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#1 |
Bannato
Iscritto dal: May 2003
Messaggi: 283
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PRODI AGENTE DEL KGB!!!?
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#2 |
Member
Iscritto dal: Feb 2006
Messaggi: 287
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è già nelle mani della procura di roma per calunnia. aspetteremo comunque l'esito del processo (siamo garantisti o no?).
tuttavia ciò non mi impedisce di farmi due risate pensando a Mr Caramella (come è stato chiamato da una hostess inglese sulla Londra-Roma) e a chi lo aveva nominato "consulente" di una commissione parlamentare http://www.repubblica.it/2007/01/sez...nte-sismi.html http://www.repubblica.it/2007/01/sez...e-carcere.html http://www.repubblica.it/2007/01/sez...caramella.html |
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2000
Città: La città più brutta della Toscana: Prato
Messaggi: 6711
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Ma che non lo sapevi? ma dove vivi? non sai che prodi sapeva anche dove tenevano aldo moro e non ha fatto nulla?
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#4 | |||
Member
Iscritto dal: Feb 2006
Messaggi: 287
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mi accorgo da solo che riderci su non è nè elegante nè corretto, in fondo il suddetto sta da tre mesi a regina coeli. ma mi viene spontaneo. in ogni caso me ne scuso. poi i mezzucci da comare non li ho ben presenti scaramella è un ex-personaggio pubblico. attualmente è interdetto da ogni pubblico ufficio in quanto il suo arresto per traffico d'armi e violazione di segreto d'ufficio è già stato convalidato |
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#5 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Messaggi: 367
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VERGOGNA a chi ha usato le commissioni d'inchiesta per spalare merda e calunnie sugli avversari politici
prima con igor marini poi carcerato per calunnia ora con scaramella, anche lui correntemente dietro le sbarre.. vergogna http://www.repubblica.it/2006/12/sez...sta-prodi.html Parla il colonnello Gordievskij, la "fonte" del faccendiere "Aveva una sola ossessione: trovare prove contro uomini della sinistra" L'ex spia del Kgb su Scaramella "Un bugiardo, voleva rovinare Prodi" di CARLO BONINI e GIUSEPPE D'AVANZO L'ex spia del Kgb su Scaramella "Un bugiardo, voleva rovinare Prodi" Oleg Gordievskij DUE SQUILLI di telefono. Una voce decisa. "Sono Oleg Gordievskij". Il colonnello Oleg Gordievskij, pochi giorni prima di fuggire dall'Unione Sovietica nel 1985, era stato nominato residente del Kgb a Londra. Aveva cominciato nel 1974 a lavorare per il Sis, il servizio informazioni segreto britannico (chiamato anche Mi6) come agente infiltrato nel Kgb: un agente doppio, dunque, in grado di raccontare di talpe e doppiogiochisti nel "grande gioco" dello spionaggio ai tempi della Guerra Fredda. Per la sua credibilità e per le sue conoscenze, Gordievskij è un nome che ritorna spesso - oggi in Italia - nelle presunte "esplosive rivelazioni" di Paolo Guzzanti e Mario Scaramella. Sarebbe Gordievskij, il desiderato, ambitissimo, attendibile testimone della commissione Mitrokhin capace di "incastrare" Romano Prodi come "uomo del Kgb". Signor Gordievskij, vorremmo farle alcune domande su Mario Scaramella. "Possiamo anche chiudere subito la conversazione, visto che immagino le domande. Mario Scaramella è un lurido bugiardo. Quel che ha riferito delle nostre conversazioni e del nostro rapporto è falso dalla prima all'ultima parola. Non ho mai detto che Prodi è stato un agente del Kgb, né ho mai sostenuto che sia stato "coltivato" dall'intelligence sovietica. Fatevelo dire, soltanto in Italia può essere dato credito a un caso psichiatrico come Scaramella. Devo dire altro?". Se non le dispiace, vorremmo avere da lei qualche dettaglio più preciso. E cominceremmo dall'inizio di questa storia. Quando e come ha conosciuto Mario