Recensione SteelSeries Arctis Nova 5: un headset molto versatile per console e PC
SteelSeries attacca la fascia midrange del mercato periferiche con la gamma Arctis Nova 5. Le nuove cuffie sono indirizzate sia agli utenti PC che a quelli console, inclusi i giocatori di Nintendo Switch che hanno sempre avuto pochissima scelta. Ecco le nostre impressioni a freddo.
di Pasquale Fusco pubblicato il 12 Settembre 2024 nel canale PerifericheSteelSeriesPlaystationXbox
Presentate lo scorso luglio, le Arctis Nova 5 di SteelSeries rappresentano un'invitante novità per la fascia media del mercato periferiche. La casa danese propone un headset performante e, soprattutto, estremamente versatile, essendo compatibile con la stragrande maggioranza di piattaforme e device, il che include, a questo giro, anche la sempre 'bistrattata' Nintendo Switch.
Venduto in tre diverse varianti, tra cui una per le console PlayStation (Nova 5P) e una per quelle Xbox (Nova 5X), il nuovo headset wireless viene supportato su PC dal software SteelSeries GG e su console da un'inedita companion app - la quale, tuttavia, si è rivelata alquanto povera in termini di funzionalità. Le Arctis Nova 5 brillano sul fronte dell'autonomia e, con il suo design ergonomico e il peso ridotto, si dimostrano delle perfette alleate per i giocatori, anche per i più esigenti.
Dopo averlo provato per più di un mese su piattaforme diverse, vogliamo condividere con voi le nostre impressioni su questo nuovo headset targato SteelSeries.
Design e ergonomia: campione dei pesi Piuma
Nella confezione grigia e arancione delle SteelSeries Arctis Nova 5 troviamo, naturalmente, le cuffie, la cavetteria completa, il manuale d'istruzioni e diversi adesivi - un'aggiunta sempre molto gradita. Il modello specifico arrivato in redazione per il nostro test (Arctis Nova 5 Wireless) è compatibile con PC, PlayStation, Nintendo Switch e dispositivi mobile, come ci viene ricordato dalla grafica stampata sulla parte frontale del packaging.
Chiariamo sin da subito che gli utenti Xbox possono acquistare le Nova 5X per sfruttare appieno l'headset sulle console di Microsoft, così come i possessori di PS5 e PS4 hanno la possibilità di scegliere le Nova 5P per le relative piattaforme. Le nostre, più 'generiche', Nova 5 Wireless sono indirizzate all'utenza PC e a quella Switch, ma non abbiamo avuto problemi nell'utilizzarle su una PlayStation 5, grazie anche al pratico dongle USB-C incluso nella confezione.
Le cuffie arrivano con un cavo di ricarica USB-C di 1,5 metri, una lunghezza più che sufficiente per utilizzare le Nova 5 in modalità cablata, per chi lo desidera. Troviamo poi un secondo cavo, ovvero un adattatore USB-A/USB-C che, come vedremo più avanti, tornerà molto utile per chi ha intenzione di usufruire della più confortevole modalità wireless.
Una volta rimosse dalla confezione, le Arctis Nova 5 ci colpiscono immediatamente per la loro leggerezza: le cuffie pesano appena 266 grammi, molto meno di altri headset - anche di fascia alta, come le costosissime ASTRO A50 X (363 g) - disponibili sul mercato. Eppure, nonostante il peso ridotto, l'headset midrange di SteelSeries si rivela essere anche molto resistente e pronto a sostenere eventuali maltrattamenti in caso di 'rage quit'.
L'involucro delle Nova 5 è realizzato in plastica e, sebbene non sfoggi una costruzione premium, restituisce un feedback molto piacevole al tatto. L'archetto è sorprendentemente flessibile ed è supportato da una fascia elastica che, all'occorrenza, può essere regolata in altezza (su tre diversi livelli) per garantire un'indossabilità sempre comoda. I cuscinetti intercambiabili in memory foam - denominati Airweave - sono rivestiti in prevalenza da un tessuto traspirante e da similpelle nella parte più interna dei padiglioni. La pressione esercitata sulle orecchie è minima e abbiamo avvertito un leggero fastidio solo dopo 3 ore di utilizzo continuo.
