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#301 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
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#302 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 3759
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Il modello qui prospettato non è in grado di stabilire quale sia la verità scientifica, come nessun altro modello politico-sociale. Semplicemente pone la scienza e la tecnica al di sopra del mercato e la svincola dagli interessi di parte che non c'entrano con la scienza, facendo in modo che la scienza stessa si autoregoli nel rispetto della volontà generale. |
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#303 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: Singularity
Messaggi: 894
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1) flusso di informazioni: ancora, tu saresti in grado di decidere come allocare le risorse della ricerca? lo stesso vale per la maggior parte delle persone. La democrazia non è garanzia di ottimalità. 2) affidabilità ed efficienza: essendoci un unico punto di controllo, se ci sono problemi salta tutto. Inoltre le sue decisioni possono essere influenzate in vario modo (con pressioni, oppure orientando i voti in un sistema democratico). Cioè è soggetto a clientelismi e lobby, gli stessi problemi che si rinfacciano al capitalismo odierno. Inoltre, l'evoluzione della vita non è appunto un sistema caotico, arbitrario e mosso da obiettivi parziali (in particolare, sopravvivenza e riproduzione), eppure non ha creato i sistemi più complessi che conosciamo?
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echo 'main(k){float r,i,j,x,y=-15;while(puts(""),y++<16)for(x=-39;x++<40;putchar(" .:-;!/>"[k&7])) for(k=0,r=x/20,i=y/8;j=r*r-i*i+.1, i=2*r*i+.6,j*j+i*i<11&&k++<111;r=j);}'&>jul.c;gcc -o jul jul.c;./jul |Only Connect| "To understand is to perceive patterns" Isaiah Berlin "People often speak of their faith, but act according to their instincts." Nietzsche - Bayesian Empirimancer - wizardry |
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#304 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 3759
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Inoltre ripeto che le motivazioni non sono sempre legate al denaro. Se una donna anziana sta attraversando la strada tu sei libero di pensare: 1) non mi fermo perché il tempo è denaro; 2) mi fermo perché ci tengo alla mia patente; 3) mi fermo perché un domani potrei essere nelle medesime condizioni sue; 4) mi fermo perché è giusto fermarsi. Allo stesso modo puoi pensare: 1) lavoro il meno possibile ma faccio finta di lavorare; 2) lavoro perché così divento ricco; 3) lavoro perché se smetto di lavorare smettono anche gli altri e quindi torniamo alla preistoria; 4) lavoro perché e giusto lavorare. Ognuno ha ovviamente le sue priorità. Nel modello che qui descrivo, non soltanto il lavoro sarà liberato dai vincoli del bisogno e quindi sarà la via principale per l'autorealizzazione umana, ma anche nel caso qualcuno non voglia lavorare, il controllo sociale reciproco sarà così forte da considerarlo fortemente sbagliato, allo stesso modo con cui al giorno d'oggi è considerato sbagliato lo stupro (non significa che l'elemento "sbagliato" non esiste, soltanto che la maggior parte delle persone lo considera sbagliato e non lo mette in atto). |
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#305 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
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#306 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
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Le sacche di povertà esistono non solo nel terzo mondo ma anche nel mondo occidentale. Il terzo mondo non mi dire che non è capitalista. E' troppo bello chiamare capitalismo solo ciò che funziona. Nei paesi arretrati ci sono le multinazionali occidentali, le banche occidentali, i sistemi politici finanziati (e talvolta armati) dagli occidentali. Anche questo è il capitalismo e se pensi che non lo sia non mi stupisco che poi dici che il capitalismo è funzionante: lo guardi solo dove funziona. Il modello egualitarista, per definizione è volto ad eliminare le sacche di povertà. Le quote latte non sono un esempio strano. Ti invito a tornare sul punto (l'equazione già espressa) e dirmi cosa non ti torna. O hai subodorato che approfondendo quel discorso tutte le tue certezze andranno a mare? |
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#307 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 3759
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Le storture ci sono perché ogni modello presenta storture più o meno evidenti in relazioni alle condizioni storiche di sviluppo. Non esiste il modello perfetto: il modello proposto serve solo a risolvere le storture dell'attuale, se poi ci saranno altre o nuove storture, ci saranno miglioramenti successivi, come è sempre stato. |
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#308 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
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Inoltre le storture dell'URSS hanno comportato il peggioramento del sistema in tutti i paesi satelliti per clonazione. Con "chiuso" intendo che, salvo casi particolari, i sistemi "comunisti" dovevano reggersi da soli sulle proprie gracili gambe in competizione con economie molto più sviluppate. |
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#309 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 3759
