LG 34WN50, monitor ultrawide per tutti gli impieghi: la recensione

Formato 21:9 e 34 pollici di diagonale: una configurazione un po' insolita ma molto versatile e funzionale per il monitor LG 34WN50, che mostra anche una resa d'immagine convincente
di Andrea Bai pubblicato il 15 Dicembre 2020 nel canale PerifericheLG
17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMi piacerebbe sapere se anche i tool di divisione dello schermo funzionano bene su Mac OS .
credo che utility per simulare un multi monitor su mac non ce ne siano.
c'è qualcosa per agevolare il posizionamento delle finestre come Moom, ma non è la stessa cosa.
ad ogni modo questi monitor hanno input multipli e supportano anche la divisione dello schermo via hardware. da un fisso non è un problema, lo si collega a due porte video contemporaneamente e si setta tremite il menu del monitor.
da un portatile è uguale ma magari è meno comodo, bisogna attaccare due cavi invece di uno, un hdmi ed un thunderbolt/usb-c ad esempio.
tuttavia mi ricordo che con gli LG bisogna anche installare il programmino di loro OnScreen Control, sennò anche con lo schermo diviso via hardware il computer vede comunque il monitor come fosse a piena risoluzione (è così su un LG di 4 anni fa di un amico, non so esattamente se oggi sia cambiato niente)
dopo una breve ricerca ho scelto questo LG e mi piace molto, ogni tanto litigo col suo SW di gestione finestre (infatti sto cercando un'alternativa)
Unico problemino, l'ho connesso via displayport ma ogni tanto non si "sveglia" e devo accenderlo fisicamente.
dopo una breve ricerca ho scelto questo LG e mi piace molto, ogni tanto litigo col suo SW di gestione finestre (infatti sto cercando un'alternativa)
Unico problemino, l'ho connesso via displayport ma ogni tanto non si "sveglia" e devo accenderlo fisicamente.
ciao
splittano in spazi dedicati varie app
i powertoys nuovi x esempio (free) con le fancy zones
o maxto (a pagamento)
questi conosco
cmq il baco della displayport e del mancato resume, lo fanno in tanti monitor (in azienda alcuni Benq)
http://windowgrid.net/
Non c'è una vera e propria regola ferrea, solo prassi.
Type-A e Type-B sono equivalenti in tutto tranne che per la forma.
Prassi dicevo, normalmente si espone il connettore A su tutte le porte da cui esca dell'intelligenza, ovvero gli host. vale a dire, quando c'è una presa Type-A s'intende che tu ci possa collegare qualcosa di terminale da pilotare, motivo per cui questa è la presa classica che trovi sui computer o sulle uscite degli hub usb (che non fanno altro che inoltrare quanto ricevono da un computer).
Di contro, una presa Type-B di solito indica l'opposto, "qualcuno deve connettersi alla mia Type-B e dirmi cosa fare", motivo per cui trovi questa presa sulle stampanti, sugli input delle hub usb, e su questo monitor. per prendere i dati in arrivo dal computer appunto.
è obbligatorio seguire questo schema? no
perché ne hanno inventate due? per dare una semantica ai connettori ed, ai tempi di usb 1.0 pure evitare cortocircuiti (visto che era obbligatorio uscire con 500 mA a 2.5V per tutti i Type-A).
oggi la storia del cortocircuito non esiste più, ma la semantica resta.
ergo, colleghi la type-A del computer alla type-B del monitor, il quale "esce" a sua volta con altre type-A cui poter collegare altre cose come mouse, chiavette, tastiere ecc.
si sarebbe potuto fare tutto con sole type-A ovviamente, ma avresti dovuto scrivere IN e OUT sulle porte, con n-mila utenti che chiaramente avrebbero sbagliato le connessioni.
avendo invece due connettori fisicamente differenti il problema non si pone
tutto questo è assolutamente irrilevante in thunderbolt, e pare lo sarà anche in USB4.0/type-C. connetti i dispositivi, e questi si adattano alla rete scovando al volo dove dover andare, a cosa connettersi ed a chi chiedere potenza aggiuntiva, ove necessaria e disponibile.
sono interessato a questo monitor.
è possibile utilizzarlo con il surface pro 7?
grazie
Giorgio
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