Il disastro dell'Onu

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Il disastro delle Nazioni Unite in un saggio di Commentary

Roma, 04 APR (Velino) - La denuncia di Claudia Rosett
fa davvero impressione. L'analista americana, giornalista
free-lance e per il Wall Street Journal, ha appena scritto un
lunghissimo saggio su Commentary contro le Nazioni Unite, dal
titolo "Quanto sono corrotte?". L'elenco dell'irrilevanza e
dei disastri compiuti dall'Onu e lungo, infinito, bastera
qualche cenno. È iniziato nel 1948, quando non difese la
propria risoluzione su Israele e su Gerusalemme, per arrivare
poi a riconoscere il diritto al terrorismo. La risoluzione
2708 del 1970, infatti, ha autorizzato chi lotta per
l'autodeterminazione a combattere con "ogni mezzo necessario
a disposizione". Le Nazioni Unite non sono intervenute quando
la Corea del Nord comunista invase quella del Sud, ma solo
con una bandierina Onu posta sui mezzi americani. Kennedy non
la consulto quando, ai tempi della crisi missilistica del
1962, decise il blocco navale di Cuba, mentre l'anno
precedente non si era curato di informare nemmeno il suo
ambasciatore all'Onu, Adlai Stevenson, per l'invasione
organizzata dalla Cia alla Baia dei Porci. La stessa cosa
successe quando Kennedy e Lyndon B. Johnson inviarono le
truppe in Vietnam. L'Onu lo si avverte a cose fatte. Dov'era
quando l'Unione Sovietica si e presa prima l'Ungheria, poi
la Cecoslovacchia e infine l'Afghanistan? Dove, quando nel
1956, subito dopo il silenziamento dell'ultima richiesta
d'aiuto via radio da Budapest, se la cavo con un documento
che invitava a "indagare sulla situazione in Ungheria causata
da un intervento straniero"? E quando nel 1980 Saddam
Hussein invase l'Iran? E quando, col consenso di Mosca, il
generale Jaruzelski prese il potere a Varsavia? I massacri in
Bosnia sono avvenuti sotto l'occhio non vigile dell'Onu. Per
evitarne un altro in Kosovo, Clinton fece a meno dell'egida
dell'Onu. Il genocidio ruandese e frutto del ritiro delle
truppe Onu da Kigali e delle scelte dell'allora capo del
Dipartimento delle operazioni di peacekeeping, alias Kofi
Annan. L'11 gennaio del 1994 il generale canadese che guidava
il contingente Onu in Ruanda, Romeo Dallaire, invio un telex
ad Annan per avvertire che gli hutu erano pronti a
"sterminare", cosi disse, i tutsi. L'Onu rimase a guardare.
(segue) (g.m.)
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Il disastro delle Nazioni Unite in un saggio di Commentary (2)

Roma, 04 APR (Velino) - L'altra tesi della Rosett e
che l'Onu e profondamente antisraeliana, antisionista e
quindi antisemita. Pur essendo Israele e l'unico Stato nato
in seguito a una risoluzione dell'Assemblea generale
dell'Onu, nel novembre del 1947 (33 voti a favore, 13
contrari, 10 astensioni), e anche l'unico Stato al mondo il
cui diritto all'esistenza sia stato messo in discussione da
una successiva risoluzione. Israele e meno uguale degli
altri. Fino a pochi mesi fa Israele non faceva parte di
nessun gruppo regionale, cosi da non poter essere eletto ne
al Consiglio di Sicurezza ne in nessun altro comitato o
commissione. Le Nazioni Unite non sono mai riuscite a rendere
omaggio alle vittime dell'Olocausto nazista prima del 2005.
In occasione del cinquantenario della liberazione di
Auschwitz, nel 1995, i russi e i paesi arabi si opposero a
una sessione ad hoc sull'Olocausto. Il punto piu basso e
stato raggiunto nel 1975, quando il dittatore razzista
dell'Uganda, Idi Amin Dada, ( che sulla coscienza ha almeno
200 mila morti) tra gli applausi degli ambasciatori presenti
chiese l'espulsione di Israele dall'Onu e lo "sterminio"
dello Stato ebraico. L'Assemblea Generale approvo la
famigerata risoluzione che e passata alla storia con il
titolo "il sionismo e razzismo". (segue) (g.m.)
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Il disastro delle Nazioni Unite in un saggio di Commentary (3)

