Buffalo LinkStation: 500GB per torrent

Analizzata la soluzione di Buffalo dedicata alla condivisione dei file multimediali. Caratterizzata dalla presenza di un client torrent integrato, Linkstation spicca per l'alto numero di funzionalità
di Gabriele Burgazzi pubblicato il 12 Novembre 2008 nel canale StorageLinkstation - Uno sguardo all'interno
Linkstation live al suo interno è composto da tre elementi fondamentali: un hard disk, una scheda logica e una ventola. Una volta aperto ci si rende conto di quanto spazio è stato occupato dal rivestimento plastico, necessario anche, in parte, a garantire quel minimo di flusso di aria utile a raffreddare la soluzione.
La scheda logica è il vero cuore della soluzione, destinata non solo alla gestione del disco, ma anche all'esecuzione del software di controllo e alla gestione delle interfacce USB ed Ethernet presenti sul Linkstation. La parte bassa è dominata dalla connessione S-ATA indispensabile per il collegamento dell'hard disk. Il disco utilizzato, per la soluzione da 500GB, è un Western Digital Caviar WD50000AAKS, un tradizionale 7200rpm con buffer da 16MB, più che sufficiente per garantire le prestazioni necessarie al corretto funzionamento della Linkstation.
La ventola, posizionata sulla parte posteriore dell'unità, nonostante sia molto distante dal processore riesce a mantenere la soluzione sempre in temperatura, risultando così più che sufficiente per raffreddare tutti i componenti, anche durante le più intense sessioni di lavoro. Un aspetto interessante, anche se secondario, è rappresentato dalla facilità di accesso alla ventola: in caso di malfunzionamento della stessa (eccessiva rumorosità o blocco) è sufficiente svitare una vite per sostituire il componente, riportando così il Buffalo allo stato ottimale.
L'unità sviluppata da Buffalo è basata su chip Marvell 88F5-BEG1, un SoC (System on a chip) con processore ARM, in grado di operare ad una frequenza di 500MHz affiancato da 128MB di memoria DDR2 (Nanya NT5TU32M16AG). La scelta del produttore è ricaduta su una soluzione di questo tipo per due motivi fondamentali: riuscire a garantire un corretto funzionamento dell'interfaccia utente e delle poche uscite e al tempo stesso mantenere una temperatura di esercizio moderata, visto lo spazio ridotto e la posizione in cui è stata montata la scheda logica.
Per motivi di spazio nella Linkstation la scheda è stata installata esattamente sotto l'hard disk, subendo così, in modo diretto, anche il calore prodotto dall'unità di storage. Tutte le funzioni integrate all'interno della stazione Buffalo vengono eseguite senza il minimo problema, eccezion fatta per il client torrent, che, se sovraccaricato, mette in evidenza gli evidenti limiti della processore utilizzato nel Linkstation.