OCZ: due alternative per le memorie DDR2-800

Nell'ambito delle collaudate memorie DDR2-800 l'azienda statunitense ha a catalogo due soluzioni molto simili ma destinati a profili di utenza diverse. Se il kit della serie Titanium EPP Ready Edition è proposto all'utente "qualunque", il kit della serie FlexXLC si rivolge all'appassionato dell'overclock
di Andrea Bai pubblicato il 16 Maggio 2007 nel canale MemorieOCZ
Postazione di test e analisi timings
L'analisi dei moduli è stata condotta su una piattaforma costituita da scheda madre ASUS P5N32-E SLI (basata quindi su chipset NVIDIA nForce 680i SLI), equipaggiata con processore Intel Core 2 Duo E6400, scheda video NVIDIA GeForce 7900GTX, disco rigido Western Digital Raptor WD360 e sistema operativo Windows XP Professional SP2.
Per analizzare i moduli di memoria abbiamo dapprima verificato che gli stessi operassero alle specifiche garantite dal produttore in termini di frequenza, timings di accesso e tensione operativa. A seguito di questa fase abbiamo iniziato a ricercare il limite raggiungibile per ciò che concerne le impostazioni dei timings alle frequenze standard, procedendo quindi al loro progressivo abbassamento e ad una indagine per valutare la stabilità operativa del sistema in condizioni di timings spinti.
A seguito dell'analisi relativa ai timings si procede alla prova di overclocking, rilassando i timings ai valori di 5-5-5-15 o 5-5-5-18 e innalzando via via la frequenza operativa, con lo scopo di ricercare il limite massimo raggiungibile in condizioni di stabilità del sistema.
Si procede quindi ad una terza prova che prevede sia l'overclocking della frequenza, sia l'abbassamento dei timings, per indagare quale sia il compromesso raggiungibile agendo su entrambe le variabili.
In tutti i casi descritti sopra si provvederà, ove necessario, ad agire anche sulla tensione operativa dei moduli, per migliorare la stabilità. A titolo puramente informativo verranno notificati i valori di bandwith e latenza d'accesso ottenuti mediante gli appositi benchmark della suite SiSoftware Sandra XI.
Per quanto riguarda la presente metodologia di analisi, il test di stabilità consiste nell'avvio del programma Orthos, che manda in esecuzione due istanze di Prime 95, andando a stressare quindi, oltre al processore, il sottosistema memorie. Il test sarà considerato superato se l'esecuzione del programma oltrepassa i 10 minuti consecutivi senza errori, interruzioni o crash del sistema.
Analisi Timings
A regalarci la prima sorpresa, purtroppo non positiva, di questa analisi è la verifica delle specifiche di funzionamento sancite dalla casa. Se i moduli della serie Titanium operano correttamente a 800MHz con timings di 4-4-4-15-1T, i moduli FlexXLC non sono in grado di rispettare quanto promesso e documentato dall'etichetta apposta sui moduli. Alla frequenza di 800MHz e con timings di 3-4-4-15, infatti, il sistema non riesce nemmeno ad eseguire il bootstrap.
OCZ DDR2 PC2-6400 Titanium EPP Ready Edition; 800 MHz @ 3-3-3-9-2T, 2.3 V
Il tweaking sui moduli OCZ PC2-6400 Titanium ci ha permesso di spingere i timings fino alla configurazione di 3-3-3-9-2T. Per conseguire una piena stabilità operativa è stato necessario innalzare la tensione operativa sino a 2.3 V, che ricordiamo essere certificata dalla casa e quindi permette di non invalidare la garanzia dei moduli. A questa impostazione è stato possibile registrare una larghezza di banda massima di 4970 MB/s, mentre la latenza di accesso casuale è stata stimata su 77 ns.
OCZ DDR2 PC2-6400 CL 3 FlexXLC Edition; 800MHz @ 4-4-3-9-1T, 2.3 V
Nonostante ciò che OCZ propaganda anche nel nome del kit costituito dai moduli PC2-6400 FlexXLC, il raggiungimento dell'impostazione Cas Latency pari a 3 cicli di clock non è in alcun modo possibile alla frequenza standard di 800MHz, nemmeno spingendo la tensione operativa a 2.3 V. I timings più spinti che è stato possibile ottenere in questa condizione equivalgono a 4-4-3-9-1T. Configurati in questo modo i moduli fanno registrare una bandwidth massima teorica di 4998 MB/s e una latenza di accesso di 76 ns.