Stop alle traduzioni in ucraino di Warhammer 40.000: soldati delusi accusano Games Workshop di 'tradimento'

Stop alle traduzioni in ucraino di Warhammer 40.000: soldati delusi accusano Games Workshop di 'tradimento'

Games Workshop ha interrotto la collaborazione con l'editore Molfar Comics e ha bloccato le traduzioni in ucraino dei romanzi di Warhammer 40.000. Una decisione che ha colpito duramente i soldati al fronte, dove i libri e i giochi della saga sono diventati una distrazione essenziale durante la guerra

di pubblicata il , alle 11:58 nel canale Multimedia
Warhammer 40.000
 

Games Workshop ha deciso di non rinnovare l'accordo con Molfar Comics, la casa editrice di Kiev che ha curato fino a oggi le traduzioni in ucraino dei romanzi legati a Warhammer 40.000. La scelta ha provocato forte delusione tra i militari ucraini, molti dei quali consideravano la saga un punto di riferimento durante i momenti di pausa dal fronte, secondo quanto riporta il Telegraph.

Warhammer 40.000 non va confuso con Warhammer Fantasy, che è ambientato in un mondo medievaleggiante popolato da orchi, elfi e imperi umani. La linea 40.000, invece, trasporta i giocatori in un futuro distopico segnato da battaglie senza fine tra imperi galattici, alieni e forze oscure. Entrambi i giochi prevedono miniature da dipingere e regole da seguire sui tavoli da gioco, ma differiscono completamente per ambientazione e atmosfera.

Warhammer 40.000

Fino a pochi mesi fa, grazie al lavoro di Molfar Comics, i romanzi del catalogo Black Library arrivavano tradotti in lingua ucraina. Per i soldati al fronte significava poter leggere senza dover ricorrere a versioni pirata in russo, la lingua del nemico, o a testi in inglese poco accessibili a molti. Secondo un sergente delle forze speciali noto con il nome in codice "Shekel", la cancellazione del progetto editoriale ha rappresentato un duro colpo al morale dei militari: "Ogni fan ucraino era felice quando i libri uscivano finalmente nella nostra lingua".

Oleksandr Nevskiy, co-proprietario di Molfar Comics, ha sottolineato che le opere di Warhammer 40.000 non erano soltanto intrattenimento, ma un supporto psicologico: "Abbiamo ricevuto foto di soldati che leggevano nei bunker e negli ospedali. La disponibilità di queste opere nella nostra lingua è fondamentale, soprattutto in un momento in cui difendiamo la nostra esistenza".

Games Workshop ha dichiarato tramite un rappresentante che la decisione di non rinnovare il contratto con l’editore ucraino è stata presa dopo lunga riflessione, senza specificarne i motivi. L'azienda ha ribadito di continuare a vendere miniature in Ucraina, ma la scelta editoriale è stata percepita da molti come un segnale negativo, anche perché restano rapporti con realtà legate alla Russia, come lo studio Owlcat che sviluppa videogiochi ambientati nell'universo narrativo di Warhammer 40.000.

Giocare a un wargame incentrato su super-soldati fascisti che puntano a realizzare un genocidio e alieni assetati di sangue può sembrare un passatempo insolito per i soldati ucraini, già costretti a confrontarsi con la guerra nella vita reale. D'altronde, la comunità ucraina dei giocatori resta fortemente legata a questo universo narrativo, visto che nella nazione il brand Warhammer è molto popolare. Per molti veterani, dipingere miniature o organizzare partite dopo il congedo diventa una forma di terapia. Alcuni esperti sostengono che attività di questo tipo possano persino aiutare nella gestione del disturbo post-traumatico: creano legami tra ex soldati e offrono momenti di sollievo lontani dalle esperienze della guerra reale.

Games Workshop aveva sospeso le vendite dei prodotti Warhammer in Russia nel marzo 2022, come forma di protesta contro l'invasione dell'Ucraina da parte di Vladimir Putin. Nonostante ciò, Warhammer continua a essere popolare anche in Russia, con alcuni soldati russi che portano sul campo di battaglia sigilli ispirati al gioco come portafortuna.

1 Commenti
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noc7726 Agosto 2025, 17:22 #1
Solite notizie fuffa che sfruttano la guerra in atto, vorrei proprio vedere quanti soldati al fronte leggono warhammer, e in ogni caso tutti gli ucraini che conosco parlano bene inglese e non credo che della traduzione gli importi molto.

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