Garmin Fenix 7: lo sportwatch più completo per 2 mesi al polso

Garmin Fenix 7: lo sportwatch più completo per 2 mesi al polso

L'ultimo arrivato di Garmin nella famiglia degli smartwatch dedicati agli sportivi integra tutto quello che si può desiderare da un prodotto di questo tipo. Dopo averlo recensito al debutto è stato al mio polso per poco più di 2 mesi, accompagnandomi nelle mie sessioni di allenamento: scopriamone le peculiarità nell'uso giornaliero e come può aiutare chi si allena tutti i giorni

di pubblicato il nel canale Wearables
GarminFenix
 

Alla metà del mese di Gennaio 2022 Garmin ha annunciato la nuova serie di smartwatch della famiglia Fenix: parliamo di Fenix 7, proposta che è specificamente indirizzata ad un pubblico di utenti appassionati di sport particolarmente esigenti quanto a quantità e qualità dei dati registrati durante le attività. I prodotti Fenix sono in genere quelli più completi della gamma Garmin, rivolti sia a chi pratica sport all'aria aperta e ha necessità di un'autonomia di lunghissimo periodo sia a chi pratica triathlon. Non solo questo, però: la gamma Fenix è apprezzata anche da chi si diletta in sport singoli di endurance in quanto questi prodotti riescono a coniugare un design ricercato che richiama gli orologi da polso tradizionali a funzioni molto complete, con autonomia di funzionamento sensibilmente superiore alla media degli altri prodotti.

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Dopo aver pubblicato la prima analisi di Fenix 7 il giorno del debutto ufficiale sul mercato, articolo che è disponibile online a questo indirizzo, ho utilizzato questo prodotto per 2 mesi in modo continuativo all'interno della mia attività di allenamento quotidiana. L'obiettivo di questo periodo di test è stato quello di evidenziare alcune delle peculiarità di funzionamento di Fenix 7, cercando di capire quali ne fossero le principali differenze rispetto allo sportwatch che utilizzo abitualmente (Garmin Forerunner 945). Di seguito dettaglio alcune delle funzionalità avanzate di Fenix 7 che ho potuto particolarmente apprezzare in questo periodo di test, assieme ad alcune considerazioni finali dopo questo utilizzo di lungo periodo.

Stamina: quanta energia hai nel corpo?

Una delle novità implementate da Garmin in Fenix 7 riguarda il parametro Stamina, una dei numerosi che Garmin permette di monitorare con i propri smartwatch. Il significato di Stamina in inglese è quello di resistenza: tale parametro indica, quindi, quale sia il livello di resistenza che abbiamo a disposizione durante un'attività di endurance, nel preciso momento in cui la stiamo eseguendo e in funzione del livello di intensità con la quale la stiamo svolgendo.

Partendo da un valore di riferimento pari al 100%, oppure inferiore a seconda della condizione stimata all'inizio dell'attività, la nostra stamina tenderà a diminuire più velocemente arrivando verso lo zero tanto meno saremo allenati dal punto di vista aerobico e tanto maggiore sarà l'intensità della nostra attività. Se facciamo una uscita di corsa lenta a ritmo abbastanza stabile e per noi confortevole la nostra stamina calerà molto lentamente; viceversa eseguendo una sessione di ripetute in pista la nostra stamina calerà ben più velocemente, non venendo ripristinata se non in parte durante le fasi di recupero tra una ripetuta e la successiva.

Il grafico rappresenta l'andamento della Stamina registrato durante una gara di 10km su terreno misto asfalto e sterrato, con indicazione del passo medio registrato da Fenix 7 durante l'azione di corsa. Notiamo come il valore di stamina potenziale sia sempre pari o superiore a quello della stamina effettiva, cioè il dato che Garmin indica come quello effettivamente a nostra disposizione in un dato istante. Il calo della stamina è in questo caso lineare, in quanto lo sforzo esercitato durante l'azione di corsa è massimale e tende a riproporsi costante durante tutta la distanza percorsa.

La logica dietro questa metrica è quella di fornire una sorta di riferimento percentuale di quale sia la nostra "battera interna", cioè quanta energia sia a disposizione per completare la nostra attività. Garmin, nelle sessioni di corsa, si spinge sino al punto da stimare quale sia la distanza che possiamo ancora percorrere, sino ad arrivare allo 0% di stamina, in funzione del passo medio tenuto e di come si sia svolta sino a quel momento la nostra attività di corsa.

