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#1 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2006
Messaggi: 379
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[Copyright] Grazie Duce!
Oltre ad averci fatto perdere la guerra ed aver distrutto il paese, abbiamo un'altra cosa per cui ringraziarlo: il meccanismo di diritti d'autore che consente a case discografiche e cinematografiche, IFPI, SIAE, RIAA, MPAA e ladri assortiti di prendersi i soldi nostri e degli artisti!
Grazie Duce! http://copyriot.se/2008/04/08/what-t...fascist-italy/ Diritto d'autore. Autore != distributore. Il copyright esiste da ben prima del fascismo, quello che è nato in quel periodo è un'altra cosa. Il diritto d'autore oggi serve, grazie anche e soprattutto alla convenzione di roma, non più a compensare l'autore ma il distributore, cioè le case discografiche, le varie SIAE, le case cinematografiche, etc. etc. Walt Disney inventa Topolino. Topolino ha successo. E' giusto che Walt Disney sia compensato per Topolino. Ma dopo che Walt Disney è morto che diritto hanno i suoi eredi, che in questo caso coincidono con una megacorporation, di ricevere compenso per il suo lavoro per 70 anni dal momento della sua morte? Una corporation che peraltro ha guadagnato miliardi sfruttando personaggi finiti nel dominio pubblico, come Alice (di Alice nel paese delle meraviglie), disegnata sulla base delle illustrazioni del libro e che, se le leggi del copyright all'epoca fossero state come quelle attuali, non avrebbe mai potuto realizzare. E tutto questo grazie all'IFPI e alle convenzioni che ha ispirato e fatto trasformare in leggi internazionali, che introducono i diritti di terzi spesso addirittura prevalenti rispetto a quelli degli autori stessi. Come diceva qualche tempo fa John Scalzi, che per chi non lo sapesse è uno scrittore e vive di ciò che scrive, "voglio essere pagato per ciò che faccio, voglio che se dovessi morire domani mia moglie e mia figlia di 8 anni vivano confortevolmente grazie a ciò che ho scritto, ma i miei nipoti? Chissenefrega dei miei nipoti, che lavorino per vivere come tutti." Il copyright è nato per favorire l'avanzamento della cultura, per svincolare l'artista dalla necessità di dipendere da un mecenate e consentirgli di scegliere il proprio percorso limitandone il condizionamento da parte di terzi (deve pur sempre produrre qualcosa che la gente apprezzi, ovviamente, altrimenti non vende e non gudagna), non per creare una nuova classe di profittatori che guadagnino in eterno da un atto creativo, sequestrandolo al patrimonio culturale dell'umanità. Invece questo è l'obiettivo dei distributori, perché loro non producono niente di nuovo ma vivono limitando l'accesso a ciò che già esiste, e nel momento in cui il diritto esclusivo dell'autore scade finiscono di guadagnare dalla loro posizione. La cultura ha sempre funzionato grazie allo scambio continuo e alla rielaborazione di informazioni, di temi, di storie. L'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto lo conoscete, no? E' uno dei poemi più importanti della letteratura italiana, ha avuto un'enorme influenza in Europa, e se il copyright fosse esistito come è adesso non sarebbe mai stato scritto, perché si tratta della continuazione dell'Orlando Innamorato di Matteo Maria Boiardo, e questo al giorno d'oggi non si può fare.
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So high, so low, so many things to know. Ultima modifica di Willy McBride : 26-04-2008 alle 23:58. Motivo: Aggiungo qui visto che sembra che la gente non riesca a fare lo sforzo di leggere il link prima di commentare alla cazzo |
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2006
Città: Roma-Milano Utente:Deberlusconizzato Iscritto:20/2/2000 Status:SuperUtenteAdm Messaggi totali:107634 Auto:BMW X3 3.0 SD M
Messaggi: 1722
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Va beh, il concetto di base sarebbe anche giusto, ma è stato distorto dalle logiche di mercato
![]() LuVi
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2006
Messaggi: 1910
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Stiamo scherzando vero?
