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#21 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Città: Vicenza
Messaggi: 19994
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allora meglio che vada in farmacia a prendere un bel barattolone di vaselina... ![]() ![]() Ciaozzz
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#22 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2004
Messaggi: 1098
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![]() Dipende da quanto ci rende ![]()
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BLAMING YOU MAKE ME FEEL SO GOOD. So I blame you for wath you cannot control. YOUR RELIGION YOU NATIONALITY. I WANT TO BLAME YOU, IT MAKES ME FEEL GOOD (Shilpa Gupta, Blame, 2002 - 2004) ::. "...ma tutto finisce bene!" "In che modo?" "Non lo so... è un mistero." (Shakespeare in love) |
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#23 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2004
Città: verona
Messaggi: 1467
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#24 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Città: Roma
Messaggi: 647
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#25 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Pieve a Nievole (PT), Granducato di Toscana
Messaggi: 7762
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Quel vizio che ti ucciderà non sarà fumare o bere, ma il qualcosa che ti porti dentro, cioè vivere - Twitter ![]() |
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#26 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Città: Roma
Messaggi: 647
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Quote:
Ma alcuni del sindacato me lo proposero: inizialmente dissi no in maniera gentile, poi me lo richiesero varie volte e negai sempre (sempre in modo garbato). All'ennesimo invito dissi ancora no. Mi chiesero "Perché?" Risposi: "Perché, arrivato a 65 o a chissà quanti anni, se ci arrivo, voglio prendermi il TFR ed andare a spenderlo tutto con le mignotte finché non schiatto. Ne avrò diritto dopo una vita di lavoro, no?". Da quel giorno non me l'hanno più chiesto. L'ho raccontato a mia moglie che si è divertita molto, non prima di rimanere impietrita per qualche secondo ![]()
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#27 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Città: Vicenza
Messaggi: 19994
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scusate domanda spicciola di uno che e' gnurate : in soldoni , quando devo fare sta benedetta lettera per il tfr? non ditemi che mi han gia' inchiapettato...
![]() Ciaozzz
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#28 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
Città: Roma
Messaggi: 647
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E' un argomento che qui sul forum (ed altrove) viene seguito moltissimo e quando sarà il momento i nostri moderatori verranno invitati a mettere il relativo thread in super-rilievo ![]()
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#29 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Città: Vicenza
Messaggi: 19994
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![]() semmai il buon blue mi mandera' pvt+email+sms+squillino per ricordarmelo ![]() Ciaozzz
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#30 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Pieve a Nievole (PT), Granducato di Toscana
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#31 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2004
Città: Vicenza
Messaggi: 1520
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Lettera pronta da un bel pezzo.
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#32 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: a casa mia
Messaggi: 900
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Un articolo che c'entra di straforo, in questo contesto notare la parte in grassetto:
http://finanza.repubblica.it/scripts...codnews=428551 Manovra, rottura governo-Regioni "Spariti 500 milioni promessi" ROMA - E' rottura sul fondo nazionale per le politiche sociali tra il governo, le Regioni e le autonomie locali. Lo ha detto, uscendo dalla conferenza unificata, il presidente della regione Puglia, Niki Vendola. Sul capitolo Fondo nazionale politiche sociali le Regioni lamentano la mancata erogazione di 518 milioni di euro, come acconto della seconda tranche per l'anno 2005. Battono cassa anche i magistrati della Corte dei Conti: se nella Finanziaria non saranno inserite nuove risorse finanziarie, gli uffici destinati a controllare la gestione del bilancio dello Stato rischiano la chiusura. "Negli ultimi 5 anni - è scritto in un ordine del giorno - l'istituto ha subito continue riduzioni di bilancio con tagli reali del 14%, mentre la Corte ha visto accrescere le proprie funzioni". Lo slittamento della riforma del Trattamento di fine rapporto deciso dal Consiglio dei ministri potrebbe però ridare ossigeno alle finanze pubbliche. Posticipata l'applicazione di tre anni del Tfr, d'incanto di sono liberati 620 milioni di euro destinati alla previdenza integrativa per il 2006 e il 2007. Martedì si terrà un vertice di maggioranza per decidere l'utilizzo o meno delle risorse improvvisamente liberate dal vincolo di spesa. E' non è difficile immaginare che si scatenerà una guerra politica senza frontiere per accaparrarsi una fetta della fondi. 24/11/2005 - 17:21 --------------------- |
