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#21 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2004
Città: verona
Messaggi: 1467
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Comunque sia per il tuo ultimo punto fammi capire se ti pare giusto che questo divario venga colmato dalla gente che qui si spacca la schiena ... ![]() |
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#22 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2004
Messaggi: 1685
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praticamente quelli di sinistra non hanno un cazzo da fare mentre la gente di destra lavora ![]() la sagra del luogo comune ![]() |
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#23 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2004
Città: Verona
Messaggi: 2364
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#24 | |
Member
Iscritto dal: Dec 2002
Città: Bellano (LC)
Messaggi: 117
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In Italia "generalmente" vota Dx: -Liberi professionisti -Artigiani -Imprenditori -Pensionati Ex lavoratori in proprio Votano Sx -Operai -Statali -Pensionati che hanno lavorato dipendenti -Giovani studenti -Nullatenenti. La mia classificazione in linea generale è questa (è logico che ci saranno 1000 lavori che non ho citato), la tua?
__________________
-- LucaLore -- Ultima modifica di loreluca : 31-05-2006 alle 19:14. |
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#25 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2004
Messaggi: 1685
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quando facevo la stagione in fabbrica ho conosciuto una marea di operai simpatizzanti di forza italia e lega (praticamente la maggior parte ![]() alle superiori c'era una netta maggioranza di studenti di destra (soprattutto estrema ![]() qui all'università ho conosciuto più gente di sinistra spero di non scandalizzarti ma ho visto anche imprenditori di centro-sinistra |
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#26 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2004
Città: Verona
Messaggi: 2364
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Anche dal mio punto di vista più o meno la realtà si avvicina. E chissà perchè i più ricchi votano silvio o in generale la CDL ![]() |
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#27 | |
Member
Iscritto dal: Mar 2006
Città: Molfetta
Messaggi: 239
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#28 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 2164
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IN ANUBIS WE TRUST
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#29 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2004
Città: Verona
Messaggi: 2364
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Quote:
boh i ricchi che conosco io votano o AN o FI... ![]() |
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#30 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2002
Città: Reggio Calabria -> London
Messaggi: 12112
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Quote:
quindi stai insinuando ke IO, la mia FAMIGLIA, tanti amici e persone ke conosco siamo tutti NULLAFACENTI in quanto non votiamo x la parte ke sta simpatica a te... onestamente tra noi due non so ki può essere + definito nullafacente, qdi x favore EVITA prima di generalizzare.. potresti accorgerti ke ci sono persone ke si fanno il culo quanto te e anke MOLTO d + anke se votano x il csx... ![]()
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#31 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2002
Città: Reggio Calabria -> London
Messaggi: 12112
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Quote:
quindi secondo te liberi professionisti, artigiani, imprenditori, pensionati (solo gli ex lavoratori in proprio) rappresentano quasi il 50% della popolazione... complimenti per il tuo ragionamento assolutamente errato come quello di cui sopra... ![]()
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#32 | |
Bannato
Iscritto dal: Sep 2001
Città: Milano città
Messaggi: 3161
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Ciò significa che in un'Italia divisa 50/50 ci siano delle classi dove il voto viene espresso 65/35 ... non che TUTTI gli operai votano Rifondazione e TUTTI i dottori commercialisti votano Forza Italia.... è da considerare come una tendenza statistica certamente sensata e misurabile. |
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#33 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2002
Città: Reggio Calabria -> London
Messaggi: 12112
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![]() quindi..tnt per fare un esempio... in sicilia il NOVANTA per cento della popolazione è composta da persone appartenennti alla prima categoria... no xkè facendo un rapido calcolo, vedendo i risultati del cdx in sicilia e tenendo per buona la tua percentuale del 65-35 occorrerebbe ke il 90% della popolazione debba appartenere alla prima categoria ![]() Come al solito il mio consiglio è sempre il solito NON generalizzare perchè porta SEMPRE a fare errori MACROSCOPICI come quello appena messo in evidenza ![]()
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#34 |
Bannato
Iscritto dal: Sep 2001
Città: Milano città
Messaggi: 3161
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Cosa hai messo in evidenza scusa? Non si è capito niente.
