ROG Maximus Z790 Extreme, la top di gamma ASUS per Intel Raptor Lake vista da vicino
ASUS ROG Maximus Z790 Extreme è una scheda madre molto costosa - circa 1400 euro - dedicata agli overclocker e agli appassionati che vogliono un PC senza compromessi, sotto ogni aspetto. Un VRM ultracarrozzato, un design futuristico, tante porte di ultima generazione e ampia possibilità di personalizzazione. Vediamo da vicino la nuova top di gamma della casa taiwanese compatibile con le CPU Raptor Lake e Alder Lake (Core 13000 e 12000).
di Manolo De Agostini pubblicato il 27 Dicembre 2022 nel canale Schede Madri e chipsetASUSROGRaptor LakeIntelCore
Al vertice delle motherboard di ASUS destinate alle CPU Intel Core di 13a generazione troviamo senza dubbio il modello ROG Maximus Z790 Extreme, una scheda madre da 1400 euro di listino che ha tutto ciò che serve per far rendere il Core i9-13900K, e il futuro modello KS, al massimo delle potenzialità.
La motherboard si presenta in formato E-ATX forte di un VRM con 24+1 fasi da 105A raffreddato da un imponente heatsink sui tre lati che costeggiano il socket LGA 1700. In termini di espandibilità troviamo due slot PCI Express 5.0 x16 per le schede video, affiancati da un altro slot PCIe 4.0 x4 per eventuali schede aggiuntive.
Sul fronte dello storage ci sono un totale di cinque slot M.2, ma solo tre sono effettivamente sulla motherboard (di cui uno PCIe 5.0 x4), perché due sono a bordo del modulo ROG DIMM.2 in bundle, da inserire nello slot DIMM.2 presente accanto ai quattro slot DIMM: in questi ultimi è possibile installare fino a 128 GB di memoria DDR5 con supporto fino a 7800 MT/s in OC.
Per quanto riguarda il design osserviamo una piattaforma stilisticamente molto curata e pensata per un pubblico esigente, di appassionati pronti a spendere qualunque cifra e soprattutto per chi desidera overcloccare pesantemente.
La scheda madre ASUS ROG Maximus Z790 Extreme ricorda la precedente Z690 Extreme sotto molti aspetti. Il coperchio/dissipatore di calore posto sopra quasi tutto il PCB ha un aspetto solo un po' diverso da quello della soluzione precedente. Inoltre, il pulsante ASUS PCIe Q-Release è stato spostato dal pannello laterale e ora è tra gli slot DIMM.2 e DDR5.
Il display AniMe Matrix posizionato sopra l'I/O ha 222 LED singoli che consentono di mostrare frasi o animazioni personalizzate. C'è anche un display OLED LiveDash da 2 pollici, sopra il dissipatore di uno degli slot per SSD M.2, che mostra informazioni utili ed è personalizzabile. Durante il POST appaiono dati come i codici POST, mentre durante l'uso potete far sì che mostri i dati di funzionamento della CPU e altro ancora. In termini di design, come ignorare il lato destro, con le connessioni in orizzontale per un più facile aggancio: qui troviamo sei SATA 6 Gbps, i connettori di alimentazione, una Thunderbolt 4 e molto altro.
Veniamo alla parte posteriore con l'input / output (I/O). Spiccano le due porte Ethernet, una da 2,5 Gb e una da 10 Gb (Marvell AQtion), la Thunderbolt 4 Type-C, una USB 3.2 Gen 2x2 Type C, 8 USB 3.2 Gen 2 (7 x Type-A + 1 x USB Type-C), una HDMI 2.1, un'uscita ottica S/PDIF, la connettività per l'antenna Wi-Fi in bundle, cinque jack audio illuminati con LED, il tasto BIOS Flashback e quello Clear CMOS.
La motherboard supporta 8 ventole e il ROG Fan Controller in bundle permette di aggiungerne altre sei. Inoltre ci sono tre connettori ARGB Gen 2 per strisce LED e dispositivi da sincronizzare con Aura Sync. Sul fronte audio abbiamo una configurazione 7.1 ASUS SupremeFX basata su codec Realtek ALC4082 e DAC ESS ES9218.