In questo secondo grafico è riportato l'andamento della stamina durante una sessione di ripetute in pista (6x1.200 + 4x400): l'intensità dello sforzo in questo lavoro è molto elevato e per questo motivo la stamina effettiva cala in misura molto più rapida di quella potenziale, salvo poi risalire anche solo in parte durante la fase di recupero tra una ripetuta e l'altra. Da notare come con le ultime ripetute il valore di stamina effettivo è arrivato a zero, a indicare che non era possibile di fatto poter mantenere quel ritmo ancora (e in effetti le sensazioni soggettive a quel punto dell'allenamento erano tutte in quella direzione).

Questa metrica è sicuramente molto originale e interessante da utilizzare più nelle sessioni di lunga e lunghissima durata, durante le quali lo sforzo non è massimale come in una gara di 10km ma si ha la necessità di tenere sotto controllo il livello di energia residua. La sensazione soggettiva che un atleta esperto può raccogliere dalle sensazioni del proprio fisico sono la prima via ma il parametro stamina può affiancarle, fornendo un supporto oggettivo a quanto percepito durante l'esecuzione dell'attività.

Monitoraggio e riposo noturno: Fenix 7 mi dice come sto

I prodotti Fenix sono tipicamente più grandi per dimensioni rispetto a quelli della famiglia Forerunner; la possibilità di scegliere tra 3 differenti dimensioni aiuta l'utente a scegliere la soluzione più adatta alle proprie caratteristiche fisiche soprattutto pensando al diametro del polso. Nel mio caso specifico il polso è piuttosto piccolo e per questo motivo tendo a prediligere orologi che non siano troppo grandi.

Fenix 7 è il modello di fascia media quanto a dimensioni della cassa, con un diametro di 1,3 pollici del display, di fatto molto simile al mio Forerunner 945 come diametro ma più grande quanto a spessore complessivo. Questo mi ha portato a pensare che l'indossarlo durante il riposo notturno potesse in qualche modo risultare fastidioso, ma così non è stato: non ho mai avvertito sensazioni di fastidio o pesantezza nel riposo, apprezzando piuttosto la mole di dati diagnostici che vengono rilevati durante il riposo notturno da questo prodotto.


Body Battery

Particolarmente interessanti le metriche che riportano la qualità del sonno, il battito cardiaco minimo e il livello di body battery per verificare il livello di recupero fisico dopo una giornata impegnativa. Con queste metriche si scopre, di fatto, quello che è quasi ovvio: dormire più a lungo e in modo continuativo è il miglior modo per recuperare da uno sforzo intenso, mentre allenarsi tardi e/o eccedere un po' con l'alcool a cena porta a un riposo qualitativamente meno efficace con una frequenza cardiaca minima durante le ore di sonno che tende ad essere più alta della media.

Nella immagine è raffigurata l'indicazione della mia body battery a metà pomeriggio di una giornata iniziata con un recupero notturno molto scarso, causa le poche ore di sonno per giunta non particolarmente profondo e riposante. Si nota la crescita lenta del livello di body battery nelle prime ore della giornata durante il sonno, con una progressiva diminuzione a partire da mezzogiorno quando sono andato a svolgere una attività di corsa da circa 50 minuti di durata ad un ritmo facile. Una indicazione di questo tipo del livello di body battery mi avrebbe dubito portare a svolgere, come ho poi fatto, una attività molto blanda o meglio ancora dedicarmi al riposo saltando l'allenamento.


qualità del riposo notturno

La sintesi del riposo notturno speculare alla schermata precedente spiega perché il body battery fosse così basso: un punteggio di 12, su una scala che arriva a 100, è chiaro indicatore di come il riposo noturno sia stato insufficiente a garantire una giornata brillante sia per l'eventuale attività fisica sia per le tradizionali attività legate al lavoro. Detto in altro modo, un chiaro indicatore di come avrie dovuto prendere la giornata alla leggera dal punto di vista fisico, predisponendomi ad un riposo serale più lungo della media per compensare la condizione scarsa della giornata.

Per chi si allena tutti i giorni queste metriche sono un'ottima fotografia di quale sia la nostra condizione, aiutandoci a dare più spazio al recupero quando necessario oltre a capire quando ci sia invece spazio per allenamenti e lavori di qaulità con i quali lo sforzo richiesto è tipicamente ben più elevato.

