ASUS ROG Zephyrus M16 è il notebook gaming dallo schermo molto particolare

ASUS ROG Zephyrus M16 è il notebook gaming dallo schermo molto particolare

L'accoppiata tra CPU Intel Core i9 e GPU NVIDIA GeForce RTX 3070 garantisce prestazioni sempre molto elevate con questo notebook, che ha dalla sua uno chassis robusto e dal peso contenuto viste le dimensioni. Più di tutto però spicca lo schermo da 16 pollici, con una risoluzione elevata e soprattutto un rapporto di 16:10 tra i lati che lo rende unico sul mercato

di pubblicato il nel canale Portatili
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Un notebook gaming potente che riesce ad essere relativamente compatto

Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad una nuova e interessante dinamica nel settore dei notebook destinati ai videogiocatori, e più in generale agli utenti maggiormente attenti alle pure prestazioni velocistiche. I produttori stanno cercando di proporre chassis dalle dimensioni complessive più contenute che in passato, senza però scendere a limitazioni in termini di potenza delle componenti hardware integrate e delle funzionalità complessive.

[HWUVIDEO="3135"]ASUS ROG Zephyrus M1[/HWUVIDEO]

E' in atto una riprogettazione dei telai e delle strutture esterne che investe in primo luogo le cornici dei display, sempre più sottili non solo nel modelli più votati alla trasportabilità ma anche in quelli che possono per potenza prendere il posto di un tradizionale sistema desktop. Tutto questo senza pregiudicare la facilità di trasporto, quindi offrendo modelli che siano caratterizzati da un peso complessivo contenuto, continuando ad offrire schermi di diagonale importante E' questo il caso di ASUS ROG Zehpyrus M16, il notebook analizzato in questo articolo, che a detta del produttore riesce a offrire uno schermo da 16 pollici di diagonale pur mantenendo un ingombro che è quello tipico di un modello da 15 pollici.

L'ulteriore peculiarità di questa proposta ASUS della famiglia ROG è che a questo risultato si arriva con un peso complessivo di soli 1,9Kg, che lo rendono pertanto facilmente trasportabile in ogni ambiente, senza alcun tipo di limitazione in termini di dotazione hardware e di flessibilità nell'utilizzo. Lo schermo da 16 pollici è inoltre caratterizzato da un rapporto di 16:10 tra i lati, forte di una risoluzione di 2560x1600 pixel che privilegia la produttività e permette anche di sfruttare al meglio la potente GPU che troviamo abbinata.

Modello

ASUS ROG Zephyrus M16 - GU603
schermo 16 pollici
2560x1600 pixel
165Hz, IPS level
PCI-P3 100%
Pantone Validated
CPU Intel Core i9-11900H
GPU NVIDIA GeForce RTX 3070
Memoria di sistema 2x16GB DDR4 3.200MHz
storage SSD 2TB
Connettività Wi-Fi 6 (802.11ax)
Ethernet 2,5G
Bluetooth 5.1
Batteria 90Wh
O.S. Windows 10 Pro
I/O 1 USB 3.2 Gen 1 Type-A
1 USB 3.2 Gen 2 Type-A
1 USB 3.2 Gen 2 Type-C
1 USB 3.2 Gen 2 Type-C Thunderbolt 4
HDMI 2.0b
jack cuffie e microfono
1 RJ45
lettore MicroSD
Videocamera frontale, FHD (30fps,720p)
Peso 1,9Kg
Dimensioni 355x243x199mm

ASUS ha infatti scelto la gamma di prodotti NVIDIA GeForce RTX 3000 per questo notebook, con nello specifico il modello GeForce RTX 3070 utilizzato per il sample in nostro possesso, ferma restando la possibilità di optare per configurazioni meno costose basate su GPU GeForce RTX 3060 oppure GeForce RTX 3050Ti. Non cambia il processore, che è una proposta top di gamma dell'attuale offerta di Intel: parliamo del modello Core i9-11900H, basato su architettura Tiger Lake e dotati di 8 core con la possibilità di processare sino a 16 threads in parallelo. Completano la dotazione 32GB di memoria di sistema, di tipo DDR4-3200, con un SSD da ben 2TB di capacità.

