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Old 12-05-2009, 01:27   #1
Aldin
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Mar glaciale antartico più 4,7% dal 1980, dove sono i media?

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Sì, avete letto bene. La quantità di ghiaccio marino in Antartide è aumentata di circa 4,7 per cento dal 1980. Eppure abbiamo tutti sentito parlare di aree relativamente piccole che sono in fusione.

La scorsa settimana abbiamo letto un articolo sul crollo di un ponte di ghiaccio sul lato occidentale della Penisola Antartica, e che, se si dovesse sciogliere tutto il ghiaccio antartico, potrebbe aumentare il livello del mare di 47 metri.

L’articolo non si è dato però la pena di ricordare che tutto il resto del mare glaciale Antartico è in espansione, e che, se tale trend dovesse continuare (cosa molto più probabile), ci sarebbe invece una autentica “caduta” di livello marino - diminuzione, per meglio dire - di ben 112 metri. Nell’emisfero sud, sarebbe sufficiente per essere in grado di camminare dall’Australia alla Tasmania. In quello nord, per far scomparire l’acqua dallo stretto di Bering, in modo di camminare dall’Alaska alla Siberia.

L’articolo non si è dato la pena di ricordare che, fatta eccezione per la Penisola Antartica, il ghiaccio antartico è in crescita. Date un altro sguardo alla mappa (vedi sopra). Vedete quella piccola lingua di terra in alto a sinistra? Quella è la Penisola Antartica. Ecco, lì è dove il ghiaccio è in fusione. Ma per il resto dell’Antartide il ghiaccio è sempre più spesso.

L’Antartide è grande il doppio degli Stati Uniti continentali, e la sua calotta ghiacciata contiene oltre il 90 per cento di tutto il ghiaccio del mondo. In altre parole, più del 90 per cento dei ghiacciai di tutto il mondo sono in crescita, e tutti abbiamo sentito parlare solo di quelli che sono in fusione. Come ho detto, “Dove sono i media?”. Nel marzo del 1980, il mar glaciale Antartico copriva 3,5 milioni di kmq. (1,6 milioni di miglia mq). Oggi ne copre cinque milioni di kmq. (1,9 milioni di mq miglia). Questo corrisponde ad un aumento di 1,5 milioni kmq. (386.000 miglia quadrate)!
Da Luca Romaldini, Martedì, 14 Aprile 2009

Volevo personalmente aggiungere che proprio nella zona di “fusione” in alto a sinistra è stato identificato un enorme vulcano sottomarino (vedi articolo in questo sito) che sarebbe la vera causa dello scioglimento locale. Ma anche in questo caso i “media” stanno zitti ….
Astronomia.com

L'autore:

Vincenzo Zappalà. Il suo campo di interesse prevalente è stato ed è quello relativo allo studio del Sistema Solare ed in particolare dei corpi minori, quali comete ed asteroidi. Vanta al suo attivo oltre 250 pubblicazioni sulle maggiori riviste scientifiche internazionali. I suoi maggiori risultati scientifici hanno riguardato lo studio delle proprietà rotazionali degli asteroidi e la definizione di un nuovo metodo, oggi universalmente riconosciuto, per la definizione delle famiglie asteroidali. E’ stato varie volte membro di Consigli Scientifici di Congressi Internazionali, oltre che Presidente di alcuni di questi. Ha tenuto numerosi discorsi invitati in Europa, negli Stati Uniti, in Giappone e in Russia (presso l’Accademia delle Scienze). Dal 1997 al 2000 è stato il Presidente della Commissione 15 dell’Unione Astronomica Internazionale, di cui è membro fin dal 1975. E’ stato anche co-leader del gruppo di lavoro sul Sistema Solare della missione spaziale GAIA. L’asteroide 2813, scoperto nell’Osservatorio Lowell di Flagstaff (Arizona), gli è stato dedicato e porta il suo nome.

Quindi no, non lo ha scritto dell'Utri
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Old 12-05-2009, 01:34   #2
Fritz!
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Increasing Antarctic Sea Ice Extent Linked to the Ozone Hole

April 21, 2009

Increased growth in Antarctic sea ice during the past 30 years is a result of changing weather patterns caused by the ozone hole according to new research published this week (Thurs 23 April 2009).

Reporting in the journal Geophysical Research Letters scientists from British Antarctic Survey (BAS) and NASA say that while there has been a dramatic loss of Arctic sea ice, Antarctic sea ice has increased by a small amount as a result of the ozone hole delaying the impact of greenhouse gas increases on the climate of the continent.

