Finalmente NV40: GeForce 6800 Ultra

Finalmente NV40: GeForce 6800 Ultra

Poco più di un anno è passato dal fallimentare debutto delle soluzioni GeForce FX 5800, meglio note con la sigla NV30. NVIDIA ha molto imparato dai propri errori e, con la prima scheda basata su architettura NV4x, ritorna prepotentemente all'attacco nel mercato delle schede video di fascia più alta.

di , pubblicato il nel canale Schede Video
NVIDIAGeForce
 

La scheda

scheda_1_s.jpg (28226 bytes)

Decisamente imponente la scheda GeForce 6800 Ultra, dominata dal dissipatore di calore integrato che provvede a raffreddare sia memoria GDDR3 che chip video. Tra i due componenti sembrano essere le memorie quelle che necessitano di maggiori attenzioni. Infatti, nonostante i ben 222 milioni di transistor integrati nel chip NV40 Ultra, la quantità di calore generata non è mai stata superiore ai 50° C (secondo la misura del pannello di controllo dei ForceWare) durante il funzionamento.

La ventola di raffreddamento riprende il design scelto da NVIDIA per la reference board NV38 (GeForce FX 5950 Ultra): si tratta di un modello a turbina, che aspira aria dall'interno del case e la soffia sul radiatore. Nella parte superiore si notano le heatpipe che spostano il calore dalla parte superiore del dissipatore, sotto il quale sono posizionati alcuni dei chip memoria, verso le fitte alette di raffreddamento poste sulla parte destra.

Durante il boot del personal computer, cioè prima che il sistema operativo sia stato caricato, la turbina è impostata per funzionare alla massima velocità possibile. Ciò provoca una rumorosità molto elevata. Tuttavia, una volta avviato l'OS i driver prendono il controllo della situazione e riducono sensibilmente il numero di RPM della turbina. Nello svolgimento di tutti i nostri test la scheda è sempre stata silenziosa, anche nel corso delle prove di overclock.

scheda_2_s.jpg (38199 bytes)

La parte posteriore della scheda è caratterizzata dalla sola presenza del DVI transmitter, un tradizionale modello SIlicon Image. Al centro spicca la piastra di fissaggio che permette di tenere serrato il dissipatore di calore, oltre a provvedere ad un marginale raffreddamento del chip NV40 da dietro. Osservando in detaglio il PCB si notano i 4 gruppi di chip memoria GDDR3, disposti attorno al chip video. La notevole complessità della costruzione è confermata dai numerosi componenti superficiali montati sul PCB.

scheda_7_s.jpg (10051 bytes)

scheda_8_s.jpg (9966 bytes)

Per rimuovere l'intero sistema di dissipazione è stato necessario svitare ben dodici viti di vario tipo, nove delle quali dotate di una molla in modo da incrementare la pressione. Tre sono gli elementi principali: la turbina, il dissipatore con heatpipe dedicato ai moduli di memoria ed il dissipatore di NV40. Smontata la turbina, portiamo alla luce i dissipatori: i due non hanno alcun punto in contatto e l'unico aspetto che condividono è l'orientamento delle alette.

scheda_9_s.jpg (11573 bytes)

Nonostante NV40 sia un processore grafico costruito con un processo produttivo a 0.13 micron, la superficie del core è piuttosto estesa, sicuramente la più grande vista fino ad ora. E' evidente che NVIDIA ha progettato il package della GPU con lo specifico intento di massimizzare la superficie di dissipazione. Pulito dalla pasta termoconduttiva, abbiamo portato alla luce la serigrafia "NVIDIA NV40". Da notare anche la dicitura "ENG SAMPLE" che sta ad indicare che si tratta di un modello di pre-produzione.

scheda_3_s.jpg (9925 bytes) scheda_6_s.jpg (10553 bytes)

La scheda integra due connettori DVI per monitor TFT, utilizzabili anche con tradizionali display CRT utilizzando degli adattatori. Buona parte delle schede video di fascia alta apparse in commercio in questi ultimi anni abbina, per le funzionalità dual monitor, un connettore DVI ad un tradizionale VGA, penalizzando i setup con due display TFT dotati di connettore DVI. Non vi sono conferme ufficiali ma è auspicabile che tutte le schede NV40, e in seguito anche le soluzioni NV4x di fascia più economica, vengano vendute con due connettori DVI montati on board.
Anche se la staffa di fissaggio occupa un solo slot, dall'immagine si nota chiaramente che il sistema di raffreddamento impedisca il montaggio di una scheda PCI nello Slot adiacente a quello AGP, esattamente come per molte schede NV30, NV35 e NV38.

Nella parte posteriore della scheda spiccano i due connettori di alimentazione Molex, necessari per il corretto funzionamento. Le specifiche richieste da NVIDIA sono estremamente esigenti: ai connettori devono essere collegati due cavi singoli provenienti dall'alimentatore, non in cascata, e l'alimentatore dev'essere da almeno 480 watt per poter garantire funzionamento stabile. Richieste di questo tipo dipendono direttamente sia dalla notevole complessità del chip NV40, sia dalla memoria GDDR3 che dalla insufficiente potenza erogata dal solo Slot AGP e per buona parte dei potenziali acquirenti questo richiederà di acquistare un nuovo alimentatore capace di soddisfare i requisiti. Alla luce dell'importanza, per la stabilità operativa, di utilizzare un alimentatore di qualità nel proprio sistema le specifiche richieste da NVIDIA non paiono così esagerate: del resto, chi spende più di 500€ per una scheda video deve adottare componenti allineati a questa complessità, e tra essi l'alimentatore è tra i più importanti anche se probabilmente quello più sottovalutato.

Fonti non ufficiali specificano che le versioni PCI Express 16x delle schede NV40 necessiteranno di un solo connettore di alimentazione Molex, grazie alle migliori proprietà in alimentazione del nuovo Slot.

scheda_5_s.jpg (6018 bytes) scheda_4_s.jpg (12667 bytes)

La scheda utilizzata nei test è una reference board sviluppata da NVIDIA; il sample ci è giunto in una confezione alquanto originale, una valigetta di alluminio. Non vi sono informazioni dirette da parte dei produttori partner di NVIDIA ma è presumibile che le prime schede NV40 prodotte in commercio verranno sostanzialmente basate sul reference design NVIDIA, come del resto è accaduto anche per il progetto NV3x-NV35 salvo alcune eccezioni rappresentate da Leadtek e da Asus.

 
^