ASUS ROG Zehpyrus M16 è un notebook dal design molto sobrio, pur trattandosi di un sistema specificamente pensato per l'utente enthusiast. La struttura esterna è in metallo per il guscio che copre lo schermo, caratterizzato da una finitura superficiale con 8279 piccoli fori che ne caratterizzano il design. La parte della tastiera ha invece una finitura superficiale con un sottile strato trattato con quella che a tutti gli effetti pare essere della gomma: non flette quando sottoposto a pressione ma offre un feedback tattile molto particolare e gradevole, con il vantaggio di non catturare impronte digitali. La parte inferiore, infine, è in plastica e presenta alcune aperture per il sistema di raffreddamento oltre a un rialzo che permette alle ventole di aspirare aria in modo più efficace.

Una volta aperto lo schermo spicca la grande e spaziosa tastiera, con i classici tasti a isola affiancati da 4 tasti superiori per volume, microfono e richiamo rapido dell'utility ASUS Armoury Crate con la quale configurare la modalità di funzionamento del notebook. La corsa dei tasti è moderatamente contrastata e il feedback buono; non manca la possibilità di retroilluminare i tasti usando alcune delle modalità offerte dalla tecnologia ASUS Aura, via software o con una combinazione di tasti. Il touchpad è molto ampio e ben centrato nello chassis: offre una superficie superiore di ben il 20% rispetto a quello implementato nella versione 2020 di questo notebook.

C'è tutto quello che serve in ASUS ROG Zehpyrus M16 quanto a porte di connessione, distribuite tra i due lati. Asus ha integrato 4 porte USB, due Type-A e altrettante Type-C (una di queste ha supporto Thunderbolt 4), connettore HDMI per uno schermo secondario, jack per cuffie e microfono, lettore per schede memoria MicroSD e un connettore ethernet per la scheda di rete integrata che si affianca a quella WiFi6. Da segnalare la costruzione delle cerniere che collegano base e schermo: possono muoversi di 180 gradi permettendo di stendere completamente lo schermo sulla superficie di appoggio, lasciando così l'utente libero di inclinare a proprio piacimento lo schermo così da adattarne al meglio l'angolo di visione.

Una volta rimosso il guscio inferiore abbiamo accesso alle componenti interne: dall'immagine si può ben comprendere la complessità costruttiva di questo notebook, a partire dalla batteria da 90Wh di capacità montata nella parte inferiore sotto il touchpad. Il sistema di raffreddamento è molto complesso, come del resto deve essere visti i componenti adottati: troviamo 5 heatpipes che trasferiscono il calore verso due blocchi di radiatori, a loro volta a diretto contatto con le due ventole. Le heatpipes sono a contatto con processore, GPU, memoria video e circuiteria di alimentazione.

Osservando la scheda madre, dell'iconico colore rosso tipico dei prodotti notebook ASUS ROG più recenti, notiamo la presenza di un singolo slot per memoria di sistema in quanto quella da 16GB del primo canale è saldata sulla scheda madre: per questo motivo è possibile espandere la memoria sino ad un massimo di 48GB, usando un modulo da 32GB. Sono presenti due slot per SSD NVMe, dei quali uno solo è occupato nella configurazione da noi analizzata: questo lascia spazio sia a configurazioni Raid, sia ad un semplice incremento della capacità di storage ottenuto installando un secondo SSD.

Il sistema di raffreddamento si è dimostrato essere molto efficiente, capace di gestire al meglio la potenza dissipata dal processore Intel Core i9-11900H. In modalità Turbo e Performance la frequenza di clock della CPU è molto simile, mentre passando a quella Silent scende attorno a 2,5GHz contro i 4 GHz delle altre due modalità. La temperatura è ovviamente più bassa nella modalità Silent mentre è la più alta in quella Performance per via della inferiore velocità di rotazione delle ventole rispetto a quella Turbo. Molto simili anche le potenze dissipate nelle due modalità, con quella Turbo che si mantiene leggermente superiore a quella Performance nei primi minuti di test per poi livellarsi attorno ai 70 Watt; ben inferiore quella della configurazione Silent, con la quale il processore si mantiene attorno ad un consumo complessivo di circa 30 Watt.