Autonomia e ricarica solare

Fenix 7 viene proposto in 3 differenti dimensioni; per Fenix 7S e Fenix 7 c'è una versione standard che si affianca a quelle Solar e Solar Sapphire, dotate di sistema di ricarica della batteria che sfrutta anche l'energia solare. Per Fenix 7X sono invece disponibili le sole varianti Solar e Solar Sapphire.

Modello 7S 7S Solar 7S Solar Sapphire 7 7 Solar 7 Solar Sapphire 7X Solar 7X Solar Sapphire
Autonomia
(sino a)
smartwatch: 11g
GPS: 37 ore
Expedition GPS: 26g
smartwatch: 11g/14g solare
GPS: 37 ore/46 ore solare
Expedition GPS: 26g/43g solare
smartwatch: 18g
GPS: 57 ore
Expedition GPS: 40g
smartwatch: 18g/22g solare
GPS: 57 ore/73 ore solare
Expedition GPS: 40g/74g solare
smartwatch: 28g/37g solare
GPS: 89 ore/122 ore solare
Expedition GPS: 62g/139g solare

Nella tabella sono riportati i valori di autonomia dichiarati da Garmin per le diverse versioni di Fenix 7 e come possiamo vedere se c'è qualcosa che non manca a questi prodotti è di certo la capacità di funzionare per lungo tempo in modo ininterrotto.

Nella mia esperienza pratica ho avuto la necessità di ricaricare Fenix 7 Solar Sapphire indicativamente ogni 10 giorni, cosa che ho fatto quando la batteria residua è arrivata al 20% circa. In questo arco temporale ho sempre indossato lo smartwatch, abilitando la rilevazione delle metriche fisiche in modo continuativo 24 ore su 24 ma servendomi delle notifiche dallo smartwatch solo in caso di telefonate e SMS, evitando invece quelle da applicazioni. Questa è una scelta che ha un impatto marginale sull'autonomia ma che personalmente preferisco per non essere sempre disturbato e distratto da notifiche al polso di messaggi via Whatsapp, ad esempio.

Durante l'attività di corsa ho registrato in media una perdita di autonomia compresa tra il 3% e il 4% per una sessione della durata di 1 ora, svolta abilitando GPS al massimo livello di precisione e sensore di battito cardiaco. E' evidente che una prestazione di questo tipo permette a qualsiasi appassionato di cirsa di cimentarsi nella stragrande maggioranza delle competizioni di lunga distanza con la tranquillità di non dover ricaricare in corso d'opera il proprio smartwatch.

Non ho onestamente avuto grande beneficio dalla ricarica solare, la cui incidenza viene riportata da uno dei widget integrati: aiuta, quando si indossa l'orologio all'aperto e l'intensità dei raggi solari è importante, ma di certo non al punto da permettere di incrementare in misura marcata l'autonomia complessiva durante l'esecuzione di una attività. Per la mia esperienza la versione Solar porta un beneficio rispetto a quella standard che è nel complesso marginale, mentre quella Solar Sapphire affianca al sistema di ricarica solare anche una superiore robustezza complessiva dello schermo che rende il prodotto ancora più a prova di danneggiamento di quanto non lo siano le altre versioni.

Widgets: tanti dati ma ben mostrati

I widgets non sono ovviamente una novità di Fenix 7 in quanto caratteristica di un po' tutti gli sportwatch Garmin da alcuni anni a questa parte. Riportano, in modo molto chiaro, informazioni su diverse tipologie di parametri e possono essere facilmente personalizzati e adattati alle nostre esigenze e preferenze.

I widgets diventano un modo pratico per avere accesso alle informazioni sullo stato della nostra condizione fisica, accedendo a metriche come la body battery o la qualità del riposo notturno semplicemente premendo un pulsante o scorrendo con l'interfaccia touch lo schermo di Fenix 7. Alla stessa stregua possono fornire informazioni pratiche come il numero di passi percorsi nella giornata, con l'obiettivo corrispondente, la frequenza cardiaca, la pressione barometrica o la quota altimetrica alla quale ci troviamo. Le informazioni che possono venir esposte tramite i widgets sono numerose e sta all'utente definire quali siano per lui rilevanti al punto da mostrarle, e quali invece sia meglio non mostrare con queste funzionalità.

Altro elemento pratico molto comodo in Fenix 7 è legato al numero di dati che possono venir mostrati per singola schermata durante un'attività. Se per molti smartwatch i campi sono 3 o 4 al massimo e spesso non configurabili, qui si arriva sino a 6 contemporaneamente con la possibilità di visualizzare altre informazioni in altri menu tra i quali scorrere semplicemente con la pressione di un tasto.

