Pentium EE 955: la prima cpu a 65 nanometri

Pentium EE 955: la prima cpu a 65 nanometri

Intel non attende l'anno nuovo per presentare il primo processore con processo produttivo a 65 nanometri. Si tratta della cpu Pentium EE 955, basata su core Presler che reintroduce cache L2 da 2 Mbytes, bus a 1.066 MHz su architettura Dual Core e che, grazie alla tecnologia HyperThreading, rende disponibili 4 core logici al sistema

di pubblicato il nel canale Processori
Intel
 

Conclusioni

Al pari di tutti i precedenti lanci di processore Extreme Edition, la cpu Pentium EE 955 quest'oggi presentata da Intel viene poposta ad un prezzo di poco inferiore ai 1.000 dollari. Come già segnalato per le cpu concorrenti della famiglia Athlon 64 FX, si tratta di livelli di costo che pongono tali cpu fuori dalla portata della stragrande maggioranza degli utenti appassionati, pur se dal budget molto ampio.
Sarà interessante vedere quale sarà la politica di prezzo che Intel sceglierà per le cpu Pentium D serie 900, alla luce dei prezzi molto aggressivi praticati nella scorsa primavera per le cpu Pentium D serie 800 basate su core Smithfield.

Rispetto alle analisi eseguite alcuni mesi fa, segnaliamo alcuni passi in avanti delle architetture dual core rispetto a quelle classiche single core. Versioni aggiornate del nostro tradizionale pacchetto software beneficiano infatti in modo più marcato della presenza della seconda cpu. E' notizia proprio di questi giorni che varie software house si stanno adoperando per migliorare il supporto alle soluzioni dual core con i giochi 3D, in una serie di novità che viaggia in parallelo con il rilascio da parte di ATI e NVIDIA di nuovi driver con ottimizzazioni per cpu dual core.

Il nuovo processo produttivo a 65 nanometri non porta significative migliorie per quanto riguarda il consumo di questi processori; rispetto alle soluzioni Pentium D serie 800 alcuni miglioramenti sono presenti, ma nel complesso siamo ancora ben lontani dai risultati fatti registrare dalle proposte concorrenti di AMD. Ben più interessanti i risultati in termini di overcloccabilità; le cpu Extreme Edition vengono da Intel proposte agli utenti più appassionati, e sono quindi dotate di moltiplicatore di frequenza sbloccato verso l'alto, uniche cpu Intel a vantare questa caratteristica.
Il sample di processore Pentium EE 955 utilizzato nei test ha superato, con voltaggio di default, i 4,2 Ghz di clock; con tali frequenze è necessario curare con la massima attenzione il raffreddamento della cpu, in quanto già con impostazioni di default il calore sviluppato è molto elevato. I margini complessivi sembrano essere superiori a quelli delle cpu Smithfield, ma a patto di dissipare correttamente l'abbondante calore generato.

Nel corso dell'ultima edizione dell'IDF, tenutosi a San Francisco lo scorso mese di Agosto, Intel ha più volte parlato della prossima generazione di processori, basati su un'architettura comune per piattaforme mobile, desktop e server - workstation e dotati di un eccellente rapporto tra prestazioni e consumo. E' questo il limite dell'approccio Netburst, che con le cpu Pentium D della serie 900 e con quella Pentium Extreme Edition 955 presentata quest'oggi ha forse raggiunto l'apice: potenza complessivamente elevata, a scapito tuttavia dei consumi e quidi dei requisiti di dissipazione termica.

Aumenta quindi l'interesse verso le prossime generazioni di cpu Intel, Conroe e Woodcrest rispettivamente per sistemi desktop e server - workstation, che mirano ad un dimezzamento del consumo rispetto alle equivalenti architetture ora in commercio. L'attesa è solo di alcuni mesi, fattore che fa sinceramente sorgere alcuni dubbi sulla vita effettiva di mercato delle cpu basate su Core Presler.

Le prossime settimane saranno cariche di novità: in occasione del CES, Consumer Electronic Show, di Las Vegas Intel si appresta a presentare le proprie architetture Pentium M basate su core Yonah e piattaforma Napa. Si tratta delle prime soluzioni Dual Core per sistemi mobile, che non solo verranno adottate nelle soluzioni VIIV per sistemi di entertainment domestico, ma saranno alla base della prossima generazione di processori Intel attesi nel corso della seconda metà dell'anno.