Roma, 04 APR (Velino) - Fra gli scandali che ne segnano
la corruzione, si ricorda quello del febbraio del 2005. E'
coinvolta la Wmo, l'organizzazione mondiale meteorologica.
Sede a Ginevra, 350 dipendenti e un budget di 75 milioni di
dollari annui per coordinare e migliorare le previsioni del
tempo mondiali, si e scoperto che un funzionario sudanese,
Muhammad Hassan, incassava assegni per conto dell'agenzia. Un
contabile malese, nel 2003, ha scoperto che mancavano dalle
casse 25 assegni. Hassan ha rubato piu di 3 milioni di
dollari in tre anni. È scomparso, per sempre, con i soldi.
Poi ci sono gli scandali sessuali. Un civile francese che
lavorava all'aeroporto di Goma per le Nazioni Unite filmava
giovani ragazze congolesi e commerciava in videocassette e
fotografie pornografiche. La polizia lo ha arrestato mentre
stava per stuprare una bambina di dodici anni. Due piloti
russi hanno pagato due ragazzine di Mbandaka, le hanno
cosparse di marmellata e poi hanno filmato l'orgia. Secondo
il quotidiano londinese The Times, un'organizzazione
internazionale ha esaminato i casi di commercio sessuale tra
Caschi Blu e donne locali e ha scoperto che nel mese di marzo
del 2004 ben 82 donne sono state messe incinta da soldati
marocchini e 59 da uruguayani. (segue) (g.m.)
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Il disastro delle Nazioni Unite in un saggio di Commentary (4)

Roma, 04 APR (Velino) - Lo scandalo piu devastante e
quello del programma "petrolio in cambio di cibo", noto come
Oil for Food. Ideato nel 1995 dagli americani e dagli inglesi
per aiutare la popolazione irachena colpita dall'embargo, il
programma e stato utilizzato da Saddam per rafforzare il
regime, finanziare il terrorismo e riavviare i programmi di
riarmo. Funzionava cosi e serviva a finanziare politici e
giornalisti stranieri che conducevano la battaglia
internazionale contro le sanzioni all'Iraq. Con la
complicita delle strutture dell'Onu, il prezzo del petrolio
iracheno veniva fissato a una quota piu bassa del valore di
mercato. I beneficiari segnalavano a Baghdad un mediatore che
comprava il diritto di acquistare petrolio a prezzo
ribassato, per poi in realta rivenderlo al prezzo reale di
mercato. La differenza di quotazione era il beneficio per gli
amici del rais. La pubblicazione della lista con i nomi dei
beneficiari fu proprio della Rosett. Rosett ha indagato per
mesi e ha scoperto un ruolo del figlio di Kofi Annan,
nonostante le iniziali smentite del segretario generale.
"Ogni volta che ne scrivo devo ricordarmi che stiamo parlando
di miliardi di dollari. Quando uno scopre un furto di 2
milioni di dollari pensa che sia una gran bella somma. Se
scompaiono 20 milioni di dollari, be e davvero tanto. Se
vedi 200 milioni di dollari volare via, capisci che la cosa
e davvero grande. Ma qui stiamo parlando di 21 miliardi di
dollari". Lo scandalo Oil for Food, scrive il Washington
Post, "dovrebbe servire da lezione a chi continua a credere
che le Nazioni Unite possano o debbano avere un piu ampio
ruolo politico nelle crisi internazionali". (g.m.)
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