Il sistema di raffreddamento opera con notevole efficienza, indispensabile per far fronte al calore generato dai potenti componenti hardware, ma si fa sentire in modo marcato quando viene utilizzata la configurazione Turbo: abbiamo infatti registrato un rumore di 54,5dB a 10cm dalla tastiera, un dato elevato tra i notebook gaming per quanto con uno spettro di frequenza sonora generato non troppo spostato verso le frequenze più elevate e quindi meno fastidioso di quello che si potrebbe pensare. Passando alla modalità Performance il rumore si riduce in parte, mentre quella Silent è come il nome lascia facilmente intendere particolarmente valida per quanto riguarda la rumorosità complessiva.

Le immagini scattate con la telecamera termica evidenziano una distribuzione del calore maggiore nell'area in prossimità dello schermo, quella dove sono del resto presenti i componenti e il sistema di raffreddamento. La temperatura superficiale più elevata è proprio a ridosso delle cerniere dello schermo, dove si trovano le griglie per l'evacuazione dell'aria calda soffiata dalle due ventole integrate nel notebook.

Tra CPU e GPU la potenza non è mai un problema

Il processore scelto da ASUS per ROG Zehpyrus M16 è modello Intel Core i9-11900H, soluzione a 8 core basata su architettura Tiger Lake di undicesima generazione e costruita con tecnologia produttiva a 10 nanometri. E' tra le più veloci proposte della famiglia Core di undicesima generazione della serie H, superata solo dal modello Core i9-11980HK che vanta frequenze di clock massime leggermente più elevate

La frequenza di base clock di questo processore è pari a 2,5GHz, con la possibilità di toccare 4,9GHz quando sino a 2 core sono sfruttati  al massimo via tecnologia Turbo. Se sono 4 i core occupati contemporaneamente la frequenza di clock massima scende a 4,8GHz, passando a 4,6GHz con 6 core e a 4,4GHz quando tutti e 8 i core sono utilizzati in parallelo.

Le prestazioni di cui è capace questa CPU sono molto elevate, di fatto comparabili con quelle dei più potenti processori AMD Ryzen della serie 5000 con architettura a 8 core che abbiamo avuto modo di provare sino ad ora in queste pagine. Queste caratteristiche confermano come il notebook ASUS ROG Zehpyrus M16 sia una proposta molto valida non solo per i videogiocatori ma in generale per tutti coloro che ricercano un sistema potente per la produttività personale e per applicazioni molto esigenti. Se pensiamo all'editing di foto e video questo prodotto ha tutto quello che serve per operare al meglio, mettendo a disposizione una CPU top di gamma accanto ad una GPU altrettanto potente come quella GeForce RTX 3070 e uno schermo con risoluzione di 2560x1600 pixel.

Benchmark

Turbo Performance

Silent

Cinebench R20 - multi CPU 5.645 5.504 4.463
PCMark 10 Score 7.251 7.434 6.574
Handbrake 1.2.2 - 64bit 16,6 16 11,3
3DMark - Time Spy 9.596 9.097 5.665

Le prestazioni ottenibili con la modalità Performance rispetto a quella Turbo sono solo marginalmente inferiori: la frequenza di clock è più contenuta ma questo permette anche di ridurre il rumore generato dal sistema di raffreddamento. Passando a quella Silent si ha un impatto sulle prestazioni velocistiche che non è però eccessivamente marcato e soprattutto tale da permettere al sistema di raffreddamento di farsi sentire molto meno che con le due altre modalità.

L'SSD adottato da ASUS è un modello con interfaccia PCI Express Gen 4.0 e per questo motivo capace di offrire velocità di lettura e scrittura sequenziali molto elevate: abbiamo registrato oltre 7GB/s e oltre 5 GB/s in lettura e scrittura sequenziali. Difficile pensare di poter ottenere di più senza dover chiamare in causa configurazioni Raid 0 con due SSD in parallelo, opzione che come abbiamo visto è comunque accessibile in quanto sono due gli slot per SSD presenti sulla scheda madre.

