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#1 |
Bannato
Iscritto dal: Sep 2001
Città: Milano città
Messaggi: 3161
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Italia, Vaticano e liberalizzazione droghe
Secondo il tuo parere la liberalizzazione delle droghe così definite "leggere" è possibile nel nostro paese?
In caso di risposta negativa, come pensi si possa intervenire per contrastare la criminalità che gravita attorno al consumo di hashish e affini? Ultima modifica di 00Luca : 16-05-2006 alle 15:55. |
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
Città: Este (PD)
Messaggi: 2908
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Il consumo di droghe leggere è come la prostituzione è logico che liberalizzandole si possa solo che fare del bene al paese.
Ma ovviamente non si vuole liberalizzarle per lasciare tutto in mano alla mafia e alla malavita in generale ![]() ![]()
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<<La Verità non richiede fede.>> |
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#3 |
Bannato
Iscritto dal: Sep 2001
Città: Milano città
Messaggi: 3161
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Ciao scusami se ti "riprendo"
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#4 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2001
Città: Varese
Messaggi: 2369
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pausa sull'argomento, piu' in la si riapre.
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Tutto rigorosamente IMHO Per i messaggi contrassegnati da *: IMHO un par di balle! Salva un albero, uccidi un castoro. |
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#5 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2001
Città: Varese
Messaggi: 2369
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Per la gioia di grandi e piccini
![]() E' una discussione che verte sulla liberalizzazione delle droghe leggere, lasciamo un attimo fuori gli arresti di Catanzaro e soprattutto.. take it easy, men ![]()
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Tutto rigorosamente IMHO Per i messaggi contrassegnati da *: IMHO un par di balle! Salva un albero, uccidi un castoro. |
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#6 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
Città: Marcon - VE (in trasferta a Ferrara)
Messaggi: 2312
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In tutta franchezza non riesco proprio a capire quale sia la connessione tra l'essere un paese fortemente cattolicizzato con il proibizionismo della cannabis. Addirittura mettere in mezzo alla questione il Vaticano inteso come istituzione religiosa mi sembra un'assurdità che non sta nè in cielo nè in terra.
Ergo parlerò unicamente della questione proibizione/legalizzazione della cannabis, in uno stato laico quale dovrebbe essere l'Italia. E' fattibile una "liberalizzazione totale" della canapa nel nostro paese? Certo che si, basta abrogare le leggi che ne impediscono consumo, coltivazione e vendita, nulla di più semplice ed immediato ![]() E' plausibile pensare ad una liberalizzane completa della cannabis, quali conseguenze avrebbe per la nostra società, ne aumenterebbe il consumo ed in che proporzione? Non lo si può dire fintanto che non si prova. Cmq la mia personalissima opinione è che questa non sarebbe la strada giusta, per l'italia: liberalizzando selvaggiamente la sostanza e permettendone la coltivazione nel giro di pochissimi mesi è vero che si disintegrerebbe il traffico internazionale, tuttavia ci ritroveremmo con tonnellate e tonnellate di erba casalinga a prezzo bassissimo per le strade, e si verificherebbe un esplosione esponenziale dei consumi, sia tra i fumatori che tra i non fumatori. Per questo motivo la strada da attuare per me è una legalizzazione del consumo, ma non della coltivazione e della vendita a titolo personale. Dovrebbe essere usata una politica di monopolio statale come per i tabacchi: si permette su concessione ad alcune aziende di coltivare la cannabis, sotto stretto controllo, ed il prodotto verrà tassato salatamente e venduto come per le sigarette. Il prezzo finale deve essere abbastanza basso per disincentivare l'autoproduzione o i traffici illegali, ma abbastanza alto per far si ce lo Stato abbia un guadagno rilevante e si disincentivi l'acquisto smodato da parte dei consumatori. La coltivazione non concessionata dallo Stato dovrebbe rimanere proibita, con sanzioni amministrative