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#21 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2004
Messaggi: 383
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Sono d'accordissimo, ma pensi che la seconda parte del tuo discorso non sia correlata con la prima, cioè che un impoverimento culturale non giochi la sua parte nel degrado della società?
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#22 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Città: Vicenza
Messaggi: 19998
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Si ma non e' detto. ci sono altre variabili. imho.
ciaozaizia
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#23 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2005
Città: prov di NA
Messaggi: 888
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CARO-SCUOLA INARRESTABILE: LA GRIFFE COSTA CARA E UN CORREDO SFONDA IL MURO DEI 130 € A STUDENTE
Roma, 30 agosto 2006 - Uno zaino, un diario, un astuccio, 4 quadernoni, 2 quaderni ad anelli, 2 penne e 2 evidenziatori? Se griffati, si pagano 130,80 €! E’ quanto emerge da un’indagine dell’Adoc che ha voluto monitorare il mercato dei marchi storici e quello dei nuovi eroi dei ragazzi, notando rispetto allo scorso anno un incremento di spesa, per zaini, astucci e diari, di circa il 2,2%. “L’esercito degli eroi “usa e getta” – commenta il Presidente dell’Adoc Carlo Pileri –, ovvero di tutta quella serie di personaggi sulla cresta dell’onda mediatica per via di un film o una fortunata serie cartoon, sta di anno in anno facendo lievitare i prezzi di mercato, anche dei marchi storici e dei prodotti non di marca”. Secondo l’Adoc, il breve lasso di tempo che vede protagonisti questi personaggi nei desideri degli alunni più piccoli, non trova riscontro nella qualità e nei prezzi esorbitanti dei prodotti scolastici a loro dedicati. “Gli zaini degli eroi della lotta – spiega Pileri – o di alcuni cartoni animati che quest’anno vanno per la maggiore ad esempio, raggiungono anche i 56,50 €, picchi mai toccati lo scorso anno (+ 2,7% rispetto al 2005), per poi risultare superati nel 2007. Queste dinamiche hanno portato all’aumento dei prezzi anche di quelle marche intramontabili e di buona qualità che, essendo più resistenti all’uso e alla volubilità dei gusti dei bambini, oggi vengono venduti, in alcuni casi, a prezzi addirittura superiori (69 €, +1,5% rispetto al 2005)”. I kit-scuola a prezzo fisso proposti da alcuni Comuni, sono allora una soluzione? L’Adoc invita comunque alla prudenza. “I tanti marchi di certificazione del risparmio – conclude Pileri –, che in questi giorni fioccano sulle vetrine dei diversi esercizi commerciali, spesso sono autoprodotti e autocertificati dai soggetti promotori (Comuni, produttori, Associazioni commercianti, ecc), senza che alcuna Associazione consumatori sia chiamata a verificare la qualità di ciò che è venduto. Oltre a questo, non è difficile trovare tra i prodotti venduti all’interno del pacchetto-scuola, qualche fondo di magazzino o qualche articolo con personaggi superati che, all’occhio del bambino, sono addirittura peggiori di un prodotto senza griffe”. http://www.adoc.org/index/it/comunic...+INARREST.html |
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#24 | |
Member
Iscritto dal: Jan 2006
Città: casalecchio di reno
Messaggi: 310
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Quote:
E' NORMALE che un bambino sia capriccioso, al massimo non è normale che un genitore lo accontenti in toto. Io sono sempre sopravvissuta senza zaini degli eroi dei cartoni animati, o delle barbie. E in un supermercato si trovano tranquillamente zaini a molto meno, di una qualità maggiore.