E' sbagliato il copyright? L'avere il diritto di sfruttare economicamente il frutto del proprio lavoro, impegno, creatività e intelligenza? L'ignoranza non ha limiti! Inizio a capire il perchè di certe tue posizioni... Mi sembra strano non ci fosse anche prima, ma se l'ha introdotto sul serio Benito Mussolini non posso che dargliene merito, ha permesso a moltissimi campi di evolvere grazie all'impegno a tempo pieno di chi altrimenti si sarebbe dovuto dedicare ad altro per potersi sfamare Ultima modifica di Washakie : 26-04-2008 alle 20:32. |
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#4 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Messaggi: 367
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Il copyright più che altro credo andrebbe non abolito perchè è giusto che ci sia imo, ma cambiato visto che rispetto a 100 anni fa ci troviamo nell'era dell'informazione e della rete.
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#5 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2003
Città: Mazara del Vallo
Messaggi: 2346
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Il copyright puo' essere pure giusto ma la difesa di questo principio non deve incidere sul quello della libertà di comunicazione <<a distanza>>. I pacchetti ip che hanno origine nel mio pc e che finiscono su quello di un altro non devono in alcun modo essere <<aperti>> e controllati da qualcuno...
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#6 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Messaggi: 2629
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be , se il problema è il p2p il cavaliere
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Benedetto sia il Signore,la mia Roccia,che insegna alle mie mani a fare la guerra e alle mie dita a combattere Meglio 1 giorno da Zeman che una vita da Elkann ( qualsiasi ![]() Ciao pierpo! |
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#7 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2006
Messaggi: 379
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Uno sforzo di lettura? Diritto d'autore. Autore != distributore.
In realtà il diritto d'autore oggi serve, grazie anche e soprattutto alla convenzione di roma, non più a compensare l'autore ma il distributore, cioè le case discografiche, le varie SIAE, le case cinematografiche, etc. etc. Walt Disney inventa Topolino. Topolino ha successo. E' giusto che Walt Disney sia compensato per Topolino. Ma dopo che Walt Disney è morto che diritto hanno i suoi eredi, che in questo caso coincidono con una megacorporation, di ricevere compenso per il suo lavoro per 70 anni dal momento della sua morte? Una corporation che peraltro ha guadagnato miliardi sfruttando personaggi finiti nel dominio pubblico, come Alice (di Alice nel paese delle meraviglie), disegnata sulla base delle illustrazioni del libro e che, se le leggi del copyright all'epoca fossero state come quelle attuali, non avrebbe mai potuto realizzare. E tutto questo grazie all'IFPI e alle convenzioni che ha ispirato e fatto trasformare in leggi internazionali, che introducono i diritti di terzi spesso addirittura prevalenti rispetto a quelli degli autori stessi. Come diceva qualche tempo fa John Scalzi, che per chi non lo sapesse è uno scrittore e vive di ciò che scrive, "voglio essere pagato per ciò che faccio, voglio che se dovessi morire domani mia moglie e mia figlia di 8 anni vivano confortevolmente grazie a ciò che ho scritto, ma i miei nipoti? Chissenefrega dei miei nipoti, che lavorino per vivere come tutti." Il copyright è nato per favorire l'avanzamento della cultura, per svincolare l'artista dalla necessità di dipendere da un mecenate e consentirgli di scegliere il proprio percorso limitandone il condizionamento da parte di terzi (deve pur sempre produrre qualcosa che la gente apprezzi, ovviamente, altrimenti non vende e non gudagna), non per creare una nuova classe di profittatori che guadagnino in eterno da un atto creativo, sequestrandolo al patrimonio culturale dell'umanità. Invece questo è l'obiettivo dei distributori, perché loro non producono niente di nuovo ma vivono limitando l'accesso a ciò che già esiste, e nel momento in cui il diritto esclusivo dell'autore scade finiscono di guadagnare dalla loro posizione. La cultura ha sempre funzionato grazie allo scambio continuo e alla rielaborazione di informazioni, di temi, di storie. L'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto lo conoscete, no? E' uno dei poemi più importanti della letteratura italiana, ha avuto un'enorme influenza in Europa, e se il copyright fosse esistito come è adesso non sarebbe mai stato scritto, perché si tratta della continuazione dell'Orlando Innamorato di Matteo Maria Boiardo, e questo al giorno d'oggi non si può fare.
