Garmin Forerunner 265 è sempre più un top di gamma

Garmin Forerunner 265 è sempre più un top di gamma

Il nuovo arrivato della gamma di smartwatch Garmin per la corsa ha un nome di fascia media ma caratteristiche al top, a partire dal nuovo schermo AMOLED che permette di assicurare una ottima visibilità in ogni condizione. Tutto questo porta ad un prezzo più elevato per un prodotto che è ormai un altro top di gamma

di pubblicato il nel canale Wearables
GarminForerunnerwearable per fitness
 

Lo schermo è AMOLED

Garmin Forerunner 265 prosegue la tradizione dell'azienda americana di rendere disponibili sul mercato degli smartwatch prodotti molto completi, che forniscano non solo un gran numero di metriche quando utilizzati per le attività sportive ma che diventano un tool di monitoraggio giornaliero delle proprie condizioni fisiche. Questi prodotti forniscono tutto quello di cui tipicamente necessita lo sportivo più appassionato, soprattutto se si dedica agli sport di endurance: corsa e triathlon in primis.

La famiglia di smartwatch della serie 200 di Garmin è da sempre stata identificata come quella dei prodotti di fascia media, in grado di bilanciare al meglio le differenti funzioni implementate con un prezzo d'acquisto non troppo elevato in assoluto. A contraltare troviamo i modelli delle serie Forerunner 700 e soprattutto Forerunner 900, che integrano tutte le funzionalità più avanzate e rappresentano la più elevata espressione tecnologica che Garmin offre sul mercato.

Con i nuovi Forerunner 265 e Forerunner 265S, quest'ultimo caratterizzato da dimensioni leggermente inferiori così da meglio adattarsi a chi ricerca una cassa meno ingombrante, Garmin non solo fa un passo in avanti in termini di funzionalità integrate ma porta in dote un prezzo di listino decisamente più importante: passiamo dai 349,99€ di Forerunner 255 (399,99€ nella versione Music) ai 499,99€ del nuovo Forerunner 265. Un incremento, questo, che avvicina pericolosamente il nuovo arrivato all'attuale top di gamma Forerunner 965 proposto di listino a 649,99€ e dal quale, del resto, è separato da un numero sempre più ridotto di funzionalità.

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Forerunner 265 è immediatamente riconoscibile per la principale nuova caratteristica tecnica che implementa: uno schermo di tipo AMOLED, che quindi spicca rispetto a quello tipico degli smartwatch di questo tipo. Non è una novità in casa Garmin, in quanto l'azienda l'ha già adottato nei prodotti della famiglia Epix oltre che in Venu 2 Plus: non è difficile immaginare che uno schermo di questo tipo possa progressivamente venir esteso in un po' tutti i modelli Garmin, escludendo solo le proposte d'ingresso.

Forerunner 265 vs Forerunner 255: le principali novità

La principale novità di Forerunner 265 è, come detto, legata allo schermo AMOLED: questo non ha portato ad una modifica del diametro della cassa per Forerunner 265 rispetto a Forerunner 255, sempre pari a 46mm, mentre in Forerunner 265S si registra un incremento di 1mm dai 41mm di Forerunner 255S agli attuali 42mm. Gli schermi hanno un diametro di 1,3 pollici per Forerunner 265 e 1,1 pollici per Forerunner 265S, invariati rispetto alle controparti della serie 255. Cambia anche la risoluzione, che passa dai precedenti 218x218 pixel agli attuali 360x360 pixel in virtù dell'utilizzo di un pannello AMOLED.

Lo spessore complessivo si è leggermente ridotto, da 12,9mm a 12,4mm: Forerunner 265, al pari del predecessore, è uno smartwatch compatto che a malapena si avverte al polso una volta indossato grazie anche al peso contenuto in 47 grammi (39 grammi per la più piccola versione S).