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Mi chiedete perchè non posso prendere sul serio questa Europa? Perchè il grado di sviluppo e maturità dei cocomeri va determinato in modo congruo e l'indice rifrattometrico della polpa, misurato al centro della polpa, nella sezione massima normale dell'asse deve essere uguale o superiore all'8° brix. |
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#25 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2005
Città: prov di NA
Messaggi: 888
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"Ti violentiamo perché sei lesbica"
Stupro nella pineta di Viareggio VIAREGGIO - "Violentata perché gay". Paola ha 30 anni ed è stata stuprata tre giorni dopo Ferragosto. Due uomini giovani, alti, probabilmente viareggini, l' hanno aspettata nella pineta della Marina di Torre del Lago, poco lontano da Viareggio, alle spalle di un noto locale gay e l' hanno violentata. "Ero andata a ballare e verso le due dovevo andare in bagno - racconta Paola -. Ma alle toilettes c' era la fila così ho deciso di andare in pineta e mi sono fatta accompagnare da alcune mie amiche. Loro si sono fermate lontano e io mi sono messa dietro a un cespuglio". E' stata afferrata alle spalle, la bocca chiusa da una mano: "Stai zitta che adesso tocca a te brutta lesbica". Ed è stata stuprata. Paola è andata all'ospedale, ha aspettato due ore poi ha deciso di tornare a casa. Ha chiamato il suo ginecologo, che ha certificato la violenza. I due avevano il condom, è stato quindi un crimine programmato. Torre del Lago, meta internazionale del turismo gay, è stato negli ultimi tempi teatro di episodi di intolleranza e violenza. Una settimana prima, proprio a Torre del Lago, una ragazza è stata aggredita nello stesso modo, ma è riuscita a scappare. Ha fatto denuncia anche lei. E prima di lei, le botte a un cuoco gay, le rapine alle coppie omosex, le violenze ai transessuali. "La campagna d' odio - aggiunge Alessio De Giorgi, di Arcigay toscana - è stata avviata da tempo dalla destra estrema". Dal giorno dello stupro di Paola, davanti al locale cult degli omosessuali, a pochi metri dal luogo dove si è consumata la violenza, un cartello ammonisce i ragazzi "E' pericoloso andare in pineta". http://www.repubblica.it/2006/09/sez...-versilia.html |
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#26 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2006
Città: Roma-Milano Utente:Deberlusconizzato Iscritto:20/2/2000 Status:SuperUtenteAdm Messaggi totali:107634 Auto:BMW X3 3.0 SD M
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Indubbiamente il mondo così come l'abbiamo voluto sta precipitando verso una mancanza di valori indecente.
LuVi
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#27 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2005
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#28 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
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Di sta benedetta "decadenza morale" (che fa da pandant con il bacchettonismo travestito a mio avviso) ne ho sentito parlare già da Ottaviano e dal suo fedele compare Virgilio..(con i "mores" corrotti e il ritorno all'età dell'oro repubblicana).
O per variare con Sallustio ed Esiodo.. ![]() Eppure guarda un pò..l'occidente è più vivo che mai, al contrario di chi fa il rigorista morale e poi combina le peggiori nefandezze. |
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#29 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2005
Messaggi: 3130
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+ vivo che mai?
secondo me siamo già arrivati al capolinea... fra cinquant'anni i paesi ricchi e sviluppati saranno altri.
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#30 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2005
Città: prov di NA
Messaggi: 888
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Io schiavo in Puglia
di Fabrizio Gatti Sfruttati. Sottopagati. Alloggiati in luridi tuguri. Massacrati di botte se protestano. Diario di una settimana nell'inferno. Tra i braccianti stranieri nella provincia di Foggia Il padrone ha la camicia bianca, i pantaloni neri e le scarpe impolverate. È pugliese, ma parla pochissimo italiano. Per farsi capire chiede aiuto al suo guardaspalle, un maghrebino che gli garantisce l'ordine e la sicurezza nei campi. "Senti un po' cosa vuole questo: se cerca lavoro, digli che oggi siamo a posto", lo avverte in dialetto e se ne va su un fuoristrada. Il maghrebino parla un ottimo italiano. Non ha gradi sulla maglietta sudata. Ma si sente subito che lui qui è il caporale: "Sei rumeno?". Un mezzo sorriso lo convince. "Ti posso prendere, ma domani", promette, "ce l'hai un'amica?". "Un'amica?". "Mi devi portare una tua amica. Per il padrone. Se gliela porti, lui ti fa lavorare subito. Basta una ragazza qualunque". Il caporale indica una ventenne e il suo compagno, indaffarati alla cremagliera di un grosso trattore per la raccolta