Poter avere accesso a 6 campi dati su una singola schermata è una caratteristica molto interessante di Fenix 7, visto il gran numero di parametri che possono essere registrati e mostrati durante l'attività sportiva. Anche in questo caso le possibilità di configurazione e personalizzazione sono così ampie che chiunque può trovare le impostazioni di visualizzazione che preferisce, potendole poi adattare ad ogni specifica attività sportiva voglia utilizzare.

Considerazioni dopo 2 mesi d'uso

Aver indossato ogni giorno Fenix 7 per monitorare tanto le mie sessioni di allenamento di corsa come in generale la mia condizione fisica per oltre 2 mesi mi ha permesso di evidenziare in modo chiaro quali siano gli elementi di forza di questo prodotto. Definirlo completo è probabilmente riduttivo: Fenix 7 si adatta alle necessità di qualsiasi sportivo, anche del più esigente, mettendo a disposizione una serie di metriche così ampia e completa che difficilmente potremo sfruttarne in modo completo ogni giorno anche solo una parte.

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Questo è però quanto ci si attende da unno sportwatch di fascia alta sviluppato da Garmin, azienda che è diventata un riferimento con questa tipologia di prodotti e in modo particolare con la famiglia Fenix. A differenza di altri modelli dell'azienda americana Fenix 7 è anche un orologio bello da vedere e da indossare: abbinato ad un cinturino di pelle non ha nulla da invidiare a orologi tradizionali quanto a design, con il plus di essere un prodotto wearable tra i più completi sul mercato se non il più completo.

Il cambio di chip GPS in Fenix 7 ha inoltre una ricaduta pratica che ho potuto osservare in questo periodo: se si corre in una pista di atletica senza abilitare l'apposita modalità pista la traccia generata da Fenix 7 è in ogni caso molto precisa, con pochissime oscillazioni rispetto al percorso seguito. Tutto il contrario di quello che capita tipicamente con rilevazione GPS standard con altri smartwatch anche Garmin, con i quali la risultante visiva è più simile a quella di un atleta impegnato in un "beer mile" che si è protratto per troppo tempo e che quindi oscilla pericolosamente tra le corsie della pista invece di restare ancorato, come dovrebbe essere sempre, nella prima.

Farei cambio con il mio Forerunner 945, al mio polso da ormai oltre 2 anni? Probabilmente no, in quanto essendo dedicato in modo esclusivo alla corsa quale attività sportiva non ho necessità di autonomia di funzionamento così elevate come quelle rese possibili da Fenix 7. Oltre a questo Forerunner 945 è più sottile di Fenix 7, caratteristica che visto il mio esile polso rimane un valore aggiunto.

D'altro canto alcune delle metriche avanzate fornite da Fenix 7 sono molto interessanti per il mio utilizzo tipico e sarebbe bello poterle avere ancora a disposizione. Forse lo saranno con il successore di Forerunner 945, che Garmin potrebbe ragionevolmente presentare sul mercato proprio nel corso del 2022 per quanto manchino informazioni in questa direzione: lo vedrò nei prossimi mesi. Resta il fatto che Fenix 7 integra tutto quello che ricerco in uno smartwatch, con molto altro in aggiunta, riuscendo a mantenere tutto questo entro un ingombro al polso che non ha mai rappresentato un problema nel corso di questo test di lunga durata.

Il vero problema di questi prodotti non è neppure tanto il costo, che è comunque elevato viste anche le differenti varianti a disposizione, quando la consapevolezza che dopo 2 anni dal debutto sul mercato, più o meno, Garmin ci stupirà nuovamente con una nuova versione di smartwatch che rappresenterà magari non un cambiamento radicale, ma di certo una ulteriore innovazione. Verso la quale, da bravi appassionati che usano questi strumenti ogni giorno, saremo immediatamente attratti.