Scaramella? "Purtroppo mi sono imbattuto in questo stupido bugiardo circa tre anni fa. Ricevetti una e-mail dal senatore Paolo Guzzanti, che conosco da tempo. Mi chiese di ricevere in Inghilterra questo suo consulente, in cui riponeva massima fiducia, sollecitandomi a collaborare con lui e con le sue indagini sul dossier Mitrokhin. Così iniziò il mio tormento". Perché "tormento"? "Scaramella cominciò ad alluvionarmi con e-mail prolisse, logicamente sconnesse, zeppe di richieste incomprensibili, basate su informazioni altrettanto incomprensibili e, soprattutto, di misteriosa provenienza. La conoscenza diretta e personale di questo spostato non migliorò la situazione. Io mi illudevo che l'interesse di Guzzanti e di Scaramella fosse legato ai tentativi di penetrazione del Kgb nella sinistra italiana negli anni '70-'80. Come del resto era avvenuto in Francia e in Germania. Dunque, pensavo che la vostra commissione Mitrokhin volesse approfondire il lavoro svolto da un centinaio di agenti del servizio segreto sovietico in Italia. Le cose purtroppo non stavano così". E come stavano? "Scaramella, sostenuto da Guzzanti, cominciò a ossessionarmi chiedendomi di consegnargli le parti non diffuse dell'archivio Mitrokhin. La richiesta in sé era un non senso. Ma, siccome sono una persona educata, gli spiegai come stavano le cose. Gli dissi che ero un semplice cittadino e non avevo la disponibilità materiale dell'archivio Mitrokhin. Gli dissi che certe domande andavano fatte eventualmente alle autorità inglesi. Una persona normale, se si sente dare una risposta del genere, che fa? La smette. Al contrario, ottenni l'effetto opposto come se la mia indisponibilità eccitasse Scaramella. Mi torturava, lasciandomi capire - tra l'altro - che non gli importava poi molto degli argomenti su cui avrei potuto essergli davvero d'aiuto". Che cosa voleva allora Scaramella? "Voleva la testa di Prodi. Ma non fui io a dargliela. Fu Aleksandr Litvinenko. Ricordo ancora perfettamente cosa accadde". Che cosa ricorda? "Ricordo il bar di un elegante hotel di Regent Street, un magnifico calice di vino rosso e Aleksandr che, alla mia presenza, racconta a Scaramella una confidenza ricevuta, a suo dire, a Mosca, e prima di fuggire a Londra, da quello che allora era il suo vicedirettore al Fsb, Anatolij Trofimov. Ricordo ancora le parole di Aleksandr. Disse: 'Quando confidai a Trofimov la mia idea di lasciare Mosca e riparare in Italia, il generale mi mise in guardia. Mi disse: stai attento, perché in Italia ci sono molti ex uomini del Kgb. Persino Prodi è un nostro uomo'". Scaramella sostiene che l'espressione "Prodi è un nostro uomo" sia sua. Di più: Scaramella sostiene che lei si sia spinto ad indicare il dipartimento del Kgb (il V, quello responsabile per le "misure attive") che avrebbe "coltivato" l'attuale premier italiano. "E' un'immonda bugia. Quella frase, come stavo dicendo, fu pronunciata da Aleksandr Litvinenko. Io rimasi in silenzio e lo fissai a lungo. Evitai di dire in sua presenza quello che pensavo e che dissi e continuai a ripetere sia a Scaramella che a Guzzanti. Io non solo non avevo alcuna informazione su un qualsivoglia rapporto, di qualsivoglia genere, tra Prodi e il Kgb. Ma ero anche convinto che Aleksandr stesse mentendo due volte. Perché non solo riferiva una circostanza non vera, ma per giunta la attribuiva a una fonte, Trofimov, che non avrebbe potuto smentirla perché era stato ucciso. Insomma, ero convinto ieri e lo sono ancora di più oggi che Aleksandr, per ragioni legate alle continue difficoltà economiche, avesse alla fine deciso di dire a Scaramella quel che Scaramella voleva sentirsi dire. Forse perché da questo immaginava di trarre qualche vantaggio in futuro. Del resto, Aleksandr screditò Prodi non solo con Scaramella, ma anche con alcuni deputati europei inglesi che avevano lo stesso interesse. Questa è una cosa che so per certa, perché quei deputati europei inglesi mi avvicinarono per tentare, inutilmente, di farmi confermare le confidenze di