Con Forerunner 265 Garmin ha scelto di integrare nativamente le funzionalità di riproduzione della musica, non proponendo più due versioni diverse così come avvenuto in passato. Oltre a questo troviamo presenti in questo prodotto le funzionalità di Training Readiness accanto alle Running Dynamics, le dinamiche di corsa, elaborate senza la necessità di utilizzare un sensore esterno.

Con Forerunner 265 Garmin ha introdotto un nuovo cavo per il caricamento della batteria: lato smartwatch utilizza sempre il tradizionale connettore proprietario dell'azienda americana, mentre dall'altro capo troviamo ora un connettore USB Type-C al posto del precedente Type-A. L'autonomia con batteria dichiarata da Garmin cambia a seconda della modalità di utilizzo, secondo questo schema:

  • Modalità smartwatch: sino a 15 giorni (sino a 13 giorni Forerunner 265S)
  • Modalità smartwatch con schermo sempre attivo: sino a 5 giorni (sino a 5 giorni Forerunner 265S)
  • Modalità GNSS solo GPS: sino a 24 ore (sino a 20 ore Forerunner 265S)
  • Modalità GNSS SatIQ (AutoSelect): sino a 18 ore (sino a 16 ore Forerunner 265S)
  • Tutti i sistemi GNSS + Multi-Band sino a 15 ore (sino a 14 ore Forerunner 265S)
  • Modalità GNSS solo GPS con musica: sino a 7,5 ore (sino a 7 ore Forerunner 265S)
  • Modalità GNSS SatIQ (AutoSelect) con musica: sino a 7 ore (sino a 6,5 ore Forerunner 265S)
  • Tutti i sistemi GNSS + Multi-Band con musica: sino a 6,5 ore (sino a 6 ore Forerunner 265S)

Sono questi valori di autonomia che permettono di utilizzare Forerunner 265 per più giorni consecutivamente senza doversi preoccupare della sua ricarica, oltre che gestire sessioni di allenamento o gara particolarmente lunghe (triathlon full compreso) senza arrivare a consumare tutta la batteria a disposizione. Nel mio utilizzo tipico (indossato tutto il giorno, schermo non always on, tracciamento frequenza cardiaca ogni secondo, notifiche dallo smartphone solo per chiamate e SMS no da APP, almeno 1 ora di attività GPS al giorno) non ho avuto problemi a gestire la ricarica della batteria indicativamente una volta ogni 6-7 giorni.

Costruzione e interfaccia

Forerunner 265 adotta la tipica disposizione dei pulsanti di un po' tutti i più recenti modelli Garmin della famiglia Forerunner: sono 5 in totale, 3 sulla sinistra e 2 sulla destra, abbinati ad uno schermo che è dotato di funzionalità touch e che quindi permette di navigare all'interno dei menu anche senza dover cliccare sui pulsanti.

Il primo pulsante in alto a sinistra comanda accensione e spegnimento dello schermo dello smartwatch, oltre all'accesso al menu di configurazione base; i due sottostanti permettono di navigare in alto e in basso tra le varie voci dei menu. Il pulsante centrale, una volta premuto più a lungo, permette di accedere al menu di configurazione dell'orologio e delle singole attività sportive mentre con quello inferiore si accede, con una pressione prolungata, alle funzionalità legate alla riproduzione musicale.

I due pulsanti di destra sono legati maggiormente allo svolgimento dell'attività sportiva: quello superiore permette di accedere al menu dei differenti tipi di sport monitorati oltre a avviare e interrompere una attività mentre quello inferiore è il tasto lap con il quale selezionare un passaggio intermedio manuale all'interno della nostra attività.