C'è una tendenza OVVIA E SCONTATA per tutti i politici sull'orientamento di voto dei liberi professionisti rispetto agli operai, tanto per citare la + eclatante. Che spiega la maggiore penalizzazione della CDL durante le elezioni "balneari" ad esempio. Te lo può confermare qualsiasi Mennheimer della situazione, mica io. |
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#35 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2004
Città: London, UK
Messaggi: 10708
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Secondo me il problema è su un altro piano, e cioè: è plausibile che operai e liberi professionisti siano percentualmente legati maggiormente al csx e al cdx, rispettivamente. Il problema è poi sostenere che il libero professionista nei weekend estivi va al mare, mentre l'operaio che non ha nulla da fare va a votare.
Il voto è espressione di responsabilità politica, va a votare chi lo sente come un diritto-dovere, non ci va chi reputa più importante andare al mare, non tanto chi è più o meno stanco del lavoro settimanale... Se i liberi professionisti nei weekend estivi preferiscono andare al mare, e se l'elettorato di cdx è statisticamente rappresentato da gruppi di questo tipo, direi che meritano di perdere, ed è giusto che le scelte le prendano i cittadini cui importa qualcosa di queste questioni. Io sono stato sempre un sostenitore dell'annullamento o anche abbattimento del quorum nei referendum, è bene che le decisioni le prendano i gruppi che si mobilitano per il voto, il fatto che una persona andando al mare possa esprimere una preferenza politica (come è se contribuisce al non raggiungimento del quorum) è assolutamente vergognoso. - CRL -
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"non è compito del mod dare una mano di bianco sul grigio della vita" [cit.] |
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#36 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2002
Città: Napoli
Messaggi: 432
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DECALOGO DELLA RIFORMA
COSTITUZIONALE di Roberto Calderoli CONTRODECALOGO DELLA RIFORMA COSTITUZIONALE di Leopoldo Elia I Viene ridotto il numero dei parlamentari: da 950 a 773, con significativo risparmio per le finanze pubbliche. I La riduzione del numero dei parlamentari viene rinviata al 2016 per favorire gli attuali capi e capetti. Nel lungo periodo c’è tempo anche per ridurre la riduzione; per ora c’è l’effetto di annuncio demagogico. II Saranno i cittadini, e non più i palazzi della politica, a scegliere maggioranza parlamentare, coalizione di governo e primo Ministro: è il premierato. II Il premierato non consiste nella investitura popolare di una maggioranza parlamentare, di una coalizione di governo e Primo ministro. Ciò avviene già in Inghilterra, in Germania e in Spagna e anche in Italia: è sufficiente perciò una buona legge elettorale. Il premierato della riforma si fonda sulla insostituibilità del Primo ministro durante tutta la legislatura e sui suoi enormi poteri (scioglimento della Camera dei deputati e questione di fiducia che, in caso di rifiuto da parte della stessa Camera, provoca nuove elezioni). III Non più due Camere identiche, l'una doppione dell'altra. Ora il Senato sarà federale ed avrà una sua funzione specifica: rappresentare le esigenze delle Regioni. La Camera si occuperà di quelle dello Stato. III Il Senato federale non risolve il problema del bicameralismo perché non è in grado, per la sua composizione, di rappresentare le esigenze delle Regioni: d’altra parte i veri rappresentanti delle comunità regionali non hanno diritto di voto nelle deliberazioni del Senato. IV Semplificato il procedimento legislativo. Non più lunghi e ripetuti passaggi di testi fra le due Camere, ma ciascuna Camera approverà le leggi nelle materie di propria competenza. Il risultato sarà la riduzione dei tempi e dei costi per le casse pubbliche. IV Il procedimento legislativo è straordinariamente complicato perché la prevalenza della Camera o del Senato si fonda sulla competenza a legiferare per singole materie dello Stato e delle Regioni; siccome i confini di tali materie danno luogo a gravi dubbi interpretativi (sui quali deve intervenire sempre più spesso la Corte Costituzionale) è ovvia la ricaduta di tali incertezze sulle attribuzioni legislative di ciascuna Camera, specie nelle leggi, come quella finanziaria, di particolare complessità. La cancellazione del rapporto fiduciario tra Senato e governo sarebbe positiva solo se accompagnata da una chiara ripartizione di poteri tra una Camera di rappresentanza nazionale e una Camera veramente rappresentativa degli enti e delle comunità regionali e locali. V La legge dovrà stabilire limiti al cumulo delle indennità parlamentari con altre entrate. V La previsione di una legge che stabilisca limiti al cumulo delle indennità