07-2009, 18:54   #33
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in corso lotta tra gli stati

i certificati sono veri

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sono davvero veri? dove l'hai letto? qualche link?
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Old 15-07-2009, 10:27   #34
cornetto
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Nuovi sviluppi nel giallo dei 134,5 miliardi di dollari sequestrati a due giapponesi. Un intrigo che porta molto in alto
http://www.comedonchisciotte.org/sit...ticle&sid=6104

DI LUIGI GRIMALDI
liberazione.it

E' un intrigo internazionale. Il mistero dei 134,5 miliardi di dollari sequestrati a Chiasso lo scorso 3 giugno è sempre più allarmante e avrebbe origine nella crisi finanziaria giapponese del 1998.
Circolano banconote da un miliardo di dollari l'una ma non emesse dalla Fed. Una storia di finanza parallela con i servizi segreti Usa (e i nostri) in chiaroscuro. I due fermati a Chiasso hanno un nome: Mitsuyoshi Watanabe e Akihiko Yamaguchi, personaggi già abbondantemente "bruciati" in campo finanziario internazionale e coinvolti (nel 2004) nel caso di una emissione non autorizzata di bond giapponesi (i cosiddetti Japanese 57 Series Bond - titoli esclusivamente utilizzati in transazioni intergovernative) del valore di 500 miliardi di yen ognuno. Una operazione in cui si sospetta vi sia stato lo zampino della Cia. Inoltre Yamaguchi è stato indicato da fonti riservate come dirigente del ministero delle finanze giapponese e cognato di Toshiro Muto. Un nome che porta lontano e talmente in alto da far comprendere come mai, dopo un mese e mezzo, ancora non sia stato emesso un solo comunicato ufficiale.



Stati Uniti Giappone e Italia

Stati Uniti, Giappone e Italia appaiono in misura diversa imbarazzati protagonisti di uno scandalo di stato. Il giorno dopo il vertice del G8 dell'Aquila sarebbe arrivata conferma che una speciale commissione sarebbe in arrivo dagli States per stabilire finalmente se i titoli sequestrati, per un importo di dimensioni tali da collocarsi al quarto posto nella classifica dei maggiori creditori degli Usa, dopo la Russia e prima dell'Inghilterra, siano veri o falsi. In ogni caso si tratta del più ingente traffico valutario della storia. Ma dell'arrivo degli "esperti" americani si favoleggia inutilmente sin dal giorno successivo al sequestro di Como.

Anomali traffici di stato

Veri o falsi? Non ha molta importanza: è una cifra in grado di incidere sugli assetti valutari del dollaro. Una eventualità che ha messo in fibrillazione i servizi segreti e le banche centrali di tutto il mondo. La Banca d'Italia non ha voluto rilasciare commenti rinviando la palla al Ministero dell'Economia dove fonti anonime hanno confermato che nella vicenda il profilo valutario è il più preoccupante. In questa faccenda ci sono troppe cose che non funzionano. Tanto per cominciare, quelli sequestrati a Como sono titoli esclusi dalle normali negoziazioni trattandosi di importi e tagli utilizzati nelle transazioni e nei rapporti tra stati e governi e non è credibile che siano stati messi in circolazione per una tentata truffa. Fatto sta che il 3 giugno i finanzieri di Como vanno a colpo sicuro, secondo fonti del Il Giornale , imbeccati dalla Cia che ai primi di maggio avrebbero avvisato i nostri servizi del possibile arrivo in Italia di una valanga di titoli di Stato Usa che "il governo nordcoreano stava cercando di convertire in euro. I nostri servizi allertano così la Guardia di Finanza e i titoli, per un importo che la Corea del Nord non ha mai posseduto, arrivano puntualmente a Chiasso, trasportati da due orientali regolarmente attesi al varco.