pesantissime in rapporto alla quantità, ed oltre ad un certo livello anche sanzione penale (carcere, da scontare, senza se e senza ma) Parimenti anche la vendita che non sia direttamente sotto il controllo del monopolio statale (ovvero contrabbando) dovrà essere punita, altrettanto pesantemente e penalmente. Regolamentazione dell'uso della cannabis similmente all'uso dell'alcol e del tabacco (non si può fumare dappertutto, non si può guidare dopo aver fumato etc etc) Monitoraggio delle vendite per rendersi conto di come varia il consumo nelle varie zone d'Italia, parte degli introiti derivati dalle vendite devono essere usati per sovvenzioni alla ricerca scientifica sul fenomeno e per campagne informative serie e professionale rivolte sia ai consumatori che ai non consumatori. Conseguenze di una politica simile? Finalmente chi vorrà fumare, rispettando le normative vigenti, lo potrà fare liberamente e non in clandestinità. il consumo non sarebbe troppo incentivato rispetto alla situazione attuale, se i prezzi di vendita si manterrano elevati, per contro avremo introiti Statali rilevanti (quasi tutti strappati alle organizzazioni criminali), un controllo semplice e attendibile sulla diffusione del fenomeno, prodotti di qualità per il consumatore finale (ci devono essere controlli anche sulle colture autorizzate, in modo che non vengano utilizzate nella coltivazione e nella lavorazione sostanze nocive). Rispetto ad ora così ci guadagna lo Stato, il cittadino consumatore, il cittadino non-consumatore e la società tutta; ci perdono invece la mafia e chi vuole fare il furbo con autoproduzione e spaccio a fini di lucro. ps, per 00Luca, dall'altro 3d chiuso: no, io a 17 anni non spacciavo, non l'ho mai fatto e non mi sogno nemmeno di farlo ![]()
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Ed io non so chi va e chi resta. |
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#7 |
Bannato
Iscritto dal: Sep 2001
Città: Milano città
Messaggi: 3161
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Quindi SI'
Per te che si proponga nella cattolicissima Italia è come se si proponesse in Olanda, Uk o Rep.Ceca. Io la penso diversamente....cmq prendo atto del SI' |
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#8 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
Città: Marcon - VE (in trasferta a Ferrara)
Messaggi: 2312
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Quote:
veramente, mi spieghi perchè tu avresti un'idea diversa? mi spieghi cosa c'entra la Chiesa Cattolica con la diffusione del fenomeno cannabis? io, proprio volendo fare una forzatura, l'unica connessione tra questi 2 differenti ambiti è una questione culturale. Da millenni la droga principale dell'occidente è l'alcol, diffuso, tollerato e addirittura incentivato, anche dalla Chiesa, ma per motivi appunto prettamente culturali che hanno un fondamento ben precedente alla nascita di Cristo ed alla diffusione del cristianesimo. Poi da quanto ne so fu la corrente Puritana la prima condannare pesantemente l'utilizzo di sostanze psicotrope, e non credo sia un caso che partì proprio dagli Stati Uniti la politica proibizionista, ad inizio del novecento contro il tabacco, negli anni 20 contro l'alcol ed infine dagli anni 60 ad oggi contro le altre droghe non tollerate. Per dovere di precisione ci sarebbe da dire che in realtà la cannabis in sè e per sè è da sempre stata diffusa anche e soprattutto nel bacino mediterraneo ancor più che nei paesi orientali come l'India: le piante venivano usate soprattutto per l'ottima fibra che se ne ricavava, ma era anche conosciuta ed usata a scopi medici e ricreativi. Solo a partire dagli anni 20/30 e poi nel dopoguerra le coltivazioni di canapa vennero poco a poco ridotte in Italia (pensa che il nostro paese era tra i primi produttori mondiali di canapa), per quindi sparire completamente dopo le leggi proibizioniste negli anni delle contestazioni, dalla fine degli anni 60 insomma. La cannabis è sempre stata parte delle nostre tradizioni fin dalla notte dei tempi, utile sia nel campo tessile che come pianta officinale, quando invece l'alcol per tradizione era quasi unicamente sostanza ricreativa.
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#9 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2002
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Messaggi: 1521
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Ruini ha detto qualcosa pure su questo?