In bundle spicca, altre al modulo DIMM.2, anche ROG True Voltician: si tratta di un oscilloscopio che permette di ottenere informazioni sulla tensione in tempo reale su un sistema separato. Sulla motherboard, solo per citarne alcuni, ci sono una serie di pulsanti e funzionalità dedicate agli overclocker tra cui segnaliamo il pulsante di Safe Boot, quelli per regolare la frequenza del BCLK, PROBEIT con 12 punti di misurazione, RSVD per l'avvio del sistema a temperature estreme ( -120°C), la modalità LN2 e lo switch Slow Mode. Per approfondire specifiche e altri aspetti potete visionare la pagina dedicata alla scheda madre sul sito di ASUS.
BIOS, tutto ciò che serve e anche di più
Il BIOS della ROG Maximus Z790 Extreme rappresenta il non plus ultra di casa ASUS in termini di possibilità d'intervento. C'è tanto, troppo, anche di più rispetto alle necessità dell'utente tradizionale ma è giusto così: il target sono gli overclocker e i veri smanettoni. Di seguito ecco alcune schermate prese dalla versione 0703 del firmware, l'ultima disponibile nel momento in cui scriviamo.
Come si comporta un Core i7-13700K con la ROG Z790 Extreme
Con 16 core (8 P-core e 8 E-core) e 24 thread, il Core i7-13700K è uno dei più potenti processori della generazione Raptor Lake di Intel: opera ad alte frequenze ed è piuttosto energivoro, quindi è una buona soluzione da abbinare a una motherboard di questo lignaggio.
Abbiamo svolto qualche test prestazionale con questa CPU, raffreddata da Corsair iCUE H150i ELITE LCD da 360mm e abbinata a 32 GB (16 GB x 2) di memoria DDR5-6800 di G.Skill Trident Z5 RGB con timing 34-45-45-108 e tensione di 1,4V. Si tratta di un profilo XMP che si è impostato senza alcun problema in fase di boot o altro.
Il test di una singola motherboard non permette confronti in termini di punteggi con altri modelli, perciò ci concentriamo principalmente sull'analisi del funzionamento della CPU in diversi scenari. Per farlo ci siamo avvalsi di Cinebench R23, sia il test in single core che in multi-core, impostando la voce ASUS MultiCore Enhancement su Enforce All limits oppure su Remove All limits e attivando AI Overclocking. Nel primo caso la CPU vede i valori PL1 e PL2 fermarsi a 253W, mentre nel secondo viene impostato un valore fittizio di 4095W che rappresenta l'assenza di limiti.
MultiCore Enhancement (MCE) permette alla CPU di lavorare alla massima frequenza di boost possibile su tutti i core, senza badare a quanti ne siano effettivamente in uso. AI Overclocking è la tecnologia di ASUS che profila automaticamente la CPU e il sistema di raffreddamento al fine di prevedere impostazioni ottimali di tensione e frequenza. Il loro funzionamento è chiaramente in diretta correlazione con il sistema di raffreddamento impiegato. Nel primo grafico (nota: nonostante la scala errata in alcuni grafici, i test sono stati svolti per 10 minuti continuativi) vediamo come si comporta la CPU nei due scenari sotto il carico di Cinebench R23:
Laddove in configurazione base i P-core della CPU si mantengono stabili a 5,3 GHz senza andare in throttling, nel caso di AI Overclocking vediamo come vi sia un'iniziale picco fino a 5,7 GHz seguito da un ripiegamento verso i 5,3 GHz, seppur con il continuo tentativo della tecnologia di alzare il clock quando possibile.
Purtroppo in questo caso il throttling termico subentra rapidamente e non permette alla CPU di operare costantemente alle frequenze prefissate da AI Overclocking, ovvero fino a 5,5 GHz su tutti i core. Di seguito le temperature (il VRM, partito a 37 °C ha raggiunto 50 °C circa), dove si vede l'impennata immediata dei valori nel caso dell'overclock automatico, cosa che va a smorzare immediatamente l'incremento dei clock:
Il comportamento ravvisato va ovviamente a interessare i consumi del processore, che abbiamo tracciato grazie al tool HWInfo. La media è in ambedue i casi intorno ai 220W, con picchi a 260W nel caso dello scenario con AI Overclocking.
Abbiamo registrato il clock dei P-core anche durante il test single-core di Cinebench R23, ambito in cui si arrivano a sfiorare i 6 GHz con AI Overclocking (1,4V), con gli E-core a 4,5 GHz. Il carico interessa solo due P-core (rilevata una richiesta di circa 60W) e quindi la temperatura si tiene mediamente a 70 °C con il nostro dissipatore, permettendo all'algoritmo di ASUS di funzionare appieno.