I titoli e la pista Americana

Si tratta di 249 titoli. 10 Kennedy Notes da un miliardo di dollari l'uno e 239 titoli del Tesoro Americano da 500 milioni di dollari l'uno. Proprio dai Kennedy Notes arriva il bandolo per iniziare a sbrogliare questa intricatissima matassa. Non si tratta infatti di buoni del Tesoro ma di vera e propria carta moneta. Sissignori, si tratta di biglietti da un miliardo di dollari l'uno. Il fatto è però che l'emissione di tale Biglietto di Stato era, sino al sequestro di Como, se non proprio segreta, almeno non di dominio pubblico. Evidentemente è assai improbabile che un falsario riproduca, con assoluta perfezione (per la Guardia di Finanza si tratta di titoli indistinguibili dagli originali) un biglietto non in circolazione e di cui non è nota l'esistenza. Le super-banconote sarebbero state emesse nel 1998 e non sarebbero garantite dalla Federal Reserve che, in effetti, ha già dichiarato ufficialmente di non aver mai emesso titoli per il valore nominale di un miliardo di dollari.

La Fed non mente

I super-biglietti farebbero parte di una speciale emissione effettuata in base all'ordine esecutivo 11.110, firmato il 4 giugno 1963 dal presidente John Kennedy che aveva restituito al governo Usa il potere di emettere moneta, senza il coinvolgimento del Congresso, garantita attraverso le riserve federali di argento, e senza passare attraverso la Fed. Dopo l'assassinio del Presidente Kennedy l'ordine esecutivo 11.110 cadde in disuso e le banconote emesse dal governo furono ritirate dal mercato. Ma il fatto è che l'ordine esecutivo 11.110 non è mai stato formalmente abrogato. Si stima che nel 1998 il 99% delle banconote in circolazione erano "Banconote della Federal Riserve" mentre l'1% era costituito da "Banconote degli Stati Uniti". Bisogna sapere, per capirci qualcosa, che la stampa dei due tipi di banconote è quasi identica ad eccezione del fatto che una riporta la dicitura "Banconota della Federal Reserve" e l'altra "Banconota degli Stati Uniti". Inoltre, quelle della Federal Reserve hanno marchio e numero di serie verdi, quelle degli Stati Uniti marchio e numero di serie rossi. Basta guardare le foto diffuse dalla Guardia di finanza di Como per rendersi conto che le banconote da un miliardo di dollari sequestrate a Chiasso sono state messe dal Ministero del Tesoro Usa e non dalla Fed.

I consiglieri di Obama e la crisi del 1998

Al 1998 risale la grande crisi dello yen, con l'economia giapponese sull'orlo della bancarotta e il rischio di un tracollo dei mercati finanziari dello stesso tipo di quello che stiamo vivendo oggi.
Una eventualità allora scongiurata dall'intervento del governo americano deciso a sostenere il peso valutario dello yen in caduta libera. Nessuno si ricorda più di quella crisi ma all'epoca intervennero personalmente Rubin, ministro del Tesoro, e il suo vice: Larry Summers, oggi consigliere economico di Barak Obama e all'epoca inviato speciale di Washington nei Paesi nei guai, precipitatosi a Tokio il 18 giugno del 1998 per incontrare il ministro delle Finanze Hikaru Matsunaga e il suo vice, Eisuke Sakakibara, l'uomo conosciuto sui mercati come "Mister Yen".

Una trappola da romanzo

Ora il fatto davvero interessante è che i due giapponesi fermati a Chiasso, con la ciclopica cifra di 134,5 miliardi di dollari, sono personaggi abbondantemente "bruciati" essendo stati coinvolti in un precedente traffico miliardiario di titoli falsi in yen. In più le precauzioni assunte dai due per varcare la frontiera italo-svizzera sono da subito apparse agli investigatori assolutamente inadeguate al valore del traffico messo in atto. Una ingenuità incongruente con il curriculum dei due corrieri nipponici che invece hanno precedenti da professionisti dei traffici finanziari di altissimo livello. Yamaguchi in particolare sembra il personaggio più interessante e intorno al quale potrebbe cominciare a chiudersi il cerchio dei misteri sul "tesoro di Chiasso": se venisse confermato che si tratta di un ex alto funzionario del Ministero del Tesoro giapponese e se il suo nome porta effettivamente a Toshiro Muto i conti potrebbero cominciare a tornare. Toshiro Muto è stato infatti fino a poco tempo fa vice-governatore della Banca del Giappone ma anche, nel 1998, contestatissimo direttore del segretariato generale del ministero delle finanze di Hikaru Matsunaga e di Eisuke Sakakibara, i protagonisti, con Summers e Rubin, del "salvataggio dello yen" del 1998. Sakakibara fino a poco tempo fa è stato anche tra i più convinti sponsor della nomina di Muto a governatore della Banca centrale del Giappone. Insomma tutto fa pensare che i titoli del "tesoro di Chiasso" siano autentici e che rappresentino un acuto mal di pancia per l'entourage finanziario del governo Obama più che per quello Giapponese. Insomma, tira aria da colpi bassi.