Sea ice plays a key role in the global environment – reflecting heat from the sun and providing a habitat for marine life. At both poles sea ice cover is at its minimum during summer. However, during the winter freeze in Antarctica this ice cover expands to an area roughly twice the size of Europe. Ranging in thickness from less than a meter to several meters, the ice insulates the warm ocean from the frigid atmosphere above. Satellite images show that since the 1970s the extent of Antarctic sea ice has increased at a rate of 100,000 square kilometers a decade.

The new research helps explain why observed changes in the amount of sea-ice cover are so different in both polar regions.

Lead author Professor John Turner of BAS says,

"Our results show the complexity of climate change across the Earth. While there is increasing evidence that the loss of sea ice in the Arctic has occurred due to human activity, in the Antarctic human influence through the ozone hole has had the reverse effect and resulted in more ice. Although the ozone hole is in many ways holding back the effects of greenhouse gas increases on the Antarctic, this will not last, as we expect ozone levels to recover by the end of the 21st Century. By then there is likely to be around one third less Antarctic sea ice."

Using satellite images of sea ice and computer models the scientists discovered that the ozone hole has strengthened surface winds around Antarctica and deepened the storms in the South Pacific area of the Southern Ocean that surrounds the continent. This resulted in greater flow of cold air over the Ross Sea (West Antarctica) leading to more ice production in this region.

The satellite data reveal the variation in sea ice cover around the entire Antarctic continent. Whilst there has been a small increase of sea ice during the autumn around the coast of East Antarctica, the largest changes are observed in West Antarctica. Sea ice has been lost to the west of the Antarctic Peninsula – a region that has warmed by almost 3ºC in the past 50 years. Further west sea ice cover over the Ross Sea has increased.

Turner continues, "Understanding how polar sea ice responds to global change – whether human induced or as part of a natural process – is really important if we are to make accurate predictions about the Earth's future climate. This new research helps us solve some of the puzzle of why sea-ice is shrinking is some areas and growing in others."

##

Contact:

Linda Capper
British Antarctic Survey
44-122-322-1448
LMCA@bas.ac.uk

This text derived from:
http://www.antarctica.ac.uk/press/pr...ase.php?id=838

Ultima modifica di Fritz! : 12-05-2009 alle 02:15.
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Old 12-05-2009, 01:35   #3
Fritz!
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Quindi no, non lo ha scritto dell'Utri
No lo ha scritto qualcuno che di professione non si occupa di clima.

Se poi per te questo smentisce l'origine umana del climate change, leggi sopra.
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Old 12-05-2009, 01:37   #4
Fritz!
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Journal reference:

1. J Turner, JC Comiso, G J Marshall, T A Lachlan-Cope, T Bracegirdle, T Maksym, MP Meredith, Z Wang, and A Orr. Non-annular atmospheric circulation change induced by stratospheric ozone depletion and its role in the recent increase of Antarctic sea ice extent. Geophysical Research Letters, 2009; DOI: 10.1029/2009GL037524
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Old 12-05-2009, 01:43   #5
Fritz!
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L’articolo non si è dato però la pena di ricordare che tutto il resto del mare glaciale Antartico è in espansione, e che, se tale trend dovesse continuare (cosa molto più probabile), ci sarebbe invece una autentica “caduta” di livello marino - diminuzione, per meglio dire - di ben 112 metri. Nell’emisfero sud, sarebbe sufficiente per essere in grado di camminare dall’Australia alla Tasmania. In quello nord, per far scomparire l’acqua dallo stretto di Bering, in modo di camminare dall’Alaska alla Siberia.


Questo ragionamento mi pare un po' strano. Ho sempre saputo che l'effetto del ghiaccio oceanico é nullo sull'altezza del livello dei mari.

E il ghiaccio accumulato sulla terraferma (soprattutto in groenlandia) che può far variare questo livello. E uno scioglimento di ghiacci terrestri non può quindi essere rimpiazzato da un eventuale aumento della superficie di oceano ghiacciato.
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Old 12-05-2009, 01:47   #6
Aldin
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No lo ha scritto qualcuno che di professione non si occupa di clima.
Milankovitch dice niente

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Se poi per te questo smentisce l'origine umana del climate change, leggi sopra.
Non lo smentisce ma è un passo in avanti contro il sensazionalismo da fine del mondo. Capisci che le carte in tavola così non sono le stesse.
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Old 12-05-2009, 01:50   #7
Aldin
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L’articolo non si è dato però la pena di ricordare che tutto il resto del mare glaciale Antartico è in espansione, e che, se tale trend dovesse continuare (cosa molto più probabile), ci sarebbe invece una autentica “caduta” di livello marino - diminuzione, per meglio dire - di ben 112 metri. Nell’emisfero sud, sarebbe sufficiente per essere in grado di camminare dall’Australia alla Tasmania. In quello nord, per far scomparire l’acqua dallo stretto di Bering, in modo di camminare dall’Alaska alla Siberia.


