Memorie DDR4 e CPU Intel Skylake: fino a 3.600 MHz
I processori Intel Core i7-6700K e Core i5-6600K, basati su architettura Skylake, sono compatibili con memorie DDR4 e permettono di selezionare frequenze di clock ben superiori ai 2.133 MHz di default secondo le specifiche Jedec. Ne abbiamo analizzato l'andamento prestazionale utilizzando un kit memoria G.Skill, capace di spingersi stabilmente sino a 3.600 MHz di clock
di Paolo Corsini pubblicato il 14 Agosto 2015 nel canale MemorieG.SkillIntelCoreASUS
Da 2.133 fino a 3.600 MHz
Selezionando le differenti frequenze di clock della memoria da un minimo di 2.133 MHz sino a un massimo di 3.600 MHz abbiamo eseguito alcuni dei benchmark della nostra abituale suite di test dei processori, cercando di selezionare quelle applicazioni che riteniamo siano maggiormente sensibili ad un incremento della bandwidth della memoria. Si noti come i timings cambino in funzione della frequenza di clock: quando questa è inferiore è tipicamente possibile selezionare timings più aggressivi bilanciando almeno in parte la bandwidth più ridotta.






Vi sono differenze tra le varie impostazioni della memoria DDR4 ben evidenziate dai risultati di questi test, ma non sino al punto da anche solo avvicinare quell'incremento prestazionale che l'aumento della frequenza di clock della memoria in termini assoluti potrebbe far pensare di ottenere. Con quelle applicazioni che beneficiano della bandwidth incrementata possiamo notare come le prestazioni tendano ad aumentare in modo pressoché lineare. Passiamo ora ad alcuni test in ambiente 3D, eseguiti con una scheda video NVIDIA GeForce GTX 980Ti selezionando impostazioni qualitative medie così da dipendere maggiormente dalla potenza di elaborazione di CPU e memoria di sistema.




Il comportamento è diverso a seconda del titolo, ma in generale possiamo notare come l'aumento della bandwidth della memoria a parità di condizioni di test permetta di ottenere un incremento dei frames al secondo medi. Significativo il dato di Grid Autosport, dove il dato medio aumenta del 20% passando da 2.133 MHz di clock della memoria a 3.300 MHz. Chiudiamo questa analisi con alcuni test sintetici ottenuti con l'utility AIDA64.




Quasi accademici, potremmo dire, i risultati ottenuti con i test memoria di AIDA64: all'aumentare della frequenza di clock le velocità di lettura, scrittura e copia della memoria incrementano in modo lineare. La latenza di accesso, invece, si muove in direzione opposta riducendosi sia all'aumentare della frequenza di clock sia selezionando timings più spinti.
In sintesi l'utilizzo di memorie DDR4 a frequenza di clock sensibilmente superiore alle specifiche Jedec permette di ottenere interessanti incrementi prestazionali, ma la loro portata è fortemente legata a quanto l'applicazione in uso sia dipendente dalla bandwidth della memoria di sistema. L'utilizzo di memorie DDR4 capaci di elevate frequenze di clock è anche di fatto obbligatoria quando si voglia overcloccare la propria CPU agendo sulla frequenza di bus del sistema. In questo caso, infatti, la frequenza di clock della memoria è ottenuta dal rapporto tra frequenza di bus e moltiplicatore di frequenza della memoria DDR4, il cui valore minimo selezionabile è pari a 8x. Un semplice esempio chiarisce il problema: selezionando una frequenza di bus di 400 MHz otterremo come frequenza minima di clock della memoria un valore di 3.200 MHz: ecco che per ottenere un funzionamento stabile con tali specifiche si rendono necessarie non solo una CPU e una scheda madre adeguate, ma anche della memoria capace di un tale risultato.







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20 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa infatti, spesso viene risposto dalla redazione che servono benchmark significativi (=realistici per l'uso quotidiano) e adesso si mette un settaggio che fa fps altissimi.
Imho si poteva trovare un settaggio per due prove: fino a 60 FPS e fino al max a 144.
le memorie.. lo specchietto per le allodole + grosso dei sempre...
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