Google introduce la verifica obbligatoria per tutti gli sviluppatori Android, anche fuori dal Play Store
Google introdurrà un nuovo sistema di verifica obbligatoria per gli sviluppatori Android, valido non soltanto per le app distribuite sul Play Store ma anche per quelle provenienti da fonti esterne. Dal 2026 il roll-out inizierà in alcuni Paesi, con un'estensione globale prevista entro il 2027
di Andrea Bai pubblicata il 26 Agosto 2025, alle 10:01 nel canale TelefoniaGoogleAndroid
Google introdurrà un nuovo sistema di verifica obbligatoria per gli sviluppatori Android, valido non soltanto per le app distribuite sul Play Store ma anche per quelle provenienti da fonti esterne. Dal 2026 il roll-out inizierà in alcuni Paesi, con un'estensione globale prevista entro il 2027.
Il piano di Google: sicurezza oltre il Play Store
La natura aperta di Android ha rappresentato per anni un elemento distintivo rispetto all'ecosistema chiuso di iPhone, soprattutto agli albori del fenomeno smartphone. Con il passare del tempo però Google ha progressivamente ridotto il grado di apertura della sua piattaforma per rafforzarne la sicurezza e l’ultima iniziativa dell’azienda rappresenta il passo più deciso mai compiuto in questa direzione: la verifica obbligatoria dell’identità di tutti gli sviluppatori, indipendentemente dal fatto che pubblichino le loro applicazioni sul Play Store o attraverso canali di distribuzione alternativi.

Questa decisione è stata presa con uno scopo chiaro e abbastanza intuibile: bloccare con maggior efficacia le app dannose. La società di Mountain View ha infatti spiegato che nei prossimi anni, a partire dal 2027, solamente le applicazioni di sviluppatori verificati potranno funzionare sulla maggior parte dei dispositivi Android certificati, vale a dire la quasi totalità dei device con i servizi Google integrati.
Dal 2023, Google richiede già agli sviluppatori presenti sul Play Store di confermare la propria identità. Secondo i dati condivisi dall’azienda, questo ha portato a un calo significativo di malware e frodi, in quanto gli attori malevoli non possono più nascondersi dietro l’anonimato. Il nuovo sistema estenderà questa procedura anche agli sviluppatori che scelgono di distribuire le loro app al di fuori del negozio ufficiale.
Cosa significa per gli sviluppatori
Google predisporrà una nuova Android Developer Console, un portale semplificato attraverso il quale i creatori dovranno registrarsi, fornire l’identificazione personale e caricare i dati relativi alle proprie applicazioni, come il nome del pacchetto e le chiavi di firma. Va sottolineato che Google non controllerà il contenuto o la funzionalità delle app, ma si limiterà alla verifica dell’identità di chi le distribuisce.

La prima fase del progetto partirà già da ottobre 2025 con il programma di accesso anticipato. Dal mese di marzo del 2026 la console sarà resa disponibile a tutti gli sviluppatori che vorranno certificarsi, mentre da settembre 2026, la nuova regola entrerà in vigore in quattro mercati strategici: Brasile, Indonesia, Singapore e Thailandia con l’obiettivo finale è estendere il sistema a livello globale nel corso del 2027.
Questa nuova imposizione di verifica degli sviluppatori potrebbe rappresentare un compromesso tra esigenze di apertura (conseguenti alla causa in corso con Epic Games) e di sicurezza, con l'obiettivo di garantire agli utenti maggiore protezione, soprattutto considerando che, secondo i dati diffusi da Google, le app scaricate al di fuori del Play Store hanno una probabilità 50 volte superiore di contenere malware rispetto a quelle ufficiali.
Resta aperta ancora qualche domanda: al momento non è chiaro che cosa potrà accadere quando un utente proverà ad installare un’app non verificata o quali saranno i meccanismi tecnici attraverso cui i dispositivi controlleranno lo stato di validazione. E' lecito supporre che il controllo avverrà tramite gli aggiornamenti dei servizi Google Play, ma i dettagli non sono ancora stati comunicati ufficialmente.










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26 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infocara google, diversi su questi forum obietteranno tale conclusione!
per il resto reputo sensato il tutto anche se alla fine non so quanto posso far diminuire i malware
per il resto reputo sensato il tutto anche se alla fine non so quanto posso far diminuire i malware
Lo dice l'articolo stesso.
A me sembra normalissimo sapere chi c'è dietro un'app che può venire lanciata sul mio sistema operativo. (mio inteso di Google)
A me sembra normalissimo sapere chi c'è dietro un'app che può venire lanciata sul mio sistema operativo. (mio inteso di Google)
è lapalissiano il tutto, il mio dubbio è un altro: quanto è difficile crearsi una finta identità? se all'atto pratico crearsi una finta identità e semplice mantieni comunque l'anonimato, semplicemente i malintenzionati dovranno "sbattersi" un pochino di più
Non credo sia così semplice fregare Google.
beh visti i numerosi e ripetuti appuntamenti con "se hai scaricato questa app da playstore cancellala" non ho la sensazione sia così difficile fregare google. tenendo poi conto dal playstore google ci guadagni, a verificare identità fuori dal playstore non ha guadagno ma solo spese
Ci sono sviluppatori che hanno rimosso il loro software dal PlayStore perché le procedure per la pubblicazione erano troppo onerose, e l'hanno reso disponibile solo su store alternativi.
Tra un po', dovranno eliminarlo anche da quelli...
Più passa il tempo, e più è necessaria una valida alternativa ad Android...
ha praticametne il monopolio, un tantino esagerato dire morto
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