In Forerunner 265 troviamo integrate le metriche per la valutazione della condizione dell'atleta, elencate qui di seguito:

Training Readiness: questa metrica fornisce una indicazione di sintesi, in un punteggio da 1 a 100, che aiuta a capire quanto si sia pronti per una sessione di allenamento. Tiene conto delle indicazioni fornite da altri parametri calcolandone una media ed estrapolando il dato finale numerico. Viene calcolato tenendo conto dei dati di altri 6 parametri, che sono poi visualizzabili individualmente all'interno del sottomenu: sonno (della notte appena trascorsa), tempo di recupero, HRV Status (degli ultimi 7 giorni), Acute Load (trend degli ultimi 7 giorni), storia del sonno (confronto tra ultima notte e i dati delle due precedenti) e storia del livello di stress (media del livello degli ultimi 3 giorni).

Training Status: questa metrica è stata rivista rispetto a quella dei precedenti smartwatch Garmin e fornisce una indicazione qualitativa del livello di allenamento tenendo conto di altri parametri come Acute Load, Load Focus e trend del VO2Max. Rispetto a Training Readiness questo parametro fornisce una indicazione di come ci si sta allenando da alcune settimane a questa parte, e non se sia il caso di allenarsi più o meno intensamente in questa specifica giornata come indica il Training Readiness.

HRV Status: mette a confronto il valore dell'HRV registrato durante il sonno, rispetto a quello registrato nelle 3 settimane precedenti. In questo modo la ridotta variabilità cardiaca conseguente ad un riposo non adeguato, o a comportamenti che incidono negativamente sull'HRV (come l'aver bevuto alcool la sera prima o aver terminato tardi un allenamento) viene pesato solo in parte, se le altre giornate sono state caratterizzate da una più elevata variabilità cardiaca.

Load Focus: indica il peso dei propri allenamenti delle ultime 4 settimane tra le categorie di lavoro anaerobico, lavoro fortemente aerobico e poco aerobico.

Recovery Time: indica il tempo di riposo consigliato che deve trascorrere prima di eseguire il prossimo allenamento intenso. Se questo valore non è zero è possibile allenarsi ma viene consigliato di non eseguire una attività molto intensa.

Rispetto ai modelli Forerunner della serie 900 manca l'indicazione del Training Load Ratio e del Chronic Load. Utilizzo abitualmente queste metriche per tenere traccia dell'andamento del carico nel mio allenamento, oltre che della risposta del mio organismo ai vari stimoli generati con l'allenamento; non le utilizzo tutte come tool quotidiano per verificare il mio stato ma le ho trovate in generale molto utili per avere conferme più strumentali e oggettive di sensazioni di condizione (buona o cattiva) che posso avere in determinati periodi di allenamento.

Anche in Forerunner 265 troviamo presente il report giornaliero che fornisce, al risveglio, alcune indicazioni legate alla propria condizione fisica. E' una voce interessante in quanto permette di avere una sintesi ad accesso rapido una volta che ci si è svegliati, così da ottenere una fotografia di quello che ci si può attendere nella propria giornata quanto a condizione fisica. Ho trovato queste indicazioni ben allineate a quelle che erano le mie personali sensazioni di condizione fisica al risveglio, ben bilanciando la "fatica" percepita nel dover magari recuperare dalle fatiche di una sessione di allenamento faticosa svolta nelle 24 ore precedenti o anche semplicemente di una giornata di lavoro molto impegnativa, magari complicata da un riposo notturno agitato e non bilanciato.

Widgets e attività: cosa fare con Forerunner 265

Tutti gli smartwatch Garmin dedicati allo sport delle famiglie Forerunner e Fenix operano con una logica speculare, basata su widgets e attività. I primi sono menu specifici ai quali si accede partendo dalla schermata principale o sfruttando il display touch oppure usando i tasti alto e basso montati sulla sinistra. I widget riportano metriche specifiche e operano come delle sorte di mini applicazioni, entrando nelle quali si ha accesso a dati più dettagliati.

