'Preferirei morire che cedere l'accesso ai messaggi': il boss di Telegram durissimo nonostante l'arresto
A un anno dal suo arresto, il CEO di Telegram Pavel Durov è tornato a parlare del caso giudiziario che lo vede coinvolto, riaffermando con forza la filosofia sulla protezione dei dati degli utenti di Telegram e definendo "assurdo" l'arresto subito.
di Nino Grasso pubblicata il 26 Agosto 2025, alle 10:11 nel canale TelefoniaTelegram
Pavel Durov ha scelto il primo anniversario del suo arresto per tornare pubblicamente sulla vicenda che ha scosso il mondo tech nell'agosto dello scorso anno. Il fondatore e amministratore delegato di Telegram ha pubblicato una serie di messaggi sui social media per ribadire la sua posizione ferma sulla privacy degli utenti e contestare le accuse mosse dalle autorità francesi.
I’d rather die — no third party has access to private messages on Telegram.
— Pavel Durov (@durov) August 24, 2025
L'imprenditore russo ha risposto con decisione a chi suggeriva che avesse fornito alle autorità francesi un accesso "backdoor" ai dati di Telegram, dichiarando senza mezzi termini:
"Preferirei morire - nessuna terza parte ha accesso ai messaggi privati di Telegram".
Una posizione che sottolinea come per Durov la questione della privacy non sia solo una strategia commerciale, ma un principio fondamentale.
Pavel Durov ritorna sul suo arresto "legalmente e logicamente assurdo"
Il caso giudiziario ha preso forma nell'agosto 2024, quando le autorità francesi hanno trattenuto Durov per quattro giorni accusandolo di complicità nel permettere attività criminali sulla sua piattaforma. I procuratori francesi hanno formulato sei capi d'accusa, tra cui la complicità nella distribuzione di materiale pedopornografico e traffico di droga, sostenendo che l'imprenditore avrebbe permesso il proliferare di attività illegali su Telegram rifiutandosi di collaborare con le autorità. Durov ha respinto tutte le accuse e ha definito il suo arresto "non solo senza precedenti, ma legalmente e logicamente assurdo".
Secondo la sua versione dei fatti, arrestare il CEO di una grande piattaforma per le azioni dei suoi utenti rappresenterebbe un precedente pericoloso per l'intero settore tecnologico. L'imprenditore ha inoltre sottolineato che le pratiche di moderazione di Telegram sono allineate agli standard del settore e che la piattaforma ha "sempre risposto a ogni richiesta legalmente vincolante dalla Francia". Le indagini contro di lui, ha aggiunto, "stanno ancora cercando di trovare qualcosa che io o Telegram abbiamo fatto di sbagliato".
Attualmente, Durov non ha una data fissata per l'appello e deve tornare in Francia ogni 14 giorni. Ha descritto l'unico risultato concreto del suo arresto come "un danno massiccio all'immagine della Francia come paese libero". Telegram, fondata nel 2013, conta circa un miliardo di utenti attivi a livello globale ed è diventata una fonte primaria di informazioni durante la guerra in Ucraina e in Russia, pur ricevendo critiche per la sua posizione permissiva verso contenuti violenti e potenzialmente problematici.










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32 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDopo innumerevoli segnalazioni all' assistenza telegram di questi fatti,non hanno mai fatto nulla,avevo chiesto di dare la possibilità di bloccare il tag con il numero di telefono per sempre,in modo da evitare questi fenomeni,che ho scoperto di non essere l'unico ad avere questo problema o ad averli avuti.
In certi casi vi assicuro che sono andati molto sul pesante,minacce di morte alla mia famiglia,ritorsioni sul lavoro etc,da quel che ho capito,altri hanno ceduto alle minacce,il tutto per questo gioco di collezionare tag e di rivenderli.
Stavolta mi sono girato le scatole e faccio intervenire la polizia postale,garante della privacy (per i miei dati) e tutti gli enti che possono essere coinvolti,una mia amica avvocato ha controllato il tutto e non solo ritiene la cosa grave ma hanno commesso diversi reati e pure gravi.