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#33 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: a casa mia
Messaggi: 900
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Questa invece una analisi:
http://www.repubblica.it/2005/k/sezi...tfr/iltfr.html Così i giovani potranno eguagliare il trattamento dei genitori. Senza previdenza integrativa assegno ridotto a metà retribuzione. Ecco i vantaggi del Tfr nei fondi A riposo col 70% dello stipendio Ma il ritardo di 2 anni costa 350 euro. Condizioni più favorevoli per chi si affida agli strumenti negoziali di categoria di LUISA GRION ROMA - Sono dieci anni che gli italiani la aspettano e la aspetteranno per altri due. La riforma del Tfr, varata ieri dal governo Berlusconi, è essenziale per far decollare la previdenza integrativa, ma il suo avvio sarà possibile solo nel 2008. Un rinvio che ha fatto infuriare sindacati e opposizione perché - dicono loro - a pagare il prezzo dei 48 mesi di ritardo saranno soprattutto le famiglie e i lavoratori. Di fatto se la riforma fosse stata applicata fin dal prossimo gennaio le future pensioni di chi oggi ha 40 o 50 anni ne avrebbero guadagnato qualcosa: precisamente quei due anni di contributi che, così stando le cose, continueranno - per il momento - a restare a disposizione della loro azienda. In termini concreti, basandosi su proiezioni preparate dai tecnici dei principali istituti di previdenza, per redditi medio-medio bassi (24.500 euro lordi annui) ciò sì tradurrà in una perdita secca di circa 350 euro di pensione all'anno. Ma detto questo va anche precisato che - pur se fra rinvii e polemiche non ancora sopite - la riforma del Tfr va a colmare un "vuoto" previdenziale nato ben dieci anni fa, quando con la riforma Dini del '95 si passò dal sistema retributivo a quello contributivo. Il passaggio fu inevitabile visto che i costi del vecchio metodo di calcolo (basato sulla media degli ultimi stipendi) era insostenibile. Ma la novità introdotta necessitava di una "correzione" che andasse a rimpolpare le pensioni che la previdenza tradizionale avrebbe a quel punto falcidiato. Serviva appunto una previdenza alternativa, tanto più in previsione della ulteriore stretta sulle pensioni introdotta dal governo Berlusconi che entrerà in vigore proprio dal 2008 (innalzamento graduale della età anagrafica necessaria per aver diritto all'assegno). Ora il piano c'è e in media farà sì che le future pensioni - per chi nei prossimi anni avrà diritto a percepirla - possano dare circa il 70 per cento dello stipendio. Ma il fatto che le novità introdotte entrino in vigore fra due anni fa sì che la "correzione" sia un po' più debole di quanto previsto (il 72 ). Prendiamo per esempio il caso di un dipendente destinato ad andare in pensione nel 2020 a 62 anni e 38 di contributi: senza la riforma del Tfr il suo assegno sarebbe ammontato al 63,8 per cento dello stipendio. Con la riforma applicata fin dal 2006 la quota si sarebbe alzata fino al 71 per cento. Visti i due anni di ritardo e i rispettivi contributi non versati nel fondo, il dipendente dovrà accontentarsi del 69,5. Questo nel caso in cui scelga un fondo "chiuso" perché se il dipendente dovesse decidere di affidarsi ad uno "aperto" o a una polizza, la quota percepita si abbasserebbe al 68 per cento. In questo caso infatti, il provvedimento precisa che non entrano a far parte della quota i contributi versati dal datore di lavoro (decisione sulla quale le assicurazioni hanno aperto una feroce polemica). Nel caso in cui il lavoratore sia un neo-assunto il recupero garantito dalla riforma è ancora maggiore: più o meno dal 54, 8 al 70,3 per cento (71,9 se applicata nel 2006 e sempre nel caso di un fondo chiuso). E il gap si colma ulteriormente pensando a "coloro che verranno", ai giovani che saranno assunti negli anni a venire: un dipendente messo a contratto nel 2012, senza interventi sul trattamento di fine lavoro, sarebbe andato in pensione nel 2050 con un reddito pari al 53 per cento. Destinando le sue quote ad un fondo chiuso riuscirà invece a recuperare anche lui un assegno pari al 71,9. Ora va anche detto che - grazie al rinvio di due anni nell'applicazione della riforma - Palazzo Chigi "risparmierà" circa 700 milioni sul Fondo di garanzia istituito per compensare le aziende "orfane" della vecchia liquidazione. Il governo assicura di voler dare alla cifra così "liberata" una destinazione sociale, ma in realtà, all'interno della maggioranza ci sono diverse opinioni sul che fare. (25 novembre 2005) ----------------------------- |
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#34 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2004
Città: Nella bassa: BO - FE
Messaggi: 1692
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non sono stupidi... e poi dicono che la riforma è per tutti.. mha..