Forerunner 265 propone un ricco quantitativo di widgets, che possono o meno venir visualizzati a seconda delle preferenze specifiche dell'utente:

  • VO2 Max
  • Training Status, che a sua volta presenta un sottomenu con i valori di Carico Acuto, Load Focus, VO2 Max, HRV Status e tempo di recupero;
  • Training Readiness
  • HRV Status
  • Notifiche
  • Meteo
  • Controlli per la musica
  • Frequenza cardiaca
  • Passi
  • Sonno
  • riepilogo attività per blocchi settimanali
  • pulse OX
  • ABC
  • alba e tramonto
  • body battery
  • calendario
  • calendario delle gare
  • calorie
  • cronologia
  • gara principale
  • garmin coach
  • istantanea salute
  • minuti di intensità
  • piani saliti
  • respirazione
  • stress
  • ultima attività
  • ultima corsa in bici
  • ultima sessione di nuoto

Forerunner 265 permette di monitorare un gran numero di differenti attività; per ciascuna è possibile configurare differenti schermate che riportano, durante lo svolgimento, le principali metriche. Ogni schermata può essere configurata per mostrare da un minimo di 1 sino ad un massimo di 6 campi, selezionando anche più di 10 differenti schermate ciascuna delle quali riporta dati specifici per tipologia (orologio, mappa, potenza, quota altimetrica, bussola, virtual partner e via discorrendo) o un mix di metriche specifiche a seconda delle nostre preferenze. I margini di configurazione sono quasi infiniti ed è possibile configurare una visualizzazione delle metriche che riteniamo importanti per quella specifica attività che stiamo per andare ad effettuare.

Di seguito l'elenco delle attività sportive presenti di default in Forerunner 265, accanto alle quali è possibile crearne di custom richiamando nelle varie schermate le metriche preferite.

  • corsa
  • corsa su pista
  • tapis roulant
  • bici
  • bici indoor
  • piscina
  • acque libere
  • triathlon
  • multisport
  • Ultra Run
  • Corsa Virtuale
  • Pista Indoor
  • Trail Run
  • eBike
  • MTB
  • eMTB
  • escursionismo
  • sci
  • snowboard
  • sci di fondo
  • SUP
  • canottaggio
  • vogatore
  • camminata
  • pesi
  • cardio
  • HIIT
  • Yoga
  • Pilates
  • Ellittica
  • Step
  • Floor Climb

In questo menu sono selezionabili anche le voci Istantanea salute, Connect IQ Store e esercizio di respirazione che non rientrano negli ambiti diretti delle attività sportive ma che sono utili per gestire la propria condizione fisica o per installare APP di sviluppatori di terze parti rese disponibili nel Connect IQ Store di Garmin.

Forerunner 265 non è dotato di cartografia integrata e questa è una delle principali differenze rispetto ai modelli superiori della famiglia Forerunner 900; nella maggior parte degli utilizzi tipici questa non rappresenta una limitazione. Come detto, Garmin ha scelto di non proporre una versione Music specifica di Forerunner 265 ma ha integrato questa funzionalità direttamente nel prodotto. La riproduzione della musica avviene attraverso la sincronizzazione con uno dei servizi di streaming musicale. L'integrazione con Spotify è decisamente efficace: da orologio, una volta connesso con il nostro smartphone, è possibile scaricare nello smartwatch sia playlist che album avendo diretto accesso alla nostra libreria di Spotify.

Non manca il supporto a Connect IQ, il marketplace di Garmin che mette a disposizione APP custom specifiche che sono compatibili con i prodotti dell'azienda. In questo modo è possibile scaricare nel nostro dispositivo una serie di utility sviluppate da vari sviluppatori indipendenti con le quali gestire in modo diverso dallo standard le numerose funzionalità fornite dallo smartwatch. Al gran numero di funzioni che Garmin implementa di serie in Forerunner 265 è quindi possibile affiancarne anche altre, più o meno specifiche, che sviluppatori indipendenti hanno messo a disposizione della community dei possessori di dispositivi Garmin.