Questo ragionamento mi pare un po' strano. Ho sempre saputo che l'effetto del ghiaccio oceanico é nullo sull'altezza del livello dei mari.

E il ghiaccio accumulato sulla terraferma (soprattutto in groenlandia) che può far variare questo livello. E uno scioglimento di ghiacci terrestri non può quindi essere rimpiazzato da un eventuale aumento della superficie di oceano ghiacciato.
E' l'Antartico che si espande. La terra sotto c'è. Eventuali ghiacci potrebbero riempire il fondo delle coste e nuovi ghiacci vi si depositerebbero sopra, oppure i lastroni si ancorerebbero ala terraferma, boh. Se ha scritto una falsità contattalo e cheidligli spiegazioni
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Old 12-05-2009, 01:51   #8
Fritz!
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Non lo smentisce ma è un passo in avanti contro il sensazionalismo da fine del mondo. Capisci che le carte in tavola così non sono le stesse.
Solo se supponi che sia un fenomeno "naturale".
Se invece si scopre, come pare sia effettivamente il caso, che è in realtà il risultato, anch'esso, di una azione umana; il caso che tu pensavi di usare a supporto di certe tesi, finisce per dimostrarsi un cavallo di troia, essendo invece un esempio di come l'attività umana possa avere effetti dirompenti e catastrofici sul sistema climatico.
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Old 12-05-2009, 01:52   #9
Fritz!
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E' l'Antartico che si espande.
Non vedo proprio come possa farlo.

ad espandersi é la copertura ghiacciata sull'oceano antartico.
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Old 12-05-2009, 01:56   #10
Aldin
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Non vedo proprio come possa farlo.

ad espandersi é la copertura ghiacciata sull'oceano antartico.
Ok, pensavo si capisse comunque.
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Old 12-05-2009, 02:02   #11
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Solo se supponi che sia un fenomeno "naturale".
Se invece si scopre, come pare sia effettivamente il caso, che è in realtà il risultato, anch'esso, di una azione umana; il caso che tu pensavi di usare a supporto di certe tesi, finisce per dimostrarsi un cavallo di troia, essendo invece un esempio di come l'attività umana possa avere effetti dirompenti e catastrofici sul sistema climatico.
Se le attività umane sul pianeta causassero un aumento della temperatura l'articolo attenuerebbe comunque la cosa, visto che fra i tanto citati effetti del riscaldamento antropico c'è la salita del livello dei mari.

L'aumento dei ghiacci sull'antartico non potrebbe essere comunque conseguenza di azioni umane. Non capisco neanche perché debbano aumentare se la temperatura globale si stia alzando.

Ognuno interpreta cose come vuole.
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Old 12-05-2009, 02:08   #12
Fritz!
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Se le attività umane sul pianeta causassero un aumento della temperatura l'articolo attenuerebbe comunque la cosa, visto che fra i tanto citati effetti del riscaldamento antropico c'è la salita del livello dei mari.
Si, ma per lo scioglimento dei depositi di ghiaccio terrestri, della groenlandia soprattutto; non per lo scioglimento dell'oceano artico; che quindi non vedo come possa essere bilanciato da un eventuale espansione della copertura antartica.

Quote:
Originariamente inviato da Aldin Guarda i messaggi
L'aumento dei ghiacci sull'antartico non potrebbe essere comunque conseguenza di azioni umane.
E questo lo affermi in base a cosa???
Ti ho citato un articolo di chi ha studiato il fenomeno e dice proprio che l'origine é umana.

Quote:
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Non capisco neanche perché debbano aumentare se la temperatura globale si stia alzando.
L'aumento della temperatura globale non significa che le temperature si innalzano ovunque. Significa che si alza la media, ma a livello locale gli effetti possono essere anche di natura opposta.
E qua il fenomeno ha spiegazione locale a partire dall'ozono.
Quote:
Originariamente inviato da Aldin Guarda i messaggi
Ognuno interpreta cose come vuole.
Un conto é un intepretazione da blog.
Altro é uno studio scientifico pubblicato sul fenomeno.
Fritz! è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 12-05-2009, 02:24   #13
Aldin
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La copertura ghiacciata non riguarda unicamente il mare circostante, ma anche la terra.

Il tuo articolo lo avevo proprio saltato perché era in inglese. Lo leggo domani con più calma.