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So high, so low, so many things to know. Ultima modifica di Willy McBride : 26-04-2008 alle 21:46. |
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#8 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2006
Messaggi: 379
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Un'altra cosa: il fatto che si critichino le distorsioni del sistema che si è creato attorno al diritto d'autore non ha niente a che fare con l'incentivare la violazione del diritto d'autore. Si tratta di due cose del tutto diverse.
Tant'è che tra i critici delle attuali leggi ci sono anche parecchie persone che vivono scrivendo libri, o girando film, o componendo musica.
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So high, so low, so many things to know. |
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#9 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Città: Calabria - Emilia Romagna
Messaggi: 2554
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#10 |
Bannato
Iscritto dal: Jul 2004
Città: Firenze
Messaggi: 1983
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#11 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2006
Messaggi: 4357
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Sono d'accordo che la presenza dei distributori possa costituire un pericolo nella "spartizione" degli introiti a sfavore dell'autore.
Ricordo però che i vincoli posti dal diritto d'autore non valgono nell'ambito dello studio, per esempio all'università si possono proiettare film liberamente. Quindi la componente culturale derivata dallo studio è quantomeno salvaguardata. |
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#12 | |
Junior Member
Iscritto dal: Jun 2004
Città: London
Messaggi: 8
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Quote:
Anzi nei DVD di solito c'e' scritto che e' vietato proiettarli nelle scuole, caserme etc.
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Murphy's Law of Research: Enough Research Will Tend To Support Your Theory |
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#13 |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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Il problema è che attualmente l'artista non è tutelato, è tutelato il distributore.
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#14 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Città: Calabria - Emilia Romagna
Messaggi: 2554
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per lo meno so che la mia opera non verrà scopiazzata da un'altro
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#15 | |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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Quote:
Il pezzo era divenuto letteralmente proprietà dell'etichetta. |
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#16 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Città: Calabria - Emilia Romagna
Messaggi: 2554
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Quote:
![]() Perchè io produttore cedo i diritti alla label...sul contratto c'è scritto eh. poi la siae è quella che dimostra che la canzone è tua e non della label...bisogna vedere il contratto cosa diceva |
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#17 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2003
Città: Torino
Messaggi: 6840
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Ma non è vero che la canzone non te la ruba nessuno.. una volta che la depositi, è già come se l'avessi venduta.. comunque.. bisogna togliere di mezzo i distributori.. Ad oggi si potrebbe benissimo cominciare a farne a meno.
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#18 |
Registered User
Iscritto dal: Jun 2006
Città: Tuttoporto (Sicily) Tipologia: Giocatore-samurai
Messaggi: 2199
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La nuova tattica è dire che facciamo un favore pure all'autore?
Vai da un qualsiasi artista e chiedigli se è d'accordo con il contenuto del tuo post, con il "patrimonio culturale mondiale". E in mezzo ci hai infilato i 70 anni dalla morte, il distributore... ma a te che te ne frega se un artista fa un contratto con il distributore? L'opera è sua e ci fa quello che gli pare. Può anche distribuirla per conto suo, è una sua libertà. Il pubblico si attacca. Poi uno dice che non ci sono i comunisti: in sto discorso invece di decidere quali sono i diritti c'è il solito approccio di voler mettere mano in maniera autoritaria nelle situazioni di fatto e sindacare su come ognuno usa la sua libertà. In più in mezzo si è riusciti ad infilarci dentro i "profittatori" e persino il Duce. EDIT Che poi proprio grazie alla case di distribuzione per un artista è possibile creare dei contenuti di nicchia come i film d'autore. Credete che quelli si sostengano da sé economicamente? Molti no, ma la casa di produzione riesce a spingerli forte dei profitti che fa sul resto dei prodotti... Ultima modifica di naoto84 : 27-04-2008 alle 11:48. |
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#19 | |||
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2006
Messaggi: 379
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#20 |
Registered User
Iscritto dal: Aug 2002
Città: SaTuRn
Messaggi: 1597
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He who receives an idea from me, receives instruction himself without lessening mine; as he who lights his taper at mine, receives light without darkening me T. Jefferson
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