Sensore cardio ottico e GPS

Forerunner 265 integra un sensore ottico Garmin Elevate V4, ultima incarnazione dell'azienda americana che non solo rileva il battito cardiaco ma anche il livello di saturazione di ossigeno nel sangue. Come già sperimentato con altri prodotti dell'azienda americana questo sensore è tendenzialmente molto preciso, a condizione di indossare correttamente l'orologio facendo aderire la parte posteriore al meglio sulla pelle. Se si presta attenzione a questo la risultante è quella di ottenere dati consistenti con quelli di una fascia cardio in tutte quelle sessioni di allenamento che non prevedono repentine e brusche variazioni della frequenza cardiaca.

Quando ci sono brusche variazioni cardiache, come in un allenamento di ripetute o di interval training spinto, il comportamento dei sensori cardio ottici da polso tende a soffrire di un po' di latenza. La variazione cardiaca viene registrata un po' in ritardo, con un certo delay rispetto a quanto segnato con una fascia cardio da petto, ma questo in genere non tende a influenzare in misura netta la frequenza cardiaca media dell'attività.


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La prima sessione di allenamento inserita in questa analisi è una uscita di 25km su percorso collinare; si notano due soste, in corrispondenza del brusco calo della frequenza cardiaca, con dati che sono nel complesso molto simili tra fascia cardia da petto e rilevazione da polso integrata nello smartwatch.


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La seconda uscita di allenamento è di 12km in corsa lenta, con una lieve progressione alla quale corrisponde un incremento della frequenza cardiaca; anche in questo caso il comportamento del sensore ottico da polso di Forerunner 265 replica in modo pressoché speculare quanto riportato dalla fascia cardio da petto.


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Questa terza sessione di allenamento è stata svolta in pista: si tratta di una seduta di medio da 12km, durante la quale la velocità tende a restare sempre la stessa ma con il passare del tempo l'intensità cardiaca tende in modo naturale ad aumentare. Anche in questo caso le differenze tra cardio da polso e fascia cardio sono molto ridotte, con lievi differenze registrate nell'ultima parte della sessione di allenamento ma nel complesso con un andamento pressoché sovrapponibile.


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In questa sessione, sempre svolta in pista, ho corso quello che è noto come il "Lopresti's Fartlek", sessione configurata con 8 minuti di corsa al medio seguiti da 2 minuti a ritmo più forte, 7 minuti al medio con i 3 minuti successivi forte e nuovamente 6 minuti al medio con 4 minuti forte per una durata complessiva di 30 minuti. Si nota chiaramente come la rilevazione registrata con Forerunner 265 attraverso il sensore ottico sia completamente falsata nella prima parte dell'allenamento, per poi ritornare ad un valore corretto restando di fatto sovrapposta a quella della fascia da petto.


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L'ultima traccia è una sessione di interval training in pista, con alternanza di parti forte da 500 metri alternate da 300 metri di recupero sempre di corsa: fatta eccezione per il primo intervallo il comportamento del sensore ottico di Forerunner 265 replica fedelmente quanto registrato dalla fascia cardio da petto.

Nel complesso il comportamento del sensore Elevate V4 di Forerunner 265 replica quanto visto con i più recenti smartwatch Garmin provati in precedenza: le rilevazioni sono speculari a quelle di una fascia cardio da petto, a condizione di posizionare l'orologio così come indicato nella documentazione (non sul polso ma leggermente più in alto sul braccio) e di farlo aderire al meglio alla pelle stringendo il cinturino adeguatamente quando si è impegnati nella sessione di allenamento.

