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Città: dire paesino sarebbe essere generosi :asd:
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Si impicca bambino di 9 anni,considerato il movente della nota
http://www.ansa.it/opencms/export/si...988727981.html
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BAMBINO DI NOVE ANNI SI IMPICCA, FORSE GIOCO FINITO MALE
di Fabrizio Cassinelli
TRUCCAZZANO (MILANO) - Si è ucciso come un grande, passandosi un cordino intorno al collo e lasciandosi andare. Ma lui, Andrea, di grande aveva solo la sensibilità, quella di un bambino di nove anni che ha incredibilmente deciso di farla finita, gettando la sua famiglia in un incubo dal quale non si può tornare, e Truccazzano, il paese nel Milanese dove viveva, nello sgomento. Subito genitori, educatori, politici e, per primi, i carabinieri che indagano su questa morte, hanno cercato le possibili spiegazioni, i "motivi scatenanti". Ma l'unica cosa certa, nonostante alcune sfumature nelle interpretazioni del gesto, è che Andrea non c'é più, e che lo ha fatto volontariamente. Per una nota di troppo, forse, ricevuta per ironia della sorte proprio l'ultimo giorno di scuola.
Oppure (ma agli inquirenti questo particolare al momento non risulta) per una sorta di gioco finito male o autopunizione, come asseriscono la preside della scuola e il sindaco del paese. "Io non ho più niente, andate via, vi prego" è riuscito solo a dire il papà, Giancarlo, 38 anni, operaio in un'azienda agricola, una vita senza grilli per la testa per farsi quella villetta a schiera dove crescere con la moglie Raffaella, di 36, commessa, il loro unico figlio. Andrea, paradossalmente, a scuola andava pure bene. Ma prendeva delle note. Spesso veniva sgridato. Secondo lo zio, infatti, "quella non era la prima nota per colpa degli altri, che lo prendevano continuamente in giro". "Non so, forse perché era magro, con gli occhiali, forse perché era timido - ha spiegato Donato C., 33 anni, fratello della madre del piccolo - però era continuamente deriso dai suoi compagni. E siccome gli altri erano più furbi, la maestra beccava sempre lui.
Beh, forse nell'ultimo giorno di scuola potevano essere un po' più clementi", dice sconsolato, a mezza voce, mentre guarda i paramenti a lutto messi oggi sul portone del complesso dove vive con la famiglia della sorella e i nonni del bambino. Fatto sta che Andrea, secondo la ricostruzione dei carabinieri di Cassano D'Adda (Milano), ieri pomeriggio è uscito di classe, nella Scuola Primaria Fratelli Ferrandi, è tornato a casa, ha fatto vedere la nota, ed è stato normalmente rimproverato dalla mamma. "Niente di speciale", assicurano tutti. La donna è poi uscita a comprare una maglietta per la recita (in programma per stasera), in un clima sereno. Ha detto ai nonni, che abitano sopra, che andava a fare spese, e ha lasciato il figlio nella sua cameretta. Un'oretta dopo, intorno alle 17, quando è tornata, lo ha trovato appeso alla maniglia di un letto a castello o di un armadio. Neanche lei lo ricorda bene, perché immediatamente lo ha tirato giù cercando di rianimarlo e gridando aiuto. Inutile però l'arrivo di tutti, parenti ed elicottero del 118: Andrea giaceva a terra senza vita, con, intorno al collo, i lacci dei pantaloni di una tuta.
"Non sta attento e non segue la lezione": ecco, su per giù, secondo quanto riferito da chi l'ha letta, cosa recitava quella nota. Chissà cosa ha pensato, Andrea, quando "ha alzato gli occhi al soffitto e ha sbuffato" al richiamo dell' insegnante, scatenando il richiamo scritto. Quello che ha pensato dopo, però, lo ha portato via per sempre.
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Sarà un altra fatalità dovuta alla troppa pressione sui bambini?
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Sampdoria o Lazio,ditemi voi chi ha bruciato di piu,la sconfitta diretta o la sconfitta morale?
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