Passiamo ora alla scheda video, un modello NVIDIA GeForce RTX 3070. Il produttore americano propone sul mercato differenti versioni di GPU GeForce RTX 3000 per sistemi notebook, sia in declinazione standard come Max-Q a più basso consumo. Nello schema seguente sono raccolte le versioni GeForce RTX 3070 a disposizione dei produttori di notebook, con specifiche differenti in termini di TDP, frequenze di base clock e di boost clock fermo restando il numero di stream processors che è sempre pari a 5.120.

Versioni Max-Q a basso consumo

  • GeForce RTX 3070 Max-Q: TDP 80W; clock 780MHz, boost 1290MHz; clock memoria 12Gbps
  • GeForce RTX 3070 Max-Q: TDP 85W; clock 855MHz, boost 1365MHz; clock memoria 12Gbps
  • GeForce RTX 3070 Max-Q: TDP 90W; clock 930MHz, boost 1410MHz; clock memoria 12Gbps

Versioni standard

  • GeForce RTX 3070 Mobile: TDP 115W; clock 1110MHz, boost 1560MHz; clock memoria 14Gbps
  • GeForce RTX 3070 Mobile: TDP 120W; clock 1170MHz, boost 1590MHz; clock memoria 14Gbps
  • GeForce RTX 3070 Mobile: TDP 125W; clock 1215MHz, boost 1620MHz; clock memoria 14Gbps

La scelta di ASUS è stata per la versione di GPU con tecnologia Max-Q e TDP pari a 80 Watt: si tratta quindi della scheda video GeForce RTX 3070 con le specifiche più conservative tra quelle proposte da NVIDIA ai partner produttori di notebook e che quindi incide anche in misura più contenuta sul consumo complessivo del sistema.

L'analisi dei log con GPU-Z, ottenuti mandando in esecuzione in loop il benchmark del gioco Hitman 2, permette di evidenziare come la frequenza di clock effettiva della GPU sia stabilmente sopra i 1.500MHz nonostante il valore di boost clock indicato da NVIDIA sia di 1.290 MHz. Il consumo è stabile sulla soglia di 80 Watt, come da specifica per questa versione di GPU, mentre la temperatura si stabilizza dopo alcuni minuti attorno agli 80°. A queste specifiche corrispondono prestazioni velocistiche, rilevate alla risoluzione di 1920x1080 pixel, che sono estremamente valide nel complesso e confermano come il notebook ASUS ROG Zephyrus M16 sia un sistema più che indicato per il gaming di fascia alta.

Il comportamento del notebook ASU ROG Zephyrus M16 con i giochi è quindi molto valido, con prestazioni che sono allineate a quelle degli altri modelli basati su GPU GeForce RTX 3070 provati in precedenza. E' da evidenziare come la versione utilizzata da ASUS sia quella con potenza di elaborazione più bassa, per via del TDP di 80 Watt e della frequenza di clock effettiva di 12Gbps della memoria video; ciò nonostante i frames al secondo medi sono sempre elevati e in grado di assicurare un'ottima giocabilità complessiva alla risoluzione Full HD anche con impostazioni qualitative molto spinte.

Nessun problema nella velocità di lettura e scrittura dati utilizzando i collegamenti USB Type-A e Type-C, entrambi di tipo Gen 2 e quindi capaci di sfiorare un transfer tate di 1GB/s. Meno validi i risultati nel test della rete WiFI6 integrata nel notebook, con valori che sono inferiori alla media degli altri modelli analizzati in precedenza su queste pagine: in ogni caso la velocità di trasmissione è valida e tale da non creare colli di bottiglia.

La batteria da 90Wh di capacità è la principale responsabile dei tempi di autonomia di ROG Zephyrus M16: a dispetto della potenza delle componenti hardware integrate questo notebook si difende bene anche quale strumento di lavoro lontano dalla presa di corrente, pur con uno schermo da 16 pollici di diagonale che è non solo grande ma anche caratterizzato da una risoluzione video molto elevata.