Luigi Grimaldi
Fonte: http://www.liberazione.it/
14/07/2009

Ma questi titoli adesso dove saranno??? Spero che li abbiano messi in un bunker al sicurisssssimo!!
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Ultima modifica di cornetto : 15-07-2009 alle 10:37.
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Old 15-07-2009, 11:05   #35
cornetto
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Fonte: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=364271&START=0&2col=

Il re dei Tir dietro il mistero dei bond trovati al confine


nostro inviato a Carimate (Como)

Via della Fagiana è una strada in discesa, tra i campi da golf e le ville opulente e discrete della Brianza. Al numero 12, intento a sistemare le piante in questo week end d’estate, c’è l’uomo chiave del giallo che in Italia ha poco successo ma che scuote i blog di mezzo mondo, che viene studiato nelle sedi dell’intelligence, e che ha portato a Como i reporter delle reti tivù giapponesi e americane. È la storia dei bond americani - per l’astronomica cifra di 134,5 miliardi di dollari - con cui due giapponesi si sono fatti beccare alla frontiera di Chiasso, tra Svizzera e Italia, il pomeriggio del 2 giugno scorso.
I due giapponesi, i signori Akihiko Yamaguchi e Mitusoyoshi Wanatabe sono spariti nel nulla: al punto che il loro avvocato, Massimo Schipilliti, ha deciso di rinunciare al mandato. I bond sono nelle mani della Guardia di finanza e dei servizi segreti americani che incredibilmente - a un mese e passa dal fattaccio - non hanno ancora detto ufficialmente se i titoli sono buoni o fasulli. Invece il signor Alessandro Santi è rimasto nella sua villa di Carimate e pota tranquillo le piante. E se gli chiedi che ruolo svolge in tutto questo pasticcio allarga le braccia, «C’è il segreto istruttorio!», e torna a lavorare di cesoia.
Così, visto che lui non collabora, per cercare di capirci qualcosa bisogna rimettere in fila i fatti. Partendo dall’unico che ancora non è di pubblico dominio: pochi mesi fa, secondo quanto risulta al Giornale, i servizi segreti americani avvisano i loro colleghi italiani del possibile arrivo in Italia di una valanga di titoli di Stato a stelle e strisce, che il governo nordcoreano - isolato dall’embargo a causa dei suoi esperimenti atomici - cerca di convertire in euro. La segnalazione viene incamerata senza particolare emozione. Se non fosse che il pomeriggio del 2 giugno dal treno regionale 10854 proveniente da Milano, alla frontiera di Chiasso scendono e vengono bloccati dalla Guardia di finanza i due giapponesi, Yamaguchi e Wanatabe, con quattro telefonini a testa e nel doppiofondo delle valigie un malloppo di bond da far rizzare i capelli. Tanti. Troppi. I mass media giapponesi si fiondano sulla storia. Prima ipotesi: i due non sono affatto giapponesi ma agenti segreti di Pyongyang, che da sempre hanno il vizio di camuffarsi dietro passaporti del Sol Levante.
Insomma, sembra che la segnalazione della Cia abbia visto giusto. Peccato che, dopo qualche settimana, si scopra che i due signori sono giapponesi davvero. I bond non si sa dove li abbiano presi, anzi, neanche si sa se siano buoni. Il servizio segreto dell’ambasciata Usa a Roma, interpellato dalla Finanza, tace. In compenso la Provincia, il quotidiano di Como, rivela che tra le carte dei due giapponesi è saltata fuori della documentazione curiosa. Sono documenti che collegano il malloppo alla Dragon Family, una fondazione cinese che si occupa di investimenti. Il giallo si infittisce. Uno dei tanti blog che si scatenano sulla vicenda arriva a dire che di mezzo c’è il tesoro che l’imperatore cinese affidò agli americani prima dell’invasione giapponese della Manciuria, ottenendone in cambio i bond misteriosamente riapparsi a Chiasso.
Tutto sarebbe più facile se gli americani si decidessero a comunicare se i bond sono buoni o farlocchi. Perché, come ognuno può intuire, la storia cambia radicalmente. Se sono fasulli, allora Yamaguchi e Wanatabe vengono retrocessi ufficialmente nella categoria degli zanza , dei patacca, insomma degli imbroglioni. Se i bond sono veri, allora davvero quel pomeriggio di giugno a Como è stato intercettato un brandello di un’operazione colossale.
Certo, a sbrogliare la matassa potrebbe provvedere il signor Santi, quello che pota le ortensie a Carimate. Cominciando a spiegare perché due businessman giapponesi carichi di bond veri o fasulli avessero nelle loro carte, come riferimento, proprio lui: milanese, 72 anni, una vita spesa nelle spedizioni internazionali e negli affari di dogana, già presidente del Consorzio internazionale trasporti di Roma, socio e poi proprietario unico della Interprogetti di Milano. Insomma, uno che delle cose che accadono da sempre sulla frontiera tra Italia e Svizzera sa tutto o quasi tutto. Ma per adesso non parla: «Eh! C’è il segreto istruttorio!».
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Old 15-07-2009, 11:07   #36
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extra cut deluxe del primo messaggio, tratto da liberazione.it...
Sembra la trama di un b-movie con relativo intrigo internazionale. Il giornalista mi pare abbia saltabeccato da un argomento all'altro tessendo una trama che mi pare insostenibile a livello logico, prima che pratico.