Il 2006 si presenta come un anno carico di novità dal versante processori per Intel; di tutti i lanci, quello delle prime soluzioni a 65 nanometri è interessante dal punto di vista tecnologico per via del risultato ottenuto con i processi produttivi. Lo è molto di meno quanto a potenzialità del processore Pentium Extreme Edition 955, troppo costoso (come tutte le cpu Extreme Edition e, dalla parte AMD, quelle FX) e non in grado di fare la differenza, quanto a prestazioni, in tutti gli ambiti applicativi rispetto a cpu che costano la metà. Il quadro che emerge dalle cpu Pentium D serie 900 è sicuramente più interessante: questi processori rappresentano la naturale evoluzione delle cpu serie 800, dalle quali si differenziano per il processo produttivo e per la cache L2 raddoppiata. Se il primo elemento permetterà di contenere i costi produttivi, il secondo non rappresenta una significativa evoluzione dal punto di vista prestazionale, come evidenziato dai risultati dei nostri test.

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122 Commenti
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Fx27 Dicembre 2005, 17:21 #1
il solito polpettone ma a 65 nm, i quali curiosamente fanno impennare i consumi in idle (il che potrebbe voler dire che i problemi di leakage sono aumentati, com'era lecito aspettarsi), anche se d'altro canto permettono di limarli leggermente in full load e nel contempo di dare un margine di overclock decisamente interessante... che dire, aspettiamo le cpu intel di nuova generazione, ovvero quelle basate sull'architettura del pentium m, perchè per il momento non c'è proprio storia, in particolar modo se parliamo di performance per watt (tra l'altro: ma in una web farm chi vorrà mai gli xeon a 65 nm per quei server mediamente scarichi, ovvero spesso in idle, dato che consumano di più solo a star lì ad aspettare?)...
JJSTr27 Dicembre 2005, 17:23 #2

mah

sentite io non so proprio che dirvi ma a me sto super lancio non sembra niente di che!!!!!! a parte il rendering dove cmq non domina alla grande è sempre dietro a svariati amdma la cosa che piu mi ha sorpreso sono i consumi allucinanti!! mah
CarmackDocet27 Dicembre 2005, 17:33 #3

quoto Fx...

...sul fattore "alimentare" dell'annuncio... infatti si tratta sempre della solita minestra riscaldata :P

Secondo me questo lancio serve più a Intel per cominciare ad affinare sin da subito il nuovo processo produttivo che non al potenziale bacino di utenza (prossimo allo ZERO... imho)

Ciauz!
il Biondo27 Dicembre 2005, 17:39 #4
LOL non dovevano migliorare i consumi???

x Corsini:

in questa pagina: http://www.hwupgrade.it/articoli/cpu/1408/7.html
nel secondo grafico i colori blu/verde sono accoppiati in maniera errata.
fan10027 Dicembre 2005, 17:45 #5
Non mi sembra niente di nuovo.
Anzi qualcosa di già visto purtroppo.

Possibile che Intel non riesca a far diminuire i consumi
e il calore prodotto?
Lucrezio27 Dicembre 2005, 17:47 #6
mpf... non che i 65 nm abbiano portato proprio dei grandi benefici...
Speriamo nella prossima generazione!
Impressionante invece l'athlon x2 4800+
Bluknigth27 Dicembre 2005, 17:48 #7

Sgomento

Che delusione. Non dovevano risolvere i problemi di temperature e correnti parassite con i 65nm??

Questa è la dimostrazione che è proprio il disegno del processore che causa i problemi, altro che le famose istruzioni 64 bit o i transistor in più.
Non mi spiego come AMD abbia recuperato 30 watt e intel non sia capace di fare altrettanto.

Speriamo in voi due: Conroe e Woodcrest
AndreaG.27 Dicembre 2005, 17:50 #8
Continuo ancora a pensare che, per chi ha un pò (non molta....) pratica, il miglior acquisto rimane un venice single core da portare a 2.6 2.7ghz, e si è portato a casa un signor computer per fare tutto. Poi per esigenze specifiche... il discorso cambia... ma per fare di tutto un pò... Deludente questo 65nm, dalle specifiche mi aspettavo di più! 2m di cache... ht... 1066....
dreaad27 Dicembre 2005, 18:03 #9
è già migliorato qualcosa in casa intel, rispetto alla prima serie dual core: il bus a 1066Mhz rende di più di quanto mi aspettassi e a sorpresa anche nei giochi se la gioca bene con i top di gamma AMD. per i consumi e il calore... lasciamo perdere.

a mio parere conviene sicuramente comprare una cpu dual core al giorno d'oggi per rendere più duraturo l'investimento nel tempo visto che anche i giochi si stanno evolvendo velocemente per sfruttarli a dovere.

biffuz27 Dicembre 2005, 18:04 #10
A parte alcune applicazioni professionali, per tutto il resto non mi sembra un granché, visto anche il prezzo.
Ormai abbiamo capito: per uso base/ufficio un Sempron va altrettanto bene, investendo su un HD SCSI 15k si noteranno molti più benefici... che appunto cercherò di comprare tra un mesetto o due.
Per il prossimo turno, credo che punterò su un AMD X2...

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