Litvinenko". Scaramella la sollecitò anche su altri uomini politici della sinistra italiana? "Sì. Non me ne chiedete però i nomi. Non glieli lasciai neppure pronunciare". Signor Gordievskij, come è possibile che, con il pessimo giudizio che lei aveva di Scaramella, i vostri rapporti non si siano interrotti subito? "Io provai quasi subito a troncare, non appena mi fu assolutamente chiaro che prima mi liberavo di questo buffone e meglio sarebbe stato. Lo feci una prima volta rivolgendomi a Guzzanti. Gli mandai una mail dandogli conto delle insopportabili pressioni cui mi sottoponeva il suo consulente. Ricordo perfettamente che gli scrissi: "Scaramella is a mental case", Scaramella è un caso psichiatrico". E Guzzanti che cosa le rispose? "Rispose, con quel suo modo bonario, che non dovevo preoccuparmi. Che stavo esagerando, che Scaramella era semplicemente una persona un po' sopra le righe, ma che questo non doveva preoccuparmi". Così continuaste a vedervi. "Cercai di evitarlo. E quando capii che Guzzanti non me lo avrebbe tolto dai piedi e le pressioni su Prodi si fecero ancor più intollerabili, decisi di rivolgermi formalmente al controspionaggio inglese, l'Mi6. Raccontai cosa stava accadendo. Spiegai chi era questo buffone di Scaramella e che cosa pretendeva di farmi dire. L'Mi6 diede immediatamente corso alla mia denuncia, informandone il Foreign Office e il Sismi, cui venne chiesto che le attività di disturbo di Scaramella cessassero immediatamente. Ancora una volta, da persona abituata ad avere a che fare con persone serie, immaginavo di averci messo un punto a questa storia. Mi sbagliavo. Non molto tempo dopo i miei colloqui con l'Mi6, incontrai il mio amico Vladimir Bukovskij. Come sapete anche lui ha rapporti con Guzzanti per la "Mitrokhin" ed è stato contattato nel tempo da Scaramella. Bene, sapete che cosa mi viene a dire Vladimir? 'Ho saputo da Guzzanti e Scaramella che ti sei lamentato con l'Mi6. I due sono molto preoccupati che tu trasformi questa storia in un caso diplomatico'. Andai su tutte le furie. I miei colloqui con l'Mi6 erano avvenuti nella più assoluta discrezione. Guzzanti e Scaramella non solo non avrebbero dovuto esserne a conoscenza, ma, soprattutto, non avrebbero mai dovuto parlarne. Vladimir Bukovskij provò a tranquillizzarmi, ma non ci riuscì. Abbiamo caratteri diversi. Lui ha un temperamento molto tollerante, al contrario del sottoscritto. E non ha mai reagito". Perché avrebbe dovuto reagire? Anche lui è stato messo sotto pressione da Scaramella? "Certo che è stato messo sotto pressione. Fu lui stesso a dirmelo. Ma, evidentemente, persino uno come Scaramella dovette presto capire che non avrebbe potuto in nessun modo accreditare le sue fandonie attraverso Vladimir. Anche perché lui, davvero, se non altro per età e per conoscenze, non avrebbe mai potuto verosimilmente essere indicato come riscontro di certe menzogne". Quando ha incontrato l'ultima volta Scaramella? "Non voglio essere impreciso. Ma forse non sbaglio se vi dico quasi due anni fa. Era venuto in Inghilterra per una conferenza sull'inquinamento da radioattività del Mediterraneo. Dopo la conferenza, insistette per restare con me a cena e ricordo che lo portai in un piccolo ristorante cinese, molto economico e molto buono. Come al solito mi assillò, ma ebbi gioco facile mettendomi a parlare di cibo cinese. Per fortuna non dovrò più vedere la sua faccia. Soprattutto, spero di non dover più dover dar conto di lui. Un uomo del genere va soltanto dimenticato". Dimenticato? Lei sa che cosa sta succedendo in Italia? "Eccome se non lo so. So che è sotto inchiesta e so che rilascia tre interviste al giorno. Bene, io penso che questo spettacolo sia indegno dell'intelligenza umana. Anzi, penso che sia un'offesa all'intelligenza. Ma come si può ancora stare a sentire un megalomane che è stato capace di mentire persino sul suo stato di salute? Che è arrivato a dire che nel suo corpo c'era una dose di polonio cinque volte superiore a quella letale, salvo uscire oggi (ieri, ndr) con le sue gambe dall'ospedale? Lo dico un'ultima volta. Credetemi: Scaramella is a mental case. Non va messo sotto inchiesta, non va buttato in un carcere: va consegnato alle cure di un efficiente staff medico che si prenda cura della sua psiche e, in silenzio e per il suo equilibrio, lo faccia dimenticare". (7 dicembre 2006) Ultima modifica di sander4 : 07-03-2007 alle 12:42. |