meccanizzata dei pomodori: "Quei due sono rumeni come te. Lei col padrone c'è stata". "Ma io sono solo". "Allora niente lavoro". Non c'è limite alla vergogna nel triangolo degli schiavi. Il caporale vuole una ragazza da far violentare dal padrone. Questo è il prezzo della manodopera nel cuore della Puglia. Un triangolo senza legge che copre quasi tutta la provincia di Foggia. Da Cerignola a Candela e su, più a Nord, fin oltre San Severo. Nella regione progressista di Nichi Vendola. A mezz'ora dalle spiagge del Gargano. Nella terra di Giuseppe Di Vittorio, eroe delle lotte sindacali e storico segretario della Cgil. Lungo la via che porta i pellegrini al megasantuario di San Giovanni Rotondo. Una settimana da infiltrato tra gli schiavi è un viaggio al di là di ogni disumana previsione. Ma non ci sono alternative per guardare da vicino l'orrore che gli immigrati devono sopportare. Sono almeno cinquemila. Forse settemila. Nessuno ha mai fatto un censimento preciso. Tutti stranieri. Tutti sfruttati in nero. Rumeni con e senza permesso di soggiorno. Bulgari. Polacchi. E africani. Da Nigeria, Niger, Mali, Burkina Faso, Uganda, Senegal, Sudan, Eritrea. Alcuni sono sbarcati da pochi giorni. Sono partiti dalla Libia e sono venuti qui perché sapevano che qui d'estate si trova lavoro. Inutile pattugliare le coste, se poi gli imprenditori se ne infischiano delle norme. Ma da queste parti se ne infischiano anche della Costituzione: articoli uno, due e tre. E della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Per proteggere i loro affari, agricoltori e proprietari terrieri hanno coltivato una rete di caporali spietati: italiani, arabi, europei dell'Est. Alloggiano i loro braccianti in tuguri pericolanti, dove nemmeno i cani randagi vanno più a dormire. Senza acqua, né luce, né igiene. Li fanno lavorare dalle sei del mattino alle dieci di sera. E li pagano, quando pagano, quindici, venti euro al giorno. Chi protesta viene zittito a colpi di spranga. Qualcuno si è rivolto alla questura di Foggia. E ha scoperto la legge voluta da Umberto Bossi e Gianfranco Fini: è stato arrestato o espulso perché non in regola con i permessi di lavoro. Altri sono scappati. I caporali li hanno cercati tutta notte. Come nella caccia all'uomo raccontata da Alan Parker nel film 'Mississippi burning'. Qualcuno alla fine è stato raggiunto. Qualcun altro l'hanno ucciso. Adesso è la stagione dell'oro rosso: la raccolta dei pomodori. La provincia di Foggia è il serbatoio di quasi tutte le industrie della trasformazione di Salerno, Napoli e Caserta. I perini cresciuti qui diventano pelati in scatola. Diventano passata. E, i meno maturi, pomodori da insalata. Partono dal triangolo degli schiavi e finiscono nei piatti di tutta Italia e di mezza Europa. Poi ci sono i pomodori a grappolo per la pizza. Gli altri ortaggi, come melanzane e peperoni. Tra poco la vendemmia. Gli imprenditori fanno finta di non sapere. E a fine raccolto si mettono in coda per incassare le sovvenzioni da Bruxelles. 'L'espresso' ha controllato decine di campi. Non ce n'è uno in regola con la manodopera stagionale. Ma questa non è soltanto concorrenza sleale all'Unione europea. Dentro questi orizzonti di ulivi e campagne vengono tollerati i peggiori crimini contro i diritti umani. http://espresso.repubblica.it/dettag...glia/1370307&r |
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#31 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2005
Città: prov di NA
Messaggi: 888
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Perché è meglio non sposare un musulmano di RENATO FARINA
PAOLA S. (risponde RENATO FARINA) Mi indirizzo a lei, dottor Farina, perché desidero un aiuto. C'è un conflitto in me molto forte. Parto da lontano. Molti pachistani, interpellati da Libero, sostengono che il padre di Hina abbia fatto bene a sopprimerla. Molti altri, i più "democratici", dicono che non doveva ucciderla ma rispedirla in Pakistan, affinché sposasse l'uomo scelto dai genitori. Tutti i pachistani (o quasi) affermano che non è possibile l'unione tra musulmani e persone appartenenti ad altre religioni, semplicemente perché "da loro non è permesso". Mi risulta che più o meno così la pensino in tutto il mondo islamico. Non avrei mai pensato che la cosa potesse riguardarmi. Invece un marocchino, un bel ragazzo per la verità, ha messo gli occhi su mia figlia. Lei si è innamorata. Mi ha detto che lui la vuole sposare e l'ha già fatto sapere alla sua famiglia. Io ho reagito male. Ma lei dice che lo ama. Io le ho detto che la obbligherà a convertirsi, e la ridurrà in schiavitù. Dovrei permetterglielo? Lei è appena maggiorenne, ha diciotto anni, ma lei dice che da loro le nozze le fanno da giovani. Sono certa che si rovinerebbe la vita. Macome faccio a impedirglielo? Sono disperata. PAOLA S. * * * * * Gentile Signora, parlando in astratto siamo di fronte a un dilemma etico. In concreto: è un casino. Se ci fossero in giro i bravi di don Rodrigo li manderei dal sindaco o dal prete o dall'imam per far sapere: «Questo matrimonio non s'ha da fare, né domani, né mai». La questione morale è drammatica: il cristianesimo salvaguarda la libertà dell'individuo. Ma anche quella di lasciarlo schiantare contro un muro?Perché di questo si tratta. Sposare un islamico, a meno che non sia uno dei rarissimi tipi liberali, riconoscibili perché hanno la scorta o sono in fuga, significa doversi sottomettere. continua... http://www.libero-news.it/libero/index.jsp |