Parrebbe che l'emissione secondo "E.O. 11.100" sia limitata a 4,29 miliardi di dollari (ho letto il documento ma non ho trovato il limite, pur controllando anche l'EO originale di Truman, modificato da quello di Kennedy). Wikipedia, citando una serie di altri ordini, dice che già dal 1987 l'ordine è stato reso inutilizzabile da una revoca della sezione aggiunta dall'ordine stesso. Ergo sembra più roba da complotto giudaico-massonico-internazionalista-statalista-oligarchico.

Fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/Executive_Order_11110
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Old 15-07-2009, 11:24   #37
cornetto
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MMMhhh..dunque fammi capire...tu credi che sia una "semplice" truffa?
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Old 15-07-2009, 11:36   #38
harbinger
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MMMhhh..dunque fammi capire...tu credi che sia una "semplice" truffa?
Semplice? No. Come già riportato sopra, questa non sarebbe la prima falsa emissione di titoli multimiliardari: ogni tanto qualcuno "ci prova", se fai una ricerca in rete ne trovi traccia.

E' probabile che l'intento dell'operazione fosse favorire una o più truffe; parimenti è probabile che i personaggi coinvolti siano loschi figuri; improbabile è che vi sia un triangolo Giappone-USA-Corea del nord. Vd. comunque le argomentazioni che ti ho riportato sull'impossibilità di emissione dei titoli in questione (sostanziale inutilizzabilità dell'EO 11.100).

Come mi pare di aver già scritto, o forse commentato a voce con un amico (sto diventando vecchio e pigro), questi titoli non sono monetizzabili a breve (chi li compra e come? Nessuna istituzione bancaria o Stato può movimentare tali somme a pronti): paiono titoli (es. quelli da 500mln) da porre a garanzia di una grande pluralità di prestiti contratti con istituti finanziari diversi.
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Old 15-07-2009, 11:59   #39
cornetto
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Non so se avete notato, ma questa storia, affascinante ed oscura, è stata completamente trascurata dai media mondiali e, negli ultimi giorni, ANCHE da coloro che più si erano dati da fare, nel mese passato dal sequestro, per cercare di far luce sulla vicenda.

