YouTube spegne la decima candelina: storia e trend del social che ha cambiato la Rete

È il social network per antonomasia quando si parla di condivisione di video su internet. YouTube ha contrassegnato in profondità l'evoluzione del web, ha creato fenomeni ed è una parte fondamentale della internet di oggi. Nell'articolo troverete cenni storici, curiosità e le classifiche italiane e mondiali degli youtuber più seguiti
di Nino Grasso pubblicato il 16 Febbraio 2015 nel canale WebEvoluzione tecnica e feature
YouTube è un sito scritto interamente in Python e JavaScript e basa gran parte delle sue entrate su Google AdSense. Per visualizzare i video della piattaforma è necessario un browser web o un client dedicato. Nel primo caso, fino a poche settimane fa veniva esplicitamente richiesta l'installazione del plug-in Adobe Flash Player, ovvero la tecnologia su cui si basava in via predefinita il player integrato nel portale. Questa è stata abbandonata di recente da HTML5, standard più diffuso e compatibile su praticamente tutti i browser più celebri disponibili su piazza sin dalla prima installazione.
In principio YouTube offriva solo un'opzione per la risoluzione dei contenuti della piattaforma, pari a 320x240 pixel. I video venivano "encodati" utilizzando una variante di H.263, mentre per l'audio si utilizzava il codec MP3 in formato rigorosamente mono. Nel 2007 YouTube annuncia la compatibilità di video 3GP per i dispositivi mobile, mentre la risoluzione 480x360 viene aggiunta nel mese di marzo del 2008. Il supporto a contenuti HD viene invece introdotto nel mese di novembre del 2008, con il lancio dei 720p che accompagna anche la riprogettazione dell'aspect-ratio del player, adesso in 16:9.
YouTube, finestra per la selezione della qualità
YouTube passa così ad un più moderno formato di compressione predefinito, H.264/MPEG-4 AVC, mentre nel novembre del 2009 arrivano anche i 1080p. Solo pochi mesi dopo la compagnia annuncia l'arrivo del supporto dei video in formato 4K, consentendo una risoluzione massima di 3840x2160 pixel. Ad oggi YouTube supporta anche contenuti a 60fps a risoluzioni di 720p o superiori, pensati soprattutto per gli utenti che pubblicano sul servizio gli stream di videogiochi. Si tratta di uno dei trend di YouTube, laddove i canali di maggior successo appartengono proprio a gamer, come ad esempio l'italiano FaviJ o PewDiePie, quest'ultimo l'utente di maggior successo sulla piattaforma.
YouTube utilizza oggi il formato VP9/WebM con audio Opus stereo per l'encoding automatico dei flussi video caricati ma, qualora questo non sia supportato dal browser, il contenuto verrà proposto in H.264/MPEG-4 AVC con audio stereo AAC. Sono inoltre supportate molte tecnologie per la visualizzazione di video in 3D, inclusi il più tradizionale anaglifo con lenti rosse e ciano ed altre tecnologie più ricercate, come ad esempio gli occhiali NVIDIA 3D Vision. I video vengono caricati dinamicamente su più server, in base al successo ottenuto in una determinata area geografica. Questa scelta è necessaria per garantire prestazioni in download il più elevate possibile, ma solo laddove queste siano effettivamente necessarie.
La nozione alla base del successo di YouTube è che ogni utente può caricare il proprio video, ovviamente in ottemperanza alle leggi vigenti nel proprio paese relative alla cultura etica e al diritto d'autore. Il servizio dà un limite di 15 minuti per ogni video pubblicato dagli utenti comuni, che può diventare di 12 ore nel caso di utenti qualificati ad aggirare la restrizione. Il primo limite in tal senso, di 10 minuti, è stato introdotto nel 2006, soprattutto per motivazioni di natura legale: i contenuti più lunghi, infatti, erano spesso protetti da diritti d'autore e si trattava in molti casi di interi show televisivi o film. Nel 2010 il limite è passato a 15 minuti per ogni video pubblicato, che può essere di un massimo di 20GB in quanto a dimensioni su disco.
In fase di caricamento YouTube accetta numerosi formati, fra cui AVI, MOV, MKV, MP4, DivX, FLV, 3GP, MPEG e Ogg Vorbis, preferibilmente deinterlacciati prima del caricamento. Nel 2007 YouTube è stato lanciato anche su mobile, in cui veniva utilizzato il protocollo RTSP per lo streaming dei video. Nei primi anni, tuttavia, non tutti i contenuti della piattaforma erano disponibili su smartphone e tablet, restrizione che sussiste tuttora anche se su un numero di contenuti parecchio ristretto rispetto ad allora. Il servizio non consente il download dei contenuti video pubblicati, ma sono disponibili moltissime proposte non ufficiali, perseguite legalmente dalla società, per adempiere all'obiettivo.
YouTube è ad oggi disponibile su tutte le piattaforme principali sia via web che attraverso client dedicati, ufficiali e non. Gli utenti smartphone e tablet richiedono da tempo una funzionalità per poter scaricare i video in locale e visualizzarli anche in mobilità senza pesare sul piano dati del proprio operatore telefonico, funzionalità su cui Google sembra al lavoro, ma che ancora non è disponibile su scala globale. La metà delle visualizzazioni di video avviene oggi attraverso dispositivi mobile: Google ha rilasciato da tempo i client per iOS (in passato era disponibile nativamente su tutti i dispositivi mobile Apple) e Android, ma curiosamente si è rifiutata di sviluppare un'applicazione dedicata su Windows Phone per via del bacino d'utenza troppo limitato che fa uso di soluzioni mobile di Microsoft.