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Perché l'intero sistema non dovrebbe avere un centro nevralgico che controlli la situazione? Poi non è detto che debba avere il potere decisionale assoluto, può darsi che abbia solo un potere di indirizzo, o che abbia dei contropoteri. Non devi prendermi alla lettera. Il concetto fondamentale è che i sistemi complessi debbono per forza essere semplificati tramite espedienti organizzativi, che non saranno perfetti ma saranno certo migliori di un sistema in cui la mano destra non sa quello che fa la sinistra. Il più grande ostacolo attuale alla libera circolazione delle informazioni si chiama "concorrenza". Le decisioni del "centro di controllo" saranno per forza influenzate da gruppi di pressione. Questi gruppi di pressione però avranno un peso proporzionale alla loro autorevolezza e non ai loro capitali. Come sempre non risolve tutti i problemi, ma solo alcuni. Sulla ricerca scientifica ho risposto altove. |
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#310 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 3759
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In economia, però il mio intestino dovrebbe acquistare i beni dalla bocca e quindi vendere energia ai muscoli, inoltre avrei tre o quattro cervelli che lavorano ognuno per il proprio tornaconto. Il problema è che il capitalismo odierno è contraddistinto dalla produzione sociale, gestito però con regole idonee ad un sistema fondato sulla produzione individuale. Ciò che tento di spiegare da innumerevoli post è che il comunismo non inventa un sistema nuovo, ma cresce sul sistema già sviluppato e si limita a trasformare il concetto di proprietà in relazione al contesto in cui questa proprietà opera, per cui ad un sistema di produzione sociale deve essere associata la proprietà sociale dei mezzi di quel sistema. Il resto viene di conseguenza e con il tempo. |
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#311 | |||
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: Singularity
Messaggi: 894
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![]() Ma se da solo indirizzi, come si allocano "spontaneamente" risorse, ruoli etc. se non c'è una corsa al profitto o un mercato di domanda/offerta? Se bastasse la buona volontà le assiociazioni caritative sarebbero le più efficienti; servono altri meccanismi. Quote:
Anche secondo me sarebbe utile un meccanismo diverso dalla concorrenza, ma il modello che proponi non ha nessun meccanismo di controllo incorporato. Dipende tutto dalla buona volontà dei singoli di farlo funzionare, ipotizzando che questo sia sufficiente (e a causa di limiti informativi fra i soggetti, ho i miei seri dubbi che lo sia).
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echo 'main(k){float r,i,j,x,y=-15;while(puts(""),y++<16)for(x=-39;x++<40;putchar(" .:-;!/>"[k&7])) for(k=0,r=x/20,i=y/8;j=r*r-i*i+.1, i=2*r*i+.6,j*j+i*i<11&&k++<111;r=j);}'&>jul.c;gcc -o jul jul.c;./jul |Only Connect| "To understand is to perceive patterns" Isaiah Berlin "People often speak of their faith, but act according to their instincts." Nietzsche - Bayesian Empirimancer - wizardry |
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#312 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 3759
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[quote=Banus]Certo, ma una gestione rigidamente strutturata e burocratica va facilmente in crisi, e questo lo hanno visto le aziende qualche decennio fa. Un ipermercato è semplice da gestire, prova a pensare a un'azienda software o addirittura una casa di produzione cinematografica. Sei costretto a lasciare libertà e trovare meccanismi di controllo diversi (esempio, percentuali sui guadagni)..
QUOTE] Non parlo di organizzazioni strutturate e burocratiche. Anzi, penso che la maggior parte dei calcoli necessari alla razionale allocazione delle risorse potrebbe anche in teoria essere demandata a procedure informatizzate, per lasciare alla volontà umana solo il compito di definire i criteri generali, l'impianto etico, le priorità da seguire. Il meccanismo è tutto da approfondira, ma io ripeto che quando il capitalismo è nato nessuno si sognava di immaginare il sistema della borsa o delle banche centrali. Tu continui a parlare di percentuali sui guadagni e cose simili, ma il sistema sarà diverso proprio perché non saranno le percentuali l'obiettivo da conseguire. Le case cinematografiche sapranno che un film è piaciuto perché tanti sono andati al cinema e i critici hanno fatto buone recensioni. Si faranno altri film di pari qualità perché è intrinseco nella natura umana quello di fare delle cose che abbiano successo e non delle porcherie, indipendentemente dall'esistenza o meno del denaro. Anche in un mondo senza denaro sarebbe evdente che Win Millennium è pieno di bachi ed XP è un po' meglio. Perché uno, indipendentemente dal denaro, dovrebbe ostinarsi a sfornare sistemi operativi come Millennium? Per farsi fischiare? |
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#313 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 3759
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Ciò che non riusciamo mettere a fuoco è il fondamento su cui si regge tutta l'impalcatura marxista, per cui se non siamo d'accordo su quello è impossibile essere d'accordo sul resto. Per i marxisti l'unica differenza fra l'uomo e gli altri animali consiste nel fatto che l'uomo è in grado di porre in atto una laboriosità consapevole in grado di plasmare il mondo e migliorarlo. Ha quindi le capacità intellettuali, tecniche e fisiche per non essere spettatore della propria vita. Un uomo che non fa fruttare la propria intelligenza e le proprie capacità non è un uomo completo. Nel sistema ipotizzato, pertanto, la maggior parte del lavoro è libero, nella consapevolezza che il lavoro libero è il migliore ed il più produttivo. Ci sarà poi una parte di lavoro socialmente necessario (ahimé a nessuno piace stendere l'asfalto) e verrà distribuito equamente fra tutti coloro che sono in grado di farlo. Se uno si rifiuta ovviamente sarà ritenuto un mangiapane a ufo e probabilmente la considerazione sociale di questo individuo cadrà a zero, ma è molto probabile che la quasi totalità degli uomini sarà consapevole che il lavoro sporco va fatto. Sapere cosa serve e quanto ne serve è un meccanismo che, come ho già detto, è semplice: anche oggi ci sono gli studi di mercato. L'unico problema è essere in grado di fare questa produzione, ma questo dipende da fattori tecnici. Non puoi farmi l'esempio della carità, in quanto il sistema della carità è un sistema che funziona all'interno di un mondo capitalista, per cui è tutto diverso. |
