Microchip cerebrale contro il Parkinson impiantato per la prima volta in Italia. Il paziente ora sta bene

Microchip cerebrale contro il Parkinson impiantato per la prima volta in Italia. Il paziente ora sta bene

All'IRCCS di Bologna, per la prima volta in Italia, è stato impiantato in un paziente un microchip cerebrale di ultimissima generazione per combattere il Parkinson, ottimizzando la terapia e migliorando la qualità di vita.

di pubblicata il , alle 15:42 nel canale Scienza e tecnologia
 
All'Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna (IRCCS) è stato raggiunto un importante traguardo nel trattamento del morbo di Parkinson. Per la prima volta in Italia, un paziente di 66 anni ha ricevuto l'impianto di un innovativo microchip cerebrale di ultima generazione, capace di ottimizzare la terapia e migliorare significativamente la qualità di vita.

Questo intervento rappresenta un passo avanti cruciale nella lotta contro il Parkinson, una malattia neurodegenerativa che causa tremori a riposo, rigidità muscolare e difficoltà motorie. L'operazione è stata eseguita da un team multidisciplinare composto da neurologi, anestesisti e neurochirurghi dell'IRCCS, centro di riferimento nazionale per la neurostimolazione profonda fin dai primi anni 2000.

Microchip contro il Parkinson: grandi miglioramenti dopo l'intervento

Il dispositivo impiantato, all'avanguardia nella sua categoria, è in grado di inviare stimolazioni elettriche mirate a determinate aree del cervello, bloccando i segnali responsabili dei sintomi motori invalidanti. Ciò consente ai pazienti di riacquisire un maggiore controllo sui movimenti dell'intero corpo, con benefici superiori rispetto alla sola terapia farmacologica.

Tuttavia, l'aspetto più rivoluzionario di questo microchip è la sua capacità di registrare in tempo reale l'attività cerebrale del paziente, consentendo ai medici di osservare con precisione gli esiti della terapia impostata e ottimizzarla tempestivamente in base alla risposta individuale. Inoltre, essendo ricaricabile grazie ad un sistema di ricarica Bluetooth che può essere utilizzato in autonomia dal paziente, il dispositivo evita la necessità di interventi chirurgici ripetuti per la sostituzione della batteria, migliorando ulteriormente la qualità di vita del paziente.

Gabriele Selmi, primo italiano a beneficiare di questa tecnologia, ha riferito di aver già notato miglioramenti significativi nella sua condizione, come affermato dalle sue dichiarazioni su Il Messaggero. Dopo l'intervento, è stato in grado di riprendere ad andare in bicicletta, un'attività resa impossibile in precedenza dai tremori al braccio destro.

"Sono più veloce, riesco a spingere i pedali della mia bici quasi come facevo prima della diagnosi," ha dichiarato Selmi con entusiasmo. Inoltre, grazie al monitoraggio costante del dispositivo, sta progressivamente riducendo l'assunzione di farmaci, con la speranza di poterne eventualmente fare a meno in futuro.

11 Commenti
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Kuriosone20 Maggio 2024, 16:24 #1
CHE SPLENDIDA NOTIZIA
frankie20 Maggio 2024, 16:39 #2
La DBS non è nata ieri e la si applica già in diversi centri in italia. Se poi è una nuova tecnologia di impianto, allora sì ok. Certo è che la DBS non è per tutti.
AlPaBo20 Maggio 2024, 19:00 #3
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/scien...ene_127278.html

IRCCS, centro di riferimento nazionale per la neurostimolazione profonda fin dai primi anni 2000.

Click sul link per visualizzare la notizia.


Ricordiamo ancora una volta che non è stato Musk a inventare l'uso di microchip nel cervello. La differenza è che lui, non avendo etica, li propone senza un'adeguata sperimentazione, per abbreviare i tempi in modo da avere un maggiore guadagno.

I medici seri invece operano nei tempi necessari.
Paolo.ud20 Maggio 2024, 19:31 #4
Originariamente inviato da: AlPaBo
Ricordiamo ancora una volta che non è stato Musk a inventare l'uso di microchip nel cervello. La differenza è che lui, non avendo etica, li propone senza un'adeguata sperimentazione, per abbreviare i tempi in modo da avere un maggiore guadagno.

I medici seri invece operano nei tempi necessari.


