Cpu Quad Core, 3 HD e VGA DX10 in un barebone

Cpu Quad Core, 3 HD e VGA DX10 in un barebone

I barebone Small Form Factor possono dare vita a configurazioni che competono con quelle realizzabili su sistemi desktop tradizionali di fascia alta. Ma un alimentatore dalla potenza contenuta può far fronte alla richiesta energetica di periferiche ad elevate prestazioni? Usiamo come cavia il barebone SD39P2 di Shuttle per scoprirlo

di pubblicato il nel canale Sistemi
Shuttle
 

Introduzione

In attesa dell'arrivo sul mercato delle nuove proposte barebone che Shuttle ha presentato in occasione del Computex appena terminato, le quali saranno equipaggiate con i chipset Intel series 3 "Bearlake", analizziamo quest'oggi quella che rappresenta la proposta di punta dell'azienda nell'ambito delle soluzioni destinate ai processori della famiglia Intel.

Si tratta del barebone XPC SD39P2, una soluzione compatta caratterizzata dalla presenza del chipset formato da northbridge Intel 975X abbinato al southbridge ICH7R. Viene quindi garantito il supporto sino a processori Intel Core 2 Quad e il supporto ad un quantitativo massimo di memoria DDR2 di 8GB. Non manca, inoltre, la possibilità di approntare configurazioni RAID O, 1, 5 e 10 grazie alla possibilità del barebone di accomodare al suo interno fino a 3 hard disk.

Shuttle stessa propone questo prodotto come una soluzione caratterizzata, per esprimerci pedissequamente, da "uncomprominsg power", ovvero dalla potenza senza compromessi. L'analisi che proporremo oggi non verterà sulla resa prestazionale del prodotto, ma sarà invece volta ad indagare se è realmente possibile approntare un sistema dalle elevate prestazioni (e di conseguenza dall'elevata richiesta energetica) in una soluzione barebone come quella proposta.

Non dimentichiamo, infatti, che le soluzioni barebone di Shuttle includono già al loro interno l'unità di alimentazione in standard proprietario che, quindi, non può essere sostituita. Per approntare una configurazione completa sarà quindi necessario tenere ben presente la potenza dell'alimentatore installato e adeguarsi di conseguenza.

Per valutare quale sia il limite reale della macchina in nostro possesso eseguiremo, come meglio andremo a dettagliare nel corso dell'articolo, una serie di test con diverse configurazioni comprendenti alcuni dei componenti hardware più "affamati" di energia.

 
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