Wubi: installare Ubuntu Linux in un modo nuovo

Prima di installare una distribuzione Linux per la prima volta, spesso, si ricorre a live-cd o a virtual machine. La velocità e la reattività offerte da soluzioni simili sono ben differenti da un'installazione vera e propria. Una soluzione di compromesso, simile a una configurazione multi-boot, è offerta da Wubi ed è dedicata a Ubuntu Linux
di Fabio Boneschi pubblicato il 18 Agosto 2008 nel canale Sistemi OperativiUbuntu
Al riavvio del PC
Avviando Ubuntu si dovrà effettuare il login con le credenziali scelte in Wubi e, successivamente, si potrà utilizzare il sistema o procedere a una configurazione personalizzata. L'installazione di default provvede già a montare le partizioni Microsoft Windows e tali risorse saranno accessibili direttamente dal desktop.
Per meglio comprendere alcune caratteristiche di Wubi e di questa particolare modalità di installazione è necessario avviare il pc scegliendo il sistema operativo Microsoft. Dal file browser si potrà accedere alla cartella Ubuntu verificandone il contenuto. Come era immaginabile, non sarà possibile accedere ai singoli file creati in ambiente linux, infatti, tali elementi sono contenuti del "file disk".
Non abbiamo trovato documentazione relativa alla disponibilità di tool utili ad accedere a tali dati, ma per escludere tale possibilità sarebbero necessari ulteriori approfondimenti. Infatti, in situazioni simili e più precisamente in installazioni Debian realizzate con l'apposito installer per Windows disponibili qui abbiamo verificato la possibilità di accedere a una partizione ext3 attraverso un apposito strumento.
Nella cartella Ubuntu sono ben visibili alcuni elementi che fanno riferimento all' uninstaller. Cliccando su tali link si avvierà la classica procedura di disintallazione tipica di Microsoft Windows. Accedendo al pannello di controllo si potrà osservare la presenza di elenco di un'applicazione denominata Ubuntu. Cliccando tale elemento si procederà alla disinstallazione di Ubuntu dal proprio sistema. In caso di eventuali problemi è possibile ricorrere a un metodo alternativo disponibile in questa guida online.
In questo breve articolo abbiamo descritto l'installazione di Ubuntu attraverso Wubi. Questo metodo offre un approccio addomesticato e più simile alle installazioni in ambiente Microsoft Windows, quindi, gli utenti abituati a questa modalità possono trovarsi a proprio agio. Non esprimiamo giudizi di merito.
Tralasciando le differenze di natura estetica e legate all'interfaccia grafica di installazione, Wubi permette di valutare le prestazioni reali di un sistema Ubuntu sul proprio PC. Infatti, adottando soluzioni alternative come Live CD o virtual machine la reattività del sistema sarebbe molto probabilmente inferiore. A questo bisogna aggiungere la sicurezza offerta da Wubi, infatti, al contrario di altri metodi di installazione non viene modificata nessuna delle partizioni preesistenti.
Ciò significa che, salvo comportamenti sconsiderati, le possibilità di danneggiare il sistema operativo preinstallato ed i relativi dati sono decisamente ridotte.
248 Commenti
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quoto il primo commento... anche io ho sempre avuto curiosità di provare il pinguino ma non la voglia di stare a sbattermi più di tanto ... ora non ci sono scuseOk..ma provarlo per poi effettivamente usarlo e lavorarci ( non solo per navigare in internet) con quali software all'infuori di quelli per la rete a paragone di quelli che ci sono nel mondo Win in tutti i settori ??
intendi dire se è possibile lavorare con linux offline?
con quelli che ci sono, se non trovi nulla che fa al caso tuo ti tocca tenere win, idem per mac os. Isi
Dipende dai settori.
Il fatto è che è facile fare i furbetti senza contare un parametro: il costo.
Photoshop è meglio di Gimp su questo non ci piove: ma costa anche 1100€!
In genere su linux per fare tutto quello che serve ad un utente a costo zero.
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