Anche Forerunner 265, come i più recenti modelli top di gamma di Garmin, adotta un sistema di rilevazione GPS che è di tipo multiband. Il principio di funzionamento è molto semplice: lo sportwatch si connette contemporaneamente ai satelliti utilizzando due differenti frequenze, così che in presenza di segnale disturbato su una frequenza che riduce la qualità del segnale sia possibile sfruttare il segnale su altra frequenza. E' possibile configurare il livello di precisione GPS, con dirette ripercussioni sulla durata della batteria, per ciascuna tipologia di applicazione con le seguenti opzioni:

  • solo GPS: è la impostazione GPS classica;
  • tutti i sistemi: l'orologio seleziona in automatico tra segnali GPS, Glonass, Galileo, BeiDou e QZSS a seconda della qualità del segnale ricevuto da ciascuno, dando proprità al migliore;
  • tutti i sistemi + multiband: implementa la stessa configurazione precedente ma in questo caso abbinando il funzionamento con sengale multi-band;
  • selezione automatica: si tratta della modalità SatIQ, attraverso la quale è lo smartwatch a decidere se sia necessario adttare una modalità multiband GNSS a doppia frequenza o se utilizzare quella GPS tradizionale a minor impatto sulle batterie, gestendo dinamicamente tra le due modalità così da bilanciare qualità del segnale e impatto sull'autonomia;
  • UltraTrac: questa è la modalità che permette di ottenere l'autonomia di funzionamento più ampia, riducendo il numero di rilevazioni del segnale che vengono effettuate ogni minuto. Si ottiene una estensione della durata della batteria a scapito della qualità del segnale registrato.

In questo modo è possibile selezionare il livello di precisione del segnale che si desidera, utilizzando l'opzione preferita a seconda del tipo di attività svolta e del livello di precisione del segnale che si vuole ottenere. In tutte le sessioni di allenamento e gara svolte con Forerunner 265 ho sempre indossato anche un secondo smartwatch, così da poter avere dati da confrontare sullo stesso percorso. Le differenze di rilevazione tra i due modelli sono sempre state nell'ordine del margine di errore tipico di prodotti di questo tipo, complessivamente quindi non rilevanti. Molto interessante, per allenamenti in posta d'atletica, la possibilità di utilizzare la modalità pista con la quale l'indicazione della distanza percorsa ogni giro è sempre molto precisa e con essa anche il disegno della traccia che viene riportato da Garmin Connect, o da qualsiasi altra applicazione di terze parti sulla quale sincronizziamo le nostre uscite.

Garmin Connect

Anche Forerunner 265 si appoggia alla piattaforma Garmin Connect per registrare ed analizzare i dati delle differenti attività. Connect è ben noto ai possessori di smartwatch Garmin: permette non solo di verificare nel dettaglio tutti i parametri di ogni singola attività sportiva ma diventa centro di monitoraggio di quello che è il nostro andamento fisico.

In Connect troviamo ad esempio indicazione del riposo, sia come durata che come qualità, valutazioni sul livello di stress, sul numero di passi giornalieri, su quello dei piani percorsi e sulle calorie consumate. Connect diventa il centro dell'ecosistema Garmin, in quanto utilizzando altri dispositivi dell'azienda americana è possibile ottenere una gestione integrata: un esempio è la bilancia, i cui valori rilevati vengono memorizzati nel nostro profilo Garmin Connect così da fornire un andamento storico.

Il Forerunner di fascia media è di fatto un top di gamma

In passato la distinzione, nella gamma Forerunner, tra modelli di fascia media e le proposte top di gamma è sempre stata molto netta. Se i secondi integravano tutte le novità tecnologiche del momento sviluppate da Garmin, i primi rinunciavano ad alcune delle funzioni per poter essere venduti a un prezzo di listino maggiormente concorrenziale. Con il debutto di Forerunner 255 e Forerunner 255S Garmin ha espanso notevolmente le funzionalità del proprio smartwatch per la corsa di fascia media, avvicinandolo per caratteristiche alla gamma Forerunner 955.

Con Forerunner 265 e Forerunner 265S, venduti allo stesso listino ufficiale, Garmin alza i prezzi ma arricchisce questi prodotti sino a diventare poco meno di un Forerunner 965, l'attuale top di gamma. I listini incrementati sono in parte dovuti all'utilizzo di uno schermo AMOLED, la cui differenza rispetto a quanto adottato in precedenza è lampante e per certi versi drammatica.