Coloro che avevano per primi approfondito la notizia, ovvero, a parte (im)modestamente questo blog, il sito Asia News , gestito da Padre Cervellera e il direttore, alquanto bislacco, di una radio On line statunitense, Hal Turner tacciono.

Quest'ultimo per il valido motivo di essere stato arrestato, poche ore dopo aver fornito dati ed immagini dei famosi bond che potevano essere a disposizione solo dei servizi segreti americani, ovviamente con accuse che non hanno niente a che vedere con i bond.

Il tipo, in effetti, pare che sia un "suprematista bianco" ovvero un esponente di una corrente di pensiero alquanto affine a quella dei simpatici signori del Ku Klux Klan.

Certo è che lo è DA SEMPRE, certo è che deve aver avuto OTTIMI agganci dentro l'amministrazione USA per avere accesso a quei documenti e certo è che il suo arresto NON è sospetto: è assolutamente evidente, basta vedere le accuse, che è del tutto pretestuoso e che le cause, come del resto ha detto lo stesso Turner , sono proprio da ricercarsi nel suo servizio sui bonds.

Anche Padre Cervellera, che per primo aveva fornito i nomi dei due giapponesi ed i loro legami con la banca centrale del loro paese, tace, all'improvviso, da qualche giorno, dopo aver ribadito, motivatamente, che, secondo lui, i bond sono autentici.

Certo: forse mancano novità, notizie interessanti, nuovi risvolti.

Ed invece no: non è così. Il Giornale, unico Media di rilievo che sia stato finora su questa notizia riferisce che i due "spalloni" nipponici avevano un referente italiano e che questo rerente italiano ha una faccia, un nome ed una attività: si tratta del Sig. Alessandro Santi, "milanese, 72 anni, una vita spesa nelle spedizioni internazionali e negli affari di dogana, già presidente del Consorzio internazionale trasporti di Roma, socio e poi proprietario unico della Interprogetti di Milano".

Il suo nome è emerso dai documenti che i due avevano con se al momento dell'arresto.

Non è dato sapere altro ma parrebbe evidente che i due avessero in qualche modo cercato di pianificare il passaggio della loro famosa valigetta usufruendo dei consigli, dei buoni uffici e della competenza del Signor Santi, per arrivare incolumi a destinazione, quale che fosse.

Ancora una volta, questo è un comportamento anomalo per due truffatori di bassa lega: non ci si riferisce ad uno spedizioniere di alto rango per dei bond farlocchi, ma ci si limita a passare il confine attraverso un pascolo poco sorvegliato.

Parrebbe ragionevole che i due abbiano chiesto consiglio ed assistenza e che il Sig. Santi possa avergli spiegato le complicate pieghe della legislazione italica ed il rischio di una ingente multa/tassa che pendeva sopra il loro capo.

I due, evidentemente messi alle strette da qualche circostanza che non conosciamo, hanno tentato il tutto per tutto e gli è andata buca.

Sinceramente non darei neanche molto per scontato che siano vivi.

Pare infatti evidente che la stangata, veri o falsi i titoli che fossero, è fallita e che questo genere di fallimenti si paga, sia che si fosse corrieri "ufficiosi" di qualche governo sia che si fosse semplicemente degli spalloni di qualche strana associazione malavitosa internazionale.

A proposito di associazioni internazionali: alcuni giornali USA, senza alcun senso logico, avevano dato per scontato che sotto questa storia ci fosse la mafia.

Quella nostrana.

Pare per lo meno curioso che non abbiano pensato, piuttosto, alla molto più potente mafia giapponese, che oltretutto gode di notevoli e neanche tanto coperti appoggi fino alle più alte cariche del paese del Sol Levante.

In ogni caso, dicevo, bisogna qui ribadire che i BOND sono, con ragionevole certezza, autentici.

Perchè lo affermo?

Beh, intanto a più di un mese di distanza, ancora non c'è una dichiarazione ufficiale della Nostra Guardia di Finanza che dica chiaramente che si tratta di falsi.