L'altezza dei padiglioni può essere regolata liberamente facendo scorrere gli steli delle cuffie lungo la struttura dell'headset. Purtroppo, si ripresenta qui un 'difetto' che avevamo rilevato anche sulle più costose Blackshark V2 Pro: non c'è un meccanismo a scatto che ci consenta di stabilizzare e fissare l'altezza dei padiglioni. In compenso, rispetto alle cuffie di Razer, sulle Arctis Nova 5 è davvero difficile scombussolare le regolazioni effettuate.
Per quanto concerne la pulsanteria, sul lato destro troviamo l'accoppiata tasto d'accensione/QuickSwitch, quest'ultimo dedicato al pairing delle cuffie via wireless o Bluetooth; qui troviamo anche l'ingresso USB-C per la ricarica o l'utilizzo in modalità cablata. Sul lato sinistro sono invece localizzati il pulsante Mute del microfono e la rotella del volume.
A tal proposito, il microfono ClearCast delle Nova 5 è retraibile, una scelta di design sempre apprezzata e preferita ai microfoni ad asta rimovibili o a quelli saldati alla scocca. Il LED di stato posto all'estremità del microfono può diventare distraente con la sua elevata luminosità, ma, per fortuna, quest'ultima può essere ridotta o azzerata tramite i software di SteelSeries.
Funzionalità e prestazioni: colpisce, ma non stupisce
L'ultimo modello lanciato dal produttore danese si inserisce in una categoria divenuta molto popolare, quella degli headset con doppia connettività wireless.
Con la semplice pressione di un pulsante - il QuickSwitch di cui sopra - le Arctis Nova 5 permettono all'utente di passare dalla connessione wireless a 2.4GHz a quella Bluetooth 5.3. Naturalmente, la prima è caldamente consigliata se si vuole giocare alla minima latenza e, dunque, senza alcun compromesso. Il Bluetooth viene invece incluso per consentire alle cuffie di comunicare con uno smartphone o un tablet, non solo per il gaming o per la riproduzione multimediale, ma anche e soprattutto per la ricezione delle chiamate.
Ciononostante, a differenza di quanto avviene su altri headset che propongono la medesima feature, con le Nova 5 non è possibile utilizzare le connessioni wireless e BT simultaneamente. Ricevendo una telefonata, l'audio di gioco su console o PC verrà infatti azzerato per dare priorità all'altra fonte. Un problema di poco conto per la maggioranza degli utenti, ma che andrà senz'altro ad inficiare sulle decisioni d'acquisto di un'altra nicchia.
Il Bluetooth 5.3 delle Nova 5 assolve a un'altra importante funzione, ovvero il 'sync' delle cuffie con la companion app di SteelSeries - progettata appositamente per questo nuovo modello.
L'app 'Arctis Nova 5' disponibile su Android e iOS presenta un'interfaccia essenziale, in cui troviamo un numero ristretto di voci e quindi di opzioni con cui interagire. Possiamo innanzitutto scegliere uno degli oltre 100 preset EQ ottimizzati da SteelSeries per altrettanti giochi, tra i più popolari disponibili su console e PC. Questo rappresenta un grande vantaggio per chi non vuole perdere troppo tempo 'smanettando' con l'equalizzatore - opzione comunque non disponibile nella companion app e presente solo sul software per Windows.
Troviamo poi funzioni molto più basilari, come la regolazione del volume del microfono, la sensibilità del sidetone e, come già anticipatovi, la luminosità del LED di stato. C'è poi un pulsante che abilita o disabilita un limitatore sonoro che può rivelarsi effettivamente utile. Troviamo infine la modalità di 'raggio esteso', la quale riduce la qualità dell'audio in uscita per incrementare la portata della connessione wireless: a giudicare dai feedback ricevuti in chat vocale, la qualità cala in maniera percepibile senza tuttavia esagerare.
Oltre a un piccolo indicatore per la durata residua della batteria, non c'è altro da vedere nella companion app delle Nova 5. Fa quanto basta per permettere ai giocatori console di effettuare delle semplici regolazioni al volo, con qualche semplice tap.