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Concluso con: Boso - Fallen Angel - tcianca - sycret_area - carver - serbring - emax81 - Cluk Si chiude una porta.. si apre un portone |
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#35 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
Messaggi: 350
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All'estero esiste il tfr ? Come funzionano le pensioni ???
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#36 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2002
Città: Verona
Messaggi: 4957
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bè il tasso di cambio è stato il risultato del livello a cui abbiamo deciso di "agganciarci" e da più parti (anche in certi ambienti della sinistra: è un'opinione trasversale) si ritiene che avremmo potuto ottenere qualcosa di meglio in ralzione ai costi che abbiamo sostenuto per l'"aggancio". |
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#37 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2002
Città: Verona
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#38 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Pieve a Nievole (PT), Granducato di Toscana
Messaggi: 7762
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Un Euro varrà circa 1950 lire: perché non arrotondarlo a 2 mila? Magari avessimo potuto avere una cifra pari di conversione! Sarebbe stato tutto più facile. Purtroppo il valore dell'Euro non può essere stabilito che in base ai tassi di cambio delle varie monete partecipanti e soprattutto a quante di queste monete sono in circolazione, la cosiddetta massa monetaria. Ed è in base a questi parametri che viene calcolato il valore dell'Euro.
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#39 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: a casa mia
Messaggi: 900
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Quote:
Il tasso di cambio fu scelto come dice bluelake e senz'altro per i mesi che furono presi in esame fu mantenuto politicamente un certo livello di riferimento del cambio così come era stato concordato con gli altri partner europei; questo era forse un pò alto per noi come dici tu, ma d'altra parte eravamo ben al di fuori dei parametri richiesti per l'adesione (il rapporto debito/PIL in primis), per cui ci fu un accordo di compromesso: l'Italia fu ammessa anche se era al di fuori dei parametri a patto di mantenere un preciso livello di cambio e anche alla condizione di mantenere l'avanzo primario di bilancio oltre il 5%. A quell'epoca il ministro del tesoro Ciampi considerava questa clausula molto blanda, visto che nei vari anni si veleggiava fra il 5,5% e il 7% (adesso siamo allo 0,6% ![]() Ciao Federico |
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#40 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2002
Città: Verona
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Quote:
appunto, confermi che fu il risultato di valutazioni insieme politiche ed economiche: di fatto cioè la base fu decisa da leggi economiche ma gli aggiustamenti percentuali furono il risultato di scelte POLITICHE. Dico solo che forse il governo avrebbe potuto far valere meglio il peso dell'Italia...ed è un appunto che al di là degli spunti polemici cui può dare adito è stato mosso (in misura e con toni differenti per carità) da esponenti di tutti gli schieramenti. Io non arrivo a dire che abbiamo dato la vaselina alla BCE ma sono convinto che la questione poteva essere gestita meglio...e, sarò maligno, ma è duro da cancellare il sospetto che le sirene della sconfitta elettorale abbiano convinto chi doveva fare delle scelte e doveva di conseguenza mettere le mani ai nostri portafogli a farle in maniera più blanda di quanto sarebbe stato auspicabile (un po' per non perdere voti ed un po' perchè in caso di sconfitta ,quasi certa all'epoca dei fatti, avrebbero passato una bella patata bollente agli avversari) |
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