Mi sembra una affermazione un "po forte" definire Elon Musk come una persona senza etica. Sarebbe bene portare le prove di quello che si afferma. Mai pensato di essere potenzialmente denunciato?
david-120 Maggio 2024, 19:42 #5
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/scien...ene_127278.html

All'IRCCS di Bologna, per la prima volta in Italia, è stato impiantato in un paziente un microchip cerebrale di ultimissima generazione per combattere il Parkinson, ottimizzando la terapia e migliorando la qualità di vita.

Click sul link per visualizzare la notizia.


Davvero è la prima volta?
Da quello che son qua in Brasile si fa già da qualche anno, su parecchi pazienti con ottimi risultati.
Da un pò di tempo, non so quanto, lo passa pure la Sanità pubblica (SUS)
Ho visto dei video eccezionali!!! Grande invenzione.


EDIT
In Brasile il primo chip nel cervello per Parkinson è stato fatto nel 2010!!
https://youtu.be/U4COmIYdwD4?si=8KDeue9A3vV6ZU6l


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gabryp2221 Maggio 2024, 07:48 #6
Originariamente inviato da: david-1
Davvero è la prima volta?
Da quello che son qua in Brasile si fa già da qualche anno, su parecchi pazienti con ottimi risultati.
Da un pò di tempo, non so quanto, lo passa pure la Sanità pubblica (SUS)
Ho visto dei video eccezionali!!! Grande invenzione.


EDIT
In Brasile il primo chip nel cervello per Parkinson è stato fatto nel 2010!!
https://youtu.be/U4COmIYdwD4?si=8KDeue9A3vV6ZU6l


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C'è da specificare, però, che l'articolo dice che è la prima volta in Italia, non che il primo impianto a livello mondiale sia stato fatto in Italia, c'è una piccola differenza ed è comunque un passo avanti per tutti
andbad21 Maggio 2024, 09:13 #7
Originariamente inviato da: Paolo.ud
Mi sembra una affermazione un "po forte" definire Elon Musk come una persona senza etica. Sarebbe bene portare le prove di quello che si afferma. Mai pensato di essere potenzialmente denunciato?


Hai ragione, tutti hanno un'etica.
Solo che alcuni ne hanno una tutta loro che poco ha a che fare con quella comune.
Giusto per fare un esempio, ha disattivato Starlink (su richiesta russa) in Ucraina ostacolando un attacco contro le navi russe in Crimea.

https://www.theguardian.com/technol...nsive-biography

In sostanza ha le mani sporche di sangue.

By(t)e
ferste21 Maggio 2024, 10:57 #8
Originariamente inviato da: Paolo.ud
Mi sembra una affermazione un "po forte" definire Elon Musk come una persona senza etica. Sarebbe bene portare le prove di quello che si afferma. Mai pensato di essere potenzialmente denunciato?


Si, certo, archiviazione in 3, 2, 1...
david-121 Maggio 2024, 20:34 #9
Originariamente inviato da: gabryp22
C'è da specificare, però, che l'articolo dice che è la prima volta in Italia, non che il primo impianto a livello mondiale sia stato fatto in Italia, c'è una piccola differenza ed è comunque un passo avanti per tutti


Ho capito... mi sono stupito del fatto che la prima volta in Italia sia ora, nel 2024, quando in Brasile la prima volta è stata nel 2010 e oggi lo passi già la sanità pubblica, seppur in casi specifici e gravi.
ferste21 Maggio 2024, 22:49 #10
Originariamente inviato da: david-1
Ho capito... mi sono stupito del fatto che la prima volta in Italia sia ora, nel 2024, quando in Brasile la prima volta è stata nel 2010 e oggi lo passi già la sanità pubblica, seppur in casi specifici e gravi.


Temo ci sia un equivoco di partenza, quello di cui parli credo sia la DBS, che da tanti anni fa parte delle cure (palliative o poco piú, purtroppo) in certe tipologie di Parkinson, viene applicata credo in quasi tutto il Primo e Secondo mondo, ed abitualmente quasi ovunque in Italia, consiste in una specie di elettrostimolatore da applicare chirurgicamente al malato. La differenza, anche se nell'articolo é spiegato un po' a belin di cane, é nelle funzioni e nella precisione di funzionamento di questo elettrostimolatore, evoluzione dei precedenti, che oltre ad agire in modo piú mirato é in grado di fornire tutta una serie di informazioni per poter essere adattato a cambiamenti ed evoluzioni della malattia. Si tratta di un DBS 2.0 e speriamo sia un ulteriore passo avanti nella terapia. Diciamo che titolo e articolo sono un po' trionfalistici, e che a Bologna hanno fatto un po'di marketing.

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