Chip video nVidia GeForce 2 GO

Chip video nVidia GeForce 2 GO

Analisi delle caratteristiche tecniche e prestazionali del nuovo chip video GeForce 2 GO, realizzato da nVidia per il settore specifico dei NoteBook. I test sono stati effettuati utilizzando un portatile Toshiba Satellite S2800 600, basato su cpu Intel Pentium III Mobile 1 Ghz.

di pubblicato il nel canale Portatili
NVIDIAToshibaIntelGeForceSatellite
 

Caratteristiche tecniche

Il chip GeForce 2 GO è basato sul chip nVidia GeForce 2 MX e da quest'ultimo riprende le principali caratteristiche tecniche.

pipes.gif (33508 byte)

Il chip è dotato di due pipeline di rendering, ciascuna dotata di 2 unità di texturing, che permettono quindi di poter effettuare il multitexturing in una sola passata, senza diminuzioni del Fill rate. L'Nvidia Shading Rasterizer, che assomiglia per molti versi alla Pixel Tapestry Architecture di ATI, è uan tecnologia introdotta da nVidia originariamente con il chip GeForce 2 GTS: essa permette di eseguire in hardware ben 7 operazioni su pixel in un'unica passata; la differenza tra questo tipo di applicazione dei numerosi effetti supportati (che vedremo in seguito) e quella che veniva effettuata in precedenza è molto semplice.

In tutti gli acceleratori grafici presenti prima dell'introduzione del chip GeForce 2 GTS, i calcoli relativi agli effetti da applicare e quindi ai colori di ogni texel (pixel ricoperto da 1 o più textures) venivano effettuati su ogni vertice dei triangoli, cioè in poligoni che in genere compongono le scene 3D; su essi vengono "stese" le textures, proprio in base ai dati relativi ai "vertex". I calcoli effettuati su ogni vertice del triangolo vengono in seguito interpolati, ottenendo l'effetto finale che andrà a "ricoprire" il triangolo.

Non è difficile quindi intuire come tale applicazione dell'effetto a volte possa essere molto approssimativa, specialmente se i triangoli sono di grandi dimensioni; la qualità grafica ne risente di conseguenza, con i cosiddetti "artefatti" dell'immagine.

La soluzione proposta da Nvidia, e utilizzata originariamente nel chip GeForce 2 GTS, consiste nell'effettuare i calcoli per ogni pixel, elaborando la loro ombreggiatura, illuminazione, lucidità, senza alcuna interpolazione; tutto questo permette risultati visivi molto più accurati, senza teorica perdita di prestazioni

La caratteristica di spicco dell' NSR è, come detto in precedenza, la possibilità di effettuare ben 7 effetti grafici per-pixel in una sola passata; tali effetti sono: per pixel bump maps (Environmental Mapped Bump Mapping, Dot Product 3, Emboss), per pixel diffuse lighting, per pixel specular lighting, colored fog, ambient light, alpha transparency.

Anche nel chipset GeForce256 molte di queste operazioni erano supportate in una singola passata, tranne quelle effettuate "per pixel" cioè bump maps, diffuse lighting e specular lighiting,

Ognuno di questi effetti viene quindi applicato su 2 pixel (2 sono le pipelines) senza alcuna perdita di Fill Rate rispetto a quello massimo; tutti e 7 vengono applicati in parallelo. 

Nel GeForce 2 GTS è stato implementato il supporto per praticamente tutti i tipi di bump mapping, compreso l'EMBM, sinora feature esclusiva di Matrox.

 
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