Mi piacerebbe raccogliere tutti quelli che hanno avuto questi problemi e partire con una class action a Telegram,loro lo sanno di questo fenomeno ma se ne sbattono,fra l'altro si vantano di proteggere la privacy,la libertà degli utenti ma a me non pare, altrimenti questi fenomeni non accadrebbero.
Sarebbe l'username
A cosa gli serve?
Si l'username o tag ,si può chiamarlo in tutti e due i modi
posso ipotizzare vogliano venderlo, guardate a quanto è stato venduto il nickname "auto"
https://fragment.com/?query=auto
qui direttamente la lista dei più costosi
https://fragment.com/?filter=sold
magari vendendolo direttamente supertigrotto si fa bei soldi e allo stesso tempo si toglie un problema
Dopo innumerevoli segnalazioni all' assistenza telegram di questi fatti,non hanno mai fatto nulla,avevo chiesto di dare la possibilità di bloccare il tag con il numero di telefono per sempre,in modo da evitare questi fenomeni,che ho scoperto di non essere l'unico ad avere questo problema o ad averli avuti.
In certi casi vi assicuro che sono andati molto sul pesante,minacce di morte alla mia famiglia,ritorsioni sul lavoro etc,da quel che ho capito,altri hanno ceduto alle minacce,il tutto per questo gioco di collezionare tag e di rivenderli.
Stavolta mi sono girato le scatole e faccio intervenire la polizia postale,garante della privacy (per i miei dati) e tutti gli enti che possono essere coinvolti,una mia amica avvocato ha controllato il tutto e non solo ritiene la cosa grave ma hanno commesso diversi reati e pure gravi.
Mi piacerebbe raccogliere tutti quelli che hanno avuto questi problemi e partire con una class action a Telegram,loro lo sanno di questo fenomeno ma se ne sbattono,fra l'altro si vantano di proteggere la privacy,la libertà degli utenti ma a me non pare, altrimenti questi fenomeni non accadrebbero.
Massima solidarietà, spero riusciate a rintracciarli tutti e fargli passare la voglia.
Lo collezionalo oppure lo rivendono per soldi a chi vuole quel tag particolare.
In pratica,tag particolari,vengono richiesti o collezionati,di solito tag o username lisci tipo @torta oppure @computer oppure @birreria e così via.
Diverse persone sono disposte a pagare per avere tag come lo vogliono loro,quelli che fanno compravendita o collezione ne hanno a bizzeffe di questi username che risultano già usati e quindi per averli devi pagare loro.
https://fragment.com/?query=auto
qui direttamente la lista dei più costosi
https://fragment.com/?filter=sold
magari vendendolo direttamente supertigrotto si fa bei soldi e allo stesso tempo si toglie un problema
Bravissimo,hai visto che esistono le compravendite,alle volte si fingono finte assistenze telegram (chissà quanti utenti ci sono cascati) alle volte forze dell' ordine,alle volte esperti pirati informatici facente parte della mafia per intimorirti e lasciate il tuo tag/username.
Sinceramente non mi interessa vendere il mio username,ha a che fare con la fisica (non metto quale sia il mio tag) ,a quel tempo me lo sono scelto bene e ci sono pure affezionato e lo ho usato diverse volte per lavoro in modo da non dare direttamente il mio numero di telefono.
Quando rompono le scatole,insistono,mi dicono che lo vogliono e usano frasi tipo "non smetterò finché non è mio,lo voglio e basta" tipici comportamenti da ragazzini viziati che non sopportano il no,anche detto in modo cortese, naturalmente al seguito di queste frasi ci sono offese e minacce e spesso pesanti.
Con la querela verrò a sapere pure i nomi e cognomi di chi ha perpetrato queste minacce,pensano di essere invulnerabili dietro a un PC o a un telefonino ma non è così.
Vorrei poter aprire una class action non per prendere soldi ma per difendere non solo me ma anche quelli che hanno dovuto sopportare tutto questo,il tutto perché Telegram non da la possibilità di bloccare questo fenomeno.
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