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#6 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2004
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#7 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Città: PD
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O no ? Il "piccolo" fatto che uno dica la verità e l' altro menta non è interessante , non passa in TV , alla fine una bugia e una verità vengono presentate una di fianco all' altra , con pari dignità e pari valore . Se poi qualcuno fa una denuncia tanto la sentenza arriva dopo anni , e se anche arriva tanto è ovvio che "i giudici sono comunisti" e quindi hanno dato ragione a uno piuttosto che a un' altro . Qua ci sono due persone che dicono una l' opposto dell' altra , una delle due mente sicuramente , chi è dei due a raccontare frottole ? Non ti interessa saperlo ? Scaramella è un bugiardo patentato , uno pagato ( da chi ? ) per inventarsi frottole , per scrivere storielle con cui spalare merda sugli avversari , storielle come quelle raccontate qua ( http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1408019 ) , per mettere tutti sullo stesso piano ( "sono tutti ladri" ) per confondere verità e menzogna in un minestrone marron , si ignorano i fatti , i dati , i documenti e persino il buonsenso pur di far passare il messaggio che "sono tutti uguali" e quindi tanto vale votare il più simpatico . E quelli che vanno in cerca di scoprire cosa è vero da cosa è falso sono i primi da colpire , perchè fanno delle distinzioni , ti dicono chi sono i peracottari e chi sono quelli che non raccontano frottole , ti mostrano i dati , ti mostrano che c' è gente e gentaglia , ti mostrano che non sono poi tutti uguali , e questo ai TG non piace , non piace perchè spesso e volentieri i TG sono in mano a gente che non vuole farti capire la verità , ma solo impastare minestroni e panini immangiabili , perchè dire la verità in TV è "criminoso" , mentre raccontare frottole spaziali in commissione parlamentare è avere "una mente come Pico della Mirandola" . E così andando avanti mischiando la verità con le menzogne si ottiene il risultato che della verità non si parla mai , ma delle menzogne si continua a parlare persino dopo che sono state dimostrate false oltre ogni dubbio , ma al TG questo non l' hanno raccontato ...
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Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn |
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#8 |
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Iscritto dal: Feb 2006
Messaggi: 287
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fatto sta che oggi sotto processo non c'è prodi ma scaramella. non mi piace ragionare con i se e con i ma.
il giorno in cui anche prodi sarà interrogato dai magistrati sarò ben lieto di discuterne. Scaramella non è stato confermato da nessuno. sino ad oggi. aspetteremo altre prove e testimonianze, ma ora come ora è solo. non irrido i miei oppositori, semplicemente mi fa ridere il soggetto. e ripeto, non è carino, soprattutto considerando che non sta in buone acque. infine il dubitare non è solo lecito, ma doveroso. tuttavia consentimi di avere più dubbi sull'attendibilità di Scaramella, che si è ritrovato consulente per nomina dall'alto, piuttosto che di magistrati e pm, che si ritrovano al loro posto per concorso, quindi per merito. |
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#9 |
Member
Iscritto dal: Feb 2006
Messaggi: 287
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poi che i magistrati sbaglino non c'è dubbio, sbagliano le hostess e sbaglio anche io.