L'app mobile non regge però il confronto con la più completa suite SteelSeries GG per PC, che oltre ad offrire la completa personalizzazione dell'EQ integra anche delle feature inedite, come il mixer di Sonar, che offre la regolazione del cosiddetto Chatmix - e quindi il bilanciamento dei volumi di gioco e della chat vocale - e una visione più ampia delle fonti audio disponibili.
SteelSeries GG ci ha convinto molto più di quanto abbia fatto Razer con Synapse e poco meno del più intuitivo G Hub. Se non altro, come quella di Logitech anche l'applicazione di SteelSeries offre la possibilità di migliorare il rendimento dell'headset in base al titolo che si desidera giocare: basterà avviare un'analisi dalla schermata di GG per localizzare i giochi della propria libreria e ottenere così delle nuove impostazioni ottimizzate per le Arctis Nova 5.
Parlando quindi delle prestazioni nude e crude - e partendo da un preset EQ 'Flat' - ci troviamo davanti a un headset davvero buono nel complesso, ma non eccezionale.
La prima impressione è che a volumi troppo elevati la qualità audio ne risenta, sfociando in suoni più 'sporchi' e talvolta distorti. A volumi più moderati, però, possiamo ricavare un'esperienza coinvolgente e tutto sommato equilibrata: c'è un sufficiente bilanciamento di alti, medi e bassi, con questi ultimi che si sono dimostrati i più deboli durante i nostri test.
A dei bassi poco profondi si contrappongono dei suoni più definiti alle frequenze più alte, come abbiamo notato, in particolare, in alcuni giochi competitivi. L'audio direzionale delle Arctis Nova 5 è ottimo e, in titoli PvP come Valorant o come il compianto Concord, ci ha permesso di individuare la posizione degli avversari senza troppe difficoltà. Abbiamo ricavato buoni risultati anche nel più recente Warhammer 40,000: Space Marine 2, uno sparatutto dove si è spesso circondati da orde di nemici e dove, pertanto, l'audio direzionale può fare la differenza; è in quest'ultimo frangente che, tuttavia, avremmo desiderato dei suoni più ricchi e corposi per goderci appieno i boati di guerra e le travolgenti esplosioni del titolo di Saber Interactive.
I preset EQ offerti da SteelSeries possono migliorare solo in parte l'esperienza sonora di alcuni di questi titoli. A questo punto suggeriamo di spendere qualche minuto in più nella schermata di SteelSeries GG ed effettuare regolazioni più precise e adatte alle proprie esigenze.
Ci regala più soddisfazioni il microfono ClearCast. Abbiamo apprezzato il fatto che sia retraibile, consentendoci di preservare il design pulito e discreto delle cuffie mentre giocavamo ai nostri titoli single player. Quando viene utilizzato, comunque, permette di trasmettere la propria voce in maniera estremamente chiara e pulita. Non vuole strafare, come l'eccellente microfono delle già menzionate Blackshark V2 Pro, ma centra l'obiettivo di assicurare una comunicazione impeccabile in fase di gioco - sia tramite Discord che con la chat vocale in-game.
Connettività e autonomia: un dongle (quasi) magico
La grande versatilità di questo headset risiede, di fatto, nel suo ricevitore wireless. Per l'appunto, questo ci consente di associare le cuffie con uno dei numerosi dispositivi compatibili con le Arctis Nova 5 e, agli atti pratici, compie il suo dovere con semplicità ed efficacia.
Tuttavia, se è vero che il ricevitore è compatto nelle dimensioni, non lo è abbastanza. Con la sua atipica forma 'a T', il dongle può diventare piuttosto ingombrante e in alcuni casi può addirittura ostruire altre porte d'ingresso: ad esempio, nel caso di PS5, se collegato alla porta USB-C frontale il ricevitore ostruisce l'unico altro ingresso (USB-A) situato sul lato anteriore della console. Questo problema si è ripresentato durante il test effettuato su PC, dove il dongle copriva parzialmente una delle due porte USB localizzate sul pannello frontale del case.
Non abbiamo potuto effettuare un test su Xbox, ma è giusto far notare che il ricevitore delle Nova 5X è persino più largo di quello delle Nova 5P e del modello del nostro test.
