Il telescopio spaziale James Webb e NASA SPHEREx hanno osservato la cometa interstellare 3I/ATLAS

Il telescopio spaziale James Webb e NASA SPHEREx hanno osservato la cometa interstellare 3I/ATLAS

Nelle scorse settimane il telescopio spaziale James Webb e il telescopio spaziale NASA SPHEREx hanno potuto osservare la cometa interstellare 3I/ATLAS. Questo ha consentito di rilevare la presenza di acqua e anidride carbonica.

di pubblicata il , alle 14:49 nel canale Scienza e tecnologia
NASAESA
 

Dopo la sua scoperta a inizio luglio, la cometa interstellare 3I/ATLAS ha ricevuto via via sempre meno attenzione mediatica (oltre a qualche ipotesi "bizzarra"), ma non per questo i ricercatori hanno smesso di osservarla nel suo viaggio all'interno del Sistema Solare. Come avevamo riportato in precedenza, il telescopio spaziale Hubble ha già eseguito alcune osservazioni insieme al telescopio Gemini North ma la "sete di dati" non si è fermata. Ricordiamo che la cometa interstellare 3I/ATLAS è il terzo oggetto interstellare (che arriva dall'esterno del Sistema Solare) scoperto dall'umanità dopo 1I/'Oumuamua e 2I/Borisov.

cometa 3I/ATLAS

cometa

Nelle scorse settimane anche il telescopio spaziale James Webb e il telescopio spaziale NASA SPHEREx (Spectro-Photometer for the History of the Universe, Epoch of Reionization and Ices Explorer) hanno dato il loro contributo a raccogliere dati su questo particolare oggetto del quale sappiamo ancora poco. Iniziando da SPHEREx, le osservazioni sono avvenute tra il 7 agosto e il 15 agosto permettendo di identificare la presenza di ghiaccio d'acqua nel nucleo mentre emissioni di anidride carbonica e monossido di carbonio nella coda oltre alla presenza di composti organici tipici degli oggetti della fascia di Kuiper.

nasa cometa

Il telescopio spaziale James Webb ha osservato la cometa interstellare 3I/ATLAS il 6 agosto con lo strumento NIRSpec (Near-Infrared Spectrograph). Come confermato successivamente da SPHEREx, anche il JWST ha rilevato la maggior presenza di anidride carbonica rispetto all'acqua, con la prima che è otto volte superiore. Questo potrebbe essere dovuto a diverse motivazioni come un nucleo con la maggior presenza di anidride carbonica grazie al fatto che la cometa si è formata in una zona ricca di CO₂ nel disco protoplanetario del suo sistema solare ma anche che la struttura del nucleo non permette di far diffondere il calore in maniera idonea facendo così rilasciare più anidride carbonica e meno acqua.

cometa interstellare

Molto c'è ancora da capire e scoprire sulla cometa 3I/ATLAS e nuove osservazioni quando l'oggetto si avvicinerà al Sole potrebbero mostrare modifiche alle attuali emissioni, una coda maggiormente visibile e si potrebbero raccogliere ulteriori dati su altre molecole che compongono il nucleo. Come abbiamo scritto in passato, per il momento le osservazioni di oggetti interstellari sono legate a telescopi terrestri o spaziali, ma in futuro le agenzie spaziali potrebbero costruire sonde spaziali dedicate che resteranno nello Spazio in attesa del momento giusto per avvicinarsi ai nuovi visitatori del Sistema Solare.

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