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#314 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: Singularity
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Questo nello scenario migliore. Chi può mettere le mani sul sistema infatti potrebbe piegarlo ai propri interessi, ad esempio. Quote:
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#315 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 3759
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Quando un giorno ci sarà la convinzione nella comunità scientifica che un nuovo chip sarà un bene per il progresso, tutti coloro che hanno competenza in questo campo verranno posti a lavorare sul progetto. Lavoreranno volentieri perché è il loro campo e, siccome l'arricchimento non è più un motore di sviluppo, lo sarà il pieno dispiegarsi della propria inventiva, il fatto di vincere una sfida nei confronti di un limite, un po' come le scommesse con l'orologio che facciamo quando andiamo in bicicletta (senza che nessuno ci paghi, ma solo per dimostrare a noi stessi che siamo bravi). Tutte le informazioni e le apacità verranno accentrate, per cui si lavorerà in modo più spedito e non ci sarà nessun problema a condividere con altri le nostre scoperte, perché anzi sarà motivo di vanto essere arrivati per primi ad un risultato. Il sistema non funziona sulla base della "buona volontà" astratta, ma sulla base del fatto che il lavoro libero è intrinsecamente una fonte di gratificazione per chi lo svolge. Naturalmente al giorno d'oggi il lavoro non è libero e quindi è visto come una costrizione, ma se guardate i bambini, non vogliono far altro che apprendere, migliorarsi, inventare... Questa è l'intrinseca natura umana che lo differenzia dalle bestie inferiori, ed il sistema che io descrivo è quello che mette al centro questa caratteristica straordinaria e ne libera tutti i poteri. |
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#316 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 3759
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Allo stesso modo con cui la comunità scientifica oggi decide cosa è opportuno portare avanti e cosa no, così sarà nel mio sistema. Non mi sembra difficile da capire. Anche oggi se uno ha voglia di fare casino può falsificare gli studi di mercato e dire che la gente ama lavarsi i denti con la pasta d'acciughe e quindi domani in negozio non troviamo più il dentifricio. Ma a quale scopo? |
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#317 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 3759
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Tuo dogma: l'uomo è portato a non fare il bene. Sono entrambi dei dogmi che valgono per quello che valgono. Se uno è convinto che l'uomo sia portato al bene è in grado di comprendere il funzionamento del "mio" modello. Se uno pensa di no, pensa che sia un modello che non funziona e crede invece in un modello che sia fondato sugli istinti più bassi. In ogni caso, io sono convinto che "l'uomo è portato al bene" (per semplificare) non sia un dogma ma una constatazione effettuabile sui bambini (come detto, ma forse non hai ancora letto), mentre dire "l'uomo è malvagio e lo dimostrano tutti questi fatti" citando atteggiamenti sconsiderati tenuti dalla gente, significa attribuire all'uomo i difetti che in realtà sono causati dal sistema. Sono stato troppo arzigogolato?! |
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#318 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 3759
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Ho scritto anche di peggio, se vuoi quotarmi ancora: cerca meglio! |
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#319 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14066
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E' vero che il welfare state va riformato, non abrogato ma è imho ingeneroso parlare di bufala e di fallimento...semmai la bufala è il liberismo economico che non attua una politica redistributiva.
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We are the flame and darkness fears us ! |
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#320 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2001
Città: Pesaro
Messaggi: 921
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Quote:
Con l'esperienza aggiunge la tendenza a far quello che più gli conviene (a lui stesso come individuo) nel medio termine. Con la saggezza aggiunge la tendenza a far quello che più gli conviene (a lui e ai suoi figli/persone care) nel lungo termine. Quest'ultima cosa è quella che più s'avvicina all'altruismo. Sarà anche un dogma, ma è stato dimostrato e verificato nel corso degli ultimi due millenni, con rare e isolate eccezioni che non modificano il comportamento globale. il tuo dogma è stato confutato e sconfessato negli ultimi due millenni con rare e isolate eccezioni che non modificano il comportamento globale. P.s.: In alternativa ti dico che per me 2+2=5, se per caso per te fa 4 allora anche 2+2=4 è un dogma e ha la stessa validità del mio 2+2=5. Anzi immagina, ogni volta che aggiungi a due mele altre due mele, secondo me hai cinque mele, non è più bello? |
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