che sbaglino spesso è da dimostrare, o quantomeno dovremmo accordarci su quanto vale percentualmente "spesso". che sbaglino volentieri è un'illazione, niente più. |
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#10 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2005
Città: Abano Terme (Padova)
Messaggi: 1205
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Il mio accusatore, davanti a un registratore, mi racconta nei dettagli come, secondo lui, è stato «manipolato» contro di me In altri tempi avrei fatto un salto sulla sedia leggendo l'incredibile smentita uscita sulla Repubblica il 14 gennaio a pagina 26, dal titolo «Mai accusata Repubblica con Guzzanti». Di che e di chi si parla? I lettori forse ricorderanno che il mio linciaggio pubblico cominciò il 26 novembre 2006, quando uscì sul quotidiano romano un'intervista a Evgueni Limarev, il quale sosteneva di avermi visto agire in «strutture» illegali dove su mio ordine si fabbricavano sudici dossier. Soltanto per quella intervista e senza alcun altro sostegno sono stato esposto alla gogna come un malfattore, benché fosse tutto falso. Lo stesso Limarev ha finalmente riconosciuto (prima sull'Espresso e poi a quattr'occhi) di non avermi mai incontrato e accusa il solito Mario Scaramella di avergli presentato un attore che faceva finta di essere me, il che mi sembra un po' improbabile, ma non sta a me indagare. Del capovolgimento delle accuse di Limarev il lettore della «Repubblica» è stato però accuratamente tenuto all'oscuro perché Carlo Bonini e Giuseppe D'Avanzo hanno preferito non informarlo del fatto che tutto quanto hanno pubblicato il 26 novembre su di me è stato riconosciuto falso non soltanto dalla vittima (io) ma dal loro stesso intervistato. Ma ecco che i lettori dello stesso quotidiano vengono informati del fatto che Limarev nega di avermi detto qualcosa che io gli ho attribuito sull'ultimo numero di Panorama, dopo aver passato con lui cinque ore lo scorso 8 gennaio, ognuno con il suo registratore acceso, a Cluses, Alta Savoia. Già, ma che cosa, esattamente? Non viene spiegato. Il titolo della precisazione però rivela ciò che ha bruciato di più: non solo lo smascheramento del falso incontro, ma la rappresentazione di una trappola. Lasciamo che a parlare siano i nastri incisi e le parole scritte. Io avevo scritto la settimana scorsa che, secondo Limarev, «i giornalisti della Repubblica volevano lei, di Scaramella non gli importava nulla, volevano poter mettere le mani su di lei». Parole pesantissime, bisogna riconoscerlo. Avevo citato a memoria. Ma vediamo che cosa esattamente ha detto Limarev lunedì 8 gennaio alle 17.45 dopo un'ora 22 minuti e 35 secondi di conversazione a proposito di quel che gli dissero i giornalisti della Repubblica: «A noi di Mario Scaramella (...) non ci importa niente: we are very much interested in checking everything on Mr Guzzanti. Noi siamo molto interessati a qualsiasi cosa che riguardi Guzzanti». Sbalordito, chiedo conferma. E Limarev: «Yes, sure: they said it from the very beginning, sì certo: l'hanno detto fin dal primo momento». Limarev afferma di aver cercato di sottrarsi: «Gli ho detto che non volevo impicciarmi delle vicende politiche italiane». Ma loro sono molto insistenti, sanno quel che vogliono e chi vogliono. Io esprimo un commento aspro sul fatto che l'intervista sia stata trattenuta per quasi due anni e tirata fuori quando ha fatto comodo: non credo nelle coincidenze. Limarev annuisce e dice: «C'è manipolazione, certamente». Mi indigno: «Altro che manipolazione, queste sono menzogne. Sono io e non Scaramella il loro obiettivo, come lei mi ha detto». E Limarev: «Yeah, yeah, sure, sì, sì, certo». E commenta: «Le dico molto francamente: mi hanno usato, e capisco il loro punto di vista giornalistico, per fare uno scandalo». Infine Limarev dice, dopo aver visto uscire l'articolo del 26 novembre, di avere chiamato uno dei due autori urlando: «Ma che diavolo state facendo? Perché avete pubblicato questo articolo?» Loro gli avrebbero risposto: «Sta' tranquillo, è meglio anche per te: così Scaramella la smetterà di fare il tuo nome». Limarev dice di non aver mai parlato con i media prima di essere stato chiamato in causa da Scaramella, «eccetto le due fabbricazioni di Repubblica» (si riferisce al fatto che La Repubblica ha pubblicato due interviste a Limarev, che lo stesso definisce entrambe «fabbricazioni»). Prima del nostro incontro Limarev mi aveva scritto per email il giorno di Capodanno alle 19.39: «La Repubblica also tried to manipulate me + misinterpreted my words, and to much bigger extent than I thought till now. I think we have to speak in much more details about all this misfortune», «La Repubblica ha anche tentato di manipolarmi e di fraintendermi fino a oggi in misura molto più estesa di quel che finora avevo pensato: credo proprio che noi due dobbiamo parlare nei dettagli di questa disgraziata vicenda». E così è stato. Abbiamo sviscerato nei più nauseanti dettagli la «disgraziata vicenda». Che pagina di giornalismo e di etica, non è vero? PANORAMA 23/01/2007: http://www.panorama.it/opinioni/arch...-A020001039781 Ultima modifica di EarendilSI : 07-03-2007 alle 13:53. |
