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#1 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2000
Città: Torino-Taranto
Messaggi: 1166
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Server nas casalingo... howto?
Vorrei raggruppare pareri e/o informazioni riguardanti l'hw giusto per mettere su un server nas casalingo. Non voglio discutere sul raid in sè, poichè so che ci sono già discussioni del genere. Vorrei piuttosto discutere su scelte di marche, controller, potenza di calcolo minima, ecc.
Bene, iniziamo con i seguenti requisiti e cerchiamo di risolverli tenendo conto del fatto che, essendo casalingo bisogna spendere il meno possibile, oltre a riciclare vecchio hw il più possibile: - operatività 24/7 - ridondanza dei dati - consumo minimo - rumorosità (opzionale). - prestazioni sufficienti. Quali HD possono essere tenuti accesi sempre? Non devono essere costosi (quindi niente scsi). Credo solo i Maxline di maxtor ad un prezzo conveniente, ma pensavo ad un'alternativa: Si può, oltre a ridurre la velocità delle testine, ridurre la velocità dei piatti? Credo, ma non sono sicuro al 100%, che si possa fare sugli HD Hitachi/IBM soltanto. I dischi dovrebbero durare di più in questo modo, oltre che consumare/scaldare di meno. Altro dilemma: controller o non controller? raid software o hw? Pata o Sata? Qual'è il minimo processore che regge un raid 5 software decentemente con 3 o 4 dischi? i controller raid economici valgono la spesa in questi termini? esiste un controller Sata raid economico con raid 5?
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Esiste un virus in ambiente GNU/Linux ed è la licenza GPL. |
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2004
Città: London, UK
Messaggi: 10708
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Ti consiglio di leggere qui:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=889540 dove ci sono degli ottimi interventi. Rispondo anche io a qualcosina, riguardo i dischi... Al di là del fatto che sono un sostenitore dello SCSI (un Cheetah 10K lo vendo quanto un Raptor), per i dischi sata ci sono degli ottimi Western Digital Caviar RE (Raid Edition) che sono caratterizzati nel progetto dall'obiettivo di funzionare 24/7, e sono silenziosi ed affidabili, come tutti i Caviar, che eccellono in questo. I dischi hanno inoltre una gestione dell'errore denominata TLER (Time Limited Error Recovery) che passa il controllo dell'errore al ctrl ed ai suoi algoritmi di ECC e CRC per restituire l'operatività ai dischi. Questo metodo è opportuno solo per controller che gestiscono questo tipo di errori, e credo che ne siano esclusi quelli integrati, che sono decisamente primitivi, e se vogliamo anche poco affidabili. In caso di utilizzo di questi dischi su ctrl inadeguati, alcuni errori potrebbero rimanere insoluti, perchè il disco passerebbe l'errore al ctrl, che non è predisposto per risolverlo. Purtroppo alcune mie richieste alla WD sull'opportunità di impiegare questi dischi su ctrl integrati, o in configurazioni non-RAID, hanno avuto risposte insoddisfacenti. Alcuni hitachi sono dotati di un dispositivo per ridurre le RPM, ma questo non è possibile farlo dinamicamente, se non erro, cioè ogni volta si deve riavviare; e comunque rappresenta un notevole sforzo per il motore, che è pensato per lavorare a regime costante. Il consumo verrebbe a diminuire, ma sulla longevità non sono sicuro, perchè la cosa migliore è far lavorare il disco per ciò per cui è pensato. Per il discorso controller, riallacciandomi a quanto detto sopra, quelli integrati (e i modelli base di quelli pci) sono molto scadenti, perchè si appoggiano appieno alle risorse del sistema, e perchè spesso sono poco affidabili; non è raro dover procedere ad un controllo di coerenza dell'array raid, operazione lunga, fastidiosa, ed indice di una scarsa qualità del sottosistema dischi. A mio parere un ctrl adeguato dovrebbe avere della RAM propria, e l'unità di XOR hardware, che calcola la parità del raid5. Controller di questo tipo per lo SCSI sono rimediabili intorno ai 150€, mentre per il sata non sono molto aggiornato, ma immagino prezzi paragonabili, se non inferiori. - CRL -
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"non è compito del mod dare una mano di bianco sul grigio della vita" [cit.] |
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2000
Città: Torino-Taranto
Messaggi: 1166
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Grazie per la risposta, anch'io apprezzo le doti dei sottosistemi scsi, sono davvero un altro mondo. Comunque fa parte degli obbiettivi arrangiarsi con una soluzione che abbia solo un minimo di ridondanza e un minimo di file transfer sostenuto. La ram sui controller (con eventuale batteria per il flushing) è molto indicata sui grossi database server, mentre può essere sacrificata per un file server casalingo.
Il problema degli hd hitachi, indagando, sembra essere alcune implementazioni di bios grossolane, ma in generale dovrebbero mantenere l'impostazione di powersave anche dopo il riavvio. Con questo sarebbero una bella alternativa ai wd raid edition, sopratutto per il consumo. Ah, non mi convince il fatto che se si abbassa la velocità del motore la vita media dell'hd si abbassa. Qualcuno ha esperienza con raid 5 software (su linux eventualmente)?
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Esiste un virus in ambiente GNU/Linux ed è la licenza GPL. Ultima modifica di Mazzulatore : 17-05-2005 alle 02:40. |
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#4 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2003
Città: Provincia di Lucca
Messaggi: 3455
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Chiarezza, chiarezza....
Salve a tutti...
1) solo gli Hitachi (post fusione con il settore "storage magnetico" di I.B.M) perchè adotta sulla sua intera produzione di hard disk (Endurastar, Travelstar, Deskstar,Ultrastar) la tecnica di load/unload per il gruppo testine è in grado di implementare uno stato di "risparmio energetico" in cui la velocità decresce da 7200 a circa 4300 giri/minuto (intendo velocità del motore spindle)... Questa però NON è nè una velocità di regime nè una velocità operativa... I "settings" vengono mantenuti anche ad hard disk spento dato che le informazioni vitali quali stati energetici,firmware ecc. vengono registrate in una area protetta ed inaccessibile a tutto anche al s.o...l'unica maniera per accedervi sarebbe conoscere il programma ed i dettagli del microcontrollore on-board ma (sigh!) questa è una altra storia... 2) non è una velocità operativa in quanto tutti gli hard disk "Winchester" presenti su questo pianeta sono progettati per funzionare ad una e ad una sola velocità "nominale" del motore spindle dei dischi e questo per questioni di aerodinamica...che serve a sostentare lo slider che reca con sè le preziose testine di lettura (G.M.R) e scrittura... 3) lo stato di cui parlo è definito "Low RPM mode"... Quanto a Maxtor, dopo i suoi grossi exploit in tema di affidabilità forse (ma solo forse) gli unici suoi hard disk per uso 24/7 sono i suoi S.C.S.I non certo delle meccaniche con affidabilità "ibrida" tali sono quelle appartenenti alla MaxLine... 4) sono i transitori che portano stress "enorme" agli avvolgimenti dei motori quando devono cambiare velocità specialmente nell'intervallo di tempo tra la partenza ed il tempo necessario all'arrivo a regime... Grazie. Marco71. |
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#5 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2000
Città: Torino-Taranto
Messaggi: 1166
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Tutto chiaro, mi sa tanto che cercherò modelli nativi a 5400rpm che siano almeno lontanamente per applicazioni 24/7.
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Esiste un virus in ambiente GNU/Linux ed è la licenza GPL. |
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