parlamentari con altre entrate non risolve il problema del conflitto di interessi che dovrebbe essere superato con regole giuste di incompatibilità e ineleggibilità anche in relazione a concessioni o autorizzazioni statali di notevole entità economica. VI I regolamenti parlamentari dovranno tutelare i diritti delle opposizioni: ora questo non è previsto. VI Il problema delle garanzie dell’opposizione non si risolve con un generico rinvio ai regolamenti parlamentari, essendo necessarie puntuali revisioni costituzionali (ad esempio, attribuzione alla Corte costituzionale, in ultima istanza, dell’esame dei ricorsi elettorali per Camera e Senato). VII L’ordinamento evolve in senso federale, come sta avvenendo in molti Stati moderni: viene riequilibrato il riparto delle competenze tra Stato e Regioni per garantire migliori servizi ai cittadini, senza compromettere l’unità del Paese. Alle Regioni vengono devolute particolari funzioni in materia di istruzione, sanità e polizia locale. Tutte avranno le stesse opportunità, senza penalizzazioni per alcune aree rispetto ad altre e senza la differenziazione tra le Regioni, prevista dalla riforma del 2001. Si avrà quindi un federalismo equo, solidale ed equilibrato. VII La devoluzione alle regioni di particolari funzioni in materia di istruzione, sanità e sicurezza è pericolosa anche perché si accompagna ad una competenza esclusiva dello Stato e delle Regioni nelle stesse materie. Tale duplicità è illogica e può arrecare gravi danni all’esercizio (o godimento) di diritti fondamentali (livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali da garantire su tutto il territorio nazionale). Si avrà quindi un federalismo iniquo, conflittuale e squilibrato. VIII Tutte le leggi regionali dovranno rispettare il criterio dell'interesse nazionale, non più previsto a seguito della riforma del 2001. VIII L’interesse nazionale è ampiamente salvaguardato dal riparto delle competenze tra Stato e regioni e dalla giurisprudenza della Corte costituzionale, che ha interpretato la riforma del Titolo V in senso pienamente rispettoso dell’interesse della Nazione. IX Sulle modifiche alla Costituzione sarà sempre possibile chiamare i cittadini ad esprimersi, mentre ora ciò non avviene se tali modifiche sono state approvate dalle Camere con la maggioranza dei due terzi. IX L’abrogazione della norma che collega al raggiungimento dei due terzi in sede parlamentare l’esclusione della richiesta di referendum sui testi di revisione costituzionale (articolo 138 della Costituzione) va giudicata negativamente perché disincentiva quelle larghe intese che a parole tutti auspicano per l’adozione di modifiche alla Costituzione. X Aumentano le garanzie per i comuni e le province, gli enti più vicini ai cittadini: potranno ricorrere alla Corte costituzionale in caso di lesione delle proprie competenze. X Il ricorso diretto alla Corte costituzionale dei Comuni, delle Province e delle Città metropolitane (articolo 46 della Riforma) per sollevare questioni di legittimità costituzionale su leggi o atti aventi forza di legge statali e regionali ritenuti lesivi di competenze costituzionalmente attribuite agli enti locali appare oggi un puro effetto annuncio perché la disciplina del ricorso è rinviata ad una legge costituzionale (condizioni, forme e termini di proponibilità della questione) di incerta adozione, nel se e nel quando.
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La media degli italiani è un ragazzo di seconda media, è a loro che devo parlare. (Berlusconi, 10.12.04) |
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#37 | |
Bannato
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#38 |
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dove posso trovare i testi integrali del referendum??? non li trovo...
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La libertá sopratutto di parola é un lusso che non ci si puo' permettere in italia, per la strada come su internet. |
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#39 | |
Senior Member
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#40 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2002
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In sicilia alle scorse politiche la CDL ha preso il 57,8%, il csx il 40%. Consideriamo le percentuali del 65%-35% dette da te. Consideriamo una percentuale di popolazione del 70% appartenente alla categoria ke secondo voi vota x definizione il csx. Facendo rapidamente i calcoli otteniamo un risultato del csx pari al 62% e x il cdx del 38%. Mi pare ke si discosti lievemente dai risultati ottenuti. Quindi tutta questa generalizzazione è assolutamente INFONDATA, dato ke è influenzata da troppi fattori, non basta certo dire ke i lavoratori dipendenti votano x il 65% col csx.
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