16 pollici, rapporto 16:10 e risoluzione elevata: un bello schermo

ASUS ROG Zephyrus M16 utilizza un pannello da 16 pollici in risoluzione WQHD di 2560x1600 pixel con refresh di 165Hz, per una definizione risultante di 188 pixel per pollice. Pannello IPS con finitura antiriflesso che assicura ampi angoli di visione e un buon comfort visivo. Si tratta di un display che sulla carta, e anche ad un primo contatto con l'"occhiometro" sembra promettere bene: vediamo cosa ne pensa il colorimetro effettuando dapprima l'analisi sul bilanciamento del bianco.

Bilanciamento RGB
Bilanciamento RGB

Curva di Gamma
Curva di gamma

Gamut
Gamut

DeltaE
DeltaE

Vediamo un comportamento non impeccabile, ma comunque di buon livello: solamente la componente blu è presente in misura lievemente eccedente, ma comunque entro il livello di guardia di +/-5% rispetto al riferimento. Ne consegue una dominante fredda davvero molto contenuta che difficilmente comprometterà la resa complessiva del pannello. Spostandoci poi all'analisi tonale, vediamo una curva di gamma pressoché perfettamente aderente al riferimento che assicura quindi la corretta riproduzione e progressione della scala di grigi. La luminanza massima registrata è di 530 candele su metro quadro, per un rapporto di contrasto intra-frame di oltre 1000:1. Molto buono il dominio cromatico: oltre ad avere conferma che la dominante fredda è presente in misura pressoché trascurabile, riscontriamo un triangolo di gamut veramente molto ampio che arriva a coprire quasi interamente lo spazio colore P3. Da ultima la fedeltà cromatica, che come sempre va a riassumere quanto rilevato con le altre prove: la registriamo di buon livello, con un Delta E che si mantiene sotto a 2 per tutti i campioni e rende questo schermo adatto non solo al videogiocatore esigente ma anche per produzioni professionali che necessitano di precisione e gamut ampi.

Un notebook potente e ben bilanciato; se solo fosse un poco meno numoroso

Al termine di questa analisi possiamo confermare come il nuovo ASUS ROG Zephyrus M16 sia un PC portatile che riesce ad abbinare elevata potenza di elaborazione con una ottima facilità di trasporto. Il peso di 1,9Kg, unito ad un alimentatore esterno che è potente ma non eccessivamente ingombrante, permette di utilizzare questo notebook non solo come vero e proprio desktop replacement ma anche lavorando lontano dalla propria scrivania.

Tutto questo, inoltre, potendo offrire una autonomia di funzionamento con batteria che è molto valida tenendo in considerazione la potenza di calcolo offerta da CPU e GPU. ASUS infatti non è scesa a compromessi prevedendo per questo PC portatile un processore Intel Core di undicesima generazione, con architettura a 8 core, abbinato a una scheda video NVIDIA GeForce RTX 3070. Tra memoria di sistema e SSD, quest'ultimo facilmente espandibile installando nel sistema una seconda unità, il quadro dal punto di vista della componentistica hardware è completo: c'è potenza da vendere non solo per i videogiochi più recenti ma in generale per tutti gli ambiti di utilizzo.

La costruzione è robusta e molto curata ma più di tutto spicca lo schermo da 16 pollici di diagonale che ASUS è riuscita a integrare in uno chassis che ha l'ingombro tipico dei modelli da 15 pollici. Per fare questo sono state adottate cornici molto sottili ma ciò nonostante è stata prevista una webcam nella parte superiore. Lo schermo non solo è grande e di ottima qualità complessiva, come evidenziato dalle nostre misure strumentali, ma ha la caratteristica di abbinare una risoluzione elevata (2.560x1.600 pixel) ad un rapporto di 16:10 tra i lati: ne beneficia la produttività personale rispetto ad un tradizionale rapporto 16:9.

C'è tutto quello che serve in questo notebook, con in più alcune peculiarità come la scelta di installare un SDD da 2TB di capacità basato su interfaccia PCI Express Gen 4 e per questo capace di velocità di lettura e scrittura sequenziali molto elevate. Il notebook è quindi sempre pronto a rispondere ai comandi, merito non solo del veloce SSD ma anche del processore Intel che vanta frequenze di clock Turbo che sfiorano i 5GHz.