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9 Commenti
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sslazio30 Marzo 2022, 16:25 #1
bello è bello, ma da quel che ho avuto modo di apprendere da verie review online, ha un gps tutt'altro che preciso con perdita di segnale molto facile.
Inoltre visto il costo, non dico la pressione che sarebbe stato il top, ma trovo assurdo che non abbiano inserito almeno un sensore in grado di monitorare gli scompensi cardiaci e l'ecg.
Inoltre dopo due mesi solamente al polso, la ghiera ed il cinturino li vedo come avesse un anno o è stato usato veramente senza riguardo o lo vedo piuttosto delicato.
il mio watch 4 ed il Suunto 5 che hanno 3 mesi anche se ho fatto kite, kayak, nuoto e corsa sono intonzi
lkn330 Marzo 2022, 18:27 #2
2 mesi di test in cui è stato usato solo per la corsa, magari in città. Vediamolo in montagna a -10 come si comporta, durata batteria in condizioni estreme, gps in condizioni difficili, resistenza ai graffi, la bussola in mezzo alla nebbia. Non serve a niente un test del genere, non è un ForR, è un fenix. Io non capisco come si possa pensare di scrivere una recensione su articoli del genere con un utilizzo cittadino. Tornate a fare le recensioni sulle cose che vi competono, come le schede video o gli smartphone che fate più bella figura. Domani scrivo una recensione su una jeep 4x4 con ruote tasselalte su come si comporta in via Torino a Milano, nei parcheggi: "scomoda nei parcheggi, però utile la funzione 4x4 per parcheggiare nelle aiule quando piove".
cronos199031 Marzo 2022, 06:52 #3
mmm.... sul precedente articolo del Fenix 7 avevo posto un dubbio pratico riguardante il funzionamento del GPS, o meglio: sulla differenza (in peggio) che era stata rivelata sullo sportwatch usato per il confronto, ovvero il Forerunner 945.

Se possibile vorrei avere una risposta in merito da chi ha scritto l'articolo, la cosa mi aveva incuriosito dato che da anni stavo valutando l'acquisto di un prodotto del genere e alla fine ho scelto proprio il Forerunner 945, ma proprio leggendo le recensioni qui mi erano sorti dei dubbi per via di come veniva recensito il GPS.

Visto quanto avevo scritto nell'altro topic riporto qui solo i link dei miei due messaggi (il primo e un secondo di risposta ad un altro utente):

https://www.hwupgrade.it/forum/show...mp;postcount=14
https://www.hwupgrade.it/forum/show...mp;postcount=16
MiKeLezZ31 Marzo 2022, 08:40 #4
Originariamente inviato da: cronos1990
mmm.... sul precedente articolo del Fenix 7 avevo posto un dubbio pratico riguardante il funzionamento del GPS, o meglio: sulla differenza (in peggio) che era stata rivelata sullo sportwatch usato per il confronto, ovvero il Forerunner 945.

Se possibile vorrei avere una risposta in merito da chi ha scritto l'articolo, la cosa mi aveva incuriosito dato che da anni stavo valutando l'acquisto di un prodotto del genere e alla fine ho scelto proprio il Forerunner 945, ma proprio leggendo le recensioni qui mi erano sorti dei dubbi per via di come veniva recensito il GPS.

Visto quanto avevo scritto nell'altro topic riporto qui solo i link dei miei due messaggi (il primo e un secondo di risposta ad un altro utente):

https://www.hwupgrade.it/forum/show...mp;postcount=14
https://www.hwupgrade.it/forum/show...mp;postcount=16
I Fenix hanno un problema intrinseco con il GPS dato dalla cassa in acciaio che non permette una ricezione ottimale. Sono reputati leggermente meno precisi e meno sensibili della controparte in plastica (Forerunner). Da quanto ho letto in giro il Fenix 6 è più spreciso del Forerunner 945, mentre la differenza fra Fenix 7 e Forerunner 945 è più limitata dato c'è stato un cambio di chipset che controbilancia. In ogni caso, per quello che servono, direi che vanno bene tutti... non è che devi inviare dei razzi intercontinentali, devi solo registrare la corsetta del weekend.

Originariamente inviato da: sslazio
bello è bello, ma da quel che ho avuto modo di apprendere da verie review online, ha un gps tutt'altro che preciso con perdita di segnale molto facile.
Inoltre visto il costo, non dico la pressione che sarebbe stato il top, ma trovo assurdo che non abbiano inserito almeno un sensore in grado di monitorare gli scompensi cardiaci e l'ecg.
Inoltre dopo due mesi solamente al polso, la ghiera ed il cinturino li vedo come avesse un anno o è stato usato veramente senza riguardo o lo vedo piuttosto delicato.
il mio watch 4 ed il Suunto 5 che hanno 3 mesi anche se ho fatto kite, kayak, nuoto e corsa sono intonzi
Sì è un problema che vedo in tutti i Fenix usati, ghiere e cinturini si usurano velocemente.