Pare che SteelSeries fosse già consapevole di tutto ciò, vista la presenza di un cavo adattatore (da USB-C a USB-A) che semplifica l'installazione delle cuffie eliminando il rischio di eventuali ostruzioni. Certo, in cambio si dovrà pagare il prezzo di un setup meno 'pulito', vista anche l'eccessiva lunghezza del cavo in questione: 1,5 metri potrebbero essere un po' troppi per i più comuni scenari d'utilizzo - anche se in determinati casi, al contrario, potrebbero rivelarsi molto utili.
Abbiamo collegato il dongle al nostro PC, poi a una PS5 e infine a una Nintendo Switch: la sincronizzazione avviene dopo pochi istanti e le Nova 5 diventano subito pronte all'uso, su tutte le piattaforme testate. Abbiamo particolarmente gradito la piena compatibilità con Switch, una console che non ha mai goduto di un grande supporto per quanto concerne le periferiche audio: grazie alle cuffie di SteelSeries abbiamo potuto giocare con piacere a Mario + Rabbids: Kingdom Battle, TLOZ: Tears of the Kingdom, Animal Well e altri titoli senza arrecare disturbo.
Sul fronte dell'autonomia le Nova 5 si dimostrano sensazionali. SteelSeries garantisce fino a 60 ore di utilizzo in Bluetooth e 50 in modalità wireless (2.4GHz), per giocare senza interruzioni nell'arco di un'intera settimana. Possiamo confermare la durata dichiarata dal produttore e, in wireless, abbiamo avuto addirittura la sensazione di aver oltrepassato la soglia delle 50 ore.
In ogni caso, la ricarica è pressoché fulminea grazie al Fast Charge e basta una manciata di minuti per recuperare una buona porzione di autonomia e tuffarsi nuovamente nel gioco.
SteelSeries Arctis Nova 5: un ottimo headset a un buon prezzo
Con i suoi pregi e difetti, le Arctis Nova 5 si sono rivelate delle cuffie ottime nel complesso, ma non straordinarie. Sono perfette per chi possiede più piattaforme di gioco, quali possono essere un PC e una PS5 o una Xbox Series X e una Nintendo Switch, ma sono meno adatte a chi desidera la migliore esperienza sonora che si può ricavare da un headset wireless.
La doppia connettività che passa per il pulsante QuickSwitch rende le Nova 5 ancora più versatili e consente agli utenti di riutilizzare le cuffie anche in contesti esterni al gaming, come nelle conferenze di lavoro, nelle telefonate o più semplicemente nella visione di una serie TV su Netflix. Peccato che non sia possibile ricevere l'audio da più fonti simultaneamente, come avviene invece su alcuni modelli della concorrenza - ci vengono in mente ASTRO, Corsair e ASUS.
Se le cuffie non brillano sul fronte delle prestazioni, possono offrire un'esperienza complessivamente coinvolgente e soprattutto semplificata, grazie ai numerosi preset EQ offerti tramite i software SteelSeries. Ottimo il microfono e sorprendente la batteria, grazie alla quale abbiamo potuto affrontare le sessioni di gioco più lunghe senza alcun timore.
Le Arctis Nova 5 sono vendute a 139,99€, sul sito ufficiale di SteelSeries e presso i rivenditori autorizzati. Un prezzo non propriamente basso, ma decisamente più appetibile rispetto a quelli sfoggiati da tanti altri prodotti della concorrenza, gli stessi prodotti che, magari, non offrono la versatilità o le numerose funzionalità proposte dall'ultimo headset della casa danese.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoe mi stavo guardando in giro per un paio di cuffie che avessero il dongle dedicato (non BT) , e che quindi potessero gestire bene un full duplex col microfono
altrimenti switchano sempre in modalità hands free, e la qualità audio cala un sacco
e mi stavo guardando in giro per un paio di cuffie che avessero il dongle dedicato (non BT) , e che quindi potessero gestire bene un full duplex col microfono
altrimenti switchano sempre in modalità hands free, e la qualità audio cala un sacco
Se ho capito bene vuoi qulacosa tipo le Corsair Void? Dacci un occhio.
si molto valide, ma non hanno ANC dai rumori ambientali
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