Il vero limite di questo sistema è legato al sistema di raffreddamento, che è estremamente efficiente ma che si fa sentire parecchio quando chiamato ad operare in configurazione Turbo con il processore spinto al massimo delle sue capacità. E' questo un fenomeno che possiamo definire abituale con i portatili per videogiocatori così potenti, qui enfatizzato dallo spessore contenuto dello chassis. E' tuttavia sufficiente selezionare la modalità Performance o meglio ancora quella Silent per ridurre l'impatto acustico delle ventole.

[HWUVIDEO="3135"]ASUS ROG Zephyrus M1[/HWUVIDEO]

Manca al momento attuale una indicazione di quando questo notebook verrà reso disponibile nel mercato italiano: possibile che sarà necessario attendere fino al mese di settembre. Non è inoltre disponibile ancora un listino ufficiale ma tendiamo a immaginare, osservando i listini in vigore in nord America per la configurazione con GPU GeForce RTX 3060, che il prezzo si posizionerà ad almeno 2.499€ IVA inclusa. A questa cifra ASUS ROG Zephyrus M16 ci pare essere ben allineato ai listini dei principali concorrenti, dai quali differisce più che per la dotazione hardware per lo schermo che forte di una risoluzione elevata, di una frequenza di refresh di 165Hz e di un rapporto di 16:10 tra i lati rende questo notebook una proposta unica sul mercato.

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8 Commenti
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Uncle Scrooge19 Luglio 2021, 16:31 #1
Ma perché tolgono sempre più spesso il tastierino numerico da questi sistemi?
al13520 Luglio 2021, 11:21 #2
Originariamente inviato da: Uncle Scrooge
Ma perché tolgono sempre più spesso il tastierino numerico da questi sistemi?


perche sono notebook pensati per i gamer che di solito usano raramente il tastierino.
Mastergiò20 Luglio 2021, 11:40 #3
potente si, ma come consumi/autonomia è una eternità dietro al 5900HX.
Complimenti per il sistema di raffreddamento, mi sembra ben concepito
Jeetkundo20 Luglio 2021, 11:46 #4
Ehm scusate ma che senso ha usare il full hd su un laptop con schermo 2560x1600? Se i risultati a 1600p non sono esaltanti allora tanto vale montare uno schermo con risoluzione inferiore, almeno la longevità del prodotto aumenta.
Zibbibbo20 Luglio 2021, 18:34 #5
Io mi sto trovando benissimo con il Lenovo Legion 5 Pro, ha lo stesso identico monitor a 165hz in 16:10 che a quanto pare sta iniziando ad andar di moda
wingclaus7621 Luglio 2021, 09:12 #6
mica tanto particolare...i schermi degli lg gram sono da una vita cosi.

Giulio9221 Luglio 2021, 15:53 #7
Niente male, anche se personalmente resto più orientato ai 16:9. Oltre al fatto che un PC da gaming per me è meglio PC fisso, non portatile. Ciò non toglie che questo è ottimo come performance!
rockroll27 Luglio 2021, 11:02 #8
Originariamente inviato da: Giulio92
Niente male, anche se personalmente resto più orientato ai 16:9. Oltre al fatto che un PC da gaming per me è meglio PC fisso, non portatile. Ciò non toglie che questo è ottimo come performance!


Per gaming e non solo è sicuramente meglio il PC fisso, senza compromessi di schermo, comsumi, autonomia, ergonomia, interoperailità, ... ad un prezzo inferiore.

Non capisco più di tanto la smania di fare gaming (spinto) in mobilità: fortunatamente (sopratuttto da un punto di vista economico) non sono un giocatore, ma penso proprio che se vuoi giocare bene dei stare fermo, su supporto stabile, con tutte le comodità ergonomiche del caso!

Anche io preferisco il 16:9, standard più diffuso e migliore per riprodurre filmati.

Hanno messo dentro una supporto mobile, per sua natura soggetto a compromessi, tutto il meglio è il più costoso che potevano, con prezzo di acquisto che giocoforza ne consegue: ne varrà proprio la pena di spendere quei soldini?

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