Ti rimando al titolo. Non voglio cominciare la solita tiriteria, anche perché non ho le conoscenze adeguate. Se i ghiacci aumentano non lo dice nessuno. Se un pezzo di ghiaccio si stacca allora lo sento anche su Studio Aperto. Ma anche qui sul fatto che sotto quel pezzo di ghiaccio c'è un vulcano, non lo dice nessuno. Strano come viaggia l'informazione, un poco a senso unico. Non salto certo a conclusioni, mi limito solo a dire che è strano.

Interpretazione da blog è una tua falsa considerazione. L'autore non ha interpretato proprio niente, ha esposto cio' che si vede senza trarre nessuna conclusione
Quote:
Mar glaciale antartico più 4,7% dal 1980, dove sono i media?
Quote:
“Dove sono i media?”

Ultima modifica di Aldin : 12-05-2009 alle 02:27.
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Old 12-05-2009, 02:32   #14
Fritz!
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Originariamente inviato da Aldin Guarda i messaggi
La copertura ghiacciata non riguarda unicamente il mare circostante, ma anche la terra.
No no si parla proprio di copertura ghiacciata del mare.



Quote:
Originariamente inviato da Aldin Guarda i messaggi
Il tuo articolo lo avevo proprio saltato perché era in inglese. Lo leggo domani con più calma.

Ti rimando al titolo. Non voglio cominciare la solita tiriteria, anche perché non ho le conoscenze adeguate. Se i ghiacci aumentano non lo dice nessuno. Se un pezzo di ghiaccio si stacca allora lo sento anche su Studio Aperto. Ma anche qui sul fatto che sotto quel pezzo di ghiaccio c'è un vulcano, non lo dice nessuno. Strano come viaggia l'informazione, un poco a senso unico. Non salto certo a conclusioni, mi limito solo a dire che è strano.
La storia del vulcano sottomarina l'avevo letta sul sito di repubblica qualche settimana fa.

Per il resto, fai solo complottismo, come anche sostanzialmente fa l'autore dell'articolo. Perché di scientifico l'articolo postato ha ben poco, ma é poi tutto basato sulla solita tiritera gomblottistica.
Quote:
Originariamente inviato da Aldin Guarda i messaggi
Interpretazione da blog è una tua falsa considerazione. L'autore non ha interpretato proprio niente, ha esposto cio' che si vede senza trarre nessuna conclusione
La sua é una interpretazione da blog. Perché si basa su una osservazione del tutto superficiale.
Ma chi quel fenomeno lo ha studiato scientificamente dice invece che é un tasselo del climate change globale, di origine umana.

Tra l'altro postando da qui
http://www.sciencedaily.com/releases...0421101629.htm

There has been contrasting climate change across the Antarctic in recent decades. The Antarctic Peninsula has warmed as much as anywhere in the Southern Hemisphere, with loss of ice shelves and changes in the terrestrial and marine biota. The warming during the summer, which has the greatest impact on the stability of the ice shelves, has been linked to the ozone hole and increasing greenhouse gases. Recent research has suggested that the warming extends into West Antarctica. In contrast, East Antarctic has shown little change or even a small cooling around the coast, which is consistent with the small increase in sea ice extent off the coast. The increase in storm activity over the South Pacific sector is also consistent with the pattern of temperature change observed, with warming down the Antarctic Peninsula in the stronger northerly flow.

Si vede come anche all'interno della zona antartica il fenomeno é tutt'altro che omogeneo. E questo dimostra ancora una volta quanto l'equilibrio climatico sia fragile, e i cambiamenti diano il via a reazioni complesse.
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Old 12-05-2009, 04:00   #15
wingman87
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http://nsidc.org/data/seaice_index/a...ge_select.html
Qui è dove sono state prese le immagini. Come si può vedere la superficie coperta dal ghiaccio marino cambia di mese in mese, non ha senso dire che "la quantità di ghiaccio marino in Antartide è aumentata di circa 4,7 per cento dal 1980" semmai rispetto a marzo del 1980 oggi (in realtà a marzo 2009) la superficie è maggiore del 4,7%. Forse detto così la differenza tra le due affermazioni non è molto chiara ma se guardate un po' di immagini sulla pagina che ho linkato capirete.
EDIT: Senza contare poi che ci sono anche altri fattori di cui l'articolo non tiene conto, come la concentrazione ma vabbé..