Come si tramuta tutto questo in termini prestazionali? Abbiamo svolto qualche test con software e giochi per scoprirlo. I test con i giochi sono stati svolti in Full HD a dettagli massimi con una RTX 3080 Ti.
I miglioramenti prestazionali più evidenti li vediamo con i carichi single-thread dei test sintetici come Cinebench R23 o POV-Ray, dove il passo avanti legato alle frequenze Turbo più alte permette incrementi rispettivamente del 16% e del 7%. In tutti gli altri casi i progressi sono risicati, ma ce l'aspettavamo visto il throttling della CPU nonostante un dissipatore AIO da 360 mm.
Conclusioni
ASUS ROG Maximus Z790 Extreme è una scheda madre che rappresenta il massimo delle capacità ingegneristiche della società taiwanese e, come tale, offre una miriade di funzionalità e caratteristiche che vanno ben oltre le necessità della gran parte degli appassionati.
Destinata a un pubblico che non bada a spese e overclocker, la Z790 Extreme ha tutto quello che si può desiderare in termini di funzionalità - tanti slot M.2, Wi-Fi 6E, porta 10 GbE - e un VRM carrozzato per supportare anche le CPU di punta di casa Intel.
La piattaforma supporta senza problemi DDR5 ad alta velocità e nelle nostre prove ha dimostrato di poter gestire il Core i7-13700K senza battere ciglio: a frenare la CPU sotto massimo carico è il sistema di raffreddamento, nonostante sia un AIO da 360 mm. Purtroppo, come noto, i processori top di gamma delle ultime due serie Core raggiungono facilmente temperature elevate quando sottoposti a carichi probanti.
30 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSchede madri sempre più "carenate", pronte a reggere un milione di gigahertz ma sempre più povere in termini di slots di espansione.
Ma infatti! Quelle erano schede madri. Queste sembrano schede minimaliste carozzate per alzare il prezzo in modo spaziale perché é l'ultimo socket Intel.
E poi la cosa più vergognosa, che non puoi montare insieme una scheda video sullo slot PCIe 5.0 e un SSD M.2 PCIe 5.0: se lo fai, il primo slot sarà limitato a PCIe 5.0 x 8 (anziché x16). Trovo questa cosa veramente ridicola. A questo giro meglio AMD, almeno puoi montare GPU + M.2 entrambi PCIe 5.0 senza limitazioni di lanes. E ormai ci siamo ragazzi, nei primi mesi del 2023 usciranno i primi SSD PCIe 5.0 sul mercato consumer (quelli enterprise già ci sono da mesi). Uno si compra una scheda madre da 1500 eur e deve accettare un compromesso del genere...boh per me è inaccettabile. Colpa di Intel, sia chiaro, non di Asus.
E poi la cosa più vergognosa, che non puoi montare insieme una scheda video sullo slot PCIe 5.0 e un SSD M.2 PCIe 5.0: se lo fai, il primo slot sarà limitato a PCIe 5.0 x 8 (anziché x16). Trovo questa cosa veramente ridicola. A questo giro meglio AMD, almeno puoi montare GPU + M.2 entrambi PCIe 5.0 senza limitazioni di lanes. E ormai ci siamo ragazzi, nei primi mesi del 2023 usciranno i primi SSD PCIe 5.0 sul mercato consumer (quelli enterprise già ci sono da mesi). Uno si compra una scheda madre da 1500 eur e deve accettare un compromesso del genere...boh per me è inaccettabile. Colpa di Intel, sia chiaro, non di Asus.
Davvero scandaloso dato che nessuno sfrutterebbe mai il 5.0, e visto l'utilizzo che ne fa la maggioranza di noi basterebbe il classico Sata, ma i numerini e il marketing la fanno da padrona. Compromesso dove?
E allora lamentiamoci dell'Apex che esce solo con due moduli RAM. Sono schede che vengono progettate con uno scopo specifico, se uno avesse altre necessità ci sono altri modelli.
Per il resto una scheda da 300/400 euro fa le stesse cose e forse meglio,più pulita,senza tanti fronzoli e con gli slot che servono davvero .
Domanda: a che caffio servono 5 slot m2???????
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