Questa è una innovazione molto interessante, già vista in Venu 2 Plus e che ora arriva in un prodotto maggiormente votato allo sport: le caratteristiche dello schermo AMOLED, unite alla superiore risoluzione, facilitano la visualizzazione delle informazioni in un po' tutte le condizioni di illuminazione esterna. E' particolarmente efficace al buio o quando il contrasto esterno si fa molto forte, condizioni nelle quali gli schermi tradizionali faticano ad essere letti facilmente e chiaramente soprattutto mentre si è in movimento.

Il prezzo aumenta ma con esso anche la dotazione tecnologica; Forerunner 965 ha schermo leggermente più grande, una batteria superiore per durata e implementa supporto a un maggior numero di sensori di terze parti. Per chi principalmente corre, però, queste sono caratteristiche non necessarie e che quindi non influenzano la scelta rispetto a Forerunner 265.

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Per chi possiede Forerunner 255 e non sente la necessità di uno schermo dalla definizione superiore e con la brillantezza tipica degli schermi AMOLED, difficile consigliare al momento il passaggio a Forerunner 265 visto che alcune delle nuove funzionalità di analisi di Forerunner 265, come da tradizione Garmin, sono state implementate anche in Forerunner 255 attraverso un aggiornamento del firmware. Vero è però che uno schermo AMOLED ha un impatto qualitativo che fa percepire tutti i predecessori immediatamente come vecchi e superati: la speranza è che uno schermo di questo tipo possa trovare spazio in un po' tutti i modelli Garmin, e in generale in tutti gli smartwatch sul mercato, senza eccessivi aggravi di prezzo.

Per chi invece ricerca uno smartwatch completo da dedicare alla corsa Forerunner 265, budget permettendo, offre il meglio della tecnologia Garmin e tutto quello che serve al podista appassionato con un prezzo inferiore, per quanto non di molto, rispetto al top di gamma Forerunner 965.

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25 Commenti
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redeagle16 Maggio 2023, 17:19 #1
A me frega nulla del Garmin in oggetto, ma se i tempi di allenamento illustrati sono i tuoi, Paolo, complimenti!
WarSide16 Maggio 2023, 18:00 #2
A me non frega nulla del display amoled, soprattutto se aumenta il consumo batteria.

Senza contare che i prezzi, contando che si tratta di fascia media, stan salendo troppo. Il Garmin Fenix nuovo lo prezzeranno 1000€?
DjLode16 Maggio 2023, 21:56 #3
Originariamente inviato da: WarSide
A me non frega nulla del display amoled, soprattutto se aumenta il consumo batteria.

Senza contare che i prezzi, contando che si tratta di fascia media, stan salendo troppo. Il Garmin Fenix nuovo lo prezzeranno 1000€?


500€ sono davvero tanti... e l'autonomia non è un granchè...
Devo trovare un'alternativa perchè volevo prenderlo al posto dello sportwatch attuale ma non ho intenzione di investire questa cifra.
efewfew16 Maggio 2023, 23:15 #4
un top di gamma senza i segmenti...
efewfew16 Maggio 2023, 23:25 #5
Originariamente inviato da: WarSide
Senza contare che i prezzi, contando che si tratta di fascia media, stan salendo troppo

o siamo noi che ci stiamo impoverendo?

Originariamente inviato da: WarSide
Il Garmin Fenix nuovo lo prezzeranno 1000€?

Manca meno di quello che ci si aspettasse per l'arrivo della prossima versione del sensore elevate v5. Potrebbe essere che lo mettano in una nuova versione di Fenix chiamata Pro, ma non è ufficiale, e se i prezzi di un sapphire solar oggi è 899 un eventuale Pro indovina indovinello?

Folli comunque, poi tra l'altro conosco diversa gente che fa sport con me e hanno cardiofrequenzimetri normali classici senza chissà quali funzini, e vedi i fenix ai polsi di gente con la panza da birra che lo usa solo per esibirlo. sarei curioso di sapere le statistiche che tirano su dai fenix rispetto ai forerunner, secondo me sono da sorprendersi...
Marko#8817 Maggio 2023, 08:45 #6
Originariamente inviato da: efewfew
o siamo noi che ci stiamo impoverendo?