Ultima modifica di wingman87 : 12-05-2009 alle 04:03.
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Old 12-05-2009, 07:50   #16
das
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L’articolo non si è dato però la pena di ricordare che tutto il resto del mare glaciale Antartico è in espansione, e che, se tale trend dovesse continuare (cosa molto più probabile), ci sarebbe invece una autentica “caduta” di livello marino - diminuzione, per meglio dire - di ben 112 metri. Nell’emisfero sud, sarebbe sufficiente per essere in grado di camminare dall’Australia alla Tasmania. In quello nord, per far scomparire l’acqua dallo stretto di Bering, in modo di camminare dall’Alaska alla Siberia.


Questo ragionamento mi pare un po' strano. Ho sempre saputo che l'effetto del ghiaccio oceanico é nullo sull'altezza del livello dei mari.

E il ghiaccio accumulato sulla terraferma (soprattutto in groenlandia) che può far variare questo livello. E uno scioglimento di ghiacci terrestri non può quindi essere rimpiazzato da un eventuale aumento della superficie di oceano ghiacciato.
In Antartide il ghiaccio poggia sulla terra ferma. E' solo al polo Nord che galleggia.
das è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 12-05-2009, 07:58   #17
Froze
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Originariamente inviato da wingman87 Guarda i messaggi
http://nsidc.org/data/seaice_index/a...ge_select.html
Qui è dove sono state prese le immagini. Come si può vedere la superficie coperta dal ghiaccio marino cambia di mese in mese, non ha senso dire che "la quantità di ghiaccio marino in Antartide è aumentata di circa 4,7 per cento dal 1980" semmai rispetto a marzo del 1980 oggi (in realtà a marzo 2009) la superficie è maggiore del 4,7%. Forse detto così la differenza tra le due affermazioni non è molto chiara ma se guardate un po' di immagini sulla pagina che ho linkato capirete.
EDIT: Senza contare poi che ci sono anche altri fattori di cui l'articolo non tiene conto, come la concentrazione ma vabbé..
prendendo sempre spunto da questo sito, si vede un interessante grafico che chiarisce un po' piu' la questione.
in pratica l'aumento c'e' stato, ma e' un 3% in media

http://nsidc.org/data/seaice_index/i...plot_hires.png
__________________
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Old 12-05-2009, 08:05   #18
dave4mame
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Iscritto dal: Jan 2007
Città: Verona... finchè non mi buttano fuori :D
Messaggi: 3224
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Questo ragionamento mi pare un po' strano. Ho sempre saputo che l'effetto del ghiaccio oceanico é nullo sull'altezza del livello dei mari.
se però dici così, non ti si fila nessuno.
dave4mame è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 12-05-2009, 09:16   #19
lishi
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L'autore:

Vincenzo Zappalà. Il suo campo di interesse prevalente è stato ed è quello relativo allo studio del Sistema Solare ed in particolare dei corpi minori, quali comete ed asteroidi. Vanta al suo attivo oltre 250 pubblicazioni sulle maggiori riviste scientifiche internazionali. I suoi maggiori risultati scientifici hanno riguardato lo studio delle proprietà rotazionali degli asteroidi e la definizione di un nuovo metodo, oggi universalmente riconosciuto, per la definizione delle famiglie asteroidali. E’ stato varie volte membro di Consigli Scientifici di Congressi Internazionali, oltre che Presidente di alcuni di questi. Ha tenuto numerosi discorsi invitati in Europa, negli Stati Uniti, in Giappone e in Russia (presso l’Accademia delle Scienze). Dal 1997 al 2000 è stato il Presidente della Commissione 15 dell’Unione Astronomica Internazionale, di cui è membro fin dal 1975. E’ stato anche co-leader del gruppo di lavoro sul Sistema Solare della missione spaziale GAIA. L’asteroide 2813, scoperto nell’Osservatorio Lowell di Flagstaff (Arizona), gli è stato dedicato e porta il suo nome.

Quindi no, non lo ha scritto dell'Utri
In questo articolo, fatto il 1 gennaio di questo anno viene spiegato come era ampiamente prevista

- che fra altro conferma della relativa bontà dei modelli usati dai climatologi attuali

e che non vuol dire molto andamento del livello del mare.

http://arctic.atmos.uiuc.edu/cryosph...a.ice.area.pdf

P.S.
Il testo è scritto da climatologi che studiano attivamente il fenomeno e non da un astronomo.
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Old 12-05-2009, 11:31   #20
Freeskis
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ma è la stessa cosa che è successa un po di tempo fa quando
i ghiacci sono arrivati nel periodo più freddo del'anno allo stesso livello
degli anni 70-80 ( ora di preciso non ricordo ) ma nel periodo più caldo ?
in pratica è anche questa una presa per il culo ?
Freeskis è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
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