Certo: questo implicherebbe ammettere che si è rilasciato i due giapponesi per ordine superiore diretto e quindi ammettere che c'e' una grossa storia internazionale dietro la vicenda. Tuttavia credo che la spiegazione più semplice sia che la documentazione bancaria autentica (nessuno ne contesta infatti l'autenticità, almeno per ora) allegata ai bonds e le stesse caratteristiche dei "treasure notes" portino a ritenere che siano originali.

Nel frattempo il governo americano non ha ancora rilasciato una nota ufficiale, motivata, sulla falsità dei titoli, ma solo un paio di estemporanee dichiarazioni di suoi funzionari che si sono affrettati a dichiarare tali titoli falsi.

Proprio queste affrettate dichiarazioni potrebbero invece costituire un prova della chiara malafede dei funzionari in questione e della volonta di insabbiare tutto.

I funzionari hanno infatti sostanzialmente affermato che il totale dei bond cartacei in circolazione non è superiore a 100 milioni di dollari, che non ne sono stati mai emessi per tagli cosi grandi e che i Kennedy Bonds non sono mai esistiti.

Infine hanno detto, sulla base di immagini prese da internet, che sono chiaramente falsi.

Il punto interessante è proprio il primo.

Benchè tutti si siano affrettati a parlare di buoni del tesoro USA, o di treasury bonds, in realtà si tratta di titoli DIVERSI.

Sono infatti, a quanto parrebbe, dei Treasury notes, ovvero, a tutti gli effetti, qualcosa di molto simile alle banconote, sia pure di taglio ciclopico. NON sarebbero di libera circolazione essendo stati, in pratica, utilizzati solo per scambi tra stati.

I famosi Kennedy NOTES, da un miliardo di dollari l'uno, potrebbero essere esistiti davvero, a quanto riportano Asia News e il sito di Turner e questo da solo dimostrerebbe la probabile cattiva fede dei funzionari USA che ne negavano l'esistenza.

In particolare Stephen Meyerhardt, un portavoce del dipartimento del tesoro americano aveva affermato, in una intervista al Times: “The whole thing is a total fraud,they don’t look anything like real securities, which in any case were never issued in any of those denominations.”

"L'intera faccenda è una frode, non somigliano in niente ai buoni del tesoro originali, che in ogni caso non sono mai stati emessi in tali tagli"

In realtà, questa è probabilmente falso: titoli di queste dimensioni parrebbe che vengano emessi DI CONTINUO dalla FED, pur non essendo liberamente disponibili sul mercato, tanto che a quanto pare circolano frodi finanziarie proprio basate sulla loro esistenza.

E' un segreto di pulcinella: guardate questa immagine, ad esempio, o questa, da cui è tratta l'immagine di questo post. Sono immagini di qualche mese fa, di tempi quindi non sospetti, non correlate direttamente a questa vicenda.

Ambedue rappresentano una ricevuta per il deposito di un numero di bonds ridotto, 2 o 4 (si vedano i nr di serie) per la somma di uno o due miliardi di dollari.

Basta dividere il totale per il numero di titoli che risulta dai nr di serie ed ecco che si può verificare che potrebbero davvero esistere titoli da 500 milioni di euro.

Evidentemente, se qualcuno si è preso la briga di falsificarli, devono esistere: chi mai si prenderebbe la briga di fare banconote da 1000 euro false?

Ma se questo genere di bonds esiste perchè negarne l'esistenza?

Semplicemente perchè cosi si evitano gli accurati controlli che porterebbero, molto rapidamente, a determinare chi potrebbero esserne stati i detentori ( non è che ne siano stati emessi a migliaia evidentemente) l'incrocio sui numeri di serie, etc etc.

In breve: ammettere l'esistenza di bonds di queste dimensioni potrebbe portare ad una rapida verifca che accerterebbe chi dovrebbe esserne in possesso e quindi se quelli sequestrati sono autentici o falsi.

Ma quale motivo ci sarebbe di tutta questa manfrina, SE fossero falsi?

QUINDI i bonds sono veri, essendo stata architettata questa manfrina.

Tra parentesi questi titoli segnalano anche un possibile utilizzo di questo tipo di strumenti finanziari.

