MacBook Pro 15 Touch Bar: tanta batteria e portabilità, con qualche limitazione

MacBook Pro 15 Touch Bar: tanta batteria e portabilità, con qualche limitazione

Il nuovo MacBook Pro 15 con Touch Bar è l'ultimo nato di un percorso di innovazione lungo 25 anni: concretizza idee progettuali molto interessanti, anche se dal punto di vista hardware manca il vero salto prestazionale

di pubblicato il nel canale Apple
AppleMacBook
 

Autonomia operativa

Particolarmente interessante è il test di autonomia operativa per questo portatile, a fronte dell'adozione di un doppio sistema video incarnato dalle GPU Intel e AMD: abbiamo quindi la possibilità di capire quanto la GPU dedicata vada ad incidere sulla vita della batteria e, di converso, apprezzare quale sia il risparmio energetico possibile con l'impiego della GPU integrata. Il test è stato eseguito con luminanza dello schermo impostata a 120 nits.

  Intel HD Graphics 530 AMD Radeon Pro 455
Navigazione Web 620 minuti 390 minuti
Riproduzione Video 360 minuti 260 minuti

Il test di navigazione web condotto utilizzando l'unità grafica integrata Intel HD Graphics 530 fa segnare un'autonomia di 620 minuti, pari cioè a 10 ore e 20 minuti di attività continuativa: lo stesso test, alle medesime condizioni, ma eseguito usando l'unità grafica discreta AMD Radeon Pro 455 fa invece segnare 390 minuti di autonomia, ovvero 6 ore e 30 minuti. Abbiamo quindi un incremento di autonomia del 59% utilizzando l'unità integrata: troviamo quindi riscontro pratico di quanto il buonsenso suggerisce, e cioè che l'impiego della scheda grafica integrata per le attività ordinarie che non richiedano particolare potenza di calcolo permette di estendere in maniera significativa l'autonomia operativa del portatile. Anche il test di riproduzione conferma lo scenario, anche se con uno scarto inferiore: l'uso della scheda grafica integrata offre un incremento di autonomia del 38% circa, testimoniando comunque un sensibile risparmio energetico.

E' bene pertanto sfruttare il meccanismo di switching automatico che il sistema operativo Mac OS X offre quando installato su sistemi provvisti di doppio sistema video: l'utente non dovrà preoccuparsi di nulla, in quanto sarà il sistema operativo stesso che andrà ad attivare la GPU dedicata qualora sia necessario svolgere un carico di lavoro particolarmente oneroso. L'utente ha comunque la possibilità di lasciare attivata di default la GPU dedicata, nel caso in cui l'uso del portatile sia prevalentemente stanziale e sia necessario disporre sempre delle massime prestazioni.

Per questo portatile Apple ha adottato una batteria da 76Wh, di capacità sensibilmente inferiore rispetto a quanto fatto con i portatili MacBook Pro 15 di precedente generazione. Questo scelta ha concorso alla riduzione di peso del portatile che passa dai precedenti 2,04kg agli attuali 1,85kg, risparmiando quindi il 10% circa del peso e mantenendo, anzi migliorando, l'autonomia operativa della macchina. Un tale livello di autonomia operativa, pur a fronte di una batteria più piccola, è possibile proprio in virtù delle scelte che Apple ha praticato sul versante hardware e in particolare per quanto riguarda memoria e GPU.

In questo caso la scelta è molto chiara: la Mela ha cercato di offrire all'utente il massimo livello di prestazioni possibile tenendo come punto fermo un'elevata autonomia operativa assieme ad un buon grado di trasportabilità. Una batteria di maggior capacità che cosa avrebbe comportato? Un portatile più ingombrante e più pesante, tenendo inoltre presente che la Federal Aviation Administration impone al massimo una dimensione di 100Wh per le batterie trasportabili in aereo. Possiamo supporre, pertanto, che la Mela ha ritenuto il prezzo da pagare in termini di trasportabilità e autonomia per guadagnare 24Wh tale da non giustificare il possibile incremento prestazionale derivante da una scelta di questo tipo.

 
^