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#11 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Messaggi: 367
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Per mesi sulle televisioni di Berlusconi Scaramella e prima Igor Marini hanno detto che Prodi era agente del KGB (Igor Marini diceva che aveva preso tangenti) sparando balle a non finire, per poi finire dietro le sbarre, sotto processo e giustamente indagati per calunnia. Ma la gente non è stata mai informata che erano balle, POI, dopo che i signori sono stati arrestati, quindi il risultato che i calunniatori volevano ottenere l'hanno ottenuto, ripetendo tante volte le menzogne. Incollo inoltre il curriculum giudiziario di Scaramella, per capire che persona affidabile è: Quote:
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#12 | |
Bannato
Iscritto dal: Jun 2005
Città: Milano
Messaggi: 146
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Minacciare poi che sia personaggio pubblico ai fini della policy è ancora più comicko di quando difendavate IGOR MARINI sulla bufala Telekom serbia, la puttanata più comika degli ultimi 30 anni . fg |
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#13 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Messaggi: 367
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Se invece si dicono cose senza nessuna prova, documento, inventandosi tutto di sana pianta si va dentro e si finisce sotto processo per calunnia, come è successo a Igor Marini e ora a Scaramella. E' semplicissimo. Se io dico Andreotti è stato mafioso fino agli anni 1980 e tu mi vai a denunciare, non mi arrestano, dato che è stato dimostrato da una sentenza che per arrivarci ci son voluti anni, prove, intercettazioni, documenti, arringhe di accusa e difesa. Se dico che ne so Storace o Fassino è un mafioso mi arrestano invece, e giustamente perchè fino a prova contraria è una grossa bugia e calunnia basata sul nulla. Prodi non è indagato nè in carcere perchè NON calunnia e non spara balle su altre persone, per fortuna, Marini e Scaramella si, e anche in passato hanno avuto problemi con la legge. Continuiamo poi a insinuare dubbi sulla magistratura? "Un curriculum giudiziario non significa nulla perchè i giudici nostri sono un'altra cosa" Che vuol dire un'altra cosa? Che sono comunisti vero? ![]() Ultima modifica di sander4 : 07-03-2007 alle 14:44. |
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#14 | ||||
Member
Iscritto dal: Feb 2006
Messaggi: 287
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è infatti impossibile che la logica ci porti da un discorso descrittivo (tra l'altro inesatto in partenza, perchè la tua affermazione è un'inferenza induttiva e come tale non valida) ad un discorso prescrittivo (fallacia naturalistica). |
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#15 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
Città: Vicenza
Messaggi: 333
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Nel caso in cui qualcuno avesse perso l'altro. Ma c'è ancora qualcuno che può credere a questo personaggio?? |
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#16 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2001
Città: Livorno
Messaggi: 1359
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Non so perchè ma mi riesce difficile credere che Prodi abbia le doti per fare l'agente segreto. Sarà che ne ho troppa poca stima.
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#17 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Città: PD
Messaggi: 11712
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Dipende , se la verità è una cosa che ti interessa oppure preferisci le balle .
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#18 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2005
Città: Abano Terme (Padova)
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#19 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Messaggi: 367
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Guarda... gli stessi ex agenti segreti russi non ne potevano proprio più di sto scaramella che li perseguitava con la foto di Prodi... ![]() Ultima modifica di sander4 : 07-03-2007 alle 16:38. |
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#20 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2005
Città: Abano Terme (Padova)
Messaggi: 1205
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Cossuta, ad esempio era un informatore del KGB e veniva indicato come "contatto confidenziale della residentura del Kgb a Roma". Ah, anche se era molto vicino al KGB Cossuta non veniva chiamato Cossutoski... |
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