Originariamente inviato da: lkn3
2 mesi di test in cui è stato usato solo per la corsa, magari in città. Vediamolo in montagna a -10 come si comporta, durata batteria in condizioni estreme, gps in condizioni difficili, resistenza ai graffi, la bussola in mezzo alla nebbia. Non serve a niente un test del genere, non è un ForR, è un fenix. Io non capisco come si possa pensare di scrivere una recensione su articoli del genere con un utilizzo cittadino. Tornate a fare le recensioni sulle cose che vi competono, come le schede video o gli smartphone che fate più bella figura. Domani scrivo una recensione su una jeep 4x4 con ruote tasselalte su come si comporta in via Torino a Milano, nei parcheggi: "scomoda nei parcheggi, però utile la funzione 4x4 per parcheggiare nelle aiule quando piove".
E' un maratoneta e usa questi attrezzi per la sua attività sportiva, basti vedere come l'ha ridotto. Io la recensione l'ho apprezzata, tanto che ho appena preso un 945 (anche io avevo dubbi su peso e spessori).
Sì, piacerebbe anche a me vedere come funzionano in montagna, ma recensioni del genere non ne esistono. Nelle condizioni che citi comunque non devi fare affidamento a questi strumenti.
giovanbattista02 Aprile 2022, 19:11 #5
Originariamente inviato da: MiKeLezZ
E' un maratoneta e usa questi attrezzi per la sua attività sportiva, basti vedere come l'ha ridotto. Io la recensione l'ho apprezzata, tanto che ho appena preso un 945 (anche io avevo dubbi su peso e spessori).
Sì, piacerebbe anche a me vedere come funzionano in montagna, ma recensioni del genere non ne esistono. Nelle condizioni che citi comunque non devi fare affidamento a questi strumenti.


Corsini l'unico maratoneta che corre sui polsi

Ma cosa significa la tua frase in grassetto....Nulla, il buon Paolo indossa l'orolorio come tutti, al massimo lo metti o al polso sx o sul dx, Stop

Puoi essere un maratoneta, uno che nuota ore, un sollevatore di pesi, un ciclista, uno che fa le gare di abbuffate di panini, l'orologio sempre li rimane
MiKeLezZ03 Aprile 2022, 01:04 #6
Originariamente inviato da: giovanbattista
Corsini l'unico maratoneta che corre sui polsi

Ma cosa significa la tua frase in grassetto....Nulla, il buon Paolo indossa l'orolorio come tutti, al massimo lo metti o al polso sx o sul dx, Stop

Puoi essere un maratoneta, uno che nuota ore, un sollevatore di pesi, un ciclista, uno che fa le gare di abbuffate di panini, l'orologio sempre li rimane
Cambia perché quelli sembrano segni di usura derivanti da un continuo oscillare del quadrante, tipico della corsa, il quale ha snervato il probabilmente fragile materiale a rivestimento. Un impiegato che passa la giornata davanti al PC quel problema non lo ha, e neanche un ciclista, se vogliamo prendere come esempio persone ugualmente attive.
giovanbattista03 Aprile 2022, 07:30 #7
Originariamente inviato da: MiKeLezZ
Cambia perché quelli sembrano segni di usura derivanti da un continuo oscillare del quadrante, tipico della corsa, il quale ha snervato il probabilmente fragile materiale a rivestimento. Un impiegato che passa la giornata davanti al PC quel problema non lo ha, e neanche un ciclista, se vogliamo prendere come esempio persone ugualmente attive.


è diventato un orologio a pendolo?

Da quello si evince solamente una incapacità (totale) nel saper segliere il materiale di un cinturino

Per il resto se quello tu me lo chiami un test di stress, stiamo freschi, parlo dell'orologio usato da uno che corre, tanto o poco

.....adesso mi ricordo di te eri quello che 5/6 anni fa (vado a memoria x le date), tarpava le ali al multicore/thread, sostendo che l'unica via erano i mhz a bomba

1 core a 1000Ghz

MiKeLezZ05 Aprile 2022, 20:30 #8
Originariamente inviato da: giovanbattista
è diventato un orologio a pendolo?

Da quello si evince solamente una incapacità (totale) nel saper segliere il materiale di un cinturino

Per il resto se quello tu me lo chiami un test di stress, stiamo freschi, parlo dell'orologio usato da uno che corre, tanto o poco

.....adesso mi ricordo di te eri quello che 5/6 anni fa (vado a memoria x le date), tarpava le ali al multicore/thread, sostendo che l'unica via erano i mhz a bomba

1 core a 1000Ghz

No.

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