In pratica un soggetto non ben definito deposita (virtualmente) denaro dalle origini le più varie (connettere i puntini...) presso la FED e questa emette un titolo al portatore di dimensioni equivalenti, chiaramente molto più agevole da trasportare, senza lasciare traccia del passaggio, in un paradiso fiscale, ad esempio in Svizzera.

Se ho ben capito: anziche trasportare quintali di banconote o lasciare complicate tracce telematiche, mollo tutto il contante presso la FED, questa mi dice grazie e mi da un bel ricevutone , esigibile in ogni momento DAL PORTATORE, con scritto su un miliardo, ESATTAMENTE come quello del signor Bonaventura.

Con questo bel fogliolone, sia pure tra mille sudori freddi, posso andare in un istituto svizzero (ad esempio) e, dopo le verifiche del caso, vedermi accreditato un bel miliardino di dollari. Nessuna traccia, nessun brutto legame con brutti ceffi in cerca di lavanderie monetarie compiacenti.

Come avevamo già scritto, manco a dirlo, i paradisi fiscali non solo sono comodi ma sono essenziali al funzionamento della macchina finanziaria mondiale.

Ecco perchè i proclami del G8 sono semplicemente risibili.

Ecco perchè i bond sono probabilmente veri ed anche se fossero falsi indicherebbero la stessa cosa, darebbero lo stesso segnale.

Il segnale che la ricreazione è finita, che i nodi vengono al pettine e che i topoloni più furbi scappano sulle scialuppe fiscali di tutto il mondo.

Qualcuno dei commentatori USA della vicenda ha indicato che questa storia potrebbe essere il colpo di grazia per il dollaro, se risultasse che i titoli sono autentici e che i due tipi agivano su incarico della propria banca centrale.

Certo, è evidente.

Ma anche se fossero falsi dimostrerebbero che questo genere di operazioni è plausibile, atteso e probabilmente già in atto.

E' infatti possibile, torno a ripetere, falsificare una banconota da 100 euro, ma chi sarebbe cosi tonto da farne una da 150?

Il dollaro è qundi finito?
Si. Altamente plausibile e, di conseguenza, per un naturale effetto di feed-back positivo , altamente probabile.

Con lui, mi pare evidente, se ne andranno anche le prospettive di una rapida ripresa dell'economia USA e quindi del resto dle mondo.

Questa recessione durerà.

Durerà fino a che non ci decideremo a cambiare sistema.

Il punto è: cosa ci racconteranno, i nostri pavidi governanti per convincerci a farlo? Ci vorrà, come in altre occasioni una situazione eccezionale, una minaccia alla sicurezza mondiale da additare come la vera causa delle dolorose misure necessarie?

Beh, se la storia è maestra e non accade l'impensabile (che pure capita, alle volte) le cose andranno proprio così.

http://crisis.blogosfere.it/2009/07/...-perche-1.html
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Old 15-07-2009, 12:03   #40
cornetto
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Originariamente inviato da harbinger Guarda i messaggi
Semplice? No. Come già riportato sopra, questa non sarebbe la prima falsa emissione di titoli multimiliardari: ogni tanto qualcuno "ci prova", se fai una ricerca in rete ne trovi traccia.
Si, è vero. Però qualche internauta ha fatto notare che le motivazioni adottate dai giudici USA erano alquanto "strane". Appena ritrovo il link, posto.

EDIT: http://nuovaeconomia.blogosfere.it/2...a-chiasso.html
Commenti 9 e 10

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E' probabile che l'intento dell'operazione fosse favorire una o più truffe; parimenti è probabile che i personaggi coinvolti siano loschi figuri; improbabile è che vi sia un triangolo Giappone-USA-Corea del nord. Vd. comunque le argomentazioni che ti ho riportato sull'impossibilità di emissione dei titoli in questione (sostanziale inutilizzabilità dell'EO 11.100).
In questa storia tutto mi pare molto losco. Ho letto velocemente le fonti dell'articolo di wikipedia, però non ho trovato riscontri.

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Io avevo letto che, almeno i 10 treasury bonds, sono da equiparare a moneta corrente.

Comunque, resta il fatto, che secondo me la storia è veramente inquietante.
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Ultima modifica di cornetto : 15-07-2009 alle 12:24.
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