Manca meno di quello che ci si aspettasse per l'arrivo della prossima versione del sensore elevate v5. Potrebbe essere che lo mettano in una nuova versione di Fenix chiamata Pro, ma non è ufficiale, e se i prezzi di un sapphire solar oggi è 899 un eventuale Pro indovina indovinello?

Folli comunque, poi tra l'altro conosco diversa gente che fa sport con me e hanno cardiofrequenzimetri normali classici senza chissà quali funzini, e vedi i fenix ai polsi di gente con la panza da birra che lo usa solo per esibirlo. sarei curioso di sapere le statistiche che tirano su dai fenix rispetto ai forerunner, secondo me sono da sorprendersi...


Vale lo stesso nelle biciclette. Molti di quelli con cui esco hanno ciclocomputer che sembrano smartphone (Edge 530 o 1030/1040, equivalenti Bryton giganteschi) e poi in salita mi guardano andare via col mio modesto 130 piccolino e "scarso". Al bar a fine giro però loro sono più fighi.
WarSide17 Maggio 2023, 10:13 #7
Originariamente inviato da: Marko#88
Vale lo stesso nelle biciclette. Molti di quelli con cui esco hanno ciclocomputer che sembrano smartphone (Edge 530 o 1030/1040, equivalenti Bryton giganteschi) e poi in salita mi guardano andare via col mio modesto 130 piccolino e "scarso". Al bar a fine giro però loro sono più fighi.


Io sono uno di quelli col 1030. Ma l'ho preso proprio perché se non avessi un display gigante con la mappa ed il giro da fare impostato, finirei nel mezzo del nulla con l'orientamento che mi ritrovo
WarSide17 Maggio 2023, 10:18 #8
Originariamente inviato da: efewfew
o siamo noi che ci stiamo impoverendo?


Non direi. Io spendevo 1000€ per un telefono 15 anni fa perché mi servivano determinate caratteristiche, adesso quelle caratteristiche me le da uno smartphone da 200/300€ e compro quello.

Adesso ho un Forerunner 55 e mi va più che bene per i 150€ spesi. Avrei valutato di passare al "2x5" tra qualche anno più per sfizio che altro, ma spendere non il doppio, ma 3 volte tanto per un display che mi fa durare anche meno la batteria non ha alcun senso.
Se poi mi farà anche dimagrire mentre dormo e mi fa il caffé quando mi sveglio, allora ci farò un pensierino
DjLode17 Maggio 2023, 10:44 #9
Originariamente inviato da: WarSide

Adesso ho un Forerunner 55 e mi va più che bene per i 150€ spesi.


Domanda… a livello di misurazioni di attività extra corsa, l’hai mai usato? E se si, è valido?
Perché oltre alle piccole corsette che faccio, devo monitorare altre sessioni di funzionale un paio di volte alla settimana.
WarSide17 Maggio 2023, 11:11 #10
Originariamente inviato da: DjLode
Domanda… a livello di misurazioni di attività extra corsa, l’hai mai usato? E se si, è valido?
Perché oltre alle piccole corsette che faccio, devo monitorare altre sessioni di funzionale un paio di volte alla settimana.


Lo uso per hiking, trail, corsa, nuoto in mare. Per il nuoto in mare non è il top, ma hanno aggiunto varie funzioni nel tempo. Penso che valga i soldi spesi, contando anche la durata della batteria, il peso piuma ed il cinturino che non mi fa venir voglia di lanciarlo dalla finestra.
In precedenza ho usato vari smartwatch ma finivo sempre per toglierli dato peso e scomodità. Questo è l'unico che tengo al polso sempre e tolgo solo per qualche ora ogni 7-10 giorni per la ricarica.

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