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#32 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Città: Roma
Messaggi: 661
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* Nient'altro da aggiungere
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I cattivi a volte si riposano, gli imbecilli mai |
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#33 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2004
Messaggi: 685
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Attenzione: il messaggio potrebbe essere ironico... ![]() "L’uso della libertà minaccia da tutte le parti i poteri tradizionali, le autorità costituite...Il popolo è minorenne. La città è malata. Ad altri spetta il compito di curare e di educare. A noi il dovere di reprimere. La repressione è il nostro vaccino! Repressione è civiltà!” |
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#34 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2000
Città: Roma
Messaggi: 1784
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La fine di tutti gli imperi (e di tutte le cose), la parola "eterno" andrebbe cancellata da vocabolario...
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La mia config: Asus Z170 Pro gaming, Intel i5 6600k @4.5Ghz, cooler master 212x, corsair vengeance 8Gb ddr4 2133, SSD sandisk ultra II 480Gb, Gainward GTX960 4Gb, Soundblaster Z, DVD-RW, ali Corsair CX750M, Case Thermaltake Suppressor F31 |
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#35 | |
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Iscritto dal: Aug 2004
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Attenzione: il messaggio potrebbe essere ironico... ![]() "L’uso della libertà minaccia da tutte le parti i poteri tradizionali, le autorità costituite...Il popolo è minorenne. La città è malata. Ad altri spetta il compito di curare e di educare. A noi il dovere di reprimere. La repressione è il nostro vaccino! Repressione è civiltà!” |
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#36 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2005
Città: prov di NA
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Liz Hurley all'altare con 13 abiti
Finalmente si sono decisi. Dopo tre anni e mezzo di tira e molla, di voci e smentite, Liz Hurley, 41 anni e il suo fidanzato, il miliardario angloindiano Arun Nayar, 41 anni pure lui, convoleranno a nozze. Più che un matrimonio, sarà una sfilata: l'attrice indosserà ben tredici abiti (parecchi dei quali, realizzati da Donatella Versace). Un numero che, in Italia, farebbe rabbrividire. Ma a quanto pare, i due non badano a superstizioni. Né a spese: i festeggiamenti, previsti per la metà di settembre, dureranno quattro giorni: si comincia alla Barnsley House, nel Gloucestershire britannico, e poi si passa in India, patria dello sposo. www.repubblica.it |
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#37 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
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Quindi non c'entra niente. E' un topos letterario il mito della decadenza dei valori a partire da una mitica età dell'oro (già con Esiodo)...mi fa specie che qualcuno ci vada pure dietro. ![]() |
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#38 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2004
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Attenzione: il messaggio potrebbe essere ironico... ![]() "L’uso della libertà minaccia da tutte le parti i poteri tradizionali, le autorità costituite...Il popolo è minorenne. La città è malata. Ad altri spetta il compito di curare e di educare. A noi il dovere di reprimere. La repressione è il nostro vaccino! Repressione è civiltà!” |
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#39 | |
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Iscritto dal: Aug 2003
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Ma va là.. ![]() |
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#40 | |
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Iscritto dal: Aug 2004
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Attenzione: il messaggio potrebbe essere ironico... ![]() "L’uso della libertà minaccia da tutte le parti i poteri tradizionali, le autorità costituite...Il popolo è minorenne. La città è malata. Ad altri spetta il compito di curare e di educare. A noi il dovere di reprimere. La repressione è il nostro vaccino! Repressione è civiltà!” |
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