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“ Fiat iustitia, et pereat mundus”-המעז מנצח - ![]() |
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#10 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2004
Messaggi: 1384
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io sarei per la autoproduzione, anche se devo dire che l'analisi di krammer mi pare davvero ottima
sarei mille volte piu felice se finanziissi lo stato al posto di mafie, criminalità, albanesi, nordafricani e qunt'altro |
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#11 | |
Bannato
Iscritto dal: Sep 2001
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#12 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
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Messaggi: 2312
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ma aborto e divorzio sono illegali per caso nel nostro paese cattolico e non me n'ero accorto? eppure la chiesa è contro l'aborto e il divorzio, forse anche di più rispetto alla questione delle droghe cosiddette leggere. siamo in una democrazia: non è certo la Chiesa Cattolica a decidere quali debbano essere le leggi dello Stato, ma la maggioranza dei cittadini. mi aspettavo onestamente una risposta meno superficiale.
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#13 |
Bannato
Iscritto dal: Sep 2001
Città: Milano città
Messaggi: 3161
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Quella sul divorzio è una questione che onestamente tocca direttamente un numero maggiore di italiani rispetto a liberalizzare la droga, se permetti.
Nell'Unione ci sono partiti quali Udeur e Margherita di ispirazione cattolica. Nella CDL c'è l'UDC E' imho IMPOSSIBILE che possa passare una legge tra l'altro così poco sentita dalla massa Ultima modifica di 00Luca : 16-05-2006 alle 23:52. |
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#14 | |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
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Messaggi: 13526
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#15 | |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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Cmq basterebbe fare un'indagine.....e confrontare le posizioni dei cittadini cattolici con quella ufficiale delle curie e dei partiti di ispirazione cattolica.....salvo poi ricevere il solito anatema sul relativismo morale ![]() Ultima modifica di lowenz : 17-05-2006 alle 00:13. |
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#16 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
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in sostanza ti chiedi se attualmente i nostri rappresentanti politici permetterebbero una improvvisa inversione di marcia passando dall'attuale proibizionismo repressivo ad una normativa che legalizzi di fatto la cannabis. A questa domanda secca risponderei anch'io di no, purtroppo l'attuale classe politica nonchè l'opinione pubblica in generale non è pronta ad un tale cambiamento. Non dico che sia impossibile, ma una soluzione quale ho prospettato nel mio primo intervento la trovo improbabile al giorno d'oggi (e cmq spero vivamente di sbagliarmi). Tuttavia c'è legge e legge, ed io sono convinto che l'attuale governo modificherà (in meglio) l'attuale legge antidroga fini-giovanardi. Quanto radicale possa essere la modifica non ne ho la più pallida idea, ripeto difficilmente si può giungere con un solo passo alla legalizzazione ed alla vendita sotto monopolio statale, oppure addirittura alla libertà di autoproduzione. Ma già una depenalizzazione sul possesso/uso di modiche quantità di cannabis (diciamo tra i 5-10g) sarebbe un notevole passo avanti: una modifica del genere mi aspetto che venga attuata il prima possibile, fa parte del programma dell'Unione ed è anche per questo che ho votato RC. Il mio sogno sarebbe che a breve venga non solo depenalizzata, ma anche che siano revocate le sanzioni amministrative per i consumatori (ritiro patente, passaporto, multe, controlli nei sert etc etc) qualora non vengano "colti in flagrante", ad esempio nella guida in stato di ebbrezza da cannabis. trovo illiberale (per non dire di peggio) che un consumatore oculato e rispettoso delle norme civili e del "buon senso" rischi ammende, scazzi vari tipo ritiro patente nonchè il "bollino di tossico" da parte dell'opinione pubblica per essere stato trovato con qualche spinello in tasca, che si sarebbe fumato in tutta tranquillità a casa sua o in un ritrovo tra amici, senza ledere a nessuno. Purtroppo già questo, che sarebbe il primo inevitabile passo per la legalizzazione completa, lo vedo molto più improbabile nel breve periodo (diciamo durante questo governo), ma sono altrettanto fiducioso che in un futuro il cambiamento "di prospettiva" avverrà certamente. che questo accadrà tra 5, 10, 20 anni o pure dopo non lo so proprio.
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#17 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
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inutile dire che se non rispetteranno questo aspetto del programma mi inca**o come una marmotta canadese ![]() ![]()
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#18 | |
Bannato
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#19 | |
Senior Member
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#20 |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